Gianni Rodari è stato un giornalista di quelli rari, capace di muoversi tra registri e voci diverse grazie alla splendida versatilità di una parola sempre esatta. Sapeva raccontare con semplicità il suo approccio pedagogico attraverso l'errore di una bambina, che orecchiando la Chanson de Roland dà vita a un misterioso animale: il cane di Magonza. Ma Rodari poteva trasformarsi in un cronista di razza, in grado di individuare, nel groviglio di voci che circondano un evento, il dettaglio che cattura l'attenzione. E sapeva quanto di vero si può dire con la fantasia. E cosi in queste pagine ci s'imbatte anche in meravigliosi esercizi narrativi; pezzi magistrali di «giornalismo surreale», in cui Rodari, da raffinato scrittore comico, reinventa completamente la realtà per mostrarci il volto segreto, talvolta tenero e talvolta ridicolo, della nostra vita di ogni giorno.
C'è un mondo popolato da "creature fantastiche, fate buone, streghe invidiose e vendicative, orchi malvagi, mostri famelici, ombre minacciose; un mondo fatto di apparizioni e sparizioni, di amici invisibili dove tutto è possibile, purché possa essere pensato, e dove le spiegazioni, quelle precise, aderenti alla realtà dei fatti e apparentemente inconfutabili non scacciano le paure". È il mondo in cui i bambini vivono ogni giorno, e dove non sempre è chiaro il confine tra ciò che si immagina e quel che poi davvero accade. Non sempre è facile comprenderlo, e spesso le domande dirette portano a risposte per noi adulti incomprensibili. Il segreto è non dimenticare che in quel mondo viviamo anche noi, e che è pieno dell'incanto dei primi momenti, lo stesso che un tempo abbiamo provato. Ma come ritrovare la magia adesso? Come capire cosa coglie l'interesse improvviso di un bambino, cosa risveglia la timidezza nei suoi primi, veri, sorrisi, o perché piange? Elisabetta Rossini ed Elena Urso ci insegnano come ricominciare a guardare le cose dagli occhi di un bambino, e a vivere con loro la percezione magica del reale, sospendendo per un attimo il nostro sguardo adulto. Questo libro traccia per noi un percorso, fatto di esempi e di storie reali, per orientarci nell'immaginario dell'infanzia, e ci accompagna nel trovare soluzioni alle esigenze dei nostri figli, perché per aiutarli a crescere dobbiamo saper entrare, con delicatezza, nel loro mondo fantastico.
In occasione del decennale della scomparsa di Edda Ducci si riportano, in questo volumetto, alcune pagine dell'amico e collega, Francesco Mattei, e di uno dei suoi ultimi allievi, Cosimo Costa. Sono pagine da cui trarre l'azione viva dell'autrice, capace di lasciare sane impronte nell'animo di chi personalmente la conobbe e di chi tuttora la legge. Amante appassionata della conquista umana del vero, lontana dall'enfasi che la recente ricerca pedagogica ha evidenziato, Ducci è qui ricordata attraverso le annotazioni e le sottolineature delle dispense usate a Bari nel corso delle sue prime letture ebneriane e alcune delle sue principali "categorie paidetiche". Intenta a riflettere sulla parola per farla divenire Logos, Edda Ducci giunge a una concezione pedagogica dove l'uomo diviene umano grazie ad una paideia di natura dialogica che scava nell'in sé e si dà all'altro come necessarietà. Un ricordo affettuoso, dunque, e un invito alla lettura di pagine non ancora stinte dal tempo.
Il volume raccoglie il diario di una adozione in Colombia narrato da una famiglia in diretta, giorno per giorno.
Rimarrete coinvolti e commossi da questa storia, vi ritroverete a piangere e a ridere fra le pagine di questo libro i cui racconti sono densi di vita ed intrisi di spiritualità. E' l’avventura dell’incontro con un figlio “alieno” in un succedersi di eventi intensi, impegnativi e poi improvvisamente spassosi...
“Mettete insieme un figlio nuovo di zecca da recuperare dall’altra parte del mondo, con un primogenito ancora piccolo, contento del regalo che Gesù sta per elargire, ma anche preoccupato per l’intuizione, affatto errata, che sta per perdere la centralità di cui ha goduto fino ad ora. Unite la voglia di raccontare, il bisogno di condividere, il desiderio di comunione... e nasce questo diario.
Ci siamo dentro noi tre, anzi, noi quattro, noi tre che diventiamo quattro, con le nostre avventure in un angolo lontano del mondo e con i nostri pensieri e le nostre emozioni dal profondo del cuore. Ci sono la gioia e la fatica, c’è il dito di Dio nella nostra storia. C’è il nostro rinascere famiglia, un diventare genitori in modo totalmente nuovo e inatteso...".
È sempre più difficile fare i genitori. Alle tradizionali preoccupazioni quotidiane (la scuola, le amicizie, i capricci), se ne aggiungono di inedite che rischiano di trovarci impreparati: le nuove tecnologie, Facebook, la realtà virtuale, ad esempio. "E adesso cosa faccio?" (una frase che, prima o dopo, tutti abbiamo pronunciato) affronta le questioni più urgenti, con un taglio originale: non offre ricette o istruzioni per l'uso, ma propone uno sguardo nutrito di stima verso il bambino e il ragazzo. Con i figli, infatti, le strategie e le pianificazioni non hanno successo. Non si gestiscono i figli. I giovani sono più di ciò che sembrano, sanno costruire desideri grandi e soprattutto pensano: pensano sé, il mondo e gli altri. Riconsiderare e rilanciare il rapporto con loro è quanto tocca, oggi più che mai, ai genitori. Perché ricompaia la soddisfazione e la pace nelle nostre case.
Il pensiero pedagogico moderno si è spesso richiamato a Socrate e all'antichità classica per giustificare alcune delle sue intuizioni. Eppure è nell'antichità detta «tarda», un mondo ben lontano dall'atmosfera di piacevolezze a volte mordaci del passato, che si sono gettate le basi di un modo di concepire l'insegnamento che ci riguarda ancora oggi. Sono infatti le scuole filosofiche neoplatoniche, attive tra IV e VI secolo d.C nel Mediterraneo orientale, tra Atene, Alessandria d'Egitto, la Siria e la Mesopotamia, ad aver conosciuto un modello di organizzazione e programmi strettamente codificati. Quest'ultimo rifugio della cultura ellenica, vale adire del paganesimo alla sua conclusione, proteso in un ultimo tentativo di reazione contro la definitiva cristianizzazione dell'Impero, ha notevolmente influenzato il Medioevo e ha sottolineato il carattere fondamentalmente asimmetrico della relazione pedagogica. Questo breve saggio introduce alla vita quotidiana di un maestro neoplatonico, che, per ragioni diverse, è sempre anche una guida spirituale o un direttore della coscienza il cui compito non è soltanto istruire, ma anche formare sul piano morale e spirituale.
Essere studente: mestiere complicato, difficile, pieno di casini. Ma anche tempo carico di speranze e progetti! Il volumetto racconta in modo semplice come gli studenti possono organizzare incontri, corsi, attività extracurricolari come previsto dall'autonomia scolastica, della quale illustra concretamente peculiarità e punti di forza. In conclusione qualche idea e spunto per realizzare nella scuola la presenza del Movimento studenti di Azione cattolica.
Essere studente: mestiere complicato, difficile, pieno di casini. Ma anche tempo carico di speranze e progetti! Il Movimento Studenti di Azione Cattolica, presente in molte scuole italiane e riconosciuto dal MIUR, rilancia lo Statuto delle studentesse e degli studenti. Partire da questo strumento aiuta ad avere le idee chiare sui propri diritti e doveri (cosa posso e cosa devo?), premessa fondamentale per vivere con maggiore consapevolezza ogni spazio e ogni minuto del proprio tempo in classe. Nella seconda parte il testo fa focus sul diritto allo studio, sulla parità scolastica e sui diritti e doveri degli studenti in alternanza scuola/lavoro.
Essere studente: mestiere complicato, difficile, pieno di casini. Ma anche tempo carico di speranze e progetti! Il volumetto racconta in modo semplice chi è il rappresentante di classe e quale il suo ruolo, gli adempimenti che deve svolgere, con suggerimenti pratici che nascono dall'esperienza diretta. In appendice tutti i moduli utili allo svolgimento del ruolo arricchiscono il lavoro.
Essere studente: mestiere complicato, difficile, pieno di casini. Ma anche tempo carico di speranze e progetti! Il volumetto racconta in modo semplice tutto quello che c'è da sapere per vivere la propria scuola da protagonista: partecipare diventa così non una velleità o una buona intenzione, ma un obiettivo facile da raggiungere attraverso gli strumenti democratici messi a disposizione dall'istituzione scolastica. Non avranno più segreti per lo studente l'assemblea e il consiglio di classe, l'assemblea e il consiglio di Istituto, la consulta provinciale e così via... Un Vademecum per ragazzi che non hanno voglia di delegare ad altri il proprio tempo nella scuola ma vogliono viverlo da veri protagonisti.
18 capitoli per 18 attività manuali. Il libro è strutturato con due laboratori per ogni mese dell'anno scolastico, da settembre a maggio, con i temi tipici che attraversano questo periodo: dall'autunno al Natale, dal carnevale alla Pasqua... Un'opportunità per divertirsi a creare oggetti, opere d'arte e lavoretti da regalare ai genitori in occasione delle feste. Uno strumento utile a stimolare la fantasia e a imparare tecniche nuove, con l'utilizzo di materiali "poveri" e facili da reperire. Per le maestre, un supporto semplice e pratico per nuove attività manuali con i bambini.
Educatori si nasce o si diventa? Non è una domanda facile a cui rispondere, di certo - scrive Ferraroli - un educatore può avere per natura delle doti favorevoli alla relazione e all'ascolto, ma per poter esercitare questa professione con dignità e competenza è necessario compiere un percorso di maturazione personale in cui la conoscenza dell'altro nelle dinamiche relazionali e nei meccanismi legati alla crescita e alla relazione vanno prima studiati e poi rielaborati in modo da non trovarsi nella posizione dell'educatore-salvatore che finisce per perdersi insieme al ragazzo che vorrebbe aiutare. Questo volume, rivolto a chi - a vario titolo - svolge un ruolo educativo, affronta le tematiche più importanti legate a questo compito: professione o missione?; Chi sono i ragazzi "oggi"?; Le fatiche dell'educatore; Come gestire l'affettività nel rapporto educativo? Una lettura da cui, soprattutto i più giovani che intraprendono l'azione educativa con entusiasmo e con passione, potranno trarre un aiuto prezioso.