Attraverso alcune storie analitiche, il libro racconta il percorso del dolore nella vita delle donne. I "romanzi familiari" si snodano attraverso sogni e frammenti di esistenza e sono incastonati dentro i versi del Libro di Giobbe, uomo giusto "stritolato da Dio", voce guida che impronta tutto il testo. A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che si riconosce nel grido di Giobbe, nel "perché" a cui dare una risposta. Le donne sfidano il dolore apprendendo la forza della non risposta: non c'è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a "stare", a fare del "perché" una provocazione vitale. Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.
La lotta contro Satana è una caratteristica di ogni seria esperienza cristiana.
Questo libro, scritto con stile semplice, ha finalità eminentemente pratiche e pastorali perché è nato da un'esperienza sacerdotale diretta nella lotta quotidiana contro il demonio.
Don Marcello Stanzione, che non è un esorcista, ma angelologo e demonologo di fama internazionale, a cui diverse persone tormentate dal Maligno si rivolgono, sottolinea l'aiuto potente che San Michele e gli Angeli buoni offrono ai cristiani nel combattimento contro il potere delle tenebre.
San Pio da Pietrelcina diceva: "Guai a me se non ci fosse stato San Michele: a quest'ora avreste visto padre Pio sotto i piedi di Lucifero".
Il libro contiene due interviste inedite al noto autore e preghiere di liberazione.
In questo saggio l'autore propone quei criteri razionali di discernimento che consentono a quanti si accostano alla filosofia di utilizzare al meglio le risorse intellettuali che essa sempre fornisce.
Il seguito naturale del grande successo di "The River" avrebbe dovuto essere "Born in the U.S.A.". Invece, nel 1982, Bruce Springsteen uscì con un album composto da una serie di canzoni cupe e raggelanti che aveva registrato da solo, unicamente per sé. Ma più di quarant'anni dopo, "Nebraska" è senza dubbio il disco più importante di Springsteen, l'indizio decisivo per comprendere la sua carriera di artista e la visione che ne è alla base, ma anche l'uomo stesso. Inciso su cassetta con un registratore a quattro piste proprio mentre si annunciava il futuro digitale, "Nebraska" esprimeva un'inquietudine che rifletteva lo stato d'animo del paese, ma era anche un sintomo dei problemi nella vita dell'artista, l'inizio di un crollo mentale di cui Springsteen avrebbe parlato apertamente solo decenni dopo l'uscita dell'album. Warren Zanes ha intervistato molte persone coinvolte nella realizzazione di Nebraska, tra cui lo stesso Bruce Springsteen. Zanes intreccia queste conversazioni con indagini sulla miriade di punti di contatto culturali, tra cui "Badlands" di Terrence Malick e i racconti di Flannery O'Connor, che hanno influenzato Springsteen mentre scriveva le struggenti canzoni dell'album. Il risultato è un resoconto articolato e rivelatore non solo di un momento cruciale nella carriera di un'icona, ma anche di un disco che ha sconvolto tutte le aspettative e ha predetto una rivoluzione nel campo della registrazione domestica.
I nonluoghi sono quegli spazi dell'anonimato ogni giorno più numerosi e frequentati da individui simili ma soli. Nonluoghi sono sia le infrastrutture per il trasporto veloce (autostrade, stazioni, aeroporti) sia i mezzi stessi di trasporto (automobili, treni, aerei). Sono nonluoghi i supermercati, le grandi catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, ma anche i campi profughi dove sono parcheggiati a tempo indeterminato i rifugiati da guerre e miserie. Il nonluogo è il contrario di una dimora, di una residenza, di un luogo nel senso comune del termine. E al suo anonimato, paradossalmente, si accede solo fornendo una prova della propria identità: passaporto, carta di credito... Nel proporci una antropologia della surmodernità, Augé ci introduce anche a una etnologia della solitudine.
Il "Manuel de français" è un corso in due volumi per lo studio della lingua francese rivolto agli studenti italiani. La metodologia proposta è di "scoperta" e guida lo studente a impadronirsi del funzionamento delle strutture in maniera autonoma, consolidando l'apprendimento tramite riflessioni personali. Integralmente rivista e arricchita di materiali didattici la seconda edizione del precedente Manuel "intermédiaire" conduce al livello B2 di competenza linguistica. Come per il volume 1 l'approccio si basa sull'analisi sistematica degli errori più comuni commessi dai madrelingua italiani, focalizzandosi in particolare sulle zone di interferenza lessicali e grammaticali fra italiano e francese. Il volume 2 è suddiviso è diviso in 14 lezioni ognuna delle quali prevede testi di varia tipologia, sezioni grammaticali e lessicali, informazioni sulla cultura francese e francofona, numerosi esercizi che sollecitano le abilità di comprensione e produzione orali e scritte. I file audio Mp3, disponibili sul sito hoeplieditore.it/universita, sono d'appoggio alle attività presenti nel testo e consentono di migliorare la pronuncia e potenziare la comprensione orale. Il testo è integrato da vari contenuti digitali tra cui le soluzioni degli esercizi, schemi grammaticali, approfondimenti culturali e linguistici, video e audio tratti da radio, giornali e tv francesi.
"War room. Attori, strutture e processi della politica in campagna permanente" è un libro che parla a diversi pubblici: politici di professione e outsider che intendono candidarsi a cariche elettive, professionisti, esperti e consulenti politici, studiosi e studenti di comunicazione e marketing politico. L'autore adotta un approccio innovativo e ibrido, combinando teoria e pratica. Convinto che sia essenziale studiare la politica e contemporaneamente immergersi nelle sue dinamiche interne per comprenderla appieno, il libro fonde ricerche accademiche in comunicazione politica, marketing politico, scienza politica, sociologia, psicologia cognitiva neuroscienze con aneddoti e case studies concreti. Questi ultimi sono tratti dall'esperienza diretta in comitati elettorali, partiti politici e istituzioni a livello sovranazionale, nazionale e locale. L'obiettivo del libro è duplice: evidenziare come la conoscenza accademica e l'esperienza sul campo siano utili sia a chi studia, sia a chi pratica la politica e sottolineare come le evoluzioni recenti spingano verso un approccio più "scientifico" e meno "artistico" nella gestione della comunicazione politica. La politica in campagna permanente necessita di un approccio strategico, data-based, alla comunicazione e ciò vale sia nella fase della campagna elettorale, sia in quella di governo.
Chi non si è posto la classica domanda sul senso della realtà, della vita, della morte: da dove veniamo? Non c’è che mondo? Indipendentemente dalla risposta che ciascuno si è dato, queste sono domande di natura metafisica. Chiunque ricerchi il senso unitario delle cose che vive, della realtà che lo circonda affronta, forse senza saperlo, un’esigenza di natura metafisica, perché il senso di una realtà presa nel suo insieme è sempre al di fuori di essa. Esso va al di là; e così è anche per la realtà fisica che ci circonda, in cui viviamo e di cui siamo fatti.
La letteratura per l'età infantile e adolescenziale è per sua stessa natura disciplina di confine, complessa e articolata, che intreccia la dimensione narrativa a quella educativa e che, ponendosi alla confluenza di più saperi disciplinari (letteratura, filologia, storia, iconologia, sociologia, psicologia, pedagogia ecc.), necessita di un approccio integrato ai problemi. In virtù di queste peculiarità, il volume ripercorre, in una pluralità di prospettive critiche, le molteplici sfaccettature che contraddistinguono la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, nel tentativo di definirne il profilo, gli itinerari, le finalità e le modalità con le quali oggi si sta evolvendo. A tale scopo, la prima parte del saggio riprende e dibatte alcune questioni fondative, di ordine epistemologico, molte delle quali ancora in attesa di definizione, nonché le ragioni pedagogiche che attraversano la disciplina e il corpus delle opere dedicate a bambini e adolescenti; nella seconda parte, lo sguardo interpretativo si focalizza sul ruolo attuale che l'iconico e il digitale rivestono all'interno di un territorio in continua evoluzione, i cui confini e ambiti di competenza sono continuamente dilatati anche dal progresso delle tecnologie.
I duchi Ludbert e Odert erano gemelli ma non si sopportavano e non perdevano occasione di superarsi a vicenda. Un giorno Ludbert decise di dare un banchetto con centinaia di prelibatezze e ospiti provenienti da tutto il mondo. Ma Odert riuscì a intrufolarsi tra gli ospiti e a spargere la voce che il fratello avrebbe servito una pietanza misteriosa, preparata con ingredienti magici rarissimi, presi da creature fantastiche che la minore delle figlie di Ludbert, Ottilia, studiava e amava da sempre. In cucina cominciarono a montare l'ansia e il panico. Fu deciso di usare come esca Amund, un piccolo sguattero che si occupava dei maiali. Amund e Ottilia si trovarono così ad affrontare molte sfide, misurandosi con lepri carnivore, basilischi, mostri grotteschi, ma anche con la paura di non farcela e con il desiderio, comprensibile, di andare incontro alla libertà. Età di lettura: da 7 anni.
Attraverso vari contributi l'opera rintraccia il fondo concettuale del transumanesimo. Una corrente di pensiero che, tramite la continua ricerca di opportunità, tende verso la creazione di un uomo nuovo il quale, grazie alla tecnologia e alle tecnoscienze, aspira ad "autotrascendersi" e a superare la propria condizione di essere finito. Se fino a qualche tempo fa si configurava come un'utopia narrata perlopiù da eccentrici visionari, oggi constatiamo l'affermarsi di una nuova epistemologia, una strada naturale che il progredire delle conoscenze mediche e scientifiche ha tracciato, passando dalla fantascienza alla realtà possibile. Ma lungo questa strada si ergono pericoli spaventosi: l'uomo rischia di perdere la sua essenza e la sua statura ontologica. Emerge allora la necessità di individuare solidi fondamenti etici nell'urgenza di approfondire quelle dinamiche di pensiero atte a sostenere una reale mediazione verso la prassi tecnoscientifica, che se venisse esonerata da ogni istanza etica, filosofica e religiosa rischierebbe di trasformarsi in una serie di dispositivi utilizzabili dall'uomo per la sua azione di dominio.