Insieme al simbolo e al mito, il rito è una delle costanti del sacro (Julien Ries). Nell'ambito della cristianità, il rito è ciò che conduce nel cuore dell'antropologia religiosa. Per questi motivi, un "Atlante storico della liturgia" è una vera e propria geografia della cristianità, analizzata periodo per periodo. In questo "Atlante storico" si presenta una storia antropologica della Chiesa, che chiama in causa architettura, arte, letteratura, storia della cultura, oltre che l'analisi delle politiche pastorali ed ecclesiastiche considerate nelle proprie connessioni con il potere civile e l'organizzazione della società. Un'opera come questa è uno strumento tuttora inedito, che permette di collocare lo sviluppo del cristianesimo in diversi contesti, ma anche di sottolineare la forza creativa della cristianità medesima e della comunità cristiana nella loro ricerca di sempre nuove modalità espressive della fede. Da un solido fondamento storico-teologico, questo "Atlante" arriva a esplorare il ruolo della liturgia nella Chiesa postconciliare nel suo contesto ecumenico, e in un mondo postmoderno sempre più globalizzato e multiculturale. Postfazione di Inos Biffi.
Itinerario di conoscenza e di approfondimento dei 12 AMEN della elabrazione eucaristica per riscoprire e rinnovare i pilastri della fede.
Dire AMEN non è una semplice formula di chiusura di preghiera, ma una autentica professione di fede.
Attraverso un itinerario di conoscenza e di approfondimento degli AMEN pronunciati nella celebrazione eucaristica, nel testo si offrono spunti per riscoprire e rinnovare i pilastri della fede, cogliendo il loro legame con gesti e atteggiamenti della vita quotidiana.
Per ognuno degli AMEN si propongono:
· un’introduzione biblico-pastorale a partire dai riferimenti biblici per entrare nei contenuti e analizzare il loro significato nell’oggi;
· elementi di approfondimento liturgico, che spingono la riflessione personale all’incontro con Dio;
· brani tratti dai Messaggi del Papa sul “senso del credere”;
· l’Amen nella vita di alcuni testimoni: figure di grandi santi e giovani d’oggi che raccontano come vivono nel quotidiano il sì alla fede;
· dinamiche personali e di gruppo, canzoni e film sui temi.
Significativo il “sottofondo vocazionale” di tutto il cammino proposto: la consapevolezza del senso dell’AMEN farà scoprire una relazione di fedeltà tra Dio e ognuno di noi. Saranno 12 AMEN per dire “sì” al Suo Amore che coinvolge la vita.
Con linguaggio piano e accessibile a tutti, e con l’aiuto di vivaci illustrazioni a colori, sono riproposti alcuni concetti di fondo (il senso della Domenica, il valore dell’edificio “chiesa”), ma soprattutto si ripropongono le basilari norme di comportamento che caratterizzano il fedele consapevole del significato dei gesti e dei riti della Messa (che cosa fare entrando in chiesa; come vanno compiuti i gesti, partendo dal segno della croce; come si riceve la Comunione ecc.). Rivisto dai responsabili della Pastorale liturgica della diocesi di Milano, questo fascicolo è uno strumento unico e prezioso per parrocchie e comunità che vogliono vivere (o ritrovare) uno stile celebrativo all’altezza del mistero celebrato, rivolgendosi anche ai “fedeli dell’ultimo banco”.
"Sembra che la riforma liturgica abbia inferto un duro colpo all'osservanza delle norme fondamentali della liturgia romana, se non al principio stesso di diritto liturgico. Cosa è successo? Commissioni di esperti hanno fatto passare nella liturgia le loro opinioni e nella pratica le hanno sapute trasformare in legge liturgica. Papa Benedetto XVI ha precisato ad esempio che "il nuovo Messale veniva inteso come un'autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile". Se l'antica liturgia era un "affresco coperto", la nuova ha rischiato di perderlo per la tecnica aggressiva usata nel restaurarlo. Il Motu Proprio "Summorum Pontificum" ha ripristinato per legge lo stato antecedente in modo che il nuovo rito possa guardare con equilibrio all'antico come questo al nuovo, e il restauro possa continuare con pazienza tenendo conto del movimento di innovazione che in modo naturale accompagna la liturgia della Chiesa." Sperimentando i benefici e le deficienze della riforma liturgica dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, l'autore ha voluto capire le cause che hanno contribuito all'inosservanza del diritto liturgico nel tempo postconciliare e perciò alla trascuratezza dello ius divinum." (dalla prefazione del card. Raymond Leo Burke).
Mentre tutti parlano del simbolico, questo libro enfatizza, invece, la passione del tocco empatico e della prossimità immediata. Da una fondamentale rilettura affettiva della realtà sacramentale nasce così un ottimo vademecum iniziatico al pensiero sequeriano.
La sera di Emmaus si ripropone di far rivivere ai giovani l'esperienza dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù "allo spezzare del pane" dopo che il Signore aveva spiegato loro le Scritture. La presenza di Gesù nell'Eucaristia invita i giovani a vivere, singolarmente o in gruppo e in un particolare rapporto affettivo con il Signore, dei momenti di adorazione, elemento essenziale per favorire il loro discernimento personale e per rendere più solida la loro fede. Anche quest'anno la Pastorale giovanile diocesana propone ai giovani un testo per vivere al meglio l'Adorazione eucaristica, che costituisce un'occasione privilegiata per imparare a rimanere nell'amore di Gesù. Nell'"Anno della fede", e in sintonia con le indicazioni pastorali diocesane, vengono presentati grandi testimoni biblici della fede che intendono aiutare i giovani a vivere con consapevolezza sempre nuova la bellezza e l'attualità del loro "Credo" e ad essere a loro volta "testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede" (cfr. Lettera apostolica Porta fidei).
La Chiesa italiana è in attesa della recognitio della Congregazione per il Culto sulla traduzione italiana alla terza edizione del Messale.
Il voto, espresso in modo pressoché unanime dai Vescovi d’Italia, affinché le parole sul calice siano lasciate nella forma che siamo abituati a sentire da oltre 30 anni (il calice del mio sangue versato per voi e per tutti) non ha alcuna speranza di essere accolto dalla Santa Sede, come dimostrano chiaramente il precedente dei paesi anglofoni e la recente lettera di Benedetto XVI all’episcopato tedesco.
Il volume, sulla scia di quanto già detto da insigni biblisti e liturgisti (A. Vanhoye, C. Marucci, C. Giraudo. E. Mazza…) cerca di dimostrare l'inopportunità della nuova traduzione “il calice del mio sangue versato per molti”, che dietro l'assonanza con il latino "pro multis” nasconde "in realtà" un senso difforme dall'intenzione del testo biblico, facilmente percepibile in italiano come contrario al dogma dell’universalità della redenzione.
È urgente dunque avanzare un’alternativa che non risulti pastoralmente traumatica.
L’occasione può essere propizia per rivedere in particolare l’intero testo delle parole eucaristiche in forma più aderente al testo tipico latino, in conformità ai criteri dell’istruzione Liturgiam Authenticam.
La Presentazione di Severino Dianich approfondisce significativamente l'analisi del problema sotto il profilo pastorale.
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Il presente volume raccoglie gli atti del Convegno sulla Liturgia e il Carmelo, tenutosi presso la Pontificia Facoltà Teologica 'Teresianum' di Roma dal 2 al 5 ottobre del 2008. Più precisamente i saggi qui raccolti prendono in esame la stretta relazione che unisce la liturgia e la vita spirituale, focalizzandosi in particolare sulla sfera personale, comunitaria e pastorale dei Carmelitani e sulla connessione che deve necessariamente sussistere tra i suddetti ambiti esistenziali e l'attività liturgica. Il volume si propone dunque come una guida rivolta non solo ai membri del Carmelo, ma anche a quelli di ogni altra comunità religiosa, affinché possano vivere, comprendere e interiorizzare il senso spirituale della liturgia.
Il testo prende in esame tre aspetti della celebrazione liturgica: i luoghi con i loro significati; i protagonisti con i loro compiti; i momenti della celebrazione dell’Eucaristia spiegandone i gesti, le parole e i contenuti.
Frutto di un lungo percorso di studio, di riflessione e di esperienze in comunità ecclesiali, il volume ha lo scopo di contribuire al rinnovamento liturgico e di favorire la consapevolezza di cosa significhi partecipare all’Eucaristia.
L'autore Giuseppe Turani, sacerdote della diocesi di Bergamo e parroco della comunità di Monte Marenzo (LC), si è licenziato in Liturgia Pastorale all’Istituto Pastorale di Santa Giustina a Padova e ha conseguito il dottorato presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, con una tesi sul rapporto tra il vescovo Adriano Bernareggi (1884-1953) e la liturgia. Relatore a corsi di esercizi spirituali e di aggiornamenti liturgico-pastorali, ha collaborato con diverse riviste dei Padri Sacramentini, e attualmente con il bimestrale del Centro di Azione Liturgica: «Liturgia».
Il testo contiene delle considerazioni irrituali su alcune presunte applicazioni della riforma liturgica. Seconda edizione riveduta e ampliata.
Il volume, corredato da dettagliati indici di nomi e luoghi, si pone come un nuovo tassello per la comprensione e ricostituzione del variegato mosaico liturgico e sociale dell'abbazia della Novalesa.