«Oggigiorno la difficoltà più seria nei confronti della verginità consacrata non si riconduce ad un problema culturale o morale. L’accostamento e l’approfondimento, della natura della verginità consacrata con la rivisitazione delle fonti bibliche, patristiche, magisteriali, e soprattutto liturgiche, ci conducono a individuare e precisare il nucleo centrale del problema nella dimensione teologale. Rimane chiaro che la verginità consacrata può essere compresa e vissuta autentica- mente in tutta la sua rilevanza e portata escatologica solo nella dimensione di fede. Essa, infatti, trova la sua origine nella Trinità stessa e nell’economia salvifica si manifesta partecipata all’uomo nel Figlio di Dio incarnato, il quale non solo la vive in se stesso, ma anche la rende possibile ad ogni chiamato per la presenza attiva dello Spirito Santo. Questo mistero d’amore che si rivela nella sua pienezza come relazione sponsale, è stato accolto dalla Chiesa e, quale dono preziosissimo, confermato e benedetto nell’azione liturgica la cui prima testimonianza si esprime nel Rito della Consacrazione delle vergini». Con queste parole l’autore introduce la sua opera sulla verginità consacrata, che essendo uno studio teologico-liturgico, affonda la sua investigazione sul Rito della Consacrazione delle vergini, isolandone le tre coordinate liturgiche Mistero, Azione e Vita. Lo studio, unico nel suo genere su questo argomento, si presenta particolarmente fecondo e stimolante sia per chi già vive la realtà della consacrazione verginale sia per coloro che intendessero proseguire l’indagine su questo rito che è uno tra i più antichi e solenni della liturgia Romana.
Queste poche righe sulla santità di Luisa de Marillac sono il testo di una comunicazione tenuta, nell'ottobre 2009, in occasione della VI Giornata della Famiglia Vincenziana del Piemonte e della Valle d'Aosta, a Vercelli.
Il sussidio apre un cammino di ricerca e di approfondimento per comprendere l'intrinseco legame tra la celebrazione dell'Eucarestia e la fatica dello studio, non inteso nella logica del dovere", ma nella dinamica di quell'amore che fa dello studente universitario un testimone della carità intellettuale. "
Il volume riporta le tre lectiones e le rispettive presentazioni laudative in redazione integrale, della Via Pulchritudinis, con le citazioni in extenso senza le lacune imposte dalla circostanza.
Atti della XXXVI Settimana di Studio dell'Associazione Professori di Liturgia, Monastero di Bose, 25-29 agosto 2008.
Un sussidio di lectio divina sul Vangelo di Luca.
Il libro degli Atti, frutto del XIII Convegno Liturgico per Seminaristi, intende rileggere l'identità e la missione del presbitero, attraverso lo studio e la riflessione intorno al rito e alla preghiera di ordinazione.
Breve riflessione sull'Enciclica Spe Salvi di Benedetto XVI.
Il libro pubblica gli Atti della 59ª Settimana Liturgica Nazionale tenutasi a Palermo dal 25 al 29 agosto 2008.
Il tema scelto per questo anno ha voluto fare emergere e rinnovare la coscienza della Chiesa nel convocare i fedeli e introdurli, attraverso i riti e le preghiere, a conoscere celebrare vivere, il Mistero di fede. Riscoprire il significato profondo della supplica, l’esercizio competente dei ministeri, il canto appropriato, lo stile celebrativo adeguato, significherà, prendere parte in qualcosa, agire insieme, superan-
do le varie forme di individualismo, testimoniando così l’esperienza orante di un’assemblea che vuole essere rigenerata da Dio, che vuole ricentrare il suo cammino in Cristo e nel suo mistero pasquale, che desidera lasciarsi plasmare dallo Spirito Santo e tenere viva la propria interiorità.
Una luce amica per l’uomo di oggi. Ciò che colpisce nella trattazione dei Dieci Comandamenti, fatta da padre Giovanni Burdese, sempre agile e di
notevole chiarezza, è la rigorosa logicità e l’obiettività razionale della scrittura, aperta alle domande più acute dell’uomo moderno, nel desiderio
di offrirgli una luce amica per comprendere le esigenze che Dio ha posto alla sua creatura dandogli una legge scritta, che corrisponde tuttavia
all’interiore legge morale, che ciascuno porta scolpita in sé nella propria coscienza. Il pericolo, in cui poteva incorrere l’Autore nel proporre un trattato sui Comandamenti di Dio, poteva essere una certa aridità, priva di incisività e, quindi, d’interesse. Invece padre Burdese, in un crescendo continuo, offre un approfondimento rigoroso e appassionante della
materia che illustra, con una conoscenza completa dei problemi morali, indotti da ogni singolo Comandamento, e con una loro presentazione sempre
convincente perché non polemica né provocatoria, che non dimentica la problematica degli sviluppi che la legge morale ha preso nel nostro tempo, e risponde in modo chiaro, perspicace e sereno alle sfide dell’oggi, con aggiornamenti di sempre ampio respiro. È certamente un libro di piccole dimensioni. Ma costituisce una summa completa del Decalogo, “il primo codice etico donato all’umanità”, con l’intento di rispondere alle esigenze dei lettori di oggi, che vogliano verne na icura, utorevole e com-
pleta resentazione (Dalla presentazione del card.Giovanni Coppa).