Il volume affronta il difficile problema ecclesiologico ed ecumenico: qual è la funzione propria del papato secondo la grande Tradizione?
I nostalgici dell’antico paganesimo accusano il monoteismo giudeo-cristiano di essere intollerante. E c’è invece chi sogna una specie di Santa Alleanza dei ‘tre grandi monoteismi’ contro l’ateismo. Sullo sfondo di questa problematica la trattazione coglie la genesi e il significato del monoteismo cristiano nella prospettiva biblica.
Una delle più rilevanti opere ecclesiologiche dell’America Latina, scrittura siglata dalla testimonianza del sangue.
Un grande libro, che è come il testamento di un grande teologo, che da oltre mezzo secolo è partecipe delle speranze e delle lotte del popolo cristiano, e che non ha altra passione se non quella di dire ciò che Dio significa per gli uomini e le donne del nostro tempo.
Nell'ampia e puntuale Introduzione, Drewermann spiega che la tragedia della vita umana consiste nel fatto che la nostra esistenza è rinchiusa nel ghetto dell'angoscia. Nel Commentario al Vangelo di Marco intende dimostrare che è possibile abbattere i muri di questo ghetto per attingere una libertà ed un'apertura di vita ottenibili nella fiducia assoluta in Dio. L'opera più suggestiva e più letta del controverso teologo, nata dalla sua attività di predicazione domenicale.
Dalla quarta di copertina:
Il Vangelo di Marco, il più breve dei quattro vangeli, mette in scena la lotta tra il Regno di Dio e la potenza del male. È un conflitto che tocca direttamente l'uomo di oggi, quando sappia rileggere i testi antichi con gli strumenti nuovi della psicanalisi e della storia delle religioni. Si ritrova allora l'uomo diviso, lacerato dalle forse inconsce (dai 'demoni') e che esita tra angoscia e fede. Questo Commentario al Vangelo di Marco apre la via al superamento del sentimento d'inconsistenza che schiaccia così frequentemente l'essere umano.
Il Commentario si apre con una vasta e importante Introduzione — che è giudicata tra le pagine più felici di Drewermann — nella quale confluisce l'analisi della tragedia umana, che l'Autore ha svolto nella sua prima opera Strutture del male (3 voll., 1977-1978), in cui analizzava la storia jahvista delle origini dal punto di vista esegetico, psicanalitico e filosofico.
All'Introduzione — riprodotta integralmente — segue il Commentario al Vangelo di Marco, riprodotto in traduzione italiana nelle principali pericopi più espressive del nuovo metodo, indicate dallo stesso Autore: in esso tramite le immagini di redenzione contenute nel Vangelo si mostra come sia possibile aprire una breccia nel ghetto dell'angoscia per attingere nella fiducia in Dio libertà e pienezza di vita.
Per Drewermann, «ogni testo religioso è come una finestra che dà sull'eternità». Aprirla vuol dire imparare a capire e a percepire la vita umana, pur nella sua tragicità, come un “viaggio nell'infinito».
Interventi di K. Rahner, A. Deissler, R. Schnackenburg, A. Voegtle, H. Schlier, K. H. Schelkle.
L'autore sintetizza in questo volume i suoi studi di specialista, proponendo una valutazione positiva afferta dalla teologia cattolica sulle religioni non cristiane.
Il volume raccoglie riflessioni, giudizi, reazioni, desideri di alcuni tra i piu qualificati uomini di pensiero e di azione della Chiesa; vi appaiono problemi, previsioni e prospettive sul futuro della Chiesa.
L'autore assume la visione evolutiva moderna per ripensare teologicamente taluni aspetti del mondo, quali l'evoluzione, l'origine dell'uomo, la storia della salvezza, il matrimonio, il lavoro, l'escatologia.
La Bibbia, in campo scientifico e storico, ha sempre un riscontro obiettivo? Il volume, firmato da illustri maestri, fa il punto sulla dibattuta questione.