
Questo libro cattura, attraverso le lenti di un grande fotografo, il patrimonio sopravvissuto di un fertile decennio che va dal rilancio dell'attività costruttiva dopo la rivoluzione russa fino all'inizio degli anni Trenta, quando il pluralismo delle idee e delle pratiche architettoniche incomincia a venir meno. In questo breve lasso di tempo, alcuni degli edifici più rappresentativi del XX secolo furono realizzati da un ristretto gruppo di architetti, che svilupparono un innovativo linguaggio architettonico funzionale ai nuovi obiettivi sociali della vita comune. Raramente pubblicate e praticamente inaccessibili prima del crollo del regime sovietico, queste fondamentali opere sono rimaste sconosciute e poco valorizzate. Le fotografie di Richard Pare rivelano la forza delle forme di queste costruzioni, alcune ancora utilizzate, ma molte abbandonate e decadenti. Grandi complessi industriali, come il DneproGES e il MoGES, che fornisce l'energia elettrica a tutta Mosca, ampie case comuni per operai, incluso il Narkomfin di Ginzburg, edifici commerciali e uffici governativi, oltre a piccoli club e teatri, furono tutti costruiti in questo periodo. Di notevole interesse è la collezione di opere progettate da Konstantin Mel'nikov, che comprende la sua famosa casa, ora a rischio di demolizione. Nel saggio introduttivo, lo storico dell'architettura Jean-Louis Cohen esamina la storia di questo periodo, mostrando il contesto in cui questa nuova architettura ha inizio.
Testi di: M. A. Crippa, M. Figura, M. V. Gatti, G. Reguzzoni, J. Ries, J. Servais, A. M. Sicari, N. Spineto.
Articoli di: K. Pihlainen, M. Vaudagna, B. Gherib, W. Halder, R. Borgognoni, A. De Bats.
Questo volumetto di ricette, ma non solo, esprime in piena semplicità lo spirito della collana. "Terra Terra" vuole essere un incontro cordiale e conviviale tra amici che si interrogano sul ruolo attivo dell'uomo su questa terra. In questo caso si parla della possibilità di nutrirsi in maniera naturale, affrontando tra l'altro temi come gli OGM e gli allevamenti, la normativa nazionale ed europea e i grani antichi, la composizione dei cibi e il biologico come soluzione. Mettendo a confronto l'alimentazione delle campagne da cui proviene con il cibo industriale ripieno di conservanti, additivi, aromi artificiali che la legge consente di definire naturali, l'autore scrive in proposito: "Quando in campagna mangiavamo una fetta di pane e formaggio, era grano e latte di pecora stagionato; voi sulle vostre tavole imbandite, vi rendete conto di che cosa mangiate? E il controllo igienico-sanitario e sulla nostra salute, nelle mani di chi l'abbiamo messo?". Le ricette, una novantina, sono facili e hanno veramente il sapore della terra.
Quando una religione come il cristianesimo si impone, qual è il suo atteggiamento nei confronti di chi professa altre credenze? Come vengono vissuti gli incontri fra culture differenti? Qual è l'atteggiamento dei cristiani e dei non cristiani riguardo all'edificazione della città terrena nelle diverse epoche? Come valutare le influenze e lo scambio di idee tra i cristiani e i credenti delle altre religioni? L'autore intende rispondere a questi interrogativi, centrali per comprendere alcune fasi salienti della storia del cristianesimo, in una vasta indagine che ripercorre l'intero percorso della Chiesa, dalle prime comunità agli ultimi pronunciamenti del Magistero, mettendo a confronto l'homo religiosus non cristiano, l'homo christianus, ma anche l'homo ideologicus, che nasce nel contesto della crisi dell'illuminismo. Sulla base di una documentazione ampia lo storico delle religioni descrive, analizza e commenta i momenti principali dell'incontro, dello scontro o dell'accordo fra cristiani e non cristiani.
I trattati di tecniche artistiche medievali, dal Teofilo a Germini, si trovano spesso citati - nei cataloghi di mostre di opere d'arte restaurate e ora anche dai media - come guide insostituibili per le pratiche artistiche del passato, e quindi come normativi per il restauro. In effetti, si tratta di un genere letterario capace di offrire risposte facendo luce sui procedimenti di produzione Artistica nel Medioevo. Pur nella necessità di un approccio criticamente avveduto, quindi non rigidamente letterale, l'autrice mette in luce la grande quantità di dati genuini che tali trattati offrono al lettore moderno. Il volume si apre con un saggio che introduce al genere letterario, per poi analizzare i sette principali trattati che hanno segnato la pratica artistica dall'epoca tardoantica fino al XV secolo. II libro si propone come uno strumento aggiornato e qualificato per l'operatore in campo artistico, e per il crescente pubblico dei Beni culturali, su un argomento di grande attualità.
Compare, in questo volume morbido come un Notturno, una citazione di Attilio Bertolucci. Una volta tanto, i versi che poi disegnano il libro lo popolano di memorie e visioni quiete, preserali, dimostrano docilmente, per forza naturale, la loro discendenza dal quieto ed enigmatico Maestro, nella loro natura fluttuante, inafferrabile e dolcemente rievocante. Una volta tanto, perché Bertolucci è modello incompreso anzi frainteso da molti che si sentono onestamente nella sua scia, fermandosi poi al minimo della sensazione, al palpitare d'ala di farfalla, senza percepirne il ritmo lunare, la fintamente dimessa magia subliminale. Marco Vitale, che ha un background vasto, internazionale, è troppo sottilmente avveduto per non sapere che esiste una poesia apparentemente meditativa, crepuscolare, che invece dilata metafisicamente la dimensione dell'ombra, l'angoscia del tramonto, il sogno platonico della rinascita del sole, definitiva, oltre il flusso fenomenico e il triste divenire, domani, oltre, altrove: tre parole innominate in Canone semplice, quanto agognate. Morbido come velluto, il suo verso manifesta una vocazione poetica sicura e personale quanto sfuggente a ogni tentativo di catalogazione: non crepuscolare ma piena di attesa tremante, non meditativa ma immobilmente meditante: "E niente, niente che non avesse/ il peso di una neve/ benefica o una carezza/ tra il marciapiede e le stelle". (Roberto Mussapi)
Chiesa e sessualità: due termini accostati troppo frequentemente per opporli e che vale la pena rivisitare con l'aiuto della storia e della teologia in uno studio incrociato, e perciò nuovo nell'attuale panorama editoriale. Si tratta di superare i giudizi troppo affrettati e le idee scontate sulle posizioni della Chiesa cattolica e sulla pratica dei cristiani ieri e oggi. Queste pagine introducono un discorso, quello della Chiesa e della tradizione cristiana, che resta solidamente fondato sull'amore, principio di ogni verità personale, e che comprende e ama la sessualità della condizione umana. La teologia cristiana riconosce che la sessualità è al cuore dell'essere umano, determinando il suo rapporto a Dio, all'altro e al cosmo. I capitoli del libro trattano le questioni che riguardano la sessualità umana di sempre e i temi dibattuti nell'attualità: le relazioni prematrimoniali e il matrimonio, la contraccezione, l'aborto e anche la differenza sessuale, la castità e il pudore.