Germania, XIX secolo. Nella sperduta cittadina di Wandernburgo approda una notte Hans, giovane traduttore giramondo. Quella che sembra una tappa nel suo viaggio si trasforma nella più inesorabile e splendida delle trappole: l’incontro con un circolo letterario e con un saggio suonatore di organetto; una catena di misteriosi delitti; e soprattutto l’amore memorabile per Sophie, donna profondamente sensuale e intellettualmente stimolante, un amore che farà «tremare letti e libri»: tutto lo trattiene in questo luogo bizzarro e senza confini, dove le strade cambiano sempre posizione e da dove nessuno sembra sia mai riuscito a ripartire.
Facendo eco a Goethe, Borges, Calvino, Il viaggiatore del secolo propone un ambizioso esperimento: leggere l’Ottocento con lo sguardo del ventunesimo secolo.Vero e proprio dialogo fra il grande romanzo ottocentesco e le moderne avanguardie, questo «romanzo totale» è un ponte fra la storia e i temi del nostro presente globale: le migrazioni, i nuovi nazionalismi, l’emancipazione della donna.
Chi sono Yahweh, Dio, Allah, e le altre divinità del pantheon induista, o di quello greco, egizio? «Dio» sembra essere una presenza costante e nient’affatto monolitica, anzi multiforme e ricchissima di sfumature, nella vita dell’uomo. Cosa sono quindi le «religioni»? Cosa significa tracciarne una storia oggi, agli albori del secondo millennio? Quali sono le radici profonde del fondamentalismo, così prepotentemente attuale oggi, e dell’universalismo religioso? Che sfide devono affrontare le grandi religioni di massa nell’epoca della globalizzazione?
Sono domande cui Paolo Scarpi tenta di fornire una risposta, offrendo un’ampia panoramica che intreccia passato e presente, e che suggerisce molteplici punti di vista su temi apparentemente «intoccabili». Ma ciò che più preme all’autore, ancor prima che fornire risposte, è formulare le domande giuste, restituendo alle parole il loro significato più autentico: è quindi necessario rivedere il nostro stesso concetto di «religione», stabilire il peso dei filtri storici e sociali attraverso i quali osserviamo e viviamo il fenomeno religioso. Perché «si fa presto a dire Dio», basandoci su convinzioni e credenze tanto radicate da sembrare verità incontrovertibili e nient’affatto complesse. Al contrario, l’esercizio del dubbio e del pensiero critico si rivelano strumenti indispensabili anche per chi intende ricercare le tracce dell’eterno nella storia.
In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la Creatura si è sostituita al suo Creatore e, grazie all’ingegneria genetica, ha stravolto la Natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto, integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra – l’identità, il sesso, la giovinezza – ma a che prezzo? Eppure c’è chi ha deciso di sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei Giardinieri di Dio. Novelli Adami e Eve, vivono nel sacro rispetto delle Specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all’estinzione, cercando di convertire gli altri esseri umani in vista dell’imminente catastrofe.
Anno venticinque del calendario dei Giardinieri di Dio: la profezia si è avverata, un Diluvio Senz’Acqua si è abbattuto sul pianeta, l’umanità è decimata. Un quadro desolante, in cui però si apre un flebile spiraglio: due voci, quelle di Toby e Ren. Un tempo adepte dei Giardinieri di Dio, si ritrovano catapultate in un mondo stravolto e scoprono che la lotta per la sopravvivenza è appena iniziata. Armate unicamente dell’amicizia che le unisce e animate dal desiderio di ritrovare i compagni di un tempo, si avventurano in un coraggioso viaggio, costellato di pericoli a ogni angolo. Che ne sarà di loro? Faranno sorgere una nuova alba per la specie umana, oppure ogni speranza di vita è ormai perduta per sempre?
IL LIBRO
Questo libro parla del cervello, l’organo misterioso che è parte di noi, che fa di noi ciò che siamo, che ci dona le nostre preziose facoltà. In particolare, si tratta della più ampia e aggiornata disamina esistente su uno dei suoi più grandi misteri irrisolti: i lobi frontali. Si sa che queste ampie aree cerebrali sono per il cervello quello che il direttore è per l’orchestra; che svolgono le funzioni più avanzate e complesse; che a loro sono legate l’intenzionalità, la determinazione e l’attività decisionale, e che raggiungono uno sviluppo significativo solo negli esseri umani. Forse sono proprio loro a renderci umani.
Parlando dei lobi frontali, questo libro parla della consapevolezza di sé e degli altri; di talento e successo; di creatività; di differenze tra uomini e donne. Ma anche della civiltà e della storia, delle analogie fra l’evoluzione del cervello e lo sviluppo delle strutture sociali complesse; e quindi di maturità e di responsabilità sociali. E naturalmente di sviluppo cognitivo e di apprendimento, e dell’invecchiamento, di come potenziare le funzioni cognitive e proteggere la mente dal declino. Scritto da uno fra i maggiori neuroscienziati del mondo, questo è un viaggio appassionante alla scoperta di un cervello sempre più complesso e stupefacente, in un mondo altrettanto complesso e stupefacente.
UN BRANO
"Proprio come la prima metà del ventesimo secolo è stata l’era della fisica, e la seconda metà quella della biologia, l’alba del ventunesimo secolo è l’era della scienza che si occupa di mente e cervello. La ricerca neurologica è uno dei campi scientifici più vitali e dagli sviluppi più rapidi. Sono stati pubblicati molti libri sul cervello rivolti al grande pubblico; patologie come la sindrome da deficit di attenzione e iperattività e il morbo di Alzheimer, potenziamento cognitivo e terapie farmacologiche innovative sono diventati argomenti di grande richiamo.Oggi molti lettori condividono il fantastico viaggio intrapreso dalle neuroscienze. Il messaggio che rivolgo loro è: buona lettura! Spero che il mio libro vi permetterà di seguire questo percorso."
L'AUTORE
Elkhonon Goldberg (Riga, 1946), insegna Neurologia alla NewYork School of Medicine ed è una delle figure di maggior spicco della ricerca neuroscientifica e della neuropsicologia clinica contemporanea. Autore di innumerevoli pubblicazioni specializzate, ha raggiunto fama mondiale anche presso il grande pubblico con i due volumi L’anima del cervello (UTET, 2004). Tiene lezioni in tutto il mondo e vive a NewYork City con il suo bullmastiff Brit.
In questo vibrante e poetico scritto, troviamo nella sua forma più limpida e completa il pensiero morale che sottende a tutta l’opera: la superiorità della natura sulla tecnologia, la salvezza dell’uomo attraverso un lavoro naturale, la celebrazione dell’individualismo spinto fino all’anarchia.
Scritto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, questo accorato appello costituisce un tentativo disperato da parte di Giono di opporre le armi della semplicità, del buon senso e della poesia a un mondo che stava evidentemente prendendo la direzione opposta: quella del profitto e della guerra. L’appello, com’è ed era ovvio, non fu ascoltato. Rilette a più di mezzo secolo di distanza, le parole che Giono indirizza ai suoi 'amici' fanno pensare a una grande occasione perduta, nell’ultimo momento in cui forse era ancora possibile non compiere la svolta che avrebbe cancellato per sempre il modo di vivere, la cultura e la saggezza dei contadini.
Mai come oggi questo scritto di Giono si presenta attuale e urgente, se è vero che non è mai troppo tardi, e che nella mente e nelle mani dell’uomo non esiste solo il potere di distruggere, ma anche quello di crearsi la felicità.
IL LIBRO
Per stabilizzare la finanza internazionale, dopo la crisi che ne ha travolto il folle equilibrio, biliardi di dollari sono stati praticamente regalati dai governi alle istituzioni bancarie di tutto il mondo. PerchÈ non Ë stato mai possibile mobilitare risorse anche solo lontanamente comparabili per affrontare la drammatica piaga della povert‡ e la rovinosa crisi ecologica? In queste pagine Slavoj éiûek tratteggia il fallimento morale della modernit‡ nei termini dei due eventi che hanno aperto e chiuso gli anni Zero, il micidiale uno-due della nostra Storia, il diritto della tragedia, il gancio della farsa.
Con lí11 settembre 2001 e il credit crunch globale il liberismo Ë morto infatti due volte: come dottrina politica e come dottrina economica. éiûek smonta líingranaggio dellíideologia liberista individuandone il nucleo utopico e perverso, che ne ha determinato la crisi. E per combattere líirrazionalit‡ del capitalismo globale, Zizek ritiene necessario imparare dai fallimenti della sinistra novecentesca: solo cosÏ si potr‡ formulare una nuova ipotesi di emancipazione dellíumanit‡, uníipotesi che ñ in un senso, come leggerete, molto speciale ñ il ´gigante di Lubianaª non esita a ridefinire comunista.
I GIUDIZI
"Il filosofo pi˘ pericoloso d'Occidente."
New Republic
"éiûek Ë un pensatore fondamentale, e questo breve saggio Ë un modo eccellente per avvicinarne il pensiero."
Library Journal
"éiûek possiede una ammirevole capacit‡ di collegare tematiche e riferimenti tra loro remoti, molto spesso in chiave decisamente paradossale, spaziando dal cinema alla psicoanalisi lacaniana, a Marx, Heidegger, Lenin e appunto ai pensatori recentemente pi˘ discussi dalla sinistra."
Gianni Vattimo
"Basta con le pratiche decostruzioniste, fuori le tematiche postmoderne. Via anche i neocon. Meglio bussare alla porta di éiûek."
Antonio Gnoli
UN BRANO
"Il titolo di questo libro vuole essere un elementare test di intelligenza per i lettori: se la prima associazione che genera Ë il classico clichÈ anticomunista: 'Hai ragione: oggi, dopo la tragedia del totalitarismo del ventesimo secolo, tutto questo gran parlare di un ritorno al comunismo Ë solo farsesco!' ñ allora vi consiglio sinceramente di fermarvi qui. Inoltre, il libro vi deve essere confiscato a forza, dal momento che affronta una tragedia e una farsa del tutto differenti, ovvero i due eventi che segnano líinizio e la fine del primo decennio del ventunesimo secolo: líattentato dellí11 settembre 2001 e il crollo finanziario del 2008."
L'AUTORE
Slavoj éiûek (Lubiana, 1949) Ë fra i pi˘ innovativi e carismatici pensatori del nostro tempo. Insegna nella sua citt‡ natale e in molti atenei americani ed europei. Autore di moltissimi volumi, tra i quali Benvenuti nel deserto del reale (Meltemi, 2002), Tredici volte Lenin (Feltrinelli, 2003), Il soggetto scabroso (Raffaello Cortina, 2003), Líepidemia dellíimmaginario (Meltemi, 2004), Il cuore perverso del cristianesimo (Meltemi, 2006), Leggere Lacan (Bollati Boringhieri, 2009).
IL LIBRO
Facendo la spesa, leggendo le statistiche sui giornali, calcolando l’altezza a cui attaccare un quadro, lasciando maturare i propri interessi in banca, tutti i giorni ognuno di noi compie operazioni matematiche. Eppure molti si fanno prendere dal panico solo al sentir nominare un’equazione di primo grado. Questo libro convincerà anche i lettori più riottosi di almeno tre verità fondamentali:
1) la matematica non è quel giochino inutile, fatto di formule insensate che ci hanno insegnato a scuola, al contrario è uno strumento indispensabile per capire, descrivere e vivere la vita di tutti i giorni.
2) Tutti noi compiamo operazioni assai più complesse di quanto crediamo, e lo facciamo con discreta efficacia.
3) Visto che non si può fare a meno di usare la matematica, tanto vale farlo nel modo migliore, perché altrimenti ci sarà chi la userà contro di noi.
GLI AUTORI
Riccardo Bersani
Riccardo Bersani, laureato in matematica, insegna informatica nelle scuole superiori da lungo tempo, impegnandosi, tra l’altro, nella produzione di software didattico e ludico e di testi destinati ai suoi studenti. Ha sempre coltivato il gusto per quei risultati sorprendenti, quelle eleganti relazioni, quelle inattese rivelazioni alle quali è dovuto gran parte del misterioso fascino della matematica. Studioso di logica, può essere considerato un esperto dei meccanismi probabilistici applicati ai giochi. Dall’inizio del secolo è responsabile dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici, organizzati per l’Italia dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano.
Ennio Peres
Ennio Peres, laureato in matematica, autore di libri di argomento ludico, ideatore di giochi in scatola e radiotelevisivi, collabora con varie testate giornalistiche nazionali e del Canton Ticino. Per Salani, è uscito nel 2006 L’elmo della mente. Manuale di magia matematica, scritto in collaborazione con Susanna Serafini. Nel 2006, ha ricevuto il Premio Internazionale Pitagora sulla Matematica, nella sezione dedicata agli eventi multimediali, «per la continua opera di sorridente divulgazione scientifica».
Nessuna scienza quanto la fisica ci spiega come funziona il mondo. Ci svegliamo al mattino e, in un breve intervallo di tempo, abbiamo contatti, più o meno marginali, con tutte le branche della fisica. La meccanica (blocchiamo la suoneria della sveglia, scendiamo dal letto, andiamo in cucina), la termodinamica (riscaldiamo il latte), l'acustica (abbiamo sentito la sveglia, ascoltiamo la radio), l'ottica (da subito, aprendo gli occhi), l'elettricità (accendiamo la luce), l'elettromagnetismo (mettiamo in funzione la radio) e l'astrofisica (osserviamo il sole, la luna e le stelle). Questi e tanti altri esempi pratici per capire come funzionano le leggi fisiche nella vita di tutti i giorni in un'opera al tempo stesso didattica e divulgativa. Semplicità, chiarezza e ironia sono gli ingredienti di questo manuale originale, divertente e, al tempo stesso, serissimo. La grande sfida: far rinascere nel lettore quel senso di stupore nei confronti dei fenomeni naturali che ha sempre rappresentato la molla fondamentale per giungere alle più importanti scoperte scientifiche.
Miracoli, oroscopi, superstizioni, numerologia, profezie... quanto c’è di vero in tutte queste manifestazioni più o meno «occulte»? Perché vi ricorriamo così spesso quando non riusciamo a chiarire un fatto apparentemente inspiegabile? Il più delle volte, non c’è motivo di cercare una spiegazione... semplicemente perché non c’è! Anziché scomodare poteri occulti, influssi astrali od oracoli quantomeno nebulosi, è sufficiente ammettere l’esistenza del caso e che, laddove crediamo di intuire un messaggio nascosto, si tratta solo di una coincidenza (o di un’abile manipolazione dell’imbroglione di turno).
Ennio Peres, con lo spirito arguto dell’enigmista – e ancor più del matematico – non si limita a sfatare leggende metropolitane, superstizioni e plateali fandonie, ma riconduce gli «scherzi del caso» a un gioco raffinato e stimolante: nelle loro infinite combinazioni, lettere, numeri e parole non sono solo un’ottima palestra per riconoscere e quindi difendersi dai capricci del caso, ma anche un’occasione insostituibile di divertimento e, perché no, di arricchimento intellettuale.
Per Lorenzo, Leonardo è stato un padre affettuoso e insondabile. La sua verità gli è sempre sfuggita: o forse, ha sempre preferito non scoprirla, temendo di trovare in essa anche la propria. Ma la morte di Leonardo mette il figlio finalmente di fronte a una scelta decisiva: continuare a seguirne le tracce, conducendo una vita di impulsi e tradimenti, una vita destinata alla solitudine – o tentare finalmente un’autenticità limpida, faticosa, una coerenza negli affetti. In un’estate dei nostri anni spesa fra Roma e la Grecia, poche settimane in cui, come neanche il padre fece mai, nessuno sa o vuole dirgli tutta la verità, né le donne della sua vita, Sara e Carolina, né la madre Giovanna, elusiva e ferita, né la fragile sorella Martina, né Marco, l’amico tradito e rimpianto; in un’estate feroce in cui ciascuno è solo, eppure consegnato al desiderio, alla ricerca spasmodica, al bisogno insopprimibile dell’altro, e nulla è davvero come sembra; in questa estate definitiva, Lorenzo dovrà scoprire tutto insieme: chi era davvero suo padre? È ancora possibile amarsi? Che cosa c’impedisce di essere fino in fondo chi siamo?