La filosofia come non ve l'hanno mai mostrata. Divertente e irriverente e, incredibile a dirsi, perfino comprensibile e utile. Rende conto di tutte le correnti, sintetizza le intuizioni più brillanti in un pensiero stupendo, suggerisce le applicazioni pratiche di ogni teoria, propone una colonna sonora per ciascuna riflessione filosofica, invita a sperimentare il valore di mercato delle diverse dottrine. Dall'Età dei Lumi ai contemporanei, da Cartesio a Popper, da Voltaire ad Heidegger, questa è la storia non autorizzata di cinque secoli di pensiero filosofico. Per scoprire tutto quello che c'è sotto.
Roland Barthes, Paul de Man, Michel Foucault, Max Loreau, Jean-Marie Benoist, Louis Althusser, Edmond Jabès, Joseph N. Riddel, Michel Servière, Louis Marin, Sarah Kofman, Gilles Deleuze, Emmanuel Lévinas, Jean-François Lyotard, Gérard Granel, Maurice Blanchot: scrittori, filosofi, professori che Derrida ha incontrato, letto, discusso nel corso della sua vita, ritrovano ognuno la cifra dell'insostituibile unicità che ha caratterizzato il loro percorso intellettuale, ma anche la soglia in cui memoria e lutto, dolore e destino, sigillano una comune avventura del pensiero e della condivisione di passioni, idiosincrasie, gesti che squarciano spesso la cortina del privato per divenire occasioni pubbliche di dibattito, lotta, testimonianza.
Il volume di Umberto Regina intende offrire al lettore un'introduzione a tutta l'opera di Soren Kierkegaard, proposto come filosofo dell'arte dell'esistere. Lo studio vuole essere una nuova lettura che illumina volti inediti del pensatore danese.
Questo breve libro si presenta come una costellazione unitaria di alcuni temi di fondo. Innanzi tutto vi si affronta l'enigma della percezione: le immagini che essa produce sono internamente mobili e sono capaci di interpretare gli oggetti. Pur non essendo ancora linguaggio, esse sono focalizzate su oggetti determinati, ricomprendendone l'intero contesto fino ai limiti dell'indeterminato. Ci si occupa poi del linguaggio in quanto la percezione è ad esso correlata e gli offre i precedenti indispensabili per una significazione. Infine si distingue l'immagine dalla figura, spesso confusa con quella.
Ma perché, se tutti riconoscono che il gioco è un fattore essenziale della vita, molti non sanno giocare? Eppure, è proprio l'inevitabile tragicità della vita a costringerci ad aprire un varco verso il divertimento. Ci sono casi di pensatori che non sanno giocare ma danno un grande peso al gioco. Non basta allora dire che il gioco è un punto di riferimento costante del pensiero contemporaneo, da Nietzsche a Wittgenstein, da Heidegger a Freud, perché occorre vedere come ciascuno sappia giocare nel suo pensiero e, a nostra volta, saper giocare con il nostro.
La Descriptio orbis terrarum appartiene al genere della letteratura geografica dell'antichità accanto alle opere più note di Stradone e di Pausania; se questi ultimi hanno avuto grande fortuna nella tradizione occidentale, l'opera del Periegeta è stata invece letta e commentata soprattutto dai bizantini. L'autore, vissuto probabilmente ad Alessandria d'Egitto al tempo di Adriano, risente della cultura della seconda sofistica e del medioplatonismo e scrive in esametri in stile omerico, mescolando alla descrizione geografica dei tre continenti conosciuti vari elementi di etnografia e mitologia relativi alle località descritte poeticamente. Il curatore è professore di Filologia classica all'Università di Friburgo.
Il principio di non contraddizione, che Aristotrele chiamò il "principio più saldo di tutti", è da sempre considerato il fondamento stesso del pensiero. Un passaggio obbligato che si presenta tuttavia come un'ardua strettoia, giacché se per Aristotele a quel primo principio è connessa "la necessità che sia sempre compiuto l'opposto dell'errore, cioè l'essere nella verità", anche l'essere nell'errore richiede un fondamento. Già Platone si sentiva infatti "turbato" di fronte all'interrogazione su come sia possibile l'esistenza, in quanto tale, dell' 'opinione falsa' - di quell'errore di cui la contraddizione è l'essenza stessa. Il volume presenta un saggio inedito composto tra il 2003 e il 2004, accanto a testi apparsi tra il 1955 e il 1963.