Perché a scuola si deve formare solo la mente e non il cuore? Può essere autentica l'educazione che trascura la consapevolezza di sé, l'empatia, la solidarietà? No. Non dall'ignoranza sul teorema di Pitagora o sulla legge fondamentale della chimica nascono le guerre ma dalla mancanza di sensibilità, giustizia, relazioni positive. Questo libro lancia una sfida provocatoria rivolta alle famiglie, come luogo di crescita emotiva comunitaria, e alla scuola, come comunità di apprendimento: rovesciare il luogo comune secondo il quale la scuola non si deve interessare ai bisogni del cuore. Una scuola estranea alla dinamica emozionale non serve alla vita. Non serve all'umanità. Semplicemente è inutile.
Tutti i genitori affermano in linea di principio che una forte sintonia tra marito e moglie nell'educazione dei figli è assai desiderabile. Ciò diviene ancor più importante quando l'influsso educativo che accompagna la crescita dei figli è quasi esclusiva di uno solo dei partner. Nonostante le dichiarazioni d'intenti, questa collaborazione riesce tuttavia difficilmente ad attuarsi senza fatica, poiché gli ostacoli disseminati lungo il percorso sono numerosi. La capacità di diventare alleati si sviluppa per gradi, attraverso il superamento degli aspetti immaturi del rapporto di coppia, e rappresenta sempre un tentativo parziale di avvicinarsi a quel traguardo che realizza nello stesso tempo il bene dei figli e la possibilità di dare il meglio di sé come genitori.
Una decisione difficile per il bene dei figli: “Ti dico di no anche se mi costa”.
Questo si intende con il termine «fermezza educativa», la capacità di prendere decisioni emotivamente difficili a favore del bene dei figli, resistendo alle pressioni psicologiche che tendono a indebolire gli atteggiamenti del genitore intuiti come opportuni e valutati come giusti.
Tuttavia, l’esercizio della fermezza educativa comporta, per il genitore, l’esperienza di una difficoltà emotiva, poiché deve superare il suo naturale desiderio di «vedere il fíglio contento» a tutti i costi.
Per questo motivo, talvolta i genitori si sentono insicuri, senza una certezza interiore su cosa sia giusto insegnare ai figli e se valga la pena trasmettere le proprie convinzioni.
L’Autore presenta le principali paure e debolezze affettive, veri e propri «virus», di cui è necessario diventare consapevoli per esercitare la virtù della fermezza.
Vengono infine descritte alcune «false virtù» che possono essere scambiate per fermezza, ma che sono in realtà delle sue «imitazioni» dannose e pericolose.
Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta, vive e lavora a Castel Goffredo (Mantova). Si occupa principalmente della formazione dei genitori e della coppia, collaborando con diversi gruppi, istituzioni e riviste. Attraverso incontri formativi e consulenze intende promuovere e sostenere la capacità educativa dei genitori. Fra le pubblicazioni ricordiamo Il genitore equilibrato (1999), Andare d’accordo: la collaborazione fra marito e moglie nell’educazione dei figli (2000), Fratelli e sorelle (2000), tutti pubblicati presso le Edizioni Dehoniane di Bologna.
Per favorire l'apprendimento e la socializzazione è fondamentale creare in classe un ambiente emotivo accogliente. Molti docenti, infatti, sanno quanto sia difficile insegnare quando gli studenti non sanno stare insieme, non sono in grado di collaborare in gruppo, non rispettano le regole della convivenza. Nell'ottica di promuovere il benessere in classe, questo libro si concentra sull'aspetto fondamentale della comunicazione e, allo scopo di renderla efficace e positiva, propone il metodo definito ABCDE, dalle iniziati delle cinque parole chiave che lo definiscono: accoglienza, bisogni (da riconoscere e accogliere), cuore (da aprire per coinvolgersi nella relazione), decisioni (aiutare lo studente a prendere le proprie) ed empowerment.
Storia, usanze, riti e religiosita dei Parsi, i seguaci di una antichissima religione che dall'Iran si e diffusa fino all'India e che ancora oggi conta duecentomila proseliti. La lunghissima storia, gli affascinanti riti e le usanze civile e religiose dei Parsi, un antichissimo popolo di origine iranica che, in seguito all'invasione degli Arabi, per difendere la loro indipendenza religiosa affronto un lungo viaggio per approdare sulle coste dell'India. Alla parte generale segue poi una ricca antologia che presenta in modo assai efficace alcuni degli elementi piu significativi del Parsismo (tra i quali le famose Torri del Silenzio"). "
La cronaca, tra magia, leggenda, realtà e antropologia, del grande viaggio compiuto nella seconda metà del XIII secolo da Marco Polo nella Cina di Kubilay Khan, il nipote di Gengis Khan, il Signore dei Tartari. Città fantastiche, la setta degli "assassini", gli usi e le crudeltà di una civiltà raffinata, la scoperta della carta moneta, le avventure di viaggio, la nostalgia della patria, il timore di non essere creduto. Il volume, riccamente annotato, è corredato da cartine geografiche, indici, glossari.
Il rapporto coi fratelli è spesso la prima palestra dove mettere alla prova la propria capacità di instaurare relazioni positive con gli altri. L'esperienza che ne deriva risulta fondamentale nella formazione del carattere e può successivamente influenzare gli atteggiamenti e la condotta personale in tutti i contesti di vita in cui le relazioni sono tendenzialmente paritarie come nel rapporto fra amici, tra colleghi di lavoro o all'interno della coppia. L'esperienza dimostra che, quando non si sviluppa serenamente, la dinamica affettiva tra fratelli e sorelle può configurarsi come continua contrapposizione o scivolare nell'ignorarsi reciproco. In questo contesto i genitori possono fare molto per favorire la ricchezza e la positività della fratellanza e della sorellanza, aiutando i figli a superare i molti ostacoli naturali - per lo più sentimenti di invidia e gelosia - che rendono difficile raggiungere questo traguardo. Nato dall'esperienza sul campo, il testo costituisce un valido contributo a sostegno della fatica di tutti i genitori che vogliono far riconoscere e apprezzare ai propri figli la fortuna di avere dei fratelli.