Il settantacinquesimo compleanno di Joe Miller è l'occasione per una riunione famigliare al gran completo, la prima da anni. Ma questa volta tutto è diverso: tre gravidanze contemporanee - quella di Brenda, moglie del primogenito Daniel, costretto su una sedia a rotelle da un incidente in bicicletta; di Liz, in attesa di due gemelli dal secondogenito Jake, il più benestante, il più compiaciuto, il più fragile dei tre fratelli; e della turbolenta Hilary, la "piccola" di famiglia anche a 35 anni suonati, adesso incinta di un padre ignoto - soffiano un vento di novità sull'intera famiglia e i suoi due capostipiti, È un vento ora minaccioso ora rassicurante, che a tratti avvicina e a tratti allontana, e solleva irriverente i molti veli che avvolgono i protagonisti fino a restituirci un ritratto terso e coinvolgente delle relazioni in seno a una famiglia, coi suoi equilibri, i suoi limiti, le sue inesauribili risorse.
Ono, narratore e protagonista della vicenda, è stato in gioventù un pittore famoso, ma al mondo estetizzante dell'arte per l'arte aveva preferito quello più concreto del dovere verso la patria, legando così la sua sorte a quella del nascente nazionalismo giapponese. Nel dopoguerra, però tutto è cambiato. Ono ripercorre con un senso di incredulità e incertezza le tappe della sua vita, mentre nel romanzo si intrecciano i temi che lo hanno segnato: l'arte, la politica, l'ambizione, l'incomprensione tra generazioni.
Questa volta l'autore mette in scena il tema dell'amore come forza fondamentale della vita, in tutti i sensi. Amore nel senso opportuno di terapie per l'amore: terapie per curare l'amore, essere in grado di vivere una vita che non rinuncia all'amore; e anche terapie a base di amore.
Londra, una notte di nebbia dell'inverno 1872. Karl Marx e John Stuart Mill si incontrarono in segreto e discutono per ore di economia, di natura, di democrazia, liberismo e socialismo "scientifico", scoprendo punti di contatto insospettabili tra le teorie che hanno creato e che tutti pensavano agli antipodi: il marxismo e il liberismo. E se un secolo e mezzo dopo, mentre la fiducia nella politica conosce un declino inarrestabile, fosse proprio l'incontro tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipata a segnare la via della rinascita?
Dal marzo 2000 al gennaio 2001 Lalla Romano, ormai quasi cieca, assistitita dal suo compagno Antonio Ria, ha scritto su grandi fogli bianchi una specie di "diario ultimo", annotando impressioni sulla musica che ascoltava, sulle vicende personali, sulla cecità stessa, sulla sofferenza fisica e spirituale, sulle visite che riceveva. Sopratutto nella calma dei mesi estivi del soggiorno a Bordighera le sue annotazioni si ampliavano fino a diventare poesie, aforismi, bilancio di una vita.
Stendhal e Dostoevskij, Flaubert e Dickens, Balzac e Hugo, Mann e Svevo: attraverso cento capolavori della narrativa mondiale, dal primo Settecento agli esordi del Novecento, Guido Davico Bonino guida alla scoperta di quelle pagine esclusive e segrete in cui i protagonisti di altrettanti romanzi celebri "confessano" il loro sentimento amoroso.
Il Gerbido Vecchio, da tempo immemore patria dei pacifici gerbilli, deve essere abbandonato: al suo posto sorgerà infatti un canile di lusso, e le ruspe sono già pronte a scavare e distruggere. Su consiglio dell'amico Gongolo, saggio nano da giardino, le piccole creature si mettono quindi in cammino per il Gerbido Nuovo, un luogo distante ma ospitale presidiato da Golem, spaventapasseri un po' burbero costruito e poi abbandonato da un bambino deluso di non aver vinto il primo premio in un concorso truccato. Ma quando, dopo mille avventure e non pochi contrattempi, raggiungeranno la terra promessa, per i coraggiosi gerbilli la sfida più grande sarà appena cominciata. Una storia fitta di echi letterari e di giochi di parole ma in superficie liscia e spensierata.
In questa originale antologia di fiabe sarà possibile trovare un Cappuccetto sordo, un'Alice imbranata, un Re smemorato, principesse col piercing, animali fantastici pelosissimi, e molti altri personaggi strambi. Se cercate le favole per fare addormentare i vostri bambini, questa antologia non fa per voi.
La follia italiana vista attraverso al comicità, le maschere e i fantastici "mostri" di Antonio Albanese, dall'inizio della sua carriera ad oggi. Un viaggio satirico per raccontare il Paese, la politica, il lavoro, l'amore.
La globalizzazione non è un male e va abbracciata. A sostenere questa tesi è Stiglitz, autorevole sostenitore della critica alla globalizzazione liberista. Si tratta forse di una ritrattazione del Premio Nobel? In realtà, è il frutto di una constatazione: se la globalizzazione è un processo inevitabile, è possibile farla funzionare in direzione del benessere dei paesi più arretrati e dei cittadini dei paesi avanzati attraverso un mix di politiche di solidarietà e di intervento delle istituzioni internazionali.