John Stuart Mill: «Le obiezioni che vengono giustamente mosse all’educazione di Stato, non si applicano alla proposta che lo Stato renda obbligatoria l’istruzione, ma che si prenda carico di dirigerla; che è una questione del tutto diversa».
Antonio Rosmini: «I padri di famiglia hanno dalla natura e non dalla legge civile il diritto di scegliere per maestri ed educatori della loro prole quelle persone, nelle quali ripongono un maggior confidenza».
Gaetano Salvemini: «Io non credo che la scuola pubblica avrebbe molto da guadagnare dalla scomparsa della scuola privata. Questa può essere un utile campo di esperimenti pedagogici, rappresentare sempre un pungiglione ai fianchi della scuola pubblica, e obbligarla a perfezionarsi, senza tregua, se non vuole essere vinta e sopraffatta».
Antonio Gramsci: «Noi socialisti dobbiamo essere propugnatori della scuola libera, della scuola lasciata all’iniziativa privata e ai comuni. La libertà nella scuola è possibile solo se la scuola è indipendente dal controllo dello Stato».
Don Luigi Sturzo: «Si parla tanto di libertà e di difesa della libertà; ma si è addirittura soffocati dallo spirito vincolistico di ogni attività associata dove mette mano lo Stato; dalla economia che precipita nel dirigi¬smo, alla politica che marcia verso la partitocrazia, alla scuola che è monopolizzata dallo Stato e di conseguenza burocratizzata».
Luigi Einaudi: «Senza concorrenza fra istituti statali e istituti privati, non v’ha sicurezza che l’insegnamento sia l’ottimo […]. Il monopolio statale dell’istruzione, con danno palese per la cosa pubblica, non dissimile dal danno recato da ogni altra specie di monopolio».
Don Lorenzo Milani: «Né preti né laici potranno mai fare nulla di perfettamente puro e sarà dunque meglio lasciare che si perfezionino quanto possono gli uni e gli altri possibilmente senza difficoltà economiche in libera e realmente pari concorrenza».
Crisi educativa, emergenza educativa, crisi di valori… Quello che vediamo svolgersi davanti agli occhi è stato chiamato in molti modi: la trasmissione da una generazione all’altra non funziona più come un tempo. Sembrano saltati i riferimenti, ogni cosa viene messa in discussione, la stessa possibilità di educare sembra svanire nel vuoto della Rete.
Johnny Dotti, che è padre, formatore e pure imprenditore sociale, ci fa intuire in queste pagine la forza rivoluzionaria della tradizione, recuperando parole (ed esperienze) antiche e ridando ad esse forma nuova. Attraverso cinque lettere ad altrettanti interlocutori (due genitori, un prete, una comunità, un giovane e due nonni), Dotti ci fa scoprire il senso autentico e sovversivo della «corresponsabilità», parola che rimanda a una chiamata e a una risposta, cioè al mistero (umano e religioso insieme) della vocazione. L’oratorio, il luogo educativo all’ombra del campanile aperto sulla piazza da secoli, cerniera tra sacro e profano, può essere il caso concreto in cui mettere in gioco la corresponsabilità di usare «mente, cuore e mani» per dare un futuro di senso alla nostra società.
Pagine dense di esperienza e di pensiero, che ci possono aiutare nell’entusiasmante avventura di educare oggi.
Crescere un figlio maschio comporta, nella società attuale, una serie di difficoltà di cui i genitori rischiano di non essere sempre consapevoli. Questo libro mette a confronto l'esperienza dei genitori e il parere degli esperti e presenta, in ordine alfabetico, vari aspetti della crescita e dell'educazione dei bambini, riportando di volta in volta esperienze di genitori, consigli di mamme, blogger e giornaliste esperte del settore, oltre a pareri di psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, logopedisti ed educatori. Ciascuna delle questioni più "spinose" che possono emergere nella vita con un figlio maschio viene presentata attraverso una scheda e spiegata in modo chiaro, facile da consultare. Ogni argomento è trattato in modo onesto, senza tabù e con delle risposte chiare. Obiettivo: crescere un figlio sereno senza preconcetti.
Mai prima d'ora i genitori sono stati così sotto pressione nell'impresa di crescere figlie sicure di sé, felici e di successo. Anche perché c'è un mondo di aspettative e condizionamenti che inizia da molto lontano, quasi da "speriamo che sia femmina". Questo libro vuole provare a offrire una prospettiva fresca, pratica e positiva per vivere l'esperienza di genitori in modo soddisfacente e sereno. Con suggerimenti facili da seguire, citazioni e consigli di genitori e figlie, è una guida che offre un supporto per affrontare le prove che sembrano più difficili. Nessuna ricetta, quindi, perché non esiste la "soluzione perfetta" e ogni genitore, così come ogni figlia, è unico . Ci sono però tentativi che meritano di essere fatti, prospettive che vanno ampliate, storie di vita vissuta che potrebbero rivelarsi illuminanti. Sempre partendo da un unico presupposto: crescere una figlia è un'avventura bellissima.
Un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell’educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Presentazione del volume
Attraverso l'intreccio costante tra teoria e prassi, il volume offre una poliedrica visione, in chiave pedagogica, dello sport nelle sue dimensioni non formali e informali che, se educativamente fondate, possono contribuire al miglioramento di tutti e di ciascuno.
Uno sport educativo, etico e valoriale, che si pone, innanzitutto, come gioco e gratuità nell'impiego del tempo libero, come occasione di incontro con altre persone, per vivere un'esperienza gratificante e coinvolgente. Uno sport che si rivolge anche alle periferie e ai contesti ai margini di una società sempre più liquida e destrutturata, che stenta a farsi riconoscere come comunità educativa e educante, in cui si rispetti l'essere umano e la sua dignità. Gli autori percorrono, così, i sentieri della marginalità, dell'inclusione e dell'integrazione trovando il loro terreno di intersezione in una riflessione pedagogica attorno allo sport, che si articola in una riflessione storica ed epistemologica (nella prima parte), nella presentazione di buone pratiche nazionali, veri e propri laboratori attivi di sport ed educazione (nella seconda parte) e nella riflessione e nella ricerca sull'utilizzo dello sport nei contesti più vari di dipendenza (nella terza parte).
Il volume si offre come un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell'educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Pasquale Moliterni è professore ordinario di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", con insegnamenti in tutti i corsi di laurea, nei dottorati e nei corsi di formazione degli insegnanti. È delegato del Rettore per i problemi connessi con la disabilità e i disturbi specifici di apprendimento. È autore di oltre 110 pubblicazioni, in saggi, volumi collettanei, riviste nazionali e internazionali, tra cui: Studiare all'Università. Strategie di apprendimento e contesti formativi, 2011; Didattica e Scienze Motorie. Tra mediatori e integrazione, 2013; Diversità e inclusione: le sfide dell'università per un nuovo umanesimo, 2015; Inclusive and Affluent Society: Educational Actions and Mediations, 2015.
Angela Magnanini è ricercatore confermato di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", dove insegna Pedagogia speciale nei vari corsi triennali, magistrali e per la formazione degli insegnanti. È autrice di saggi e di diversi contributi in volumi collettanei e in riviste di carattere nazionale ed internazionale. Tra i suoi lavori recenti ricordiamo: Sport per tutti: principi pedagogici inclusivi e principi sportivi tra teorie e pratiche, 2016; Inclusive Coach between Theory and Practice, 2017.
L'integrazione di bambini stranieri nelle nostre scuole costituisce da più di un decennio un tema costante di discussione e di ridefinizione delle possibili strategie di intervento didattico e di mediazione culturale. I contributi raccolti in questo volume tentano di raccogliere le trame e dare voce ai traumi di memorie interrotte, di storie afone, di racconti mancati, discontinui, disarmonici, sillabati dai bambini reali e nominabili osservati, giorno dopo giorno, in quei luoghi del mondo infantile di cui la scuole diventa teatro. L'attraversamento antropologico di questi luoghi esemplari ha reso possibile la sfida dell'incontro, dilatandone le evidenze e aprendo scenari inconsueti per tutti quegli educatori e quegli insegnanti ancora sensibili alla qualità pedagogica dell'ascolto e disponibili a misurare i propri saperi con quelli della "voce narrante" di un maestro senegalese.
La parola rete da sempre appartiene al linguaggio simbolico dei Vangeli. Gesù Cristo la usa come metafora, per mettere in relazione comunicativa tutti gli uomini e tutti i popoli della terra, unificandoli idealmente nell'unico popolo di Dio. Dal punto di vista culturale oggi "la rete" è la struttura che costituisce la piattaforma di internet: un luogo dove potenzialmente tutti, nel mondo, possono comunicare gli uni con gli altri, senza differenze. Questo volume esplora una serie di temi suggestivi, a partire dalle conseguenze del web sulla visione dell'uomo e della sua identità cristiana, e offre indicazioni pedagogiche e pastorali agli educatori e alle istituzioni educative.
Per crescere sereno e felice un bambino deve sentirsi sicuro di sé. Chi crede nelle proprie capacità e risorse non si lascia scoraggiare dai fallimenti, affronta con intraprendenza le novità, vive le sfide come un gioco, diventa presto autonomo e soprattutto si mostra aperto, propositivo e curioso. Non si tratta di una dote innata, ma di un'attitudine che può essere coltivata fin dai primi mesi. Proprio per questo, la pedagogia Montessori - sempre più apprezzata a livello mondiale per la sua efficacia, tanto che anche William e Kate l'hanno scelta per i figli - ha fatto dell'autostima uno dei suoi principi cardine, sviluppando attività mirate ad alimentarla e consolidarla. Per esempio, è fondamentale predisporre al termine di ogni esercizio una fase di controllo, durante la quale il bambino può correggersi da solo e raggiungere con orgoglio l'obiettivo, senza ricorrere all'aiuto di un adulto. Questo libro, scritto da una pedagogista Montessori, propone cinquanta attività che si possono realizzare a casa o a scuola con materiale di uso comune. Calibrate in funzione dell'età e delle capacità, dalla nascita fino alle primarie, favoriscono l'apprendimento spontaneo, rendono più facile l'approccio alla lettura, alla matematica e alle lingue straniere, stimolano la costruzione del vocabolario e la comprensione del mondo.
TV, smartphone, tablet, computer, videogiochi... oggi la stragrande maggioranza dei genitori si trova a dover affrontare la questione cruciale del rapporto tra i ragazzi e la tecnologia. La disinvoltura con cui i nativi digitali maneggiano cellulari e tablet fin da piccolissimi è quasi pari alle tensioni causate dal doversene separare: i ragazzi non ne vogliono sapere di spegnerli, neanche dopo reiterate richieste, rischiando di trascurare i compiti e le relazioni con la famiglia e gli amici.
Anne Peymirat, nota coach genitoriale, nonché madre di quattro figli, ha scritto un libro che ci aiuta a ristabilire il corretto rapporto tra il tempo passato sui device e le altre attività: un manuale pratico – in cui ogni famiglia si riconoscerà – che non intende demonizzare le nuove tecnologie, ma insegnare ai più giovani a servirsene, per apprezzare pienamente le esperienze cui la vita ci «connette» ogni giorno.
• A partire da che età un bambino può guardare la TV da solo?
• Quando arriva il momento di comprare il cellulare ai propri figli?
• A quanti anni si può permettere a un ragazzo di iscriversi a un social network e con quali cautele?
• Quali risorse di crescita e creatività si celano nell’uso corretto di questi device?
Un manuale che aiuta ad aprire un confronto costruttivo con i figli, per scoprire insieme qual è il miglior uso possibile di tv, smartphone, tablet e computer.
Il genio femminile oggi: società, cultura, educazione a trent’anni dalla Mulieris dignitatem.
Sommario:
Prospettive antropologico-pedagogiche
Su genio della donna: corpo femminile, polarità femminile, spirito femminile.
Il genio femminile nella coppia.
Alle radici bibliche del genio femminile. La reciprocità uomo-donna tra antropologie e pedagogia.
La differenza femminile alla scuola della fenomenologia. A partire da Hedwig Conrad-Martius
Il genio femminile e il rinnovamento dell’antropologia della sessualità
Donna e Chiesa
Genio femminile e ministeri
Genio femminile, donna consacrata e femminilità
La bellezza spirituale di Suor Zdenka nelle opere di Anton Habovstiak
Scenari educativi e presenza femminile
Donne a scuola. Una storica conquista
Il genio femminile nella formazione e nelle professioni educative
Donne migranti: il genio femminile alla prova negli scenari di educazione interculturale
La maternalizzazione dell’educazione come sfida dell’istruzione scolastica
La donna nelle pratiche educative
Una società al femminile. Il nuovo contributo della donna all’educazione dell’umanità
Giovani donne e genio femminile
La premura come traduzione della risonanza della mente e del cuore
Rassegna bibliografica
La lettera apostolica Mulieris dignitatem: una bibliografia (1988-2018)
La crisi del matrimonio è evidente in tutti i Paesi occidentali. Il volume - che si compone di un saggio d'apertura, di una sezione antologica e di schede didattiche - affronta il tema facendo leva sulla "totalità" come sentimento tipico provato da chi ama. In tal senso, l'indissolubilità matrimoniale non è un ostacolo, ma un sostegno per far sì che il sogno d'amore possa concretamente incarnarsi. La questione è soprattutto pedagogica, in quanto per essere motivati ad affrontare la sfida del matrimonio occorre una educazione al riconoscimento della grandezza dell'amore umano. Il testo vuole essere uno strumento in vista di questo scopo, a disposizione di docenti, studenti ed educatori, religiosi e laici.
Dopo i precedenti lavori di ricerca storica attorno ai testi del Concilio Vaticano II – le 4 Costituzioni, 7 Decreti Presbyterorum Ordinis, Unitatis Redintegratio, Christus Dominus, Ad gentes, Apostolicam actuositatem, Perfectae Caritatis e Optatam totius e le Dichiarazioni Dignitatis Humanae e Nostra aetate – viene pubblicata la Sinossi della Dichiarazione sulla educazione cristiana, promulgata il 28 ottobre 1965.
Lo scopo principale di questo volume è quello di coordinare la documentazione del Concilio sulla Declaratio Gravissimum educationis e individuare con rapidità ed efficacia il vero senso e la portata del significato di ognuna delle pericopi del testo conciliare.
A questo scopo vengono presentate al lettore – in quattro colonne: le prime due relative allo schema sulla scuola cattolica e le altre due relative allo schema sull’educazione cristiana – le redazioni che furono oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione del testo. Si offre così, in una visione unitaria e totale, il processo di depurazione e perfezionamento del testo, nonché le ragioni che motivarono le singole variazioni.
Le note della Commissione in calce e i riferimenti ai documenti tramite i numeri di protocollo raccolti nell’Appendix nei quali i Padri motivarono i cambiamenti richiesti, fanno di questo libro uno strumento di elevato valore per l’approfondimento del testo e del significato del Magistero.
La comprensione profonda dei documenti del Vaticano II rappresenta una sfida importante per tutti gli studiosi che si avvicinano a questi testi. Monsignor Gil Hellín, con il suo lavoro di ricerca, ha reso possibile a vescovi, sacerdoti e studiosi del Concilio un accesso facile e rigoroso a questi testi. La Sinossi rende possibile una rapida consultazione di tutti i documenti che fanno luce sulla Dichiarazione.