La comunicazione sta sempre più diventando un fattore critico di successo per le organizzazioni. Innanzitutto, perché la struttura organizzativa sempre meno gerarchica, la progressiva esternalizzazione delle attività e la creazione di strutture a rete accrescono la dimensione relazionale dell'organizzazione. Inoltre, gli intangible asset (la reputazione, le media relation, il brand, la cultura d'impresa, le relazioni con la comunità locale, ecc.) stanno assumendo un rilievo sempre maggiore nel creare e nel determinare anche il valore economico. Il terzo elemento è legato al principio della creazione del valore nell'interesse degli azionisti e degli stakeholder.
Si tratta di brevi storie sul rapporto tra cibo e spiritualità, tra nutrimento per il corpo e nutrimento per lo spirito. Quello del pranzo o della cena, specialmente per i religiosi, diventa spesso un momento di dono, di condivisione. «Ho messo per iscritto alcuni episodi», scrive l'Autrice, «in cui è stato bello sedersi attorno a un tavolo assaporando sia un buon piatto sia la voglia di stare insieme». Si racconta, per esempio, della visita a sorpresa di papa Francesco a una struttura per anziani, dove si è limitato a chiedere un piatto di riso in bianco; dei tortellini al pollo (che hanno avuto gli onori della cronaca) di mons. Matteo Zuppi e di preti-chef. A chiusura del testo, due ricette delle Clarisse di San Fabiano. Tra cibo, condivisione e narrazione, vengono fuori spaccati di vita e valori in cui credere.
La presente raccolta di saggi vuole essere uno strumento per cogliere i contorni esatti del dibattito sulla datazione dei Vangeli.
E' la storia di una giovane donna alle prese con un problema sanitario per certi versi dilagante che costituisce una minaccia stessa all'evoluzione del genere umano. Stiamo parlando dell'obesità.
L'attuazione di modelli di perequazione finanziaria de mutuo subsidio nelle strutture organizzative della Chiesa assume, specialmente all'indomani del Concilio Vaticano II, una valenza prioritaria. In tale quadro il can. 1271 CIC 1983 positivizza un'inedita forma di introito verticale di flussi finanziari per la carità del Romano Pontefice. Questo modello, che si affianca all'Obolo di San Pietro, rinvia all'antica pratica paolina delle collette nelle comunità cristiane delle origini e al tema della sollicitudo omnium ecclesiarum, ma esprime anche la necessità di estendere il perimetro concettuale della caritas agli uffici centrali di governo della Sede Apostolica. La norma, una novità del nuovo Codex, pone tuttavia problemi giuridici di non facile soluzione. In armonia con i principi conciliari di compartecipazione, sussidiarietà e corresponsabilità, riepiloga il principio-fine della caritas, ma richiede innovativi paradigmi di metodo nell'organizzare le «strutture» in sintonia con gli standard internazionali di razionalità, efficienza e trasparenza della gestione dei flussi finanziari nelle dinamiche di transito centro-periferiche.
James Schwarzenbach, cugino della scrittrice Annemarie Schwarzenbach, è un editore colto e raffinato di Zurigo. La sua è una delle famiglie industriali più ricche della Svizzera. A metà degli anni Sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion. Come suo primo atto promuove un referendum per espellere dal Paese trecentomila stranieri, perlopiù italiani. È l'inizio di una campagna di odio contro i nostri emigrati che durerà anni, e che sfocerà nel voto del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti, perderà la sua sfida solitaria per un pelo. Com'è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si spiega il successo della propaganda xenofoba, posto che la Svizzera dal 1962 al 1974 ha un tasso di disoccupazione inesistente e sono proprio i nostri lavoratori, richiamati in massa dal boom economico, a proiettare il Paese in un benessere che non ha eguali nel mondo? Eppure Schwarzenbach, a capo del primo partito anti-stranieri d'Europa, con toni e parole d'ordine che sembrano usciti dall'odierna retorica populista, fa presa su vasti strati della popolazione spaesata dalla modernizzazione, dalle trasformazioni economiche e sociali e dal '68. Fiuta le insicurezze identitarie e le esaspera. "Svizzeri svegliatevi! Prima gli svizzeri!" sono i suoi slogan, mentre gli annunci immobiliari specificano: "Non si affitta a cani e italiani". In una serrata inchiesta fra racconto e giornalismo, Concetto Vecchio fa rivivere la stagione dell'emigrazione di massa, quando dalle campagne del Meridione e dalle montagne del Nord si andava in cerca di fortuna all'estero. E in un viaggio nella memoria collettiva del nostro Paese, nell'Italia povera del dopoguerra, raccoglie le voci degli emigrati di allora e sottrae all'oblio una storia di ordinario razzismo di cui i nostri connazionali furono vittime.
Giuditta nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegeticoteologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Attraverso documenti e racconti, Davide Vecchi mette in fila tutti i retroscena del petalo più prezioso del "Giglio magico". Dai segreti custoditi nella fondazione Open allo scandalo della banca Etruria che ha investito il padre, Pier Luigi Boschi, vice presidente dell'istituto fino al momento del crack. E proprio i provvedimenti del governo sulla vicenda delle popolari e quella difesa: "Non mi sono mai occupata della banca", hanno rischiato di rottamare il volto gentile della rottamazione renziana. Ma nonostante i colpi Maria Elena è rimasta in sella. Prefazione di Marco Travaglio. Postfazione di Giorgio Meletti.
Che cosa succede nella mente quando ascoltiamo la nostra canzone preferita? Il cervello come elabora l'informazione musicale? Suonare uno strumento favorisce lo sviluppo del bambino? Che cos'è la musicoterapia? E a che cosa è dovuto il suo successo? Il volume, in edizione rivista e aggiornata, risponde a queste e altre domande, presentando le diverse teorie sulla psicologia della musica e gli sviluppi più recenti nell'ambito delle neuroscienze cognitive.
Di Agostino d'Ippona si ricorda sempre che in gioventù era stato un professore di grammatica e retorica, eppure nell'abbondantissima letteratura su di lui scarseggiano gli studi che indagano la sua figura di filosofo del linguaggio. I sei interventi raccolti in questo libro mettono in luce alcune sfaccettature del suo pensiero semiotico-linguistico, che ha esercitato un influsso profondo sulla cultura occidentale, e ragionano su temi quali il ruolo dei segni, l'apprendimento linguistico, la natura della frase, il rapporto fra tempo e linguaggio, la persuasione. La prospettiva storico-teorica che li unifica, senza alcun intento di completezza, fa del libro un interessante invito alla lettura.
Quando muore colpita da uno sparo, Giorgiana Masi ha diciotto anni. È il 12 maggio del 1977. I radicali hanno organizzato una manifestazione in piazza Navona per celebrare il terzo anniversario del referendum sul divorzio e si sono opposti al divieto del ministro Cossiga che, dopo l'omicidio del poliziotto Settimio Passamonti, ha vietato i raduni di piazza. Manca meno di un anno al sequestro Moro e in Italia c'è un clima da guerra civile. Concetto Vecchio riapre l'indagine su un mistero mai dimenticato nel quale un'intera generazione si è riconosciuta alla fine degli anni settanta. E lo fa in prima persona, avanzando indizio dopo indizio in una ricerca appassionata che getta nuova luce su uno dei capitoli più oscuri della storia italiana. Giorgiana sta fuggendo da una carica delle forze dell'ordine sul ponte Garibaldi a Roma quando cade ammazzata. Ma cosa succede esattamente su quel ponte, e soprattutto: perché succede? Nonostante l'omicidio avvenga in un luogo affollato da centinaia di persone, nessuno ha visto niente. Com'è stato possibile? Vecchio compie un viaggio nella memoria: torna sui luoghi, interroga decine di testimoni, recupera le carte sepolte da quarant'anni, ritrova le facce di allora - come il poliziotto Giovanni Santone, la cui foto con la pistola in mano divenne l'immagine simbolo della tragedia -, mette in scena il duello mortale che per decenni ha contrapposto il leader radicale Marco Pannella al ministro dell'Interno Francesco Cossiga. È un dolente tentativo di ricostruire i fatti, nella consapevolezza che a un certo punto "le domande sopravanzano le risposte". Un'indagine storica con una fortissima impronta narrativa capace di parlare non solo alla generazione di Giorgiana, ma anche ai giovani di oggi.