La "sinistra sociale" ha rappresentato un'esperienza importante nella storia democratica del nostro paese. Un'area politica e culturale riconducibile alla tradizione del cattolicesimo sociale che si è sempre caratterizzata sul terreno della difesa e della promozione dei ceti popolari, dei ceti meno abbienti e dei lavoratori. Prima, e a lungo, nella Democrazia Cristiana con la corrente di Carlo Donat-Cattin e di Franco Marini, e poi in alcuni partiti che sono succeduti alla fine della Dc. Ma l'irrompere di una nuova e persino drammatica questione sociale nel nostro paese ripropone la necessità di una rinnovata "sinistra sociale" di ispirazione cristiana: per la sua storica sensibilità ai temi sociali e, al contempo, per la sua capacità di delineare un progetto politico partendo dalle domande e dalle istanze dei ceti popolari. In questo libro si evidenziano il profilo politico e culturale della nuova "sinistra sociale", le sue radici ideali, la necessità di una classe dirigente che provenga dall'associazionismo cattolico e sociale e, soprattutto, l'impegno in un partito che consenta a questa esperienza di dispiegare sino in fondo la sua potenzialità. Un progetto che si rende necessario, dopo l'infausta stagione populista, anche per rilanciare la nobiltà, la funzione e il ruolo della politica nella società contemporanea. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia.
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<tr><td align="right">Date:</td><td>Friday, March 1, 2024 at 10:40:34 AM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978886512956">/demo/obtain_abstract.php?codice=978886512956</a></td></tr> </table>
Una serie di riflessioni sul senso del Matrimonio e dell'Amore. Tali riflessioni nascono dagli incontri con giovani che hanno chiesto al Vescovo di fare un cammino "catecumenale" in preparazione al loro Matrimonio. Le riflessioni si appoggiano anche sulla Lettera Post-Sinodale "Amoris Laetitia" di Papa Francesco. Nella seconda parte l'Arcivescovo offre una serie di riflessioni, svolte alla "Radio Maria" a San Pietroburgo, sulla Liturgia, dimensione fondamentale della vita della Chiesa. Le conversazioni, ora in versione cartacea, cercano di entrare nella bellezza e verità della Liturgia, commentando la recente Lettera apostolica "Desiderio Desideravi" di Papa Francesco.
San Gregorio di Narek, proclamato Dottore della Chiesa dal Santo Padre Francesco, il 12 aprile 2015 nella Basilica vaticana, rappresenta una grandezza nel suo genere unica nell'ambito della cultura religiosa e letteraria non solo dell'Armenia, ma della cristianità intera, dalle dimensioni umane e mistiche universali. Narekatsi - è stato detto - riassume in sé tutto ciò che lo spirito armeno abbia pensato fin dall'inizio. Tutte le angosce e le lotte, come pure tutte le vittorie e le speranze del suo popolo, lui le ha condensate nella sua opera. Il suo Matean Olbergutean, il Libro della Lamentazione, parole traducibili anche come il Libro della Tragedia, conosciuto comunemente tout court come il Narek, il capolavoro poetico, teologico e mistico di Gregorio, fu il libro più letto dagli Armeni.
Qohélet è un libro inesauribile perché è il libro che parla dell'uomo e, finché l'uomo vive, ha qualcosa da dire. Qui non si propone una traduzione ma una parafrasi e un'interpretazione del testo riletto dopo tremila anni da chi ha tutto da invidiare alla persona di Qohélet, vale a dire da chi non ha nulla, neppure una vita da vivere. A parlare, qui, non è più il re di Gerusalemme, l'uomo caro a Dio, ma è l'Aborto o, meglio, il suo spirito che aleggia sulla condizione umana. L'Aborto diventa così colui che, al di là della propria identità, ha coscienza di non vivere il proprio destino e, pertanto, di vivere nella condizione di chi è stato abortito. Qohélet resta il libro in cui si trovano tutte le contraddizioni umane, tutte le incoerenze della vita, tutte le incongruenze della realtà. Qohélet, re e saggio, può comprendersi soltanto se entra in dialogo con il proprio Antiqohélet. Questo è il solo confronto possibile perché egli possa spingersi in una ricerca che lo porti al mistero della propria esistenza e a una riconciliazione con se stesso.
Incrociando uno studio sui volumi presenti nella Biblioteca Patriarcale di Venezia appartenuti ad Albino Luciani con un'attenta lettura della sua opera, il volume ricostruisce la strategia linguistica che attraversa l'intero arco della sua predicazione. Dai primi studi letterari nella Biblioteca della Pieve di Canale d'Agordo fino agli ultimi scritti del pontificato, Luciani intrattiene un fittissimo dialogo con la letteratura e, scegliendo attentamente gli autori di riferimento e assumendo di volta in volta valide posizioni su opere e temi, si dimostra perfettamente in grado di comprendere il discorso critico e di riutilizzarlo a fini catechetici. Grazie a un'acuta capacità di ricezione e una spiccata attitudine al riuso, la letteratura diventa nelle mani di Luciani un potente mezzo al servizio della predicazione. Questo volume si propone di restituire un aspetto fondamentale della figura di Luciani, quello letterario, spiegando le motivazioni e le radici di quel modo di esprimersi umile ormai riconosciuto come sua cifra caratteristica.
Per la cultura russa la celebre tela di Raffaello, esposta nella pinacoteca di Dresda, è sempre stata molto più di un capolavoro artistico: «non un quadro, ma una visione» creata «non per gli occhi, ma per l'anima», come la definì il poeta Vasilij Zukovskij. Attraverso la Madonna Sistina Raffaello è assurto, da almeno due secoli, a simbolo dell'unità culturale che ha dato i natali all'Europa. La Madonna Sistina compare ripetutamente nelle opere di Dostoevskij, il quale si raccoglie sovente in preghiera davanti alla riproduzione che ne ha nello studio; suscita l'inquietudine di Lev Tolstoj; tocca il cuore di un brillante economista marxista, Sergej Bulgakov, futuro grande teologo ortodosso. E quando nel 1955 il dipinto viene esposto al Museo Puskin di Mosca prima di essere restituito alla Germania, a cui era stato sottratto come bottino di guerra, agli occhi di alcuni grandi scrittori e interpreti della tragedia staliniana - Varlam Salamov e Vasilij Grossman - la Vergine e il Bambino divengono il volto di milioni di vittime innocenti e un segno certo dell'insopprimibilità dell'umano nell'uomo.
Il Sommo Pontefice Francesco, dando seguito ad alcuni orientamenti già posti dal Suo predecessore, è intervenuto più volte, fin dall'inizio del Pontificato, sull'amministrazione economica della Curia romana. Ora tali innovazioni normative si collocano nel nuovo contesto offerto dalla riforma della Curia romana stabilita dalla Costituzione apostolica Praedicate Evangelium. Il libro, che raccoglie gli atti del Convegno della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X tenutosi il 22 marzo 2023, si propone di approfondire gli aspetti innovativi così introdotti di carattere istituzionale e concernenti l'attività economica della Santa Sede, nel contesto economica-finanziario internazionale e a servizio delle finalità proprie della Chiesa universale e delle Chiese particolari.
Anche se compresa solo di recente, in forte ritardo rispetto ai fatti, la necessità di una didattica della Shoà è ormai largamente riconosciuta. Essa è necessaria per preparare la ricorrenza annuale della Giornata della memoria e ricordare così adeguatamente il genocidio del popolo ebraico, ma anche per ripensare criticamente larghe parti della nostra storia che in qualche modo l'hanno reso possibile. Questo libro è uno dei primi strumenti didattici progettati per affrontare tale difficile tema educativo. Non descrive solo i fatti del genocidio e la sua preparazione da parte del regime nazista, ma si sforza di inquadrare la distruzione degli ebrei europei nel suo contesto più ampio. Esso guarda dunque a quel che è accaduto non solo in Germania e nei campi di sterminio istituiti dal regime nazista, ma in tutta Europa, considerando i paesi occupati ma anche gli alleati, con uno sguardo particolarmente attento alle vicende italiane. Il libro ne illustra i precedenti: l'antigiudaismo cristiano, quello islamico e quello laico della modernità. Si descrivono infine i processi ai criminali nazisti, la progressiva presa di coscienza del significato della Shoà e la rinascita attuale dell'antisemitismo sotto forma di antisionismo. Una particolare attenzione è dedicata alle parole che definiscono in diversa maniera questi fenomeni storici: Shoà e Olocausto, genocidio e crimini contro l'umanità, antisemitismo e antigiudaismo. Il libro è corredato da un'ampia bibliografia ragionata.
Sant'Agostino, eccezionale testimone e maestro di bellezza, ce ne tratteggia il triplice volto: quello della bellezza fisica, definita "estetica" appunto perché "percepita" dai sensi, a partire dagli occhi e dall'udito; quello della bellezza interiore, costituita dalle virtù, in particolare dalla giustizia, dalla sapienza, dall'amore, dalla verità, intercettata dalla mente; quello della bellezza escatologica, cioè della bellezza che caratterizza l'essere umano nel mondo dei risorti anche nel suo corpo, svelata dalla Parola di Dio. Ma ad Agostino sta a cuore segnalare il Mistero della Bellezza, personificazione e fonte della bellezza, in Dio Trinità, di cui le bellezze create sono una sorta di sacramento.
Il libro si divide in otto parti tra di loro interconnesse. La prima parte si concentra sul tema dell'Incarnazione partendo dall'affermazione del Logos giovanneo: «Il Verbo si fece carne». La seconda parte propone una presentazione sintetica della teologia del corpo di Giovanni Paolo II, seguita da una riflessione sull'Humanae vitae, il cui fondamento è il tema del corpo/carne. La terza parte riflette su Eros e Agape, sviluppandosi in rapporto alla Deus caritas est. Nella quarta parte, il riferimento è alle nuove scoperte della tecnoscienza con un excursus sulle neuroscienze. Le parti quinta, sesta, settima e ottava descrivono più analiticamente i fattori costitutivi del mistero nuziale: differenza sessuale; apertura all'altro: matrimonio e famiglia come soggetto di evangelizzazione e partecipazione all'edificazione della vita buona; procreazione e genealogia del figlio. Il libro si conclude con una serie di riflessioni sull'antropologia adeguata al mistero nuziale. Prefazione Michael Konrad.