I temi qui trattati riguardano l'influsso che il linguaggio religioso esercita sulla comunicazione umana. La questione viene esaminata nei tre ambiti della preghiera, orale o a stampa, in dialetto o in lingua; dell'oratoria sacra, dal Cinquecento all'Ottocento; e delle relazioni estatiche, sotto le forme dell'autobiografia, del diario e della trascrizione in diretta dalla dizione orale. Il confronto tra preghiera, predicazione e dettame mistico chiarifica le caratteristiche del discorso religioso cristiano. Esso trova fondamento e norma nell'incarnazione del Verbo di Dio dentro la caducità e molteplicità delle lingue umane; perciò, ogni enunciato che abbia Dio quale termine od oggetto deve conformarsi al discorso che Dio ha usato per comunicare se stesso all'uomo. In particolare, i saggi di Giovanni Pozzi scandagliano il singolare rapporto dialettico tra oralità e scrittura che connota i diversi modi in cui la lingua cristiana si esprime. Tale dinamismo pertiene alla natura stessa della nostra tradizione religiosa, a partire dal suo documento d'origine, la Bibbia, che è scrittura generata da parole e insieme generatrice di parole.
Libro in due parti: la prima, di carattere teorico, parla della voce umana e della sua educazione; la seconda affronta gli aspetti pratici che riguardano il corista e il direttore di coro.
Uno dei più noti studiosi a livello internazionale del pensiero di Aristotele fornisce in questo libro una guida ad un testo altrettanto difficile e impegnativo alla lettura quanto assolutamente fondamentale nella storia della filosofia occidentale. Giovanni Reale è docente di Storia della filosofia antica all'Università Sacro Cuore di Milano. È autore, fra l'altro, di "Storia della filosofia antica" in cinque volumi, "Filosofia antica"; "Il concetto di "filosofia prima" e l'unità della metafisica di Aristotele"; "Per una nuova interpretazione di Platone. Rilettura della metafisica dei grandi dialoghi alla luce delle 'dottrine non scritte'".
In questo volume - di vasto respiro culturale e di alto spessore teologico - si può dire obiettivamente che l’Autore realizzi in modo compiuto il progetto di una cristologia prettamente trinitaria che era nelle intenzioni del grande teologo svizzero, H. U. von Balthasar (1905-1988), il quale, con la sua opera originale e immensa ha lasciato tracce profonde nella teologia del XX secolo.
Dalla quarta di copertina:
Chi è Gesù Cristo? A due millenni dalla sua nascita, l'interrogativo non cessa di coinvolgere credenti e non credenti. Il volume, redatto con stile piano e sicuro, offre una riflessione di vasto respiro culturale e di alto spessore teologico, presentando in forma critico-costruttiva, il pensiero di Hans Urs von Balthasar (1905-1988), filosofo e teologo letterato e spirituale, definito anche «l'uomo più colto del nostro tempo» (Henri de Lubac).
Dopo un'ampia introduzione, approccio indispensabile per conoscere da vicino la persona, la vastissima opera e i temi principali del grande teologo svizzero, il libro presenta l'unicità irripetibile della figura di Gesù Cristo, sia nella sua funzione di Rivelatore di Dio sia nella sua missione di Redentore dell'uomo. L'affermazione giovannea sul Verbo fatto carne (Gv 1,14) costituisce come l'asse portante di tutta la cristologia, prettamente trinitaria, dall'incarnazione fino alla sua morte e risurrezione.
Particolare enfasi è data all'esperienza di abbandono e di morte vissuta dal Figlio di Dio per redimere il mondo in forza della sua obbedienza al Padre, sotto la mozione dell'amore trinitario di Dio per l'uomo. Proprio nel suo essere il Verbum Caro, Gesù di Nazareth è nello stesso tempo la pienezza della espressione o rivelazione visibile del Padre invisibile, ed è il vertice dell'azione salvifica che Dio ha realizzato nella storia, entro il proscenio del «teatro del mondo». Di conseguenza, l'uomo Gesù è la verità definitiva di Dio ed è la norma storica per la realizzazione escatologica dell'uomo.
Seconda edizione riveduta e aumentata.
Domenicano tedesco del XIV secolo, G. Taulero è, insieme a Suso, il più importante dei discepoli di Meister Eckhart, e soprattutto colui che salvò dalla condanna il pensiero del maestro, assicurandone la diffusione ben oltre la Germania.I sermoni di Taulero - qui presentati nella loro interezza a cura di M. Vannini - conobbero grande fortuna: furono tradotti in latino, più volte stampati, e influenzarono profondamente tutta la mistica cristiana dei secoli seguenti. In ambito non cristiano, Taulero fu posto da Schopenauer, accanto a Platone e Buddha, tra i più grandi maestri della spiritualità di tutti i tempi.