Gli studi di Maria Montessori si sono rivelati i più efficaci per sviluppare le capacità infantili, tanto che anche William e Kate si sono affidati ai suoi principi pedagogici. Questo libro si rivolge ai genitori che vogliono educare i figli secondo il suo metodo e agli insegnanti alla ricerca di spunti per la classe. Sylvie e Noémie d'Esclaibes sono tra le maggiori esperte a livello europeo, grazie a una lunga esperienza sul campo, dall'asilo nido fino al liceo. Propongono qui 150 simpatici esercizi da realizzare autonomamente a casa o a scuola con materiale di uso comune (fiori, semi, piante, stoffe...), suddivisi per fasce d'età e aree tematiche, in modo da sviluppare pienamente sensorialità, motricità, linguaggio, lettura, conoscenza e comprensione del mondo. Ogni attività è spiegata passo a passo, dalla preparazione alla presentazione, specificando in che modo va proposta per non incorrere in errori apparentemente insignificanti che potrebbero però pregiudicare lo sviluppo del bambino. Per esempio, mai correggere: si devono invece predisporre apposite fasi di controllo per guidare i più piccoli a individuare da soli gli sbagli. Perché il primo vero scopo del metodo Montessori è rafforzare l'autostima già dai primi mesi, per stimolare autonomia e curiosità. Infatti le normali attività ludiche diventano validi strumenti di apprendimento: con pochi gesti, potrete aiutare il bambino a crescere nel modo migliore e rafforzare il legame attraverso preziosi momenti di condivisione.
Sul pianeta Lillo, in un lontano sistema solare, prospera uno strano mondo colorato e gioioso, abitato da creature che in fondo non sono poi così diverse da noi. Dall’incontro tra il giovane lillestre Stilif, finito per errore sulla Terra, e Diego, un ragazzo terreste, nasce infatti un’amicizia che supera non solo le distanze cosmiche, ma anche ogni apparente diversità tra i figli di uno stesso Dio.
Maria Muscatello è un’insegnante di scuola primaria, cresciuta nella scuola in quanto figlia di insegnanti. Il frequentare e conoscere i bambini, insieme a studi dell’età evolutiva e della psicologia del comportamento, le hanno permesso un’attività di autocritica che l’ha portata ad un’analisi di se stessa e della creatura meravigliosa e complessa che è l’uomo.
In questa opera l’autrice ha cercato di raggiungere i ragazzi attraverso il loro mondo, fatto di un misto tra realtà e fantasia, puntando in modo particolare sull’importanza di valori profondi.
Tutti i bambini giocano spontaneamente. Perché? Bernard Aucouturier ci invita a considerare questa attività come mezzo privilegiato di espressione di una storia relazionale arcaica, talvolta dolorosa. Nel gioco spontaneo si concretizza un processo di rassicurazione che il bambino mette in atto contro le angosce derivanti dal suo passato.
Per favorire uno sviluppo armonioso, Aucouturier propone una metodologia pedagogica, educativa e terapeutica che pone il corpo, il gioco e il piacere al centro dell’attenzione. In quest’opera, l’autore approfondisce i concetti fondanti della pratica psicomotoria, illustrando i contesti in cui si fa della cooperazione e del piacere di imparare i principi cardine della relazione con il bambino.
Il rapporto tra scuola e religione riflette, come in un caleidoscopio, le tensioni e le sintonie delle relazioni tra Stato e Chiesa nell’età moderna, e genera equilibri differenti secondo le forme di Stato che si succedono do- po le rivoluzioni democratiche del secolo XVIII, nonché l’influenza che le ideologie laiche, confessionali, o antireligiose, esercitano sul sistema politi- co di ciascun Paese. I conflitti sulla scuola non sono elementi marginali di una società; essi investono la formazione delle nuove generazioni, il concet- to di laicità dello Stato, il livello di libertà religiosa riconosciuto ai cittadini, ai giovani, alle famiglie. Riguardano, in definitiva, le relazioni di libertà, es- traneità, sottomissione, che s’intrecciano tra coscienza, individuale e collet- tiva, e religione, che incidono sulla democraticità di un ordinamento.
Il libro di Rita Benigni affronta in un’ottica storico – giuridica un tema centrale del Diritto ecclesiastico, per individuare le ragioni dei conflitti e degli equilibri che si realizzano nella legislazione scolastica nei tempi della modernità. Il testo affonda le radici, e ambizioni, nella metodologia storici- stica propria della scuola di Francesco Ruffini, Arturo Carlo Jemolo, Pietro Agostino d’Avack, e dei loro allievi, e si muove in una linea evolutiva che costituisce, probabilmente, la novità più rilevante per lo studio dei modelli educativi europei dopo il testo classico di Anna Talamanca sull’esperienza italiana. Nella mia lunga esperienza di studio, ho affrontato più volte la que- stione scolastica sin dalla mia prima monografia su “Ateismo e libertà reli- giosa”, e ho avvertito spesso l’esigenza di un’analisi e una riflessione siste- matiche sul tema: il libro di Rita Benigni costituisce oggi uno strumento in- dispensabile per comprendere come s’è sviluppato il rapporto tra scuola e religione nelle dinamiche della modernità, sino ai giorni nostri.
Nella prospettiva di una valutazione per competenze, negli ultimi anni proposta anche nella scuola italiana negli ordinamenti sia del I ciclo, sia del II ciclo, risulta centrale l’impiego di prove volte ad accertare «non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa». Da qui l’intento di questo volume: chiarire le caratteristiche che caratterizzano una prova di valutazione degli apprendimenti in una prospettiva di competenze e fornire un quadro di riferimento metodologico e operativo per la costruzione e la valutazione di tali prove. La loro prerogativa consiste nel sollecitare prestazioni in grado di mobilitare la pluralità delle dimensioni coinvolte nella manifestazione della competenza: non solo mirate alla riproduzione di un sapere, bensì alla sua rielaborazione originale e funzionale a un determinato contesto d’azione. Che cosa caratterizza un compito autentico? Quali sono le sue potenzialità e valenze formative? Come è possibile elaborarlo? Come verificarne la qualità? Su queste domande si articola il presente volume, che contiene anche un insieme di esempi di compiti autentici relativi a vari livelli scolastici, utili a concretizzare le indicazioni che verranno fornite.
«Per i docenti precari nulla, dopo la compilazione del primo modulo, sarà come prima. Prove fisiche e mentali si succederanno giorno dopo giorno, sempre sopra i 38 gradi Celsius, sempre quando internet o la stampante non funzionano.»
«FIT, TFA, PAS, GAE, TIC, PTOF, PON, BES: l’iniziazione alla setta scolastica è innanzi tutto di tipo linguistico. Poi ci sono le circolari ministeriali e i bandi da decifrare. Le zie presidi connesse anche di notte a orizzontescuola.it. I gruppi di ansiogeni su Facebook informatissimi su tutte le mosse del ministero. Lo scritto e l’orale. Le infinite ore di tirocinio…».
Chiunque voglia fare dell’insegnamento il proprio mestiere deve prepararsi all’esercizio della resistenza. Per poter finalmente fare quello che, soprattutto grazie agli studenti, rimane il lavoro più bello del mondo.
Bisogna credere a tutto il bene che sta nascosto nel bambino e prepararsi a riconoscerlo con cura e amore.
«Il bambino in famiglia» raccoglie i testi di una serie di conferenze tenute nel 1923 a Bruxelles, nelle quali Maria Montessori traccia le proprie proposte per una Scuola dei genitori. Il volume è quindi una guida di igiene mentale a uso di genitori ed educatori, perché non si creino - anche inavvertitamente le premesse di quella che si manifesterà un giorno come una penosa (ma inevitabile) incomprensione nei rapporti tra genitori e figli.
I nostri allievi sono abituati a esercitare liberamente la volontà e il giudizio, guidati dalla fantasia e dall'entusiasmo.
"Come educare il potenziale umano" viene pubblicato per la prima volta nel 1948 ad Adyar, in India. Qui Maria Montessori ha inaugurato numerose scuole dedicate ai bambini figli sia di indiani sia di inglesi, ed è per questo conosciuta come «la Madre» per antonomasia. In questo libro viene innanzitutto rivelato il segreto del successo del suo metodo educativo, ovvero la capacità di stimolare con intelligenza l'immaginazione creatrice del fanciullo per risvegliarne l'interesse, e di far germogliare in lui i semi della scienza. Viene poi esposto il suo programma di Educazione Cosmica, attraverso l'idea centrale e ispiratrice del Piano Cosmico. L'autrice suggerisce come insegnarlo al fanciullo attraverso la storia emozionante della Terra e delle sue trasformazioni, della comparsa dei primi uomini e delle più antiche civiltà. Perché all'interno di questo Piano tutto e tutti si riconoscono e si ritrovano, obbedendo al grande scopo della vita: lavorare insieme.
Questo volume è dedicato a quanti vivono in prima persona la splendida esperienza di avere un bambino: è una guida pratica in cui trovare tutte le risposte per sedare ansie e paure, ma anche per imparare ad accudire il neonato e seguirne la crescita e lo sviluppo. Gli autori mettono a disposizione dei neogenitori la loro lunga esperienza professionale, guidandoli in un viaggio che inizia con il concepimento per finire con i temi classici della prima infanzia: dalle fasi della crescita alla dentizione, all'apprendimento del linguaggio; dal gioco alla scoperta della sessualità. Ogni argomento è affrontato in modo esaustivo, calando i singoli temi nel contesto più ampio dell'evoluzione storico-antropologica dell'uomo, così da rendere la lettura del volume interessante anche per chi voglia conoscere gli aspetti culturali legati alla maternità, alla nascita e alla crescita di un figlio.
"Ciao, mi chiamo Katie e questo è il mio libro. Non l'ho scritto per dirvi quello che dovete fare (non ne ho la più pallida idea), ma solo per condividere le nostre storie, perché spero che alcune vi facciano capire che non siete gli unici a combinare casini. Amo i miei figli, li amo davvero, eppure vado fuori di testa quando il piccolo per gioco rovescia un'intera scatola di cereali sul pavimento o quando il grande si ostina a gironzolare per casa in calzini dopo che gli ho chiesto centotrentasette volte di infilarsi quelle maledette scarpe. Questo non significa che li amo meno... significa solo che ho bisogno di un altro gin tonic." Un libro irriverente - ed estremamente onesto - che spiega come sopravvivere alla gravidanza e ai primi anni di vita dei figli, mostrando come sia possibile per un genitore amare con tutto il cuore i propri bimbi pur considerandoli, a volte, decisamente irritanti.
Come dare efficacia e dignità all'ora settimanale di religione cattolica? Proprio per dare risposta a questa domanda nasce il volume, che si presenta come un contributo-guida alla prassi didattico-giuridica dell'insegnamento della religione cattolica (IRC) e offre una riflessione pratica sul fare religione oggi tanto agli insegnanti quanto agli studenti degli istituti superiori di scienze religiose che si preparano alla professione docente.
L’educazione affettiva resta un tema non affrontato perché non è facile parlare di amore con i bambini per noi adulti, eppure li lasciamo esposti a trasmissioni televisive che più che parlare d’amore fanno da agenzie matrimoniali o a fatti di cronaca dove amori malati consegnano loro vissuti patologici.
Avvertiamo un po’ tutti la necessità di avere uno strumento attraverso cui i bambini e i ragazzi, insieme agli adulti di riferimento – madri, padri, nonni, maestri, operatori dei Servizi Sociali e Sanitari, bibliotecari, ecc. –, possano parlare dell’amore per imparare a concepirlo, gestarlo, farlo nascere, crescere, curarlo quando si ammala, aspettando che gemmi e fiorisca in primavera, dia i suoi frutti d’estate, appassisca in autunno, geli
d’inverno. Questo libro è lo strumento pensato per parlare d’amore ai bambini della scuola materna e della scuola elementare. Le storie e le illustrazioni sono arricchite da una parte di accompagnamento alla lettura per supportare i genitori, gli insegnanti, gli adulti di riferimento, a costruire un universo di senso attuale intorno a un tema così complesso dicendo ai bambini dell’amore, di ogni tipo di amore, senza tacere e senza inutili giri di parole, con quelle più adatte per aiutarli a crescere innamorandosi dell’amore che ‘tutto può e tutto muove’ nel rispetto della libertà dell’altro.