La Vita Consacrata, che appartiene “alla vita e alla santità” della Chiesa, affronta oggi delle grandi sfide che diventano materia vincolante della riflessione dei responsabili ecclesiastici, dei superiori e di ogni singolo consacrato. A diverso titolo e responsabilità i consacrati sono testimoni e protagonisti di un processo non concluso di trasformazione che include novità e ridimensionamenti a largo raggio. Per approfondire le dinamiche di tale trasformazione, l’Istituto di Pedagogia Vocazionale della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana ha organizzato un seminario di studio sul tema «La Vita Consacrata nel Postconcilio. Tra novità e ridimensionamento».
Questo volume raccoglie gli interventi degli esperti: Coordinate del cammino della vita consacrata nel Postconcilio (M.O. Llanos); Le grandi sfide della vita religiosa, oggi (E. Rosanna); Dinamismo progettuale e pedagogico della vita consacrata postconciliare (M.O. Llanos); Prospettive ed esigenze del ridimensionamento a partire dalla Pedagogia Vocazionale (G.M. Roggia); Ridimensionamento degli Istituti di Vita Consacrata. Situazione dell’Africa (M. Gahungu); Voce di un’esperienza in corso (F. Farina e E. Miraglia)
La vita consacrata fatica a pensarsi e proporsi in modo nuovo, soprattutto in Occidente. Ma essa rimarrà viva solo se saprà non farsi paralizzare da un'identità predefinita, se saprà rispondere alle aspettative dell'attuale società, che dai consacrati si attende di vedere il riflesso concreto dell'amore di Cristo per ogni persona e della sua attitudine guarente, attraverso forme che portino anche pienezza di umanità. Il volume non si ferma all'analisi e alla denuncia, ma aiuta ad aprire il cuore alla speranza, indicando nuovi cammini possibili, segnalando in particolare alcune scelte: vera e profonda attenzione ai segni dei tempi, condivisione carismatica con i laici e fraternità che si fanno carico di una nuova uguaglianza e di una nuova libertà, fuoriuscita dalle solite prassi istituzionali di governo e di amministrazione.
Essere cristiano, così come essere prete, significa esistere per gli altri. Il prete ha bisogno di tempo per 'essere', ha bisogno di tempo per la preghiera e per la conversione. Ha bisogno di tempo per pensare a Dio, a se stesso e agli altri. Più si ha da fare, più si ha bisogno di riservare tempo per Dio.
Questo anno pastorale è polarizzato dal Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà qui a Milano. Anche la proposta di Formazione Permanente del Clero intende porre l'attenzione sul tema della famiglia, visitandolo però da un punto di vista particolare. Lo dice bene il titolo che abbiamo scelto per questo nostro Quaderno: Generare alla fede. "Il ministero, la famiglia, la vita di Dio". L'ottica è quella dell'esperienza della fede e l'argomento specifico è il contributo che la famiglia e il ministero sono chiamati a offrire su questo punto in reciproca collaborazione.
Il volume raccoglie le relazioni del Corso Triennale di Formazione per Formatrici organizzato dall’Usmi nel 2011. Il corso di quest’anno è focalizzato sulla educazione del cuore, perché la consacrazione raggiunga la piena maturità.
I relatori, come sempre ben noti e attivi nel campo della vita consacrata, affrontano tutti – ognuno con la loro specifica competenza in ambito biblico, teologico, spirituale, e di accompagnamento – le problematiche attuali dello sviluppo della personalità e propongono percorsi di maturazione della sfera affettiva, affinché la persona consacrata pervenga a vivere una esistenza in cui tutte le dimensioni della sua persona giungano a una pienezza armonica nella reciproca integrazione.
La pedagogia della sequela è presentata sì con le sue dure esigenze, ma nella consapevolezza che un lavoro spirituale serio e assiduo permetterà allo Spirito di Dio di dilatare gli spazi del cuore nella libertà dell’amore, per camminare sulla via della vita con cuore libero ed entusiasta, senza anteporre nulla all’amore di Cristo.
Tutto... «finché Cristo sia formato» in noi.
Destinatari
Coloro che si occupano direttamente della formazione sia iniziale come pure continua, nell’ambito della vita consacrata.
Chi eÃÄ impegnato nella pastorale giovanile e soprattutto nella direzione spirituale.
Offre spunti preziosi anche per una auto-formazione continua, sempre positivo verso il futuro.
Autori
Giuseppina Alberghina, già superiora generale delle Suore di Gesù Buon Pastore, collabora ora all’Ufficio Formazione dell’USMI nazionale. Massimo Grilli, docente di Nuovo Testamento all’Università Gregoriana di Roma.
Maria Michela Porcellato, abbadessa del monastero camaldolese di Sant’Antonio abate, è stata docente alla Gregoriana ed è ora animatrice di esercizi spirituali e lectio divina.
Fabrizio Pieri, studioso di Teologia biblica e di Teologia spirituale, docente all’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dirige corsi di esercizi spirituali.
Marina Štremfelj,del CentroAletti di Roma. Specializzata in Missiologia e Spiritualità delle Chiese Orientali, è attiva in corsi di direzione spirituale e di formazione, oltre che nell’organizzazione di corsi di esercizi spirituali.
Nico dal Molin, specializzato in Psicologia presso la Pontificia UniversitaÃÄ Gregoriana e abilitato in Psicoterapia, dal 2007 eÃÄ Direttore del Centro Nazionale Vocazioni della CEI. EÃÄ anche autore di vari testi di psicologia e vita spirituale
Queste pagine presentano i dodici pilastri per costruire e consolidare l'esperienza di comunione dei fratelli. Un piccolo ma efficace strumento per apprendere sempre più l'arte di diventare discepoli del Signore.
Queste pagine presentano un microcosmo" esemplare del rapporto che i laici francescani hanno saputo intessere con le grandi sfide della società: il periodo legato al pontificato di Leone XIII (1878-1903). "
Il volume, prendendo spunto dai pezzi esposti nel Museo Diocesano del Montefeltro, si propone di mettere in evidenza lo stretto rapporto che è esistito tra l'esperienza della comunità del Montefeltro e i beni e gli oggetti da essa espressi con il crescere e l'approfondirsi dell'azione pastorale e liturgica.
Nella scadenza centenaria il testo percorre la presenza dei francescani convenutali dapprima nella Siria (Damasco) e successivamente in Libano dove sono tuttora presenti. Non viene affrontata la storia dell'altra presenza Medio Orientale, in Turchia, dove i francescani conventuali sono presenti dal XIII secolo.