Amedeo Cencini conclude, con questo testo, una trilogia iniziata otto anni or sono con il volume Abbiamo perso i sensi (2012), in cui portava all’evidenza uno dei grandi problemi della tradizione cristiana in ambito di discernimento personale e vocazionale: quello della dimenticanza della sensibilità personale.
Dopo aver proseguito la sua riflessione, in positivo, con la proposta contenuta in «Dall’aurora io ti cerco». Evangelizzare la sensibilità per imparare a discernere (2018), l’autore – sacerdote e psicoterapeuta – giunge qui a proporre al lettore una “parte pratica”, in cui presenta un paio «d’esempi concreti di processi decisionali su di sé, nel proprio cammino di vita, e al servizio di altri», specie per chi si trova in particolari situazioni “critiche”.
La prospettiva che ne viene pone finalmente il soggetto del discernimento al primo posto, prendendo ad esempio anche situazioni complesse per la morale e il diritto ecclesiale, come quelle delle coppie irregolari, cui viene dedicata un’attenzione ampia, attenta a declinare le caratteristiche della vita personale e le fatiche di discernimento, più che a ribadire un progetto etico, che pure non viene disperso.
Un’opera, questa di Cencini, destinata a lasciare il segno nell’ambito del lavoro e della comprensione della “vocazione” umana, tout court.
In un tempo in cui si discute di identità di genere, ha ancora senso parlare di “paternità”? In che senso un educatore o un insegnante, magari celibe e prete, può diventare “padre”? Accompagnati dalla grande esperienza pedagogica e umana di Paola Bignardi, un gruppo di preti ha cercato di riflettere su queste domande, consapevoli di vivere una forma molto particolare di paternità in un tempo di grandi cambiamenti. Le riflessioni qui proposte raccolgono il frutto di questo percorso formativo, svoltosi nel Seminario vescovile di Treviso tra il 2015 e il 2018. Diventare “padri” all’interno di un percorso formativo molto particolare come quello di un seminario si sta trasformando sempre più in un’esperienza di condivisione tra quanti la vivono in modo diverso, con ruoli e personalità differenti. Condividendo le proprie esperienze, si scopre che si può “generare” alla fede anche oggi, accogliendo le differenze come opportunità per realizzare una “paternità allargata”.
«La Parola di Dio ha sempre funzione di pungolo perché ci sprona ad andare avanti specialmente quando siamo tentati di fermarci di fronte alle difficoltà, ad accomodarci in un cristianesimo stanco e imborghesito».
Dalla prefazione di Mons. Giuseppe Marciante Vescovo di Cefalù
In questi ultimi anni è stato spesso ribadito il rischio di una società senza padri e senza adulti. Oggi il percorso educativo è caratterizzato da impegno tecnico, da preoccupazioni legate alla programmazione. Serve, invece, più cuore e meno teoria. È indispensabile rivestire i panni dell’accompagnatore e abbandonare quelli dell’istruttore.
Una raccolta degli Atti del Simposio Internazionale che ha avuto luogo a Roma presso la Pontificia Università Antonianum nei giorni 1-3 marzo 2018 sul tema della vita consacrata e della consacrazione. Le riflessioni proposte hanno affrontato gli aspetti della teologia dei carismi da un punto di vista storico, teologico e antropologico alla luce della nuova sinodalità proposta a tutta la Chiesa dal magistero di papa Francesco.
La Chiesa del terzo millennio ha ancora bisogno di donne e uomini che accettino la chiamata del Signore a dedicargli la loro vita, guardando il mondo come Lui lo guarda, impegnandosi in esso in nome del Suo amore, come lievito evangelico tra la gente? É il profondo interrogativo cui si è cercato di dar voce nel convegno dal titolo Fedeli e Creativi, svoltosi il 14 aprile a Milano, presso il Centro Ambrosiano di via Sant'Antonio 5, grazie alla collaborazione tra l'Arcidiocesi milanese e la Conferenza Italiana Istituti Secolari della Lombardia. L'occasione erano i settanta anni dal riconoscimento ecclesiale - definito da Papa Francesco "rivoluzionario" - di quella che era allora una nuova forma di vita consacrata: gli Istituti Secolari. Questo volume ne ripropone gli atti.
Queste riflessioni sulla castità, scritte al maschile, sono rivolte sia a presbiteri e religiosi, sia a seminaristi e a novizi.
Esse offrono un contributo circa un argomento vasto, contrassegnato dalla singolarità delle situazioni, delle personalità, delle culture, con l’intento di offrire, in modo presentabile, la ricchezza di senso di questa forma di impegno e di tentare di dare un nome alle difficoltà che incontrano quanti si sono incamminati sulla via della castità.
Vivere la castità, nella forma specifica che essa prende nella vita religiosa o nel ministero ordinato, significa accogliere la vita che Dio ci dona, la vita in abbondanza..
Una raccolta degli interventi che sono stati oggetto di riflessione e di dibattito durante la giornata di studio organizzata dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica in occasione della presentazione del nuovo documento: Economia a servizio del carisma e della missione. Orientamenti che ha avuto luogo lo scorso 6 marzo presso la Pontificia Università Antonianum. Sono presenti le considerazioni giuridico-canoniche e gestionali del prof. P. Luigi Sabbarese c.s., del prof. Andrea Perrone, del dott. Flavio Pizzini, di Sua Eccellenza mons. José Rodríguez Carballo, o.f.m., di p. Pier Luigi Nava s.m.m., di p. Sebastiano Paciolla, o.cist.; sono inoltre presenti i contributi relativi alla giornata di studio che ha avuto luogo lo scorso 11 aprile presso la Pontificia Università Urbaniana frutto della collaborazione tra la Conferenza Italiana Superiori Maggiori (CISM) e l’Unione Superiori Maggiori d’Italia (USMI). La giornata è stata finalizzata alla puntualizzazione di alcune tematiche di rilevanza inerenti al documento Economia a servizio del carisma e della missione. Per gentile concessione dei Relatori e della CISM-USMI, sono accolte all’interno del volume anche gli interventi dell’Avv. Roberto Gerosa, sulla consulta per gli affari economici negli Istituti religiosi, organismo di consultazione e collaborazione a servizio di Superiori ed Economi. Ed il profilo civilistico e canonistico del ruolo del rappresentante legale negli IVC-SVA delineato dal Prof. Mons. Alberto Perlasca, Consigliere di Nunziatura (Segreteria di Stato). Tema che riceve una certa evidenza nel documento del Dicastero.
Il volume raccoglie gli Atti del II Simposio Internazionale che ha avuto luogo a Roma dal 25 al 27 novembre 2016. Le riflessioni raccolte ruotano attorno al tema economico legato agli Istituti di vita consacrata e alle Società di vita apostolica. Lo scopo è ripensare l'economia di queste realtà secondo gli orientamenti proposti da papa Francesco: una vita di preghiera fatta di gesti concreti di accoglienza dei rifugiati, vicinanza ai poveri, creatività nella catechesi e nell'annuncio del Vangelo e, allo stesso tempo, uno snellimento delle strutture e il riutilizzo delle grandi case in favore di opere più rispondenti alle attuali esigenze dell'evangelizzazione e della carità.
Il volume raccoglie gli Atti del II Simposio Internazionale che ha avuto luogo a Roma dal 25 al 27 novembre 2016. Le riflessioni raccolte ruotano attorno al tema economico legato agli Istituti di vita consacrata e alle Società di vita apostolica. Lo scopo è ripensare l'economia di queste realtà secondo gli orientamenti proposti da papa Francesco: una vita di preghiera fatta di gesti concreti di accoglienza dei rifugiati, vicinanza ai poveri, creatività nella catechesi e nell'annuncio del Vangelo e, allo stesso tempo, uno snellimento delle strutture e il riutilizzo delle grandi case in favore di opere più rispondenti alle attuali esigenze dell'evangelizzazione e della carità.
La tensione del Vangelo che sta al cuore d’una genuina vocazione spinge i preti ogni volta, ogni giorno a ripensare la propria missione nella comunità dal vertice ai margini dal centro alla periferia. E allora la domanda è: chi è davvero il prete oggi e verso dove sta andando?