Oltre che umanista e teologo di fede protestante, Melantone fu vero e proprio filosofo. In un periodo in cui in ambito luterano c'era profonda disaffezione per la filosofia, egli offrì alla causa della Riforma un sistema filosofico in accordo con i principi protestanti fondamentali e gli attribuì una precisa sfera d'indagine, quella della natura e delle sue leggi. Costituita da tre libri dedicati allo studio sistematico del cosmo e dal De Anima, che ne applica in campo antropologico le tesi, la Fisica - principale opera filosofica di Melantone - si propone infatti di conciliare le leggi dell'universo con una natura umana dotata di libertà e affermare, al di là della netta distinzione tracciata, la reciproca necessità di filosofia e vangelo: la fisica è necessaria per chiarire i punti controversi nelle dispute religiose e, al contempo, solo il vangelo può dare alla nozione filosofica di natura tutta la sua ampiezza e validità.
"Chi era Giovanni Calvino? Un guastafeste privo di senso dell'umorismo determinato a mettere fine a ogni forma di divertimento? Il rappresentante di un tipo di sadomasochismo cristiano per l'età moderna? Il dispotico tiranno di Ginevra che tentò di piegare al proprio volere l'intera società? Uno dei primi sostenitori di una filosofia di vita dei buoni sentimenti? Niente di tutto questo". Christopher Elwood scrive questa introduzione, stringata ma completa, chiara ma profonda, alla vita e al pensiero del Riformatore ginevrino. Il libro spiega - anche con l'aiuto delle illustrazioni che lo accompagnano - gli insegnamenti chiave della dottrina di Calvino e dei suoi successori.
La profonda e palpitante attualità dei miracoli
I miracoli come messaggio rivoluzionario
Libro di profonda spiritualità e humour acutissimo
Un'epistola in grado di confortare i cuori afflitti
Un prezioso ritratto di Cristo
Ambiguità, oscurità e non detto dietro un linguaggio e uno stile semplici
Lutero commentò la Prima lettera di Giovanni con l'eloquente, e veritiera, affermazione: "Questa è un'epistola straordinaria, in grado di risollevare i cuori afflitti. Inoltre ha lo stile e il modo di esprimersi di Giovanni: ci dipinge Cristo in maniera davvero splendida e delicata".
Dal canto suo la critica moderna presenta spesso le lettere dell'apostolo, e il suo Vangelo, come il punto più alto del pensiero teologico ed etico del Nuovo Testamento.
Nonostante il linguaggio e lo stile semplice, per i lettori odierni le epistole giovannee non sono tuttavia prive di oscurità.
Il viaggio all’interno dei tre testi condotto da Dwight Moody Smith contribuisce nondimeno a svelarne molti preziosi tesori.
Scritti di grandi pensatori ebrei e introduzioni al loro pensiero di studiosi cristiani Un'antologia per superare i pregiudizi che ostacolano il dialogo ebraico-cristiano Le cause e le implicazioni teologiche della frattura tra giudaismo e cristianesimo Saggi di Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg, Abraham J. Heschel ... ...L'antologia raccoglie significativi estratti delle opere di cinque illustri pensatori ebrei del XX secolo – Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg e Abraham J. Heschel – ciascuno dei quali è introdotto da uno studioso cristiano contemporaneo. Dalla quarta di copertina: Pubblicata in inglese e divenuta ormai un classico, l'antologia curata da Fritz A. Rothschild presenta una ricca scelta di testi sul cristianesimo di cinque dei maggiori pensatori ebrei del Novecento: Leo Baeck, Martin Buber, Franz Rosenzweig, Will Herberg e Abraham J. Heschel. Accompagnati da ampie introduzioni di altrettanti studiosi cristiani, i testi dei cinque autori ebrei non si limitano a esprimere un particolare orientamento di pensiero all'interno dell'ebraismo ma si pongono inoltre in dialogo con la cultura cristiana. Un dialogo interreligioso sincero, che muove alla ricerca di comuni origini dimenticate nonché di un comune orizzonte di fede nello stesso Dio, tentando di superare i pregiudizi che lo ostacolano.
Spesso evitato dai cristiani per la rappresentazione di un Dio iroso e vendicativo che punisce con terribili sventure il suo popolo per essersi allontanato da lui, "Giudici" è tuttavia per J. Clinton McCann il più attuale dei testi veterotestamentari. Affrontando tensioni e conflitti tra gruppi rivali, dispute per la terra e il territorio, abusi sui bambini, molestie contro le donne, brama di potere, disordine morale e caos sociale, Giudici sembra infatti descrivere il mondo di oggi quanto quello di Israele antico. Ma per McCann l'importanza del libro va oltre: mentre sperimenta la punizione divina per le proprie colpe, Israele - e noi con lui - conosciamo infatti anche un Dio misericordioso, che ammonisce, giudica e insieme concede speranza e grazia.
In questo libro Lidia Maggi ricerca nelle Scritture quei fili sottili che consentono di narrare le meraviglie di Dio e la storia della salvezza con voce femminile. Pagine in cui, all'interno di una storia spesso coniugata al maschile, fanno capolino figure di donne che con la loro presenza offrono testimonianza di un Dio che sfugge alle semplificazioni religiose e di un libro che riserva continue sorprese ai lettori disponibili ad aguzzare la vista. Pagine che spingono a recuperare la sapienza di uno sguardo penetrante, capace di leggere l'inedito e lo "straniante" rispetto a letture più tradizionali, per scorgere quel Dio che ama nascondersi dietro i dettagli e agire tramite figure ai margini.
L'elezione di Barack Obama ha in parte ridimensionato l'opinione secondo cui il mondo protestante sarebbe ormai un fenomeno marginale, incapace di incidere sui processi della storia reale, diviso tra una maggioranza di post-cristiani secolarizzati e un'aggressiva minoranza di fondamentalisti. Giorgio Bouchard intende così dimostrare che, oltre a personalità quali D. Bonhoeffer e M.L. King, nel secolo appena trascorso vi sono state diverse altre testimonianze evangeliche di grande valore spirituale e portata storica. Si tratta di figure del tutto dimenticate o vittime di un "oblio selettivo": i loro successi sono noti, ma la loro fede è sottaciuta. Due africani, tre americani, due tedeschi, una francese e un gruppo di martiri tedeschi: un elenco non completo ma significativo.
La progressiva trasformazione della chiesa romana in impero assoluto
La perdita di importanti caratteristiche dell'epoca post-apostolica
I falsi e i documenti inventati e contraffatti che hanno condizionato il diritto e la storia della chiesa d'occidente
L'eccezionale crescita di potere del pontefice romano – ultimo monarca assoluto d'Europa – è uno degli eventi più straordinari della storia delle istituzioni occidentali.
Ma in che modo, e per quale ragione, il papa ha conquistato il potere assoluto nella chiesa d'Occidente? Con quali metodi, da semplice vescovo, a volte perseguitato dal potere imperiale, è diventato sovrano del mondo cristiano, talvolta persino in ambito politico?
A che cosa ha poi dovuto rinunciare la chiesa d'Occidente ai fini di tale trasformazione? E quelle rinunce – si pensi ad esempio alla perdita dell'autonomia dei vari episcopati, della collegialità delle decisioni e della preminenza dei Sinodi – sono conformi all'eredità di Gesù?
Ricorrendo alle fonti più accreditate, l'autore ripercorre alcuni momenti-chiave della storia che ha portato il papato ai livelli di potere del tardo Medioevo, livelli del resto non lontani, almeno sul piano spirituale, dagli attuali.
Il libro racconta e riflette intorno a un'indagine qualitativa sugli atteggiamenti e i comportamenti di genitori non cattolici in relazione alla possibilità di scegliere, per i loro figli, di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia e dell'obbligo.
Dalla quarta di copertina:
In un contesto in cui, ad atei, gnostici, laici e minoranze religiose, si aggiungono, in numero crescente, i seguaci delle religioni legate all'immigrazione, le contraddizioni dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica in rapporto alla laicità sancita dalla Costituzione si fanno sempre più evidenti.
A partire da una ricerca sui comportamenti di genitori non cattolici di fronte alla possibilità di scegliere tale insegnamento per i loro figli, questo volume riflette quindi in merito al rispetto della laicità all'interno, e fuori, della scuola nell'intento di favorire una sensibilità nuova riguardo a pluralismo religioso e libertà di coscienza.
Una società pluralista e inclusiva si arricchisce infatti del contributo di tutti, garantendo lo scambio e il rispetto reciproco, senza l'imposizione di una data visione del mondo.
Con contributi di: Franco Becchino, Claudia Lichene, Francesca Marzadori, Leonardo Palmisano, Nicola Pantaleo, Silvana Ronco, Gustavo Zagrebelsky, Carla Zanasi, Giovanna Zunino.