Il volume offre un elenco di tutti i santi e beati giovani. Come ricorda il Cardinale Amato nella sua Presentazione del volume: «Sant'Ambrogio diceva: «Ogni età è matura per Cristo». Il martirio, come la santità, non conosce età. Dal tempo dei Santi Innocenti fino ad oggi sono innumerevoli i santi giovani, siano essi martiri o confessori. La lista dei santi giovani è lunga, come fa fede questo prezioso studio, opera accurata di Mons. Maurizio Tagliaferri e della dottoressa Judith Borer. La lettura di queste pagine mostra come la santità giovanile sia presente in tutti i continenti e parla tutte le lingue del mondo. Il Vangelo, infatti, è una buona notizia per tutti. Ed è questo il messaggio che oggi ci consegnano questi giovani santi. Essi invitano a essere fieri del nostro battesimo, a essere coerenti con la nostra identità cristiana, senza paura e senza rispetto umano. Questi giovani non sono "uomini vuoti", senza prospettive e senza ideali. Sono invece persone piene, colme di grazia divina e di straripante esemplarità umana. La lettura di queste pagine infonda entusiasmo nelle famiglie e negli educatori, chiamati al grande compito della formazione cristiana dei giovani alla scuola del Vangelo, fonte autentica di umanità».
C'è una 'giustizia' su misura per le grandi potenze occidentali, che godono di un'assoluta impunità per le guerre di aggressione di questi anni, giustificate come guerre umanitarie o come guerre preventive contro il terrorismo. E c'è una 'giustizia dei vincitori' che si applica agli sconfitti e ai popoli oppressi, con la connivenza delle istituzioni internazionali, l'omertà di larga parte dei giuristi accademici e la complicità dei mass media. In realtà solo la guerra persa è un crimine internazionale.
Quante sono le parti della Messa? Sono tutte importanti o alcune lo sono di più? Quando si deve stare seduti, in piedi o in ginocchio? E quando cantiamo? Sono solo alcune delle domande che i nostri bambini ci possono rivolgere, e alle quali dobbiamo dare risposte semplici e concrete. Come molto concreto può essere un piccolo “orologio” della Santa Messa, con una freccia mobile da girare al momento opportuno, che aiuta a comprendere i vari momenti celebrativi e a riprendere l’attenzione in caso di distrazione. Nella ruota sono indicati i vari momenti suddivisi in Riti di Introduzione, Liturgia della Parola, Liturgia eucaristica e Riti di Conclusione; alcuni pittogrammi indicano se si sta in piedi, seduti, in ginocchio… e le note musicali ricordano quando si possono fare dei canti. Nel retro, molte indicazioni per comprendere il senso e il valore dell’Eucaristia celebrata nella comunità cristiana con alcune parole guida: Incontro, Parola, Grazia e Missione.
Questo libretto vuole accompagnare ciascun ragazzo a vivere la bellezza della liturgia vissuta quotidianamente e che scandisce le giornate del campo scuola 2015, ed essere un esempio su cui basare la preghiera anche a conclusione dell'esperienza estiva. Vuole condurre i ragazzi a scoprire che, nel contatto quotidiano con la Parola, la "luce" che illumina i nostri passi si rivela e si spiega, così come l'arcobaleno ci aiuta a comprendere che la luce è fatta ... Di tutti i colori. Dalla preghiera del mattino fino a sera, ciascun partecipante è guidato nella preghiera comunitaria e trova alcune proposte di attività e vari tipi di celebrazioni: liturgia della Parola, penitenziale, adorazione della croce, celebrazione eucaristica, Via lucis, veglia alle stelle.
Dopo "Paideia", il monumentale saggio sulla formazione dell'uomo greco, divenuto uno dei cardini della riflessione culturale della nostra epoca, Werner Jaeger ricerca, nella conferenza del 1943 che qui riproponiamo, le radici dell'Umanesimo europeo. E le trova aprendo una via diversa rispetto alla convinzione consolidata secondo cui l'Umanesimo nasce da una rottura rispetto al Medioevo 'teologico' e a favore di un ritorno alla classicità centrato su una nuova concezione della natura umana. È vero, come ricorda qui lo stesso Jaeger, che gli umanisti rinascimentali ammiravano e desideravano far rivivere l'antica cultura della Grecia e di Roma e ritenevano il Medioevo un periodo barbaro che aveva interrotto il progresso della civiltà classica, ma il loro rifiuto era indirizzato principalmente alla forma degenerata della tradizione scolastica, con il risultato di offuscare la grande portata 'umanistica' di autori medievali - primo fra tutti san Tommaso, ma anche Dante - che seppero arricchire di universalità il pensiero di Aristotele e di Platone. Il cristianesimo, fondato sull'Incarnazione, trae da essa la ragione profonda della dignitas hominis, riprendendo il lascito greco della virtù come 'conversione' dal mondo dell'illusione sensibile al mondo dell'essere vero e unico che è il bene assoluto e desiderabile. Lungi dal rappresentare una rottura, il Medioevo emerge dunque come il compimento dell'anelito a quell'«Umanesimo integrale» che, pochi anni prima della conferenza di Jaeger, Maritain aveva così formulato: «L'uomo è chiamato a un destino migliore che a una vita puramente umana». Una lezione di grande respiro, questa di Jaeger, che giunge «come una freccia acuminata» (per usare le parole di Carlo Ossola nella Presentazione) a illuminare i 'secoli bui' e far risplendere ancora oggi la loro eredità.
CHE INCUBO UNA VITA A NOLEGGIO
Siamo nel vortice della decrescita (in)felice e dello sharing. Dossier con Mario Giordano, Riccardo Ruggeri e il vescovo Giampaolo Crepaldi.
25 SETTEMBRE: CHE ARIA TIRA SUL VOTO?
Gli italiani tornano alle urne in un contesto molto difficile, cosa accadrà? E i cattolici? Ne parlano il direttore Lorenzo Bertocchi, Mauro Mazza, il sondaggista Fabrizio Masia, Maria Giovanna Maglie, Germano Dottori e Fabio Dragoni.
SENZA VINO NON C’E’ AMORE
Un buon bicchiere rimanda alla festa e perfino alla festa eterna. Primo piano di-vino con don Pietro Cesena, don Riccardo Cavallazzi, Laura Donadoni (@theitalianwinegirl), Tommaso Farina e Camillo Langone.
CREDERE NELL’IMPRESA
“Culle piene” e coraggio di osare. Roberto Brazzale, imprenditore veneto a capo della più antica azienda casearia d’Italia, si racconta a Manuela Antonacci: «Sento il dovere di difendere ciò che è sacro».
COME TI REINVENTO LO SCOLAR*
Promossa come forma di tutela contro le discriminazioni, la carriera alias nelle scuole ha in realtà fini ideologici. L’avvocato Daniela Bianchini spiega le criticità giuridiche e il neurochirurgo e psichiatra Massimo Gandolfini spiega perché cambiare l’identità anagrafica non risolve alcuna sofferenza.
«L’ANSIA È UN MODERNO STRUMENTO DI CONTROLLO»
È il male dei «tempi moderni» che, espulso Dio dalla vita dopo averlo ridotto a optional, sta ora mettendo a repentaglio l’umanità. Parla lo psicanalista Claudio Risé intervistato da Giulia Tanel.
IPOTESI SUL FLAGELLO CHE COLPI’ GESU’
L’immagine sulla Sindone di Torino mostra, tra le altre impronte, i segni di una efferata flagellazione del tipo di quella inferta dai Romani: con quale strumento fu eseguita? Lo studio di Luciano Lanotte, professore di Fisica sperimentale all’Università Federico II di Napoli.
NATUZZA, L’ENIGMA DEL SANGUE
Vincenzo Sansonetti ha fatto una lunga intervista a Valerio Marinelli, docente universitario, scrittore e soprattutto biografo di Natuzza Evolo. Attraverso le rivelazioni di questo studioso – che conobbe, frequentò e studiò l’emografia in prima persona – il lettore può riflettere sul mistero di quelli che sembrano proprio messaggi del Cielo
INDAGINE SU MONTE BERICO
L’8 settembre, giorno della festa della Natività della Vergine, a Vicenza si rinnova la devozione alla Madonna, apparsa nel XV secolo promettendo un miracolo. Che poi si realizzò. Il reportage di Giuliano Guzzo.
TUTTE LE RUBRICHE
Da questo numero esordisce Mauro Mazza, già direttore del Tg2 e di Rai1, con una rubrica intitolata Transatlantico: tutti i rumors e i fatti politici del mese che non possiamo perderci. E poi, “Un vescovo risponde” di monsignor Francesco Cavina, “Il Kattolico” di Rino Cammilleri; “L’abito lo fa il monaco” di Luisella Scrosati; Giacomo Samek Lodovici con “Filosofando”; Marco Respinti esercita la sua Matita blu su Nancy Pelosi; la “Riscoperta del sacro” di Andrea Zambrano e Gianpaolo Barra in Zona Cesarini; “Schermi” a cura di Armando Fumagalli; la “Rosa del Timone”, pagellone sportivo del mese a cura di Tommaso Scandroglio, Raffaella Frullone è “Catt woman”. Sara Alessandrini con i suoi “Itinerari religiosi”, ci accompagna sui luoghi dei Beati Beltrame Quattrocchi.
Germano Dottori va “Oltre confine” per leggere cosa succede nei grandi scenari della geopolitica mondiale; Fabio Dragoni si cimenta tra “Draghi e Dragoni” per raccontare l’intreccio tra economia e politica; Mirko Volpi, superbo linguista ed esperto di Oceano padano, ci offre gli originali racconti delle “Cronache dall’oceano padano”. Infine, “Ci vuole Costanza”, ossia il punto di vista di Costanza Miriano, editorialista d’eccezione ogni mese con noi.
Questo volume traccia un quadro sul cristianesimo in epoca costantiniana, per poi passare alla controversia ariana, al concilio di Nicea (325 d.C.) e a tutte le vicende fino al definitivo crollo teologico della dottrina di Ario nel concilio di Costantinopoli (381 d.C.). Dal ritratto che Baus fa della Chiesa primitiva emerge il richiamo a non considerarla come qualcosa di statico, di permanente o di perfettamente realizzato. Anzi, dalla lettura risulta che il dinamismo e lo sviluppo costituiscono un dato costante della Chiesa dai primi secoli. Il fascino della Chiesa dei primi secoli fu sempre vivo e operante in tutti i secoli. A quell'esperienza fecero appello i monaci orientali e occidentali per giustificare la loro scelta di vita; a quella comunità apostolica si ispirarono i movimenti rinnovatori dei secoli XII-XIII, sfociati in tensioni antigerarchiche in alcuni e in una testimonianza evangelica in altri (san Francesco, san Domenico); a quel periodo si richiamarono i vari riformatori dei secoli xv e xvi (fra questi anche Lutero).
"Da questa base nessuno entra e nessuno esce senza che lo decidiamo noi. Forza, andiamo a caccia di altri bruttoni da mettere al sicuro. Questo mondo senza fine brulica di sfide. Siete con me?"
Il laboratorio di Lyon e dei suoi amici è in allerta. I mostri più spietati di sempre sono tornati a piede libero, pronti a uccidere gli sventurati che incontreranno lungo il cammino. Niente e nessuno sembra poterli fermare... niente e nessuno a parte Lyon. Portare a termine la missione questa volta non sarà per niente facile. Le creature che i nostri eroi dovranno fronteggiare non hanno alcuna intenzione di arrendersi e finire i loro giorni in una cella. Lyon e i suoi dovranno esplorare sotterranei bui e inospitali dove si annidano implacabili killer, pattugliare fognature in cui sono in agguato sinistri pagliacci, avventurarsi nei luoghi più spaventosi stando sempre bene attenti a guardarsi le spalle. Fra pupazzoni con il pelo bruciato dall'acido e alligatori in decomposizione, Lyon dovrà destreggiarsi in una nuova incredibile avventura grazie al suo coraggio e all'impareggiabile abilità deduttiva. Insieme a lui ci saranno come al solito Anna e Cico, i suoi insostituibili alleati. Riusciranno a sopravvivere anche questa volta?
La caccia ai mostri ha inizio! Accompagna Lyon e i suoi amici in una sfida da brivido.
In un volumetto agile e di facile lettura, Monsignor Luigi Mistò offre un prezioso "vademecum" su sette temi centrali della fede cattolica presentati in modo riassuntivo e appassionato, per consolidare la conoscenza, aiutare l'approfondimento e lo studio, la ricerca e la discussione, la meditazione e la preghiera quotidiana. "Sette parole luminose" che raccolgono e fanno risplendere i tesori più lucenti e preziosi che abbiamo ricevuto in dono e che siamo chiamati a custodire con cura e a trasmettere a nostra volta con fedeltà e passione. Una sintesi chiara e di comoda consultazione, da tenere sempre a portata di mano sia per sé sia per il dialogo, l'annuncio e la testimonianza, oggi sempre più necessari, con chi incrociamo sul nostro cammino.
Leopoldo Mandic, è un santo affascinante: frate minore cappuccino a Padova, coltivò sin da bambino due desideri: diventare sacerdote e partire missionario per la Dalmazia. Divenne sacerdote, ma malaticcio, balbuziente, claudicante, dovette stare rinchiuso, per ubbidienza, per tutta la vita in una celletta-confessionale ad accogliere penitenti anche tredici ore al giorno. Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime facendo del sacramento della confessione un capolavoro. Morto per un tumore, dal 2020 Santa Romana Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
Una montagna alta 44.000 miliardi di dollari. A tanto ammonta il debito pubblico mondiale, ovvero quello contratto dagli Stati, nel 2017. Se a questo aggiungiamo il debito privato dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, si raggiunge la cifra di quasi 200.000 miliardi di dollari. Il pianeta Terra può dirsi in bancarotta. Con l'avvento del modello neoliberale, la finanziarizzazione del capitalismo ha investito l'economia, la società, l'ecosistema e l'intera vita delle persone, con la necessità di mettere a valore l'intera esistenza. Per raggiungere tale obiettivo la trappola del debito è particolarmente funzionale sia in termini economici, sia come nuova narrazione della storia e del disciplinamento della società. La trappola del debito porta con sé la forza egemonica di una visione compiuta del mondo, ma anche la tragica realtà di un impoverimento di massa scientificamente praticato. Demistificarne la narrazione, mettendo in campo il ripudio del debito, e praticare con le lotte sociali la definanziarizzazione della società, attraverso la riappropriazione sociale della ricchezza collettivamente prodotta, sono le strade che dobbiamo iniziare a percorrere.