"I malati e i santi sono persone che Dio non lascia in pace", con questa breve citazione di P. Claudel si apre il libretto Nella malattia... alla scuola dei Santi, in cui p. Max Huot de Longchamp raccoglie le principali domande di tutti i sofferenti: "Perché proprio a me", "Cosa ho fatto io per meritarlo?", "Perché Dio mi lascia soffrire?". L'esperienza della sofferenza da sempre interroga l'uomo e impone domande radicali sul senso del vivere e del morire. L'autore affida ai Santi le risposte a questi interrogativi e, in forma colloquiale, intende supportare il malato nel processo di accettazione della malattia, attraverso cui egli è ricondotto alla verità di se stesso, fine ultimo del beneplacito divino. L'abbandono nelle braccia del Padre apre all'ammalato la via della serenità e la gioia di una pienezza ritrovata.
Alta frequenza è uno strumento pensato dall’Azione cattolica per accompagnare quotidianamente la preghiera personale dei giovani (19-30 anni), attraverso la meditazione della Parola di Dio.
Il brano del Vangelo del giorno è accompagnato da un breve podcast e da uno spazio per la riflessione.
Rinnova la tua fiducia nel Signore e scegli di vivere ad alta frequenza, con gli occhi al cielo e i piedi a terra!
Tocca da vicino l’amore personale di Dio, attraverso un ritmo di preghiera che alimenta l’intimità con il Signore e dona nuovo slancio a ogni gesto.
Sorridere è un'azione tanto elementare quanto complessa, tanto piccola quanto inesauribile. Il sorriso è cifra di ogni persona, dal suo abitare il mondo e la vita e del suo incontrare altri volti che sorridono.
Sorridere è trasformare una relazione, aprire, chiudere, spostare, trasgredire.
Esplorare il sorridere significa imbattersi nelle sfumature dell'empatia, del linguaggio, del paradosso e del mistero i Dio che intreccia anche il sorriso.
Il servizio dell'autorità e la risposta di obbedienza hanno la loro origine nella struttura stessa della vita consacrata ed ecclesiale che mette le proprie radici nello stile di vita che Gesù ha scelto per sé e per i suoi discepoli. La finalità del rapporto autorità-obbedienza è la "perseveranza nella gioia". Ciò implica che colui che esercita questo servizio ha come compito primario la cura della comunità affinché ciascuno, nessuno escluso, faccia esperienza teologale della comunione con Cristo e con i fratelli e le sorelle. Prima di essere un guardiano zelante della regola, è un promotore della fraternità, un aiuto nella perseveranza. Per approfondire nel rapporto autorità-obbedienza, e soprattutto per offrire dei sussidi ai superiori e alle superiore di comunità, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose, Regina Apostolorum, di Roma, organizzò un corso estivo per la vita consacrata, dal 5 al 9 luglio 2021 con il titolo: "L'esercizio dell'autorità per la perseveranza nella gioia". Il presente volume è il risultato dei lavori svolti durante quei giorni.
Ampia nella sua portata filosofica e teologica e raffinata nella sua analisi letteraria, quest'opera offre una riflessione toccante sulla pratica del perdono in un mondo che non perdona. Matthew Ichihashi Potts esplora il complesso terreno morale che questo tema presenta e, che a suo parere è servito troppo spesso come balsamo per la coscienza del potere più che come strumento di cura o di giustizia. Sebbene sia spesso collegato alla riconciliazione o alla repressione della rabbia, Potts resiste a queste associazioni, affermando invece che il perdono è il rifiuto della violenza della ritorsione attraverso pratiche di penitenza e di dolore; è un atto di elaborazione del lutto; è più una postura non-ritorsiva che un'assoluzione della colpa. Il perdono cerca di vivere con le conseguenze della perdita: accetta che ciò che è perso non può essere recuperato e punta quindi a convivere con l'irrevocabilità dell'ingiustizia subita. Prendendo ispirazione dai romanzi di Kazuo Ishiguro, Marilynne Robinson, Louise Erdriche Toni Morrison, oltre che da testi che vanno dal primo cristianesimo al postmoderno, Potts diagnostica i pericoli reali del perdono e insiste sulla sua promessa duratura. Sensibile alle realtà del XXI secolo, come disuguaglianze economiche, devastazioni coloniali e lotte razziali, e considerando il ruolo del perdono nel Nuovo Testamento, nella tradizione cristiana, nella filosofia, nella spiritualità, nella teologia e nella letteratura contemporanea, questo libro annuncia l'arrivo di una voce teologica nuova e creativa.
La trama di questo libro si colloca nell'attuale crisi che il nostro pianeta sta attraversando e che, come si spera, troverà la sua risoluzione quando l'uomo tornerà a riconoscere Dio come Creatore e Ordinatore dell'Universo, secondo Verità, Giustizia e Amore sommo.
Forte del suo cammino di fede, arricchito dagli interventi di padre Pio da Pietrelcina, don Dolindo Ruotolo e don Giuseppe Tomaselli, l'autrice tratta un argomento di fondamentale importanza: "Su questa terra l'uomo non resterà in eterno, tutti dobbiamo morire! Ma, oltre questa vita, cosa troveremo?". La domanda ottiene risposta grazie, soprattutto, alla Teologia semplice e popolare del Sacerdote Salesiano don Giuseppe Tomaselli, racchiusa nei suoi numerosi libretti, nella speranza che, dinanzi allo scenario del mondo ultraterreno, che va dalle tenebre alla luce, il lettore sia indotto ad interrogarsi sul proprio stato di vita e uniformarlo alla suprema volontà di Dio. L'aiuto giunge dal Cielo, dall'Immacolata Vergine Maria, Onnipotente per grazia, modello di santità per il mondo intero, che accoglie e guida fedeli nella battaglia della definitiva liberazione da ogni male.
L'argomento viene trattato anche dal punto di vista filosofico con il contributo di una studiosa di filosofia con esperienza pluriennale nella scuola pubblica.
Paradossalmente e anche contro-intuitivamente, la metafisica è la disciplina che più di ogni altra si occupa della realtà, più, o meglio, prima della fisica e prima della biologia. […] Forse che le cose del mondo reali sono solo quelle che ricadono sotto i nostri sensi esterni, vista, udito, olfatto, gusto e tatto? Oppure si può dire che si possono considerare reali anche i pensieri, cioè l’ars cogitandi, e perfino i sogni? Domanda retorica: ebbene sì, […] possono essere considerate reali anche altre realtà impalpabili, invisibili, inaudibili, ma concretamente presenti nelle nostre vite personali. Matteo, per provare a scrivere dell’anima spirituale, interpella con acribiosa puntualità i grandi pensatori metafisici della Tradizione classica e cristiana, e principalmente Aristotele e Tommaso d’Aquino, ma non trascura di rivolgersi anche ad altre “scuole” di pensiero (dalla prefazione del Prof. Renato Pilutti).
Numerosi sono quelli che hanno scritto qualcosa sulle apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate (BG) nel 1944 ad una bambina di sette anni di nome Adelaide Roncalli. Quest'ultimo libro della Dott.ssa Lucia Amour stabilisce un primato di attenzione e di serietà nella ricerca di una pagina stupenda della storia religiosa bergamasca. Col suo stile limpido viene confermata la convinzione profonda della veridicità di quegli eventi, che si fonda su motivi inequivocabili basati su fatti ben provati e verificabili da quanti non si perdono negli equivoci e nella leggerezza delle chiacchiere. Con uno scopo ben preciso: riuscire a riempire gli occhi e il cuore del Lettore di un raggio di quella Luce che rappresenta la certezza della gioia infinita che attende ognuno di noi dopo il tempo presente, nell'Eternità con Dio
Questo libro parla delle attese e delle speranze di una coppia di sposi nella ricerca di una gravidanza. Un viaggio che sembrava puntare a una destinazione chiamata "fecondazione assistita" ma con una fermata in montagna. Un itinerario con tante soste lungo il cammino matrimoniale. Le domande e le risposte che accompagnano i sentieri della vita. Un viaggio alla ricerca del compimento della promessa matrimoniale: "accoglierete i figli che il Signore vorrà donarvi". Un viaggio allo scoperta della fecondità. Prefazione di Rocco Malatacca.
Viaggiando nelle province dell'Impero bizantino poteva capitare di imbattersi in un monaco arrampicato sulla sommità di una colonna: un asceta che passava la sua vita sospeso tra terra e cielo, dedicandosi alla preghiera e agli esercizi spirituali. Era uno spettacolo strano, che attraeva fiumi di pellegrini. Nonostante la bizzarria di un'ascesi tanto estrema e sorprendente, l'incontro con uno stilita era un evento meno eccezionale di quanto si potrebbe pensare. Gli abitatori delle colonne non erano poi così pochi, soprattutto nei deserti della Siria. Sempre esposti alle intemperie, sottoponevano il corpo a prove durissime. Ma sapevano anche compiere miracoli, guarire i malati, formulare profezie, esorcizzare gli indemoniati. Grazie a queste doti straordinarie si guadagnavano la devozione di fedeli di ogni strato sociale che accorrevano in massa ai piedi delle loro colonne: contadini, soldati, funzionari di corte, e persino imperatori. Per il loro prestigio, gli stiliti erano spesso chiamati a dirimere controversie, sostituendosi alle autorità civili e assumendo così anche un ruolo politico. Di molti di loro conosciamo non solo i nomi ma anche le vicende esistenziali che li hanno portati a una scelta così radicale. Questo volume, indagando testi biografici bizantini quasi mai tradotti in italiano, ricostruisce la storia, la vita e le opere dei santi stiliti. Ma ne narra anche la leggenda: un mito spirituale che ha attraversato i secoli e, tramite la poesia di Kavafis e di Rilke, è arrivato fino al cinema di Buñuel e Monicelli.
San Michele è il capo supremo delle milizie celesti, principe degli angeli, campione del Bene e simbolo della lotta contro il Male nella quale si gioca tutta la nostra esistenza, guida delle anime nell'aldilà, entità dotata di poteri taumaturgici, patrono delle acque, abitatore dei luoghi alti e delle caverne: tutto questo è l'arcangelo Michele, il cui nome significa "Chi come Dio?". Di questo angelo di Dio così potente e forte abbiamo oggi più che mai bisogno. Guardandoci intorno, abbiamo la netta sensazione di un mondo sconvolto, un mondo che ha smarrito la rotta ed è in balia della tempesta. San Michele ci invita a una presa di coscienza e a un cambiamento radicale e, a nome e per incarico di Dio diffonde sulla Terra, insieme all'esercito degli angeli buoni, la propagazione delle virtù in mezzo agli uomini e combatte i vizi alimentati dai diavoli, dal mondo e dalla carne.
Cosa accade quando ci si ritrova a pregare? Quali movimenti si innescano nel cuore dell'uomo? Che sia di invocazione o di protesta, di domanda o di lode, di lamento o di gratitudine, la preghiera è sempre espressione di un legame, indice di una ricerca, prova di una fiducia che non si è spenta. La preghiera è parola di risposta agli appelli e alle sfide della vita, tentativo talvolta disperato di non perderne il senso. Nel tempo, la preghiera assume il valore di una postura, quella di chi decide di stare dinnanzi all'esistenza senza disertarla.