La Chiesa, da sempre, ha annunziato e comunicato la fede anche per mezzo dell'arte, via della bellezza posta a servizio della pastorale, della teologia, della cultura e della sua stessa missione nel mondo. Consapevole della forza comunicativa delle arti, nel corso della sua storia millenaria, la Chiesa ha palesato un grande interesse verso tutta la produzione artistica, e artistico-figurativa nello specifico, fino al punto di considerarla Biblia pauperum, la Bibbia dei poveri. Proprio a partire da questo dato di fatto, l'Autore, attraverso le pagine di questo libro, ripercorre la vita di Maria e la fede che la Chiesa nutre verso di lei attraverso alcune delle più straordinarie opere d'arte, più o meno conosciute. Un brano biblico introduce ogni opera a cui viene affidato il compito di aprire una finestra sulla vita di Maria. Così, pagina dopo pagina e opera dopo opera, l'Autore rioffre artisticamente al lettore tutta la vita della Madre di Dio, ripercorsa cronologicamente, dall'Immacolata Concezione all'Assunzione.
La capacità di meravigliarsi mantiene viva la felicità: è qualcosa di semplicissimo, eppure arricchisce di molto la nostra vita, che altrimenti resterebbe piatta e noiosa. Che si tratti di fare colazione, leggere il giornale, guidare la macchina, tagliare l'erba o stirare, di cominciare un lavoro o concluderlo: il modo in cui compiamo ciascuna di queste azioni dipende da noi. Nel pieno della vita, nel pieno della quotidianità può manifestarsi qualcosa di meraviglioso. Dobbiamo soltanto imparare a guardare l'esistenza con occhi nuovi. Le cose più comuni possono acquistare una rilevanza tutta nuova: un tavolo, il pane, l'acqua o il vino, un albero, un fiore, un pasto in compagnia possono trasformarsi d'improvviso in un simbolo, irradiare nuovo splendore e lasciar traspirare la totalità del senso. In questo nuovo libro Anselm Grün illustra, come al solito magistralmente, che il segreto della spiritualità non sta nel raggiungere vette sempre più alte, o sempre più in fretta e sempre più lontano, ma nell'apprezzare quello che, a un primo sguardo, sembra ovvio. Traccia così una strada al senso e alla bellezza da scoprire nel mezzo della quotidianità. Un libro per liberare la visuale e scorgere l'essenziale, per apprezzare l'ordinario e trasformare la quotidianità. «La nostra vita resta piatta e noiosa se nelle cose vediamo soltanto la loro utilità immediata. Anselm Grün ci mostra come anche le piccole cose di tutti i giorni possano lasciar trasparire la totalità del senso» Sylvia Wetzel.
Quale rilevanza ha l'esperienza e la conoscenza di fede in un mondo post-secolare? Il pensiero del teologo Joseph Ratzinger l'ha individuata nella categoria lógos, mostrando il valore cristologico che esso ha per l'antropologia, nell'intreccio della sua dimensione storica e ontologica. Attraverso un duplice momento di ricognizioni delle fonti dell'autore e di rilettura critica, emerge un pensiero che vuole narrare all'uomo di oggi la possibilità di declinare l'esperienza della fede come «amore» e «verità », ma che può raggiungersi solo se queste categorie abbandonano la pretesa di coincidere con se stesse e si aprono a quell'ulteriorità che le giustifica.
Inchiesta, a metà tra indagine giornalistica e reportage storico, per conoscere da vicino alcuni dei cristiani che si opposero al nazismo fino al sacrificio della vita. Alcuni di questi sono diventati noti sia dentro che fuori la Chiesa - i beati Franz Jägerstätter e Josef-Mayr-Nusser; altri sono ancora sconosciuti come il giovanissimo Walter Klingenbeck, ghigliottinato nel 1943, oppure poco note al grande pubblico come Eva Buch, Max Josef Metzger, Maria Terwiel e Heinrich Dalla Rosa. Questo libro offre al lettore la possibilità di conoscere da vicino figure straordinarie che hanno seguito la voce della coscienza nel buio dell'epoca nazista, perchè illuminate dall'esempio di Cristo.
La parola chiave di questo sussidio di preghiera, è la "contemplazione". Nelle brevi e puntuali riflessioni Mons. Angelo Comastri sa trasfondere con passione e convinzione la partecipazione ai momenti dell'infanzia e della vita pubblica culminanti nella passione, morte e risurrezione di Gesù, aiutandoci a scoprire di riflesso il valore della nostra vita di cristiani. Per la recita del rosario sono elencati i suggerimenti dati da Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Il rosario della vergine Maria (16 ottobre 2002). Le introduzioni ai misteri della gioia, della luce, del dolore e della gloria sono state ugualmente tratte dalla lettera apostolica. Ogni mistero comprende: l'enunciazione del mistero, un breve passo della Scrittura, una riflessione sul mistero contemplato, la "clausola" che richiama il mistero contemplato come alternativa alla seconda parte dell'Ave Maria, una invocazione finale riferita al mistero meditato, una suggestiva immagine a colori in appendice si trovano: le litanie lauretane, le preghiere del rosario, alcune preghiere mariane.
Sulla scia del fortunatissimo "Francesco giullare di Dio", padre Raniero ci racconta con stile narrativo la vicenda terrena di frate Angelo Tancredi da Rieti, il "guardiano personale" di san Francesco: fu il suo dodicesimo compagno, l'Angelo Custode che visse con lui, sostenendolo e aiutandolo fino alla sua morte. Un racconto vivace ed entusiasmante della scintilla che ha generato una via nuova nella Chiesa e, con la forza dello Spirito, ha cambiato le sorti dell'umanità. Scrive l'autore nell'introduzione: «Eccomi dunque all'opera. Entriamo nel cammino verso una serie di importanti "ottavi centenari francescani": nel 2023 l'ottavo centenario della redazione della Regola Bollata a Fonte Colombo e dell'invenzione del primo presepe di Greccio; nel 2024 quello delle stimmate sulla Verna; nel 2025 quello della nascita del Cantico delle creature e infine, nel 2026, quello della morte del Poverello. Questo libro vuole essere il mio piccolo contributo a tali ricorrenze».
L'unico commentario evangelico integrale e sistematico redatto da Girolamo. Il Commento a Matteo è un testo unico, poiché costituisce, nella produzione di Girolamo, il solo commento integrale e sistematico di uno scritto evangelico. Prerogativa di quest'opera, dalla quale sempre traspare il tema della chiamata delle genti, è la scelta programmatica per un'esegesi letterale, che solo sporadicamente si apre alla riflessione allegorica. Il volume presenta il testo latino di D.Hurst e M.Adriaen rivisto dal curatore, la traduzione italiana e un commento, che illustra le allusioni al patrimonio esegetico precedente e rimarca i tratti di originalità delle interpretazioni geronimiane, mettendone in luce le connessioni con le polemiche contingenti.
El libro que el lector tiene entre sus manos aborda una temática profundamente inglesa, pero a su vez tiene un alcance universal. Los tres autores estudiados -Moro, Newman y Chesterton- son ingleses hasta los tuétanos. Uno sufrió martirio por su defensa de la fe católica; los otros dos se convirtieron a ella. Los tres amaron a su patria tiernamente, y los tres sufrieron la persecución, discriminación o calumnias por parte del poder político o de la tradición cultural dominante. Por eso, los tres navegaron contracorriente porque entendieron que lo más digno en el hombre, lo que lo hace feliz y supremamente libre, es ser leal a lo que en una conciencia bien formada se presenta como la verdad. Una verdad que no oprime o limita, sino todo lo contrario: abre las puertas a un mundo amplio, con aire puro, donde se puede respirar a dos pulmones.
La verdad libera. La frase del evangelio de san Juan -la Verdad os hará libres- fue vivida por Moro, libérrimo entre los muros de la Torre de Londres; por Newman, que en su honesta búsqueda de la verdad se liberó de todas las falacias de una tradición político-religiosa que encerraba la mente en los límites estrechos del prejuicio; por Chesterton, quien guiado por el sentido común alcanzó la plenitud de la verdad en la Iglesia católica, que le daba -con expresión muy chestertoniana- la llave para abrir todas las puertas.
Hoy podríamos afirmar que Inglaterra es el mundo. Es decir, que la corriente cultural dominante implica en muchos casos ir contracorriente. Pero contracorriente hacia la libertad: como Moro, siendo leales al poder político, pero sin someter nuestra libertad interior ante sus exigencias despóticas; como Newman, con la libertad de exponer y vivir coherentemente nuestra fe, liberándonos del qué dirán y de los respetos humanos; como Chesterton, presentando con buen humor, sentido común y decisión la belleza y el valor de la verdad, para no quedar esclavizados por las modas pasajeras de lo políticamente correcto.
Mariano Fazio, Buenos Aires, Argentina (25 de abril de 1960). Licenciado en Historia y doctor en Filosofía. Recibió la ordenación sacerdotal en 1991, a manos de san Juan Pablo II. Fue rector de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma entre 2002 y 2008. Ha sido Vicario del Opus Dei en Argentina, Paraguay y Bolivia y, desde 2014 hasta mayo de 2019, fue Vicario General de la misma Prelatura. Actualmente es Vicario Auxiliar del Opus Dei.
Sacerdote, historiador y escritor, Fazio ha publicado más de veinte libros sobre sociedad moderna y procesos de secularización, entre los que destacan Historia de la filosofía III. Filosofía moderna e Historia de la filosofía IV. Filosofía contemporánea, Transformar el mundo desde dentro y De la persona a la aldea global, todos publicados en Palabra.
Una riflessione sul mistero del peccato per comprendere ancora meglio la misericordia di Dio e il suo perdono.
Chi o che cos'è il peccato oggi? Che cosa c'entra con la mia vita di fede? E quale ruolo occupa nel mio rapporto con Dio?
L'autore propone una riflessione sul mistero del peccato affrontando temi quali l'attuale oblio del peccato, il suo mistero a partire dai testi biblici., la liberazione dai peccati per opera di Gesù Cristo e il sacramento della Riconciliazione. Per concludere, il libro chiarisce che la misericordia di Dio e il peccato dell'uomo sono strettamente legati tra loro.
Un saggio che tocca una delle questioni più importanti nella vita della fede, perché, prendendo a prestito le parole di Paolo, "io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me" (Rm 7,21).
Padre Raffaele Ruffo (Genova 1966)appartiene all'Ordine dei Frati MinoriCappuccini. Ha studiato teologia a Genova e a Roma e conseguito mil dottorato di ricerca in teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale nel 2011. Ha insegnato Storia e Teologia della vita consacrata presso lo studentato intercongregazionale di St. Laurent (Bouar, RCA). Attualmente risiede in Francia, nel convento del Clermont-Ferrarnd. Fra le sue numerose pubblicazioni si possono ricordare: Francesco uomo della lode (2011); Le virtù francescane. Un itinerario di gioia per un nuovo stile di vita (2013); Perché Dio è amore. Piccolo trattato di teologia dell'amore (2013); Francesco d'Assisi. Un santo dai mille volti (2014); Capire per credere. Una fede da ri-pensare (2014); Non voglio essere ladro. Francesco d'Assisi e la restituzione dei beni (2015).
Charles de Foucauld è santo. E così si accendono i riflettori sulla sua biografia e sulla sua spiritualità, si cercano testimonianze e scritti, magari inediti. E, talvolta, viene da sorridere pensando che, in realtà, la maggioranza dei nuovi santi ha privilegiato il silenzio e il nascondimento. Non fa eccezione Charles di Gesù, l'eremita del deserto, che ha declinato il suo anelito alla "fraternità universale" nelle relazioni quotidiane, senza clamore, stando a fianco dei più piccoli e degli emarginati della terra. Abitando frontiere dimenticate, egli ha scoperto l'imitazione di Gesù a Nàzaret e ne ha fatto una via di santità accessibile a tutti. Di questo orizzonte esistenziale la Chiesa ha più che mai bisogno. Un volume che tratteggia la biografia di san Charles de Foucauld, evidenziando gli snodi più significativi della sua umanità e spiritualità, con grande attenzione ai testi, citati con abbondanza e offerti anche in vista di due momenti di preghiera comunitari.