
Gli abusi liturgici costituiscono un grave segno di malore e un'evidente ingiustizia nell'organismo ecclesiale e, in primo luogo, nel contegno dei ministri sacri. Questa sentita piaga ecclesiale si è acutizzata nella postmodernità e non sembra aver ancora trovato una soluzione adeguata nella consapevolezza e nel costume della comunità cristiana. La coscienza della minaccia, l'incentivo alla formazione e motivazione degli agenti e l'elaborazione di una adeguata concezione giusliturgica inducono a coltivare sempre di più la cultura del bene giuridico e della giustizia cultuale. Il testo si struttura in tre parti: la prima è dedicata alla configurazione, la seconda all'esperienza e la terza alla cura dell'abusività liturgica. Ciascuna parte esamina l'aspetto considerato in due capitoli distinti. L'individuazione tipologica della figura cerca di indagare i principali tratti della fattispecie e la radicalità dell'ingiustizia. Il magistero e gli interventi pontifici evidenziano la piena attualità del problema e i sentiti limiti nell'ortoprassi celebrativa. Le forme di intervento correttivo esplorano le misure disciplinari, amministrative e penali percorribili. L'intento del volume è prevalentemente dialogico e formativo: cercare di avviare una linea di ricerca sull'argomento e motivare un'efficace reazione ecclesiale. Il taglio riflessivo e saggistico prescelto (i rilievi personali prevalgono sui dati e sulle nozioni) dà spazio anche a considerazioni deontologiche, epistemologiche e pastorali.
Marco Vanzini La risurrezione di Gesù tra storia e trascendenza. Panoramica delle posizioni recenti Andrea Villafiorita Monteleone L’escatologia universale nella recente Manualistica di area italiana. Il giudizio sul peccato e sulla storia e la ricreazione del cosmo Eusebio González Cuerpo y resurrección en 1 Corintios 15 Paul O’Callaghan Risurrezione, dissoluzione del corpo, reincarnazione, cremazione: ostacoli antichi e moderni all’ultimo articolo del Credo Antonio Ducay La Asunción de María como “anticipación” de la resurrección final Santiago Sanz Sánchez La resurrección, realización definitiva de la identidad personal Elena Colombetti Il corpo nella filosofia: note di riflessione María Ángeles Vitoria Arte y fe en el Juicio universal de Miguel Ángel Sergio Tapia Velasco El deseo de inmortalidad en la cultura actual
L'energia della speranza è un potente catalizzatore che si manifesta attraverso le emozioni, la forza di volontà e la vibrazione delle nostre aspirazioni più elevate. Sentire che siamo in grado di realizzare progetti audaci e ambiziosi è il motore che ci spinge a plasmare gioiosamente i nostri programmi di vita, lasciando una impronta duratura. Non stiamo parlando della speranza sovrannaturale del cristianesimo, dove la certezza si basa sull'ausilio divino. Invece, esploriamo le idee di Leonardo Polo sulla speranza a livello umano, attraverso una lente filosofica che offre una solida base per dialogare con la psicologia contemporanea. Qui, la speranza come emozione positiva si collega alla visione aristotelica e tomistica della passione che ci dà il coraggio di osare. Polo dichiara audacemente che la speranza è più di una semplice inclinazione; è la tendenza umana elevata a virtù. Questa virtù diventa il tessuto connettivo della nostra esistenza, proiettandoci verso il futuro senza compromettere la speranza teologale. La visione di Polo ci spinge a considerare la speranza come un elemento fondamentale, un vero e proprio telaio che supporta la nostra vita. In questa cornice, la speranza non è solo un sentimento, ma una forza costruttiva che ci guida attraverso l'incertezza e ci spinge a realizzare le nostre aspirazioni più profonde. La sua presenza ci invita a guardare al futuro con un senso di fiducia, intraprendenza e connessione con gli altri. Questo studio offre validi spunti per integrare i paradossi della speranza antica, che poggia sulla tensione tra l'illusione e il benessere fugace che ci offre. In quel contesto, il destino è più potente di noi, e l'ultima parola del vaso di Pandora non fa che mantenere una luce effimera e ingannevole nella nostra precarietà esistenziale. Secondo Polo, la speranza è un ingrediente imprescindibile per una vita che si dona, che cresce collaborando con gli altri e sviluppando la propria libertà. Il futuro diventa così un compito collettivo che ci fa crescere come persone.
Il volume raccoglie i contributi di otto autori che riflettono sulla percezione sensibile del mistero di Dio che logica sacramentale dell'azione liturgica rende possibile. Poiché il Verbo ha unito in modo irreversibile la nostra umanità alla sua persona divina, il contatto con la carne di Cristo resta il luogo insuperabile della nostra partecipazione alla vita della Trinità. La divina perceptio della carne di Cristo ricorda che la celebrazione liturgica inizia con un "patire" finalizzato a una progressiva trasformazione dei corpi dei celebranti e delle relazioni che essi generano nella società. Grazie al coinvolgimento del dono dello Spirito e della sensibilità umana, l'incontro con il mistero trinitario in Cristo non si riduce a una verità concettuale, ma coinvolge l'intera persona fino ai più intimi recessi del suo essere.
«1873, 1883, 2023»: tre date sono all'origine della presente edizione di materiali che aiutano a fare il punto sugli studi relativi alla Didaché e ad offrire elementi per continuare nel cammino di approfondimento di questo singolare documento. L'anno 2023 è stato e permane come richiamo per i 150 anni dalla scoperta del codice greco, e 140 dalla prima edizione ad opera di Philotheos Bryennios. A partire dall'anno successivo - il 1884 - fino agli inizi del terzo millennio, la Didaché è stata oggetto di una serie infinita di studi - come si può vedere nell'amplissima Bibliografia che racchiude ben 503 schede -, sorretti da varie edizioni, cui merita farvi riferimento per cogliere le innumerevoli attenzioni che il testo ha suscitato. Se la Introduzione invita ad una conoscenza diretta del documento attraverso i percorsi che numerosi Autori hanno già realizzato, il lettore può osservare il testo latino secondo l'edizione del Funk, e soprattutto valorizzarne il linguaggio attraverso i risultati della Concordanza verbale. Il mare magnum della bibliografia è un indicatore significativo dell'attenzione che il documento ha suscitato e sicuramente potrà ancora suscitare qualora possano emergere da qualche biblioteca altri testimoni della Didaché. L'amplissima serie di schede se da una parte certifica il lavoro svolto, dall'altra può costituire un invito a proseguire nello studio sia a livello terminologico che tematico, magari in dialogo con documenti pressoché coevi o appena successivi. Sarà un modo per cogliere lo sviluppo di una traditio che fa parte della vita e della vitalità della Chiesa. La presente pubblicazione intende offrire uno strumento di ricerca e di approfondimento. Si tratta di due aspetti che l'ampia bibliografia - e l'insieme della concordanza - intendono facilitare e stimolare. Lo scorrere gli innumerevoli titoli permette di cogliere la multiforme varietà di studi: quelli realizzati indicano quanto vasto sia l'orizzonte di ricerca anche in un breve documento come la Didaché; ma indicano pure prospettive che possono ulteriormente essere sviluppate. Con la concordanza si offre l'opportunità di lavorare sulla terminologia: essa costituisce la chiave per approfondire un determinato aspetto legato ad una parola o ad una espressione, ma invita pure a cogliere il fondamento biblico e i risvolti che un determinato termine può offrire in ordine allo sviluppo di concetti teologici o alla comprensione relativa all'organizzazione della Comunità e delle sue celebrazioni. Uno sviluppo che le pagine introduttive hanno cercato di tracciare avvalendosi di quanto prodotto nell'arco di un secolo e mezzo!
Qual è l'obiettivo degli autori di questo libro? Aiutarci a conoscere meglio il ricco alfabeto sensibile di segni e simboli che si incontrano nella celebrazione della Messa. Vogliono svelare ciò che viene trasmesso dai vari codici di comunicazione che interagiscono nel rito eucaristico. È un linguaggio che attiva i sensi spirituali dei fedeli e li pone sulla via pulchritudinis, al servizio di una profonda esperienza del sacrum dell'Eucaristia: un dono divino troppo grande per tollerare che venga svilito. Ci auguriamo che le riflessioni contenute in questo libro servano non soltanto perché i sacerdoti possano perfezionare la loro ars celebrandi, ma anche perché, come è stato recentemente chiesto da Papa Francesco nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi, si impegnino a dare ai fedeli una formazione liturgica che faciliti una partecipazione più consapevole, attiva e fruttuosa del Popolo di Dio. Anzi, Papa Francesco afferma che anche tutti i battezzati devono vivere una sorta di arte di celebrare, poiché ci sono gesti e parole che appartengono all'assemblea (n. 51).
This book conducts a philosophical analysis of two influential psychological perspectives on emotion research: Arnold’s appraisal theory of emotions and Fredrickson’s broaden-and-build theory of positive emotions. The overarching aim is to illuminate the intrinsic value of (positive) emotions within the framework of human flourishing.
In contemporary scholarship, there is a growing acknowledgment that flourishing depends not only on objective, meaningful activities and circumstances, as emphasized by Aristotle, but also on subjective personal life evaluations, where emotional well-being plays a crucial role. This recognition sets the stage for the comprehensive exploration that follows.
The study delves into Magda Arnold’s theory, addressing fundamental questions about the nature and unique role of emotions, the meaning of positive emotions, and their relationship to flourishing. Critical elements of Arnold’s theory, including appraisal, self-ideal, referentiality, emotional education, and conative and physiological aspects, are explored. Arnold’s distinctive contribution lies in coining the term “appraisal” and integrating psychological, neurophysiological, and philosophical perspectives on emotion.
The analysis of Barbara Fredrickson’s conceptualization of positive emotions as discernible pleasant affective states, such as love, joy, gratitude, and serenity, comprehends her broaden-and-build hypothesis. It underscores the impact of positive emotions on flourishing, focusing on love as a central emotion that broadens thought-action repertoires, fostering perceptions of social connection and self-expansion.
This research aims to harmonize the philosophical insights from Arnold’s work with the latest updates from Fredrickson’s research, presenting an avant-garde perspective on how emotion contributes to flourishing. The analysis, rooted primarily in phenomenological insights, extends beyond the boundaries of the authors’ theories.
In conclusion, the book offers a nuanced understanding of the intricate relationship between emotion and flourishing, contributing a unique perspective to contemporary discussions in the field.
Pía Valenzuela, born in Santiago, Chile, currently serves as a teaching fellow of ethics at the Universidad Panamericana in Mexico. Her teaching experience includes delivering courses on applied ethics at the Faculty of Law and Business Studies, Catholic Institute in Slovenia, and general ethics at the Universidad de los Andes in Santiago, Chile. Prior to her teaching career, she dedicated her time to researching natural law. As a member of the research group “International Law and Religion,” she actively contributed to the project “Intellectual History of International Law: Religion and Empire” (2013-2017) at The Erik Castren Institute, University of Helsinki, Finland. While maintaining a persistent interest in ethics, her focus shifted to moral, positive, and philosophical psychology. She developed a keen interest in the interdisciplinary dialogue between philosophy and psychology, particularly in their perspectives on emotion. Currently, her research revolves around the intricate relationship between emotion, virtue, and flourishing, specifically emphasizing positive emotions. Pía Valenzuela participates in several professional organizations, including the European Philosophical Society for the Study of Emotions (EPSSE), Società Italiana di Psicologia Positiva (SIPP), and the Network for Research on Morality (NRM), among others. She actively contributes to the research group Human Flourishing at the Pontifical University of the Holy Cross in Rome and is associated with Magda Arnold’s Scholars.
Il volume studia in maniera sistematica la struttura di governo pastorale della Chiesa, soffermandosi su ciascuno degli organismi, uffici e comunità che la compongono, in conformità con la disciplina attualmente vigente nell'ordinamento canonico. Nei primi capitoli si analizzano le fondamenta sacramentali della potestà di governo e dell'esercizio della funzione pubblica e dei ministeri nella Chiesa, declinando a partire dalla realtà teologica le conseguenti implicazioni giuridico-canoniche. I capitoli successivi trattano ordinatamente di ciascuna delle istituzioni pastorali di governo, appartenenti alla struttura centrale, alle Chiese locali e all'organizzazione sovra diocesana, seguendo la medesima metodologia: a partire dalla normativa vigente, analizzata alla luce della teologia e del magistero ecclesiastico, si illustra la configurazione giuridica degli istituti e le responsabilità canoniche che corrispondono a ciascuna delle funzioni ecclesiastiche.
I sacramenti dell'iniziazione cristiana costituiscono il portale di ingresso alla vita della grazia e della comunione nella Chiesa. Come nelle antiche cattedrali la soglia che dà adito alla navata è caratterizzata da un intenso lavorio della pietra, fatto tutto di simboli e di narrazioni, così la celebrazione del Battesimo e della Confermazione è costituita da una fitta trama di rimandi simbolici e narrativi. Il presente volume cerca di dipanare tale trama, nella convinzione che tra le pieghe della celebrazione sono nascosti veri e propri tesori di fede. La trattazione si apre con un'indagine sul concetto di iniziazione, per poi prendere in considerazione via via le diverse celebrazioni del Rito romano, senza tralasciare lo sviluppo dell'iniziazione cristiana nella storia. Si passano così in rassegna i diversi elementi celebrativi propri del Rito del catecumenato secondo i vari gradi, il Battesimo dei bambini e la celebrazione della Confermazione. I libri liturgici, pur non essendo oggetto diretto dell'indagine, costituiscono il costante punto di riferimento.
La cultura italiana ha radici millenarie e una grande capacità di universalizzarsi, e ha regalato al mondo architetti, pittori, scultori, musicisti e scrittori unici e straordinari. Questo libro intende introdurre il lettore ad alcuni classici della letteratura italiana: sarà, per così dire, una sorta di "viaggio letterario" in Italia. Per brevità, ho selezionato soltanto alcuni autori per me particolarmente significativi: Dante, Manzoni, Collodi, De Amicis e Guareschi. Le loro opere offrono uno spaccato della storia e della società dell'Italia del loro tempo, e dimostrano la possibilità di dialogo, di comprensione e di convivenza tra persone di diversa sensibilità culturale: un dialogo reso possibile, a mio avviso, dal profondo humus cristiano del Paese. Ma al di là di queste ragioni oggettive, ho scelto questi testi anche perché sono i miei classici, quelli che mi hanno accompagnato nel corso della vita, e la cui lettura mi ha lasciato qualcosa. Sono certo che potranno essere molto utili anche a quanti finora non hanno avuto occasione di accostarsi ad essi.