Il sussidio fa parte della collana rivolta alla formazione del clero. Le riflessioni, presenti nel volume, pongono attenzione alla figura e alla pastorale di san Carlo Borromeo, a cui è dedicato questo anno pastorale.
«Carissimi bambini anche quest’anno ho trovato un po’ di tempo per scrivervi una bella lettera di Natale». Inizia così il testo che l’Arcivescovo invia a tutti i bimbi della diocesi durante l’Avvento. Santi subito (Centro Ambrosiano, 3 euro) è il titolo del libretto a colori con testi e disegni, al quale è allegato anche un cd con una canzone a cura dell’Antoniano di Bologna.
Il cardinale Tettamanzi sceglie di affrontare un tema tutt’altro che facile per i piccoli: la santità. L’occasione nasce dal fatto che quest’anno si celebra il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo.
I giovani senza speranza, gli stranieri senza cittadinanza, i lavoratori senza lavoro, le famiglie divise, le persone sole: cinque malattie del nostro tempo, forse le piaghe più diffuse nella città.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella sua lettera per la visita alle famiglie in occasione del Natale 2010 - Se qualcuno mi apre la porta (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 0.60) - ha pensato di visitare queste situazioni, entrando nel vissuto, parlando a persone reali, e non attraverso le statistiche e i discorsi generali.
Quello dell’Arcivescovo è un messaggio di speranza e di salvezza: «Sono convinto - scrive - che ogni incontro possa essere un’occasione per intuire parole di consolazione e promesse di benedizione».
Questo libro raccoglie i testi degli interventi tenuti da don Angelo Casati a Crema, tra il 22 ottobre 2008 e il 14 marzo 2010. Questi incontri facevano parte di un percorso di ascolto e dialogo condotto da don Angelo presso il Centro diocesano di spiritualità: Parola e parole sulle strade della vita ...là dove camminiamo insieme e insieme ci interroghiamo.
Angelo Casati. Nato nel 1931, è sacerdote dal 1954 della Diocesi di Milano dove ha ricoperto diversi incarichi.
Ha pubblicato, con la stessa editrice, Diario di un curato di città; Ricordare le sue parole (raccolta di omelie e commentario del lezionario festivo dell’anno A), E la casa si riempì del profumo (anno B), Gli occhi e la gloria (anno C).
Con l’editrice Servitium ha pubblicato Sulla soglia e Coro e fuori coro.
Con l’editrice Àncora Sussulti di speranza.
-------------------
Don Angelo rianima la parola antica, ci soffia sopra e quella torna a sprigionare fiamma. Perché pure sotto lo strato di polvere, di cenere, la parola sacra ha natura di roveto ardente, brucia senza potersi consumare.
Scrive la mia poetessa preferita, la russa Marina Zvetaeva: "Solo nell'entusiasmo l'essere umano vede con precisione il mondo./Dio ha creato il mondo in entusiasmo". Don Angelo riscatta nelle parole sacre l'entusiasmo degli inizi. Lui ama le avventure del Primo Testamento e del Secondo, si fa portatore del senso del magnifico azzardo di credere. Non è riparo, arrocco, trincea, l'esempio che dà il Cristo, ma scelta di sbaraglio e opposizione ai poteri del tempo, politici e religiosi. Pratica la libertà che non è pista battuta, ma apertura di traccia in neve fresca. Don Angelo è discepolo di questa libertà
Erri De Luca
------------------
Ospitare la libertà è pensare in modo aperto.
Il pensare presuppone cammino e svelamento. Contesta la verità immobile; accetta il limite, ma guarda sempre oltre; riconosce le ombre che oscurano il pensiero e la vita e ricerca le luci.
Nel segno della libertà, Angelo Casati percorre sentieri che toccano l'esistenza di ogni persona, a partire da alcune parole-chiave evocative.
Racconta volti, incontri, sensazioni…
gli amici di Crema
INDICE
Introduzione
Arti visive e Islam (Paolo Branca)
Immagini e simboli della civiltà islamica (Yahya Pallavicini - Abd al-Karim Turnley)
Uso del corpo nelle arti figurative: un’opinione musulmana (Abdallah Kabakebbji)
L’Islam in Europa: storie di uomini e donne tra pregiudizio e desiderio di integrazione (Mauro Montalbetti)
L’Islam e la donna creatrice (Elvan Uysal)
Immagini e Islam: il cinema e la Tv (Giulio Martini)
Cinema e Islam: i film visti in Occidente (a cura di Roberta Braccio e Giulio Martini)
Post - fazione (Mons. Roberto Busti, Presidente ACEC e Vescovo di Mantova)
Bibliografia essenziale
gli autori
INTRODUZIONE
Questo volume è il 3° della Collana “IMMAGINI E CINEMA”, progettata da CSC-IKON Team assieme all’Editore e alla Presidenza ACEC per offrire un panorama ragionato sul rapporto che hanno intrattenuto ed intrattengono con la produzione di film le più grandi religioni non cristiane.
Come i due precedenti, intitolati “Cinema e Buddismo” ed “Ebraismo e cinema” è stato concepito secondo un lungo percorso. Si sono radunati, cioè, una prima volta in un Convegno/Seminario (ospitato all’Alpe Motta nella bella sede del CEEP – ACLI, cui va il nostro ringraziamento), esperti di cinema e autorevoli esponenti delle singole religioni, per ascoltare relazioni, vedere film e discuterne assieme anche con il pubblico.
I vari contributi, arricchiti e completati grazie al vivace confronto, sono stati qui raccolti, ma con l’aggiunta e l’integrazione di ulteriori articoli e materiali di documentazione sull’argomento.
La speranza condivisa è che anche questo volume possa servire ad affrontare argomenti forse insoliti, ma importanti e di grande attualità sia per il cinema e la sua evoluzione, sia per il dialogo religioso ed i suoi imprevedibili sviluppi.
Giulio Martini
CSC- IKON TEAM
GLI AUTORI
Paolo Branca
Ismologo e Docente di Lingua Araba alla “Università Cattolica del S. Cuore”. Autore di numerosi studi e pubblicazioni sull’Islam e la Cultura Araba, collabora con molte Università ed è il responsabile del settore Islamico per le pagini culturali del “Sole 24 ore”.
Giulio Martini
Critico cinematografico e saggista. Capo Servizio Cultura e Spettacoli Telegiornale RAI Milano.
Docente di Cinema alla Facoltà di Sociologia dell’Università Bicocca Milano. Pres. CSC- IKON TEAM
Fondatore e Presidente Cineclub “A. Bazin”- Milano
Mauro Montalbetti
Vice- Presidente nazionale IPSIA ( Ong delle ACLI). Esperto di cooperazione internazionale. Collabora per il dialogo interreligioso e l’integrazione culturale con il Centro Europeo della Pace.
Yahya Pallavicini
Imam e Vice-Presidente della Comunità Religiosa Islamica (CO. RE. IS.) che ha rappresentato nella Consulta dell’Islam del Ministero degli Interni. “Ambrogino d’Oro” 2008 del Comune di Milano. L’ultimo suo libro è Il Misericordioso: Allah ed i Suoi Profeti ( Messaggero - PD).
Abdallah Kabakebbji
Nato in Siria, cresciuto a Milano. Già Presidente dell’Associazione dei Giovani Musulmani d’Italia.
Collabora con la Rivista Yalla Italia. È sposato con la scrittrice Sumaya Abdel Qader, nata a Perugia da genitori palestinesi, cofondatrice dei GMI.
Elvan Usyal
Nata a Istanbul nel 1974 e laureata in Letterature occidentali. Critica cinematografica per varie testate turche e poi “esule” volontaria dal 2000. Già corrispondente dall’Italia per l’agenzia giornalistica turca IHA, dal 2006 lavora per un canale di documentari su una piattaforma privata.
“Santi per vocazione sull’esempio di San Carlo Borromeo” è l’invito che quest’anno l’Arcivescovo rivolge a tutti i fedeli della Diocesi di Milano come percorso per l’anno pastorale 2010-2011.
È un invito che prende occasione dall’anniversario dei 400 anni della canonizzazione di san Carlo. Non un evento tra i tanti che hanno caratterizzato nei secoli la storia della realtà ecclesiale ambrosiana, ma il momento in cui il popolo di Dio che vive a Milano e, anzi, la comunità di fedeli dell’intera Chiesa, ha preso solennemente e gioiosamente coscienza che un pastore “secondo il cuore di Dio” era stato donato al gregge di Cristo. Un pastore che in un periodo non facile di crisi e di cambiamento – anzi di messa in questione dei fondamenti della vita cristiana e della stessa comunione ecclesiale – aveva saputo essere guida per una riforma ecclesiale che prima delle strutture riguardasse il cuore. Per questo motivo, l’anniversario della ca-nonizzazione di san Carlo, come in genere tutti gli anniversari che riguardano questo grande santo vescovo, è sempre stato celebrato come un’occasione profonda di rinnovamento per la Chiesa di Milano e anche per l’intera Chiesa.
Non può essere diverso per questo quattrocentesimo anniversario. E mentre invochiamo l’intercessione di san Carlo, siamo quindi chiamati a metterci “in cammino con lui”. È questo il titolo del presente sussidio che si affianca e avvia l’attuazione – e per tale motivo è destinato principalmente agli operatori pastorali – degli itinerari che l’Arcivescovo indica nella sua lettera “Santi per vocazione”, in particolare nei paragrafi “Va’ e anche tu fa’ così”. Il secondo capitolo presenta pertanto le “Schede sulle linee operative del Percorso pastorale”, sette proposte che andranno lette, studiate, precisate e attuate ai vari livelli in cui si articola la ricca e complessa realtà della nostra Diocesi.
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, il nostro Arcivescovo Dionigi Tettamanzi si ferma a riflettere sul senso della vocazione al presbiterio.
A partire dal 2006 le Comunità pastorali, nate dall'intuizione dell'Arcivescovo Dionigi Tettemanzi, sono diventate una delle realizzazioni più evidenti della pastorale di insieme della Diocesi di Milano. Diffuse ormai su tutto il territorio, esse hanno richiamato un crescente attenzione come testimonia la sessione del Consiglio pastorale diocesano: queste pagine, a partire dai lavori dell'assemblea, desiderano offrire un ulteriore apporto alla riflessione, tanto più utile quanto più frutto del confronto e dell'ascolto reciproco tra laici, Vicari episcopali, Arcivescovo. Dopo aver pubblicato i testi fondamentali e alcune tracce di lavoro nel volume "La Comunità pastorale" la Commissione arcivescovile per la Pastorale di insieme e le nuove Figure di ministerialità mette a disposizione questo nuovo strumento, nel desiderio di favorire ogni ulteriore contributo.
Questi Atti del 5° Incontro sull'Oriente Cristiano di tradizione siriaca, oltre a offrire uno studio su una preziosa raccolta del fondo siriaco della Biblioteca Ambrosiana, sviluppano nuclei tematici coerenti della storia delle Chiese sire, mettendo a fuoco due aspetti specifici della vicenda della Chiesa Siro-orientale tra VI e VIII secolo: un primo momento delinea il contesto cristologico e lo sfondo storico-ecclesiale del periodo, mentre un secondo momento, dedicato a significative figure di Padri della Chiesa, configura una tematica assai coesa, la mistica siro-orientale. Gli Atti costituiscono dunque l'occasione di un primo accostamento a questa corrente di pensiero religioso, che è tra le più stimolanti e profonde della tradizione siriaca.