L'advertising si trasforma e cambia direzione: una vera e propria inversione di marcia della pubblicità, dove la creatività diventa fondamentale per catalizzare l'attenzione del pubblico, non più considerato come un semplice target. In nome della rilevanza, dell'etica e di un rinnovato patto di fiducia tra brand e individui, il dialogo si sostituisce ai monologhi della reclame, la comunicazione diventa conversazione, lo shopping si fa condivisione e la persuasione si trasforma in consenso. Si passa dalle idee agli ideali, perché in futuro i consumatori saranno sempre più critici e consapevoli, e la pubblicità, nelle sue forme più diverse, potrà tornare ad essere un servizio prezioso e atteso, come sostiene nella prefazione Anna Bartolini, autorevole esponente delle associazioni a difesa dei consumatori.
L’autore dà il suo contributo alla conoscenza del card. Federico attraverso una osservazione critica dei documenti esistenti, ispirata ai metodi della moderna storiografia, consultando i manoscritti del Borromeo giacenti presso la Biblioteca Ambrosiana, gli Archivi Borromeo di Stresa, la Biblioteca Arcivescovile di Milano. Ne scaturisce una figura colta e operosa; egli fu autore di una folta produzione letteraria, che venne in seguito riportata alla luce dal Manzoni il quale, tuttavia, nel suo romanzo, preferisce porgere al lettore l’immagine d’un pastore d’anime, a scapito dell’uomo di pensiero.
Prefazione di S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
In breve
“I discepoli decisero di passare le ultime ore a casa del Maestro. Nessuno aveva fame e al centro della tavola di marmo c’era un grosso vaso di vetro di colore bluastro: dentro, la cicuta. Stavano tutti in silenzio. Passò Santippe. ‘Allora? Vogliamo sbrigarci?’”. La storia di quegli uomini che hanno finito per cambiare il mondo e dal loro mondo non sono stati creduti… perché dicevano la verità.
Il libro
Storia della libertà di pensiero è anche la storia di quegli uomini che hanno finito per cambiare il mondo e dal loro mondo non sono stati creduti. Non sono stati creduti perché dicevano la verità, perché avevano un sogno difficile da condividere, perché avevano letto nella natura, nello spazio, nell’infinito leggi troppo pericolose da divulgare. La fama che li ha circondati dopo la condanna del loro tempo ha oscurato la loro semplice statura di uomini fra gli uomini. Ecco perché Paolo Villaggio si diverte a ricostruire biografie (immaginarie ma non troppo), fatti esemplari, frasi famose, e tutto ciò che i libri di scuola non hanno raccontato: Socrate, combattuto tra l’amore non platonico per i suoi allievi e una moglie che lo perseguita per tutta Atene; Giulio Cesare, alla ricerca di frasi memorabili per i futuri libri di storia; Gesù di Nazareth e i suoi serissimi problemi con il padre, ma quello terreno questa volta; Cristoforo Colombo all’inseguimento di mondi nuovi e giovani marinai molto attraenti; Girolamo Savonarola e i suoi: “Io non sono d’accordo”; Giordano Bruno sulle fiamme che i popolani usano per cucinare abbacchi e frittate di cipolle; Galileo Galilei e le sue preferenze in fatto di donne. E poi, chiamati a comparire in scena: Pitagora, Archimede, Pietro Micca, Maria Antonietta, Giuseppe Garibaldi, Adolf Hitler, Gandhi, Rita Levi Montalcini, Romano Prodi, Silvio Berlusconi.
Approfondimento
“La storia dell’umanità è stata caratterizzata da una continua e incessante lotta per la libertà di pensiero. I grandi filosofi greci hanno pagato a caro prezzo la loro voglia di libertà di parola. I primi cristiani sono stati mangiati vivi dai leoni, la Santa Inquisizione ha torturato ferocemente gli eretici, e poi li ha bruciati vivi. Durante il terrore la grande rivoluzione francese ha ghigliottinato i devianti. Tutti sappiamo della fine incredibile che ha fatto la grande rivoluzione russa. Insomma, il pensiero dell’uomo è sempre stato incatenato.
Questa è la più grande tragedia della storia del mondo.
Gli uomini più intelligenti non si sono mai lasciati convincere dalle false ideologie e dalle filosofie ingannatorie. Hanno conservato il loro pensiero libero di volare. Ma prudentemente non lo hanno mai espresso con scritti e parole, i più violenti ed impulsivi non ce l’hanno fatta. Questi sono i martiri di questa vicenda straordinaria.
A me piace immaginare che le cose siano andate così.”
Paolo Villaggio
Il testo raccoglie lettere, frammenti di diario, testimonianze, reazioni, sfoghi. Tutto ciò che racconta l'impatto di un volontario con il sorprendente continente africano. Presentazione di Francesco Grasselli.
Lo stato costituzionale "aperto", il pluralismo, la dignità dell'uomo, i diritti fondamentali, la giustizia costituzionale, la democrazia, la sussidiarietà e il federalismo: un percorso di lettura storico-comparativo dei nodi problematici del "diritto costituzionale europeo" dai primi passi del processo di integrazione fino alle riforme del Trattato di Lisbona.
Cucina e spiritualità = magia in cucina. O più semplicemente un'alchimia alla portata di tutti che, partendo dal qui ed ora, nel posto giusto e al momento giusto, propone 100 ricette pensate con amore, per nutrire mente, corpo e anima in tutte le occasioni e scoprire la propria unica ed irripetibile ricetta della felicità. Preferibilmente vegetariane, l'unica eccezione è il capitolo dedicato specificatamente alle cene per 2, con alcune, sfiziose, ricette di pesce "perché è bello in 2 diventare mare". All'inizio di ogni capitolo si trova sempre una breve meditazione che, in linea con la filosofia di vita esposta nell'introduzione, consente di ritrovare la propria armonia interiore ed entrare in sintonia con la natura e il cibo che ci si accinge a preparare, caricandolo con grande rispetto, di magica energia positiva.
Apprendere e insegnare. Amare ciò che si insegna e coloro ai quali si insegna. Questa l'essenza stessa della Libera Muratoria, dove l'essere Maestri non significa aver compiuto un cammino. Nei testi qui raccolti ciò emerge con estrema chiarezza, testi inediti o di difficile reperibilità, tracce della parte di "viaggio" già compiuta dall'autore che chiede al lettore di comprendere le ragioni di una scelta non facile nella convinzione che, in fin dei conti, la libertà di scegliere è anche inevitabilmente libertà di errare.