Il libro pubblica gli Atti della 70ª Settimana Litur­gica Nazionale tenutasi a Messina, dal 26 al 29 agosto 2019.
« Dalle parole indirizzate da papa Francesco ai par­tecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, si esce chia­ramente sostenuti e incoraggiati per il tema della 70^ Settimana Liturgica Nazionale, individuato dalla feli­ce convergenza del Centro di Azione Liturgica e del­l’ar­civescovo di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela e i suoi più stretti collaboratori nell’am­bi­to della pastorale li­turgica. Il tema era suggerito dal­la straordinaria ricchez­za di testimonianza di san­tità che la città dello Stret­­to, offertasi per ospitare l’evento, e la storia del­l’ar­ci­diocesi sicula conserva e consegna al nostro presente ecclesiale. A porre la santità sotto il cono di luce della riflessione della nostra Settimana, contribuiva non po­co il dono che papa Francesco porgeva a tutta la Chie­sa il gior­no di San Giuseppe del 2018 consegnando a pastori e fedeli l’esortazione apostolica sulla santità nel mondo contemporaneo Gaudete et exsultate. Inol­tre, l’attenzione alla santità si presentava come un’op­portuna e indovinata prosecuzione del tema affrontato nella precedente Settimana Liturgica di Matera: “La liturgia risorsa di umanità”. Avendo sem­pre davanti agli occhi la lapidaria espressione conciliare di Gaudium et Spes 41: “Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anch’egli più uomo”, contempliamo il Santo come l’uomo “pienamente riuscito” in Cristo e la vita cristiana come il “passo affrettato” verso il suo pieno e definitivo conseguimento (MR 661) »
"Ripartire dal primo annuncio significa generare alla vita di Cristo, investendo in proposte e facendo vivere esperienze reali di rinnovamento interiore reso palese nell'esperienza religiosa della quotidianità esistenziale. Tale dimensione è sempre prossimale rispetto alla dimensione biblica, contestualmente a quella formativa per un'azione efficace nella società. Vuol dire ancora, a partire dall'Evangelii gaudium di papa Francesco, ravvivare hic et nunc la coscienza missionaria della comunità ecclesiale, in contesti umani divisi tra indifferenza e secolarizzazione, che implica la cura del senso dell'esistenza nella dimensione della fede." (dalla Postfazione di Carmine Matarazzo). Prefazione Corrado Lorefice.
Questo piccolo volume vuole far conoscere un testo molto speciale sul tema dei poveri: quello del grande oratore J. Bénigne Bossuet. Abbiamo così la possibilità di scoprire quanto l'autore abbia saputo interpretare bene il messaggio della Scrittura e le intuizioni di S. Vincenzo, riuscendo a precorrere le sensibilità e le attenzioni della Chiesa del nostro tempo.
In occasione del 190° anniversa-rio dell'apparizione della Vergine Ma-ria a Caterina Labouré (1830-2020) è consegnata alle vostre mani e alla vostra vita la Novena che ripercorre in nove tappe il messaggio e la missio-ne che la Vergine Maria ha conse-gnato alla Chiesa attraverso una gio-vane Figlia della Carità di San Vin-cenzo de' Paoli. La parola di Dio, le meditazioni, le preghiere liturgiche, i canti, il mes-saggio della Medaglia, liturgicamente armonizzati, aiutano la vostra pre-ghiera personale e comunitaria invi-tandovi a tradurre nella vita ciò che pronunciate con le labbra.
Il volumetto di padre Burdese si può considerare innanzitutto come la risposta di chi ha creduto alle parole di Caterina e continua ad approfondire, con incalzante interesse e stupore, lo straordinario messaggio che la Madonna ha rivolto al mondo - e in modo speciale ai vincenziani - con la sua medaglia e l'invito a diffonderla. Una medaglia definita "il cristianesimo in miniatura".
Caterina Labouré, questa giovane contadina del centro della Francia, appartiene a quella immensa schiera di credenti che hanno avuto il dono di poter vedere, dentro questo mondo, il dischiudersi dell'amore risanante di Dio nei frammenti decaduti della creazione. Con gli occhi della fede è stata attenta allo svelarsi del mistero di Dio attraverso le sue origini umili; nella chiamata a dedicarsi a lui nel servizio dei poveri; nell'abbraccio mistico della Vergine Maria che le consegnava una missione; nella tribolazione di non essere creduta e messa in disparte; nel nascondimento di una vita incolore per il mondo, ma per la fede ricca di sorprese. Questo nuovo libretto intende mostrare l'intimo nesso tra le vicende umane con il destino eterno dell'uomo, di cui la biografia di santa Caterina è stata ed è una trasparente testimonianza.
Nel passato la missione voleva dire portare il Vangelo ai pagani. Ma l'Abissinia era terra cristiana fin dal IV secolo come Roma. San Giustino de Jacobis comprese che prima d'insegnare doveva imparare. Invece che imporre il rito latino, si fece insegnare a pregare nel rito gee'z. È venerato come il Padre di quelle genti. La sua missione fu, come il volo della fenice, un ritorno alle sorgenti perenni del Cristianesimo.
La buona recezione della liturgia postconciliare si gioca sulla maturazione della capacità di celebrare (ars celebrandi). È ormai evidente che l'agire rituale esige una competenza specifica, che consiste anzitutto nel rispettare le regole fondamentali del rito stesso. L'accostamento tra rito e teatro fa emergere aspetti fondamentali di tale competenza, pur dentro un rapporto complesso tra realtà e finzione, tra reale e virtuale. Anche se su piani diversi, entrambe le esperienze hanno la capacità di "mettere in scena" il mondo per trasformarlo, attivando tutti i linguaggi di una performance globale.
Possono i grandi temi della teologia eucaristica essere colti in prospettiva unitaria a partire dalla forma celebrativa dell'Eucaristia? Se nella pre-sente stagione ecclesiale una tale domanda è sollecitata dalla riconsegna del Messale di Paolo VI nella terza edizione italiana, è tuttavia un interrogativo costante, o tale dovrebbe essere, per chi si interessa di teologia dell'Eucaristia, come an¬che della sua prassi liturgica e devozionale. Uno sguardo alla storia rivela notevoli oscillazioni nella comprensione dei vari aspetti del mistero eucaristico, trattati ora in modo coerente e organico, ora quasi autonomamente l'uno rispetto agli altri. I contributi raccolti nel volume intendono studiare l'impatto della nuova forma celebrativa scaturita dal Messale di Paolo VI sulla teologia eucaristica a partire dai principali temi della teologia sistematica. Il punto di osservazione è quello delle categorie classiche di presenza, sacrificio e comunione, per cogliere in un secondo mo¬men¬to l'apporto singolare della teologia liturgica a ciascuno di questi temi. Nel dialogo a due voci tra i teologi sistematici e i liturgisti è emersa la necessità che l'odierna teologia dell'Eucaristia integri sempre più nel suo pensiero la nuova forma rituale e il nuovo modo di pensare il sacra-mento a partire dalla sua concreta celebrazione.
Il breve profilo biografico di S. Vincenzo ripercorre le tappe di una vita fuori dal comune facendone emergere elementi significativi e indicativi anche per il nostro cammino. L’esperienza umana e spirituale in S. Vincenzo si intrecciano insieme e si sviluppano a partire dagli avvenimenti, luogo di manifestazione di Dio. Nell’incontro con i poveri S. Vincenzo scopre la sua via. Reinventa uno stile di esistenza nell’eser­cizio della carità. Propone un modo cristiano di vivere che fa della carità la propria missione. Nella seconda parte dello studio l’autore si ferma sulla sorgente principale dell’azione di S. Vincenzo: l’eucaristia. Descrivendo la sua vita eucaristica veniamo accompagnati a scoprire la ricchezza della sua vita interiore e la ragione della fecondità delle sue realizzazioni.
Jean-Pierre Renouard Missionario del­la Provincia di Francia della Congregazione della Missione, è stato a lungo formatore nei seminari e animatore dei diversi gruppi laicali che fanno riferimento al carisma vincenziano. Ha svolto una intensa attività di predicazione di esercizi spirituali a preti, suore e laici. Per diversi anni è stato direttore del Centro Vincenziano del Berceau-de-Saint-Vincent-de-Paul nelle Lande, vicino a Dax, luogo natale di S. Vincenzo. Grande conoscitore della sua spiritualità si è dedicato a lavori di ricerca e di diffusione del suo pensiero. La sua bibliografia presenta titoli su quasi tutti gli aspetti del carisma vincenziano sulle varie riviste francesi e internazionali dei vari rami della Famiglia Vincenziana. In italiano è disponibile il suo saggio di più ampio respiro San Vincenzo de Paoli maestro di sapienza. Iniziazione allo spirito vincenziano, CLV-Edizioni Vincenziane, Roma 2012 (edizione originale francese del 2010).