A partire dalle acquisizioni teologiche essenziali sulla natura del sacramento dell'Ordine, questo libro offre una riflessione sui temi relativi alla formazione dei futuri ministri sacri o chierici, allo statuto giuridico e all'esercizio del ministero. Il volume presenta in forma sistematica la normativa canonica globale che nel Codice è distribuita in diversi libri. Si tratta di una tematica ancora oggetto di discussione e di indagine storica, biblica e teologica. Al centro dell'attenzione non sta la norma, bensì la persona e la realtà ecclesiale che la norma canonica vuole tutelare e garantire nella sua autenticità e libertà. In questa prospettiva il volume offre criteri per orientamenti pratici e stimoli utili ad un ripensamento di modalità formative e condizioni di vita del ministro ordinato.
I contributi, racchiusi nelle pagine che seguono, riflettono sensibilità teologiche ed ecclesiali diversificate.
Descrizione
La famiglia quale istituzione divina fondata sul matrimonio si basa sull’atto creativo di Dio. Il fatto che Dio abbia creato l’uomo a sua immagine, in quanto maschio e femmina, include in sé la forza procreativa dell’amore. Nell’Antico Testamento la realtà profana del matrimonio diventa immagine espressiva dell’alleanza salvifica fra Dio e Israele. I profeti adoperano di preferenza immagini dell’unione sponsale come figura per esprimere il senso dell’alleanza: l’amore fra l’uomo e la donna è capace di rinviare all’amore di Dio per Israele. Il messaggio profetico ha influito sulla reale vita coniugale. Ciò viene in particolar modo riscontrato nella lettura sapienziale; infatti in essa si manifesta un maggiore interesse per la santità morale e religiosa del matrimonio, pur non rinunciando ad affermare francamente l’amore dell’uomo per la propria moglie. Con la nuova alleanza il matrimonio assume una dignità maggiore, perché è la rappresentazione del mistero d’amore che unisce Cristo e la Sua Chiesa. Il rapporto Cristo-Chiesa diventa un modello di amore reciproco tra gli sposi. Il matrimonio serve alla crescita della Chiesa, della quale è un inizio nella misura in cui sa creare rapporti di amore e di fede fra tutti i suoi membri.
Biografia
Gabriel Witaszek (Polonia, 1951) Redentorista della Provincia di Varsavia. Licenza in scienze bibliche nel Pontificio Istituto Biblico a Roma (1982). Dottorato di teologia biblica nella Pontificia Università Gregoriana (1986). Abilitazione alla libera docenza presso l’Università Cattolica di Lublino in Polonia (1992) e dal 1993 docente di Antico Testamento nella Facoltà di Teologia; Direttore della Cattedra di Esegesi dei Libri Profetici dell’Antico Testamento nell’Istituto Biblico della Facoltà (1994); Primo Direttore dell’Istituto di Studi sulla Famiglia (1999-2002); Vice Decano e Decano della Facoltà (1996-2002). Docente con indirizzo biblico, nella Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale e nell’Istituto di Scienze Religiose “Beato Ippolito Galantini” di Firenze (2003). Professore ordinario di morale biblica all’Accademia Alfonsiana (Roma) e Direttore della rivista scientifica Studia Moralia. Autore di molti libri, articoli e recensioni in diverse lingue. Impegnato nel servizio pastorale.
La categoria di simbolo da tempo è al centro di una vasta riflessione: fa incrociare diverse discipline e interseca problemi molto lontani. Questo libro vuol essere una maneggevole introduzione al tema e insieme una base di partenza per riflessioni ulteriori, in campo filosofico e teologico: infatti proprio dalla “questione simbolica” passano oggi alcune delle strade più promettenti per la filosofia e la teologia a venire.
Gli autori
Stefano Biancu insegna etica presso l’Università di Ginevra ed è professore a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Dottore di ricerca in filosofia e scienze umane (2006) e in teologia (2010), ha pubblicato La poesia e le cose. Su Leopardi (Milano 2006) e Saggio sull’autorità (Milano 2012), oltre a numerosi saggi su riviste internazionali. Ha recentemente curato i volumi: L’uomo e la rappresentazione. Fondazioni antropologiche della rappresentazione mediale e dal vivo (2012); Culpabilité et rétribution: essais de philosophie pénale (2011); Autorità. Una questione aperta (2010). Direttore responsabile di Munera. Rivista europea di cultura, dal 2012 collabora con il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Kessler di Trento. Andrea Grillo, padre di Margherita e Giovanni Battista, è professore ordinario di teologia dei sacramenti e filosofia della religione presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia di Santa Giustina in Padova, presso l’Istituto Augustinianum in Roma e presso l’Intitut Superieur de Liturgie di Parigi. Tra le sue pubblicazioni: Riti che educano. I sette sacramenti, Assisi 2011; Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani, Padova 1999 (2a ed. 2011); Grazia visibile, grazia vivibile, Padova 2008; Oltre Pio V, Brescia 2007.
Questo volume di piccolo formato è un saggio di facile e agevole lettura sul Sacramento della Penitenza. In particolare l'intento dell'autore (di cui si riporta una breve scheda) è stato quello di presentare la ricchezza di questo Sacramento, indicandone la modalità di fruizione e la profondità della Penitenza che ne consegue. Il volume è dunque rivolto sia a tutti i fedeli che si confessano abitualmente, con lo scopo di aiutarli a farlo meglio, sia a quelli che non l'hanno ancora fatto, per fornire loro un orientamento o un impulso a farlo. Il Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez, è nato e vissuto per molto tempo a Santiago del Cile, dove è stato Canonico Penitenziere della Cattedrale Metropolitana e docente di teologia nella Facoltà della Pontificia Università Cattolica del Cile. Ha collaborato inoltre con vari Organismi della Curia Romana, tra cui la Commissione di preparazione del Codice di Diritto Canonico, la Commissione Teologica Internazionale, ed infine il Comitato di redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, con cui si è dedicato alla promulgazione del Catechismo. La sua attività di scrittore è documentata da numerose pubblicazioni: saggi, opuscoli ed articoli teologico-pastorali su temi ecclesiologici, di spiritualità e di diritto canonico. Attualmente è Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Descrizione dell'opera
«I bambini in genere conoscono queste cose e te le sanno spiegare anche, almeno finché frequentano il catechismo; i grandi, invece, col passare degli anni riescono a dimenticare quello che avevano imparato».
Un cammino che inizia con il battesimo, continua con l'annuncio e la pratica della vita sacramentale, dura tutta la vita e si conclude con il passaggio, attraverso la morte, alla vita dono del Risorto. Nella pratica sacramentale Cristo agisce e continua a costruire la Chiesa. Senza liturgia e sacramenti, la professione di fede non avrebbe efficacia, perché privata della grazia che sostiene la testimonianza. Fonte e alimento della fede, punti di partenza e d'arrivo nella vita cristiana, i sacramenti rimandano a Pentecoste, quando lo Spirito manifesta la Chiesa al mondo, inaugura il tempo della Chiesa in cui Cristo rende presente e comunica la sua opera di salvezza per mezzo dei sacramenti.
Sommario
Per iniziare. I. Sacramenti. Se un bambino chiedesse. II. Segni efficaci. Effetto assicurato… III. La storia. Punti fermi e sorprese. IV. L'arte aiuta. Caravaggio e van der Weyden. V. Battesimo. L'acqua della vita. VI. Confermazione. Sigillo dello Spirito Santo. VII. Eucaristia. Fonte e culmine di vita. VIII. Penitenza. Perdono in dono. IX. Unzione degli infermi. L'olio del conforto. X. Ordine sacro. L'imposizione delle mani. XI. Matrimonio. Mistero grande. XII. Oltre la lettura. Quasi un riassunto. Appendice. Lui chi è.
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011), Il bruco e la farfalla. Una rivisitazione delle virtù (2011), E... poi? Una rivisitazione delle «cose ultime» (2012) e Fare pace. Riscoprire la Confessione (2013).
Padre Cesare Giraudo approfondisce quella parte del Credo che fa menzione della “remissione dei peccati”, affronta quindi il sacramento della Confessione. Attraverso il ricorso alle preghiere con le quali nelle Chiese Orientali, nonché nella tradizione antica della stessa Chiesa d’Occidente, si celebra il sacramento, si scopre la ricchezza che vi è in questo sacramento. Ma questo è possibile nella misura in cui si rinunci a riferire il termine «confessione» esclusivamente ai peccati; è necessario infatti riferirlo in primo luogo a Dio, giacché, confessando le nostre infedeltà, noi confessiamo il Signore sempre fedele. A concludere il volume con dieci consigli per il possibile penitente.
L'autore
Cesare Giraudo sj è nato a Roccavione (Cuneo) nel 1941. Completata la formazione filosofica all’Aloisianum di Gallarate e quella teologica alla Facoltà di Lyon-Fourvière, ha conseguito il dottorato in teologia presso l’Università Gregoriana di Roma. Ha ricevuto un apporto stimolante per i suoi studi dal contatto con la tradizione religiosa orale della Costa-Est del Madagascar, dove si è impegnato nel ministero pastorale. Attualmente è docente ordinario di Teologia dogmatica al Pontificio Istituto Orientale di Roma. Insegna pure come docente invitato presso la Sezione S. Luigi della Pont. Facoltà Teologica di Napoli e presso
la Pont. Università Gregoriana. Dopo la sua tesi dottorale La struttura letteraria della preghiera eucaristica (Analecta Biblica 92, 1980, rist. 1989), ha pubblicato Eucaristia per la Chiesa (Aloisiana 22, 1989) e Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi (Aloisiana 23, 1993). Collabora a riviste teologiche italiane ed estere con frequenti contributi che riguardano la liturgia, la teologia dei sacramenti, l’inculturazione del linguaggio e la pastorale.
Il volume raccoglie una serie di saggi di teologia sacramentaria, accomunati dall’interesse per il profilo fondamentale della riflessione, alla ricerca delle categorie e degli approcci che meglio consentono di elaborarla. Il titolo del volume, Il rito di Gesù, ne segnala l’orientamento. Esso attesta l’assunzione delle provocazioni emerse nel dibattito liturgico contemporaneo, che ha sollecitato la teologia a ripensare la nozione di sacramento, attribuendo più chiaro risalto alla sua identità di azione rituale. Esso sottolinea però anche l’esigenza di far emergere la “singolarità” del sacramento cristiano, evitando il rischio che il riferimento cristologico appaia come un semplice incremento di significato rispetto ad una nozione di rito già precostituita.
L’idea di fondo è che nelle forme simboliche dell’agire liturgico si sintetizza l’appello che la rivelazione divina indirizza all’uomo e il dono di grazia che gli offre. L’efficace comunicazione della grazia, però, non si attua se non sollecitando la coscienza a compiere quel “lavoro” che costituisce la sua vita: il lavoro di credere. Proprio a rendere possibile, nelle diverse situazioni della vita, tale dono laborioso è indirizzato il rito di Gesù che è il sacramento.
Andrea Bozzolo, Salesiano sacerdote, ha conseguito nel 1992 la Laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Torino e nel 2002 il Dottorato in Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Insegna Teologia sacramentaria presso la Sezione di Torino della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana, di cui dal 2008 è anche Preside. È membro della redazione di Rivista Liturgica e docente incaricato di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Ha pubblicato: La teologia sacramentaria dopo Rahner. Il dibattito e i problemi, LAS, Roma 1999; Mistero, simbolo e rito in Odo Casel. L’effettività sacramentale della fede, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003.
Spiegazione di segni e simboli del sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Con illustrazione dei contenuti teologici, liturgici e spirituali.
La lavanda dei piedi à un sacramento? Partendo dall'episodio narratoci da Giovanni, l'autore ripercorre prassi e relative concezioni teologiche maturate all'interno della chiesa intorno a uno dei gesti più sconvolgenti di Gesù. Il gesto del giovedì santo, infatti, è "il rito della crisi del rito", l'atto rituale che manifesta la subordinazione di ogni rito alla relazione etica.
Descrizione dell'opera
Penitenza, pentimento, conversione, perdono, riconciliazione: sono diversi riferimenti che rimandano al sacramento della Confessione, che tra i cristiani non gode propriamente di buona salute. La sua è una storia singolare: «ha voluto rassicurare, ma talora l'ha fatto dopo avere angustiato i peccatori; ha perdonato instancabilmente, ma ha allungato oltre i limiti della ragionevolezza la lista e le circostanze dei peccati; ha affinato le coscienze e fatto progredire l'interiorizzazione e il senso di responsabilità, ma ha concorso, suo malgrado, alla nascita di quella specie di malattia che è lo scrupolo…».
Con lo stile agile e profondo che lo contraddistingue, l'autore accompagna a comprendere le ricchezze della riconciliazione sacramentale, dell'apertura alla misericordia di Dio, fonte di consolazione.
Sommario
Introduzione. I. Il nome non è tutto ...però, non è detto! II. Tutto comincia a Pasqua. Il dono e il perdono. III. L'oggetto misterioso. Che cos'è il peccato? IV. Quel «prodigo». ... la mia storia, la tua storia. V. Lui perché? Cosa c'entra il sacerdote. VI. Confessione. Del peccato ma non solo. VII. Quattro tappe. Un cammino. VIII. Conoscere e riconoscere. Il mio peccato. IX. Signore, apri le sue labbra. Peccati che vorrei ascoltare... X. Io, tu, noi. Il mio, il tuo, il nostro... XI. Parola e parole. Sacramento e consolazione. XII. Chiamata e risposta. Una Conclusione. Appendice. Lui chi è…
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana ha pubblicato «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011), Il bruco e la farfalla. Una rivisitazione delle virtù (2011) e E... poi? Una rivisitazione delle «cose ultime» (2012).