Immaginate di trascorrere qualche ora nella bottega di Giuseppe, che è la sua stessa vita. Il padre putativo di Gesù, sposo di Maria, uomo silenzioso, mite e di preghiera. Scoprirete Nazareth, un luogo che da subito sa di casa e intesserete un dialogo semplice con l'artigiano. Ma tutto ciò è solo il primo passo per continuare a parlare con lui ed essere custoditi nel suo cuore di padre. Con cuore di padre: è così che Giuseppe ama. Contiene la lettera apostolica di Papa Francesco «Patris corde».
La tradizione iconografica ci consegna la figura di un Giuseppe avanti negli anni, un anziano dal viso rugoso, un patriarca i cui occhi hanno già visto e vissuto tutto. Eppure la verità è un'altra: è un ragazzo nel fiore degli anni. Giuseppe ha sedici anni quando prende per fidanzata Maria, la ragazza che ama. Sedici saranno anche gli anni ancora a sua disposizione prima di essere pianto, pianto veramente, dal suo Dio, da suo figlio. E sarà lui, Gesù, a chiudere le sue palpebre per l'ultima volta, tremando con quel tremore che segna i passaggi. Queste pagine ci restituiscono in tutta la sua umanità la vera storia di Giuseppe, il falegname di Nazaret.
Il libro propone un breve itinerario spirituale sul ruolo del padre partendo da San Giuseppe. La gente cerca pastori ma spesso trova mercenari, cerca padri e trova impiegati che non hanno tempo per ascoltare. «Sul tuo, il volto del Padre» è anche la richiesta dei figli al loro papà quando lo vedono rientrare a casa dopo una giornata intensa di lavoro...
Chi è san Giuseppe? Cosa possiamo imparare dalla sua vita? Come possiamo pregarlo? Le pagine del libro accompagnano il giovane lettore alla scoperta di una delle figure più discrete del Vangelo, ma decisive nella vita di Gesù, nella storia della Chiesa e nella fede di molti. Giuseppe è il custode, colui che nello stesso modo e con la stessa premura con cui ha custodito il Figlio di Dio, continua a custodire l’umanità, la Chiesa, ogni realtà fragile. Nelle sue tre parti questo libro aiuta i ragazzi a comprendere cosa ha vissuto san Giuseppe, qual è il suo ruolo accanto a Maria, quale messaggio oggi ci rivolge e in che modo e con quali preghiere possiamo rivolgerci a lui. La terza parte del libro offre alcune preghiere che i bambini possono recitare a casa, al catechismo, in diverse occasioni.
Invocato per secoli come protettore e guida, san Giuseppe continua a essere “una buona notizia” per il nostro mondo impoverito e sofferente. Non sembra un caso che papa Francesco abbia voluto dedicare a lui questo anno, un tempo tra i più difficili e drammatici che l’umanità tutta abbia mai vissuto. Queste pagine desiderano offrire un po’ di luce a chi vuole rileggere la propria esperienza credente alla luce della vita e della fede di Giuseppe di Nazareth. La Scrittura, la tradizione cristiana e quello che il nostro pianeta sta vivendo si sono date appuntamento per invitarci ad affinare gli occhi del cuore, dell’interiorità, per scorgere le tracce di quella Presenza latente che avvolge e penetra tutta la realtà. La vita di Giuseppe, una vita senza indice, può dire molto alla nostra vita. La sua sembra una storia fatta di semplicità, ma quanto è essenziale la sua parte nell’arazzo multicolore della storia della salvezza. Cercatori di Dio, gruppi cristiani e comunità religiose troveranno in queste pagine prospettive suggestive che illumineranno il loro sguardo.
La prima parte tratta del mistero della paternità di san Giuseppe: nei riguardi del Figlio di Dio, nei confronti di tutti i figli di Dio, come modello per i presbiteri. Si sviluppa anche la josefologia, a stretto contatto con la mariologia, nelle sue più alte vette raggiunte da alcuni teologi mistici. La seconda parte del volume, è un florilegio di 100 testimonianze di santi, beati, venerabili, servi di Dio e altri testimoni che, attraverso l’esempio della loro fede e la devozione a san Giuseppe, edificano il lettore. La Terza Parte è una presentazione essenziale degli ultimi dodici Pontefici (compreso papa Francesco) con una breve biografia, un elenco sintetico dei loro pronunciamenti riguardanti la devozione a san Giuseppe e, infine, alcuni documenti del loro Magistero.
Se Dio l’ha scelto come padre, deve essere un tipo in gamba. E se Maria lo ha scelto come sposo, allora si tratta davvero di un uomo straordinario.
Dunque chi è Giuseppe? Chi si nasconde sotto l’aspetto di un semplice falegname di Nazaret, un discendente di Davide che vive insieme a Gesù molto più a lungo degli apostoli, che parla con gli angeli e siede a tavola con Dio?
«Giampiero Pizzol ti commuove e ti fa sorridere, fino alle ultime pagine, fino alla nascita al Cielo di Giuseppe, che si ammala e non vuole che il Figlio lo guarisca. Niente favoritismi: “Così gli ho chiesto di non far miracoli, non voglio che nei secoli dei secoli si dica che ha favorito la famiglia!”».
Roberto Filippetti
Giampiero Pizzol si occupa di teatro come attore fin dagli anni ’70 ed è tra i fondatori dello storico Teatro dell’Arca e successivamente dell’ensamble Compagnia Bella. Come autore crea decine di opere originali per il teatro in prosa e in versi, monologhi e fiabe. Sul versante musicale ricordiamo l’opera A piedi scalzi, dedicata a Edith Stein e musicata da Alessandro Nidi, e diverse collaborazioni con Ravenna Festival insieme a Simone Zanchini, Daniela Piccari, Thomas Clausen e altri musicisti. Scrive inoltre canzoni con Cialdo Capelli, Carlo Pastori e la leggenda natalizia Quell’asino di un bue con Walter Muto (L’Ocallegra Edizioni).
Sul versante del cabaret, dopo aver vinto il premio Walter Chiari ’94, collabora con numerosi comici tra cui Paolo Cevoli e Maurizio Ferrini, partecipa alla trasmissione Zelig Off con il personaggio di Fra’ Godenzo da Montecucco, è ospite anche ad altri programmi Rai, mentre a teatro porta in scena la trilogia di commedie dedicate al personaggio del solitario Ottavio – Amamaz, Bagno di nozze, La fattoria dei vitelloni per la regia di Angelo Savelli del teatro Rifredi di Firenze –, seguite recentemente da Leardo e’ Re, una rivisitazione shakespeariana firmata da Giovanni Nadiani e Tinin Mantegazza.
Per il teatro ragazzi scrive oltre trenta fiabe teatrali per compagnie italiane e straniere. Ricordiamo Il lupo, cappuccetto e l’angelo per il Teatro dell’Arca, I tre porcellini per il Teatro d’Artificio, Puck storia di un folletto per la Filarmonica Clown, vincitore del Festival di Porto S. Elpidio, e I musicanti di Brema per Accademia Perduta/Romagna Teatri, vincitore del Premio ETI Stregatto 2004.
Cura il rapporto teatro-letteratura pubblicando libri come Occhiali da solo (Nuova Compagnia Editrice), La gazza ladra (Alta Marea), La leggenda di san Giorgio (D. U. Press) e quindi nella collana «Fiabe a teatro» dell’editore Giunti-Fatatrac: Il volo delle rondini, Un pizzico di sale, Il principe pittore, Ali di farfalle, La pecora arrabbiata. Per la casa editrice Itaca ha dato alle stampe: Turandot, Un uomo di nome Francesco, Antonio dei miracoli e, insieme a Laura Aguzzoni, il manuale di didattica Cinque+1. Il senso dei cinque sensi. Si occupa anche di educazione, tenendo corsi di formazione e collaborando con numerosi artisti tra cui il pittore Arcadio Lobato, illustratore delle storie di Maria Bambina («Piccole tracce»). La sua attività è legata al percorso artistico di Compagnia Bella.
Info: www.compagniabella.com
Il volume presenta la vita, la spiritualità e la devozione a San Giuseppe volendo mostrare come la sua persona e il suo ruolo sono stati importanti nella storia della salvezza. Per questo motivo San Giuseppe è definito il custode dell'Amore, in quanto ha accolto e protetto, col suo amore tenero e forte, il Figlio di Dio e sua madre, Maria. Nella prima parte, l'autrice ripercorre le fonti bibliche e apocrife nell'analisi della paternità e della sponsalità esercitate da San Giuseppe come contributo al progetto redentivo di Dio per l'umanità. Nella seconda parte offre una riflessione su alcuni aspetti caratteristici della spiritualità del santo, come la fede, l'obbedienza, l'umiltà, la purezza, il silenzio, la laboriosità, l'amore. Nella terza parte presenta alcune pie pratiche di devozione e le preghiere più care alla tradizione orientale e occidentale, riportando, infine, le indulgenze concesse da papa Francesco per l'Anno dedicato a San Giuseppe.
Una lettura della lettera apostolica Patris corde, dedicata alla figura di san Giuseppe, dono prezioso da parte di papa Francesco per tutto il popolo cristiano e in particolare per i sacerdoti e i consacrati, per «accrescere l'amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio». Il Papa, volendo proporre da imitare le virtù del carpentiere di Nàzaret, annota: «San Giuseppe ci ricorda, ci invita, ci insegna». In questi punti bisogna sostare per meditare, assimilare e lasciarci interpellare dal suo slancio e dalla sua creatività in ogni occasione.
San Giuseppe, l'uomo del silenzio, immagine di Dio Padre, dice nella sua vita una sola parola: Gesù. Questa "Parola" contiene tutti «i tesori della sapienza e della scienza» (Rm 11, 33), una Sapienza «sconosciuta ai principi di questo mondo» (1 Cor 2, 7-8), che abitò nella sua casa, nascosta per trent'anni. Nella casa di Giuseppe apprendiamo a vivere come figli adottivi, come figli di Dio Padre (Ef 1, 3-14). San Giuseppe continua a custodire tutti coloro che sono disponibili ad entrare in questa bottega fatta casa per scambia-re quattro chiacchere con Lui, come ricordava don Tonino Bello. Questo libro propone una riflessione semplice, efficace che, attraverso cinque cortometraggi (tenerezza, obbedienza, accoglienza, coraggio creativo, paternità), ci consegna l'umanità matura del falegname di Nazaret, ci narra una forma di umanesimo che ha colorato il "vangelo" di Gesù, ci invita a non liquidarlo dal suo ruolo (dalla Prefazione di L. Gaetani).
Giuseppe é un uomo umile, il suo cuore è appunto humus. Egli è pronto a ricevere seme e acqua per restituire frutto.
L’Uomo Giusto è una meditazione sulla figura di san Giuseppe. In questa raccolta di pensieri, il protettore di tutti i papà viene scorto in filigrana nei tanti episodi del Vangelo, nelle parole di Gesù, volto del Padre. Vi sono raccontate testimonianze tessute della stessa stoffa di Giuseppe, sono storie di vita somiglianti alla vicenda del Custode del Redentore. Raramente ne facciamo constatazione ma l’esempio di san Giuseppe é presente in tante vite e con |’esortazione apostolica Patris Corde papa Francesco ha offerto ai credenti l’opportunità di riscoprirlo.
Nella seconda parte del libro é proposta una Novena al Santo con la raccolta di Salmi, di preghiere dei Papi e con alcuni spunti di riflessione legati ai Patriarchi e personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Sono storie di fede che hanno fatto parte sicuramente di colui che viene indicato come l’ultimo dei Patriarchi.
Emanuele Ferro, presbitero dell'arcidiocesi di Taranto dal 2005, é il parroco della Cattedrale San Cataldo. Docente di Teologia Pastorale della Comunicazione, portavoce dell’arcidiocesi, giornalista, é il direttore del settimanale diocesano Nuovo Dialogo e dell'Ufficio per le comunicazioni sociali.
Una vera e propria enciclopedia delle preghiere e invocazioni a san Giuseppe:
* Preghiere a san Giuseppe vero sposo e padre
* Preghiere a san Giuseppe artigiano
* Preghiere a san Giuseppe patrono della Chiesa universale
* Preghiere a san Giuseppe modello di tutte le virtù
* Preghiere e novene a san Giuseppe per invocare la protezione e ottenere una grazia.