La letteratura esistente in tema di cambiamento organizzativo è vastissima e molto diversificata in termini di approcci e prospettive: dai contributi fortemente teorici e di modellizzazione a quelli di taglio manageriale che spesso si limitano a fornire soluzioni e ricette preconfezionate. W. Warner Burke riesce in questo testo a coniugare l'intrinseca multidisciplinarietà della prospettiva teorica con i numerosi modelli operativi utilizzabili concretamente nelle varie fasi del processo di cambiamento organizzativo. È, quindi, un manuale che, rivelando la complessità del cambiamento, guida il lettore attraverso il governo e le pratiche del processo di change management. Ma "Il cambiamento organizzativo" è anche un testo utilizzabile nei corsi di organizzazione aziendale, valutazione e sviluppo delle risorse umane, business administration e comportamento organizzativo, con particolare riferimento a quegli studenti interessati allo studio del ruolo della leadership nei processi di evoluzione organizzativa. L'introduzione che apre l'edizione italiana del testo chiarisce e rilancia alcune chiavi di lettura critiche del testo ed approfondisce alcune dimensioni di analisi - ed intervento - che legano il cambiamento alla metafora biologica come sistema di interpretazione e semplificazione dei modelli di cambiamento proposti da Burke.
L'opera coniuga l'approfondimento delle tematiche connesse al turismo in una chiave economico aziendalistica e sociologica. Guarda al turismo non solo e non tanto come luoghi e proposte ma come carica emotivo sensazionale che sta dietro e che viene percepita dal cliente come fondamentale nell'offerta turistica. Ne risulta una guida al marketing e alla comunicazione turistica che si avvale della scienza sociologica come dell'esperienza professionale che può vantare l'autore, da sempre esperto operatore. L'opera non si attarda a studiare i concetti astratti ma analizza l'offerta turistica fino agli slogan utilizzati di recente che vengono spiegati ed analizzati, anche nel loro uso pubblicitario, sulla rete etc..
Il volume introduce il lettore alla conoscenza delle aziende attraverso l'analisi dei processi e delle combinazioni produttive. Lo scopo è quello di far comprendere come si sviluppano le attività tipiche delle organizzazioni produttive e di osservare come, a seguito di tali attività, si producono flussi di valori che in vario modo esprimono creazione di ricchezza.
Dalla bolla dei tulipani nell'Olanda del Seicento fino alla Grande crisi di oggi, un diario di bordo sulle principali follie finanziarie che hanno messo in ginocchio l'economia mondiale.
Uno dei blogger di finanza più amati dai navigatori di internet, Andrea Mazzalai, ricostruisce le varie tempeste che si sono succedute nei secoli, e spiega perché l'avidità di profitto finisce per spingere gli uomini a ripetere i loro errori, a speculare sulle bolle e a fuggire rovinosamente dai mercati durante le depressioni.
Troppi burattinai del capitale giocano con la vita di milioni di piccoli risparmiatori.
Troppa ignoranza finanziaria ostacola le scelte razionali nei periodi difficili.
Il libro ricostruisce una serie di "tempeste perfette" analizzandone gli ingredienti e le dinamiche.
Non un manuale tecnico, ma il racconto appassionato e avvincente di come la politica e le istituzioni monetarie non siano state in grado o non abbiano voluto impedire il deflagrare disastroso delle grandi crisi. Un viaggio anche attraverso una vera e propria "tempesta antropologica" prima che economico e finanziaria, alla radice umana delle crisi.
Jeff Howe, in un articolo su "Wired", coniò il termine "Crowdsourcing" per indicare una metodologia di collaborazione con la quale le imprese chiedono un contributo attivo tramite la rete, agli utenti riuniti in piattaforme partecipative, blog, social network... Crowdsourcing descrive anche il processo attraverso il quale il sapere diffuso di molti può essere utilizzato per compiere attività che un tempo erano territorio di pochi specializzati. La folla è più funzionale del singolo: possiede talento, creatività ed è straordinariamente produttiva. Si pone in atto una meritocrazia perfetta, in cui età, sesso, razza, istruzione e storia personale non contano, la qualità del lavoro è tutto ciò che importa, e ogni settore è aperto a persone con diversi background sociali e culturali. Prefazione di Riccardo Luna, introduzione di Bruno Pellegrini.