I miti e le leggende che appaiono in questa raccolta, affondano le loro radici nella tradizione storico leggendaria dei Paesi europei. I protagonisti di queste narrazioni somigliano ai personaggi delle fiabe classiche; come loro partono per lunghe e straordinarie avventure, si oppongono al male e si salvano per un soffio dalle insidie dei nemici, e proprio come nelle fiabe, il bene trionfa sul male, l'astuzia sulla stupidità e l'eroe riesce sempre a portare a termine la sua missione.
Un re molto curioso vede sciogliersi al sole lo spettacolare castello di zucchero, frutto della sua stupidità; una fanciulla generosa piange lacrime di brillanti e sposerà un principe buono; tre ragazzine intraprendenti entrano nel regno degli gnomi e da essi imparano un divertento modo di allungare la vita; un aquilone, libero nel cielo, vede per la prima volta il mare... questi e tanti altri, i protagonisti del delicato mondo dei sogni delle fate. Il libro contiene nove testi di favole, fiabe e racconti.
Negli ultimi anni, all'emergere di bisogni formativi connessi alla impegnativa complessità del vivere, ha corrisposto il diversificarsi dell'orizzonte pedagogico, in una rete di saperi sempre più articolati e reciprocamente specializzati. Il volume prende in considerazione figure di educatori tradizionalmente note e delinea professionalità nuove i cui volti vengono messi a fuoco nelle loro caratteristiche essenziali di cultura, preparazione e collocazione operativa.
Non possiamo nasconderci l'inadeguatezza di tanta educazione calibrata su una razionalità strumentale, oggi in visibile declino. Si profila, poi, la sfida della cosiddetta "nuova religiosità", rispetto alla quale non mancano motivi seri di preoccupazione. Inoltre, lo spirare dell'occulto getta un'ombra inquietante sulla fine del secondo millennio, che registra l'aggressione di un irrazionalismo non meno devastante del razionalismo unilaterale impostosi nella modernità. E' necessario trovare un terreno d'incontro fra le differenti prospettive culturali che stanno affiorando "dopo l'ideologia". Nel volume è proposta la riconsiderazione della metafisica classica, la quale appare adeguata a fondare ontologicamente la centralità della coscienza.
Il testo sui cento anni di "Scuola Italiana Moderna", la rivista scolastica italiana più antica e ampiamente diffusa tra gli insegnanti, offre l'occasione per una rilettura della complessa vicenda della scuola elementare italiana fra Otto e Novecento. I numerosi contributi del volume mettono in luce la dimensione quotidiana della scuola, attraverso l'analisi dei contenuti culturali e degli indirizzi didattici via via proposti dalla rivista, e ne evidenziano il ruolo di mediazione tra la programmazione ministeriale e i dibattiti scolastico-educativi, da un lato, e il mondo degli insegnanti e della scuola, dall'altro.
Questo testo intende tracciare un rapido identikit, in termini di filosofia dell'educazione e di pedagogia generale, della connessione uomo-educazione, che nella cultura occidentale è considerata l'antropologia dell'educazione. Il volume approfondisce le intersezioni tra teorie filosofiche e scientifiche concernenti l'uomo e l'approccio pedagogico nella cultura occidentale. La chiave filosofico-teoretica, prescelta quale paradigma generale, non oscura né semplifica troppo la rete complessa entro cui si pone il nesso uomo-educazione nel nostro tempo.