Fratel MichaelDavide commenta il documento di papa Francesco «Vultum Dei quaerere», dedicato alla vita monastica. Il testo del pontefice è un punto più di partenza che di arrivo, avvia un processo, secondo lo stile bergogliano. «Sembra non ci sia più bisogno di rimarcare un aspetto di sacralità o di deputazione a vivere in un mondo a parte che garantisca uno spazio preservato dalla complessità e dall'ambiguità della vita di tutti», afferma l'autore. «La vita di tutti è anche quella dei monaci e delle monache».
La mattina di martedì 18 ottobre 2016, due giorni dopo aver canonizzato il presbitero José Gabriel del Rosario Brochero, papa Francesco ha ricevuto José María Recondo, direttore della rivista "Pastores", per parlare del nuovo patrono del clero argentino e della vita dei sacerdoti. Al testo dell'intervista si aggiungono tre riflessioni rivolte ai parroci e ai seminaristi.
Questo volume offre sette meditazioni sulla fonte dei testi normativi dedicati alla vita consacrata. Attraverso un linguaggio diretto e non tecnicistico, l’autore propone spunti alla riflessione personale orien- tando il lettore in una materia troppo spesso giudicata fredda e priva di attrattiva. Dal testo giuridico vengono fatti emergere così i suoi elementi fondanti, attinti dal grande patrimonio della dottrina cristiana, radicata nella Sacra Scrittura e trasmessa dal Magistero della Chiesa.
Il volume affronta alcuni dei numerosi problemi storici ancora aperti in merito all'identità religiosa e politica della Compagnia di Gesù, indagandone il decisivo periodo delle origini e mettendone in risalto i molteplici e fondamentali legami con la grande crisi religiosa del Cinquecento.
Il documento aggiorna la Ratio sulla formazione dei sacerdoti del 1970, alla luce del Magistero pontificio. All?interno della Ratio si trova l?Ordo studiorum, l?elenco indicativo delle materie che costituiscono il corso di studi dei seminaristi. È diviso in otto parti: I. Norme generali: precisa l?ambito di applicazione, le responsabilità delle Conferenze Episcopali e l?esigenza del progetto formativo in ogni Seminario. II. Le vocazioni sacerdotali: illustra le tappe formative degli aspiranti al sacerdozio. III. I fondamenti della formazione per una chiara identità presbiterale, fondata su interiorità e comunione. IV. Formazione iniziale e permanente, specificandone le singole tappe. V. Dimensioni della formazione, che deve integrare le componenti umana, spirituale, intellettuale, pastorale. VI. Gli agenti della formazione: il Vescovo diocesano, il presbiterio, i seminaristi, la comunità dei formatori, i professori, gli specialisti, la famiglia, la parrocchia. VII. Organizzazione degli studi: materie propedeutiche, studi filosofici e teologici, specializzazione. VIII. Criteri e norme per le diverse tipologie di Seminario, l?ammissione, dimissione e abbandono del Seminario; alcune indicazioni sulle persone con tendenze omosessuali.
Essere preti oggi non è certo una "sistemazione" per nessuno: è un rischio, una scommessa... "Puzzare di gregge" significa essere coinvolti nei problemi concreti del gregge, sentirli come propri, preoccuparsi delle piccole e grandi direttrici che rendono lieve o pesante la vita della gente. Sentire "il polso", il battito del cuore, far avvertire uno che sta con loro, guarda con i loro occhi la vita, sta dalla loro parte. Con questa frasetta, criticata e osannata, Papa Francesco offre forti richiami evocativi che puntano concretamente a scelte di fede pastorale. È frase pesante perché ripropone la necessità di rivedere il ruolo e lo status del prete oggi.
Il celibato dei sacerdoti in cura d'anime appare come una delle realtà più originali e contrastate del cristianesimo. Ha ancora senso oggi? Ed eventualmente quale? L'autore delinea il contesto culturale odierno, presenta alcune tesi fondamentali di antropologia sessuale e spiega la ricchezza del celibato cristiano - comprensibile nella sua identità e originalità solo alla luce della fede - attraverso le sue tre dimensioni: cristologica, ecclesiologica ed escatologica. Esso è più mistico che ascetico, più apostolico che individuale, più vicino che lontano, più disponibile che ritirato, più di abnegazione che di ricompensa, più ricevuto che conquistato passo dopo passo, più umile che «perfetto» e, in ogni caso, non riducibile alla semplice continenza o all'ascesi. Per comprendere e vivere autenticamente il celibato è necessaria una formazione che deve coinvolgere la conoscenza teorica, la conoscenza di sé, la stima del ministero, l'educazione degli affetti e il controllo degli impulsi.
Il volume approfondire alcune delle questioni affrontate nella Lettera circolare "Linee orientative per la gestione dei beni negli Istituti di vita consacrata e nelle Società di vita apostolica". Il mutevole panorama socio-economico pone le diverse forme di Vita consacrata di fronte alla necessità di trovare le modalità più adeguate per restare fedeli alla propria missione di testimonianza evangelica, anche attraverso la gestione dei beni temporali.
Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori. L'aspetto particolare messo in luce è la "apostolicità" dell'intuizione, cui aderiscono sia monache, sia suore, sia frati. Tale "apostolicità" che mantiene freschi e vivi i suoi intenti e i suoi contenuti, nei luoghi dove operano le figlie e i figli di san Domenico.
Dopo le precedenti lettere Rallegratevi, Scrutate e Contemplate continua con questa quarta Lettera - il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: "Portare lo sguardo nel profondo del nostro vivere, - si legge nell'introduzione chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura". Il testo richiama ogni consacrata e ogni consacrato ad annunciare la Parola di Gesù ed evangelizzare le genti. Alla fine del testo sono inoltre presenti delle riflessioni del Santo Padre Francesco, tratte dai suoi Angelus ed udienze generali.
Dopo le precedenti lettere Rallegratevi, Scrutate e Contemplate continua con questa quarta Lettera - il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: "Portare lo sguardo nel profondo del nostro vivere, - si legge nell'introduzione chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura". Il testo richiama ogni consacrata e ogni consacrato ad annunciare la Parola di Gesù ed evangelizzare le genti. Alla fine del testo sono inoltre presenti delle riflessioni del Santo Padre Francesco, tratte dai suoi Angelus ed udienze generali.