Il volume è centrato sulle trattative che portarono alla firma dell'armistizio tra l'Italia e gli angloamericani nel settembre 1943, alla fuga del re, del governo e delle alte gerarchie militari da Roma, all'evaporazione dello stato e al drammatico sbando cui il paese andò incontro. L'autrice ricostruisce l'evoluzione della politica alleata nei confronti dell'Italia durante la guerra, i diversi e inconcludenti sondaggi italiani per uscire dal conflitto tra la conferenze di Casablanca e lo sbarco in Sicilia, l'avviarsi faticoso dopo il 25 luglio e poi il concludersi ai primi di settembre delle trattative per l'armistizio.
Il volume, basato su fonti inedite di primaria importanza, ripercorre le nervature di una stagione politica straordinariamente complessa per le relazioni politiche della Santa Sede: quella nella quale essa entra in contatto con il sistema sovietico uscito dalla seconda guerra mondiale. Dopo un quindicennio nel quale le condanne di Roma scivolavano senza scalfire la strategia persecutoria dei regimi dell'ateismo di stato, col 1963 si apre il filo d'un dialogo di cui sarà protagonista Agostino Casaroli, diventato segretario di stato del papa venuto dall'est. La sua stagione è quella dell'Ostpolitik vaticana, ma anche della Conferenza di Helsinki e dell'implosione del socialismo reale. I saggi qui raccolti non costituiscono una biografia di Casaroli, né un manuale sulla superficie delle relazioni della chiesa con i paesi dell'est così come emergono dalla pubblicistica: sono piuttosto esplorazioni approfondite di angoli e settori dell'azione vaticana di cui Casaroli è protagonista, in una chiesa che non sa rassegnarsi all'idea che le sofferenze dei perseguitati vadano guardate come la prova della malvagità del male, e non come una vocazione per tutta la chiesa. Il volume si chiude con un inventano dell'Archivio Casaroli, e con testimonianze di illustri ecclesiastici e politici che l'hanno avuto come collega, controparte o amico.
Il volume raccoglie "L'alba del Medioevo", "Quando il cielo s'oscura", "La pietra viva" e "Solitudo carnis", i saggi che hanno fatto di Fumagalli un apprezzato scrittore di storia per il largo pubblico. Dalle sue pagine emergono le credenze, i valori, i comportamenti che definiscono l'atteggiarsi dell'uomo nei confronti del mondo naturale, del soprannaturale, del proprio stesso corpo. È un'umanità assediata da una natura ostile irta di pericoli veri e immaginari, perduta in un labirinto "gotico" di sofferenze e terrori, macerata nelle penitenze; eppure, insieme, è l'umanità che caparbiamente resiste agli urti delle calamità e dei barbari, che conquista nuovi spazi all'agricoltura, che ridà vita alle città decadute.
Legato alla paura del mondo ignoto che si apre oltre le soglie della morte, l'inferno è il più antico incubo dell'umanità. Diffuso in tutte le civiltà, nato ben prima del cristianesimo che gli ha dato la forma più compiuta, l'inferno riflette i valori delle società che lo hanno immaginato cercando un risposta al problema del male. In questo piccolo "viaggio all'inferno" Minois racconta le metamorfosi subite nel corso dei millenni e nelle diverse civiltà da questo rovescio infernale del mondo.
Religioni e culture, come dimostra in particolare l'Islam, tendono a trasformarsi in identità fisse, che minano alla base il principio di eguaglianza dei cittadini. Questo libro traccia un itinerario giuridico tra alcuni problemi pratici: dalle radici cristiane ai simboli religiosi, dalla separazione alla sussidiarietà tra comunità cultural-religiose e poteri pubblici. E ripropone la laicità, decostruita e reinterpretata in senso pluralista, come idea-guida con cui garantire quelle differenze senza che ne soffra la tutela dei diritti fondamentali contro le maggioranze nello stato costituzionale di diritto.
Il contesto lavorativo italiano, in costante mutamento e sempre più attento alla flessibilità, ha posto via via maggiore attenzione alla selezione del personale e alla valutazione delle risorse umane. È sempre più frequente infatti il ricorso a test per valutare diverse caratteristiche individuali in occasione di concorsi pubblici, selezioni private, ricollocamento del personale, valutazione del potenziale, ecc. Questo volume rappresenta uno strumento per la scelta e l'utilizzo dei test in ambito organizzativo e orienta il lettore a un uso responsabile e appropriato di tali strumenti.
Accanto a una panoramica informativa sulle principali politiche sociali, questo volume presenta alcuni fondamentali strumenti analitici e chiavi interpretative per il loro studio. A un'introduzione storico-comparativa segue una serie di capitoli dedicati a singole politiche, ciascuno costruito secondo una griglia comune: obiettivi generale della politica, cenni storici, quadro comparato (principalmente europeo), modello italiano (destinatari e accesso, prestazioni, organizzazione e gestione), finanziamento, impatto economico, sociale e politico.
Esperto di storia militare, Black offre in questa sintesi un panorama generale di tutti i conflitti che hanno avuto luogo dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. Si tratta di una narrazione che fornisce le informazioni essenziali per i conflitti trattati inquadrandoli in una cornice interpretativa nuova. Secondo Black infatti la guerra fredda ha uniformato nel paradigma dello scontro fra Est e Ovest una quantità di situazioni, particolarmente nel Terzo mondo, che a esso in realtà non erano riconducibili. La guerra fredda era, sotto ogni punto di vista, un paradigma occidentale. La prospettiva di Black viceversa porta attenzione ai paesi in via di sviluppo e alle specificità dei conflitti là combattuti.
Il libro traccia la parabola di un paese che nell'arco di solamente due secoli da piccolo e isolato divenne rapidamente la potenza dominante d'Europa e del mondo e altrettanto rapidamente decadde. La narrazione prende le mosse dal 1469, allorché il matrimonio dei "re cattolici" Ferdinando e Isabella unificò i regni di Castiglia e Aragona, per passare alla politica di "reconquista" dei territori iberici in mano musulmana, alla scoperta dell'America e al conseguente instaurarsi di un impero immenso, che vive la sua stagione d'oro nel pieno Cinquecento con i regni di Carlo V e di Filippo II, e vertiginosamente decade nel corso del Seicento.
Il Rapporto 2006 sull'integrazione europea è diviso in due sezioni. La prima, monografica, ha l'obiettivo di fare il punto sullo stato dell'Unione europea e sulle sue prospettive in questa fase di crisi, con particolare riguardo al campo delle politiche sociali ed economiche. La seconda è invece divisa in rubriche: sugli sviluppi istituzionali, l'Unione allargata e l'economia mondiale, la costruzione dello "spazio di libertà, sicurezza e giustizia" (con particolare attenzione alla lotta al terrorismo), la politica estera e di difesa.