Carlo Maria Martini ci accompagna verso il santo Natale con la saggezza e la profondità delle sue parole. Sette brevissime meditazioni per 4 settimane - con una ripresa alla fine di ogni settimana e uno spazio per scrivere le proprie riflessioni personali -, così da offrire al lettore e devoto un piccolo diario dell’anima con cui pregare e meditare.
Ogni anno, il 25 dicembre, ci scambiamo doni sotto il tradizionale albero: imitiamo così i tre re magi che 2018 anni fa, guidati da una stella cometa fino a Betlemme, festeggiarono la nascita di Gesù nel gelo di una grotta appena riscaldata dal fiato di un bue e di un asino. E se vi dicessimo che ci sono almeno sette fake news nella frase precedente? Che nei Vangeli non si parla di dicembre, non c'è nessuna grotta, né tantomeno buoi o asini, che i magi non erano tre e non erano re, che la stella non era cometa? "Falso Natale" affronta uno dopo l'altro gli elementi della tradizione natalizia e ne ricostruisce l'avventurosa e curiosissima storia: scopriamo per esempio che la data del 25 dicembre è stata scelta (puro marketing evangelico) perché coincideva con la festa pagana dedicata al Sole; che l'albero si è diffuso in tutta Europa come moda aristocratica, introdotta in Italia da Margherita di Savoia e in Inghilterra dalla regina Vittoria; che il bue e l'asinello sono il frutto di un errore di traduzione dall'ebraico al greco; che dietro la Befana bitorzoluta si nasconde addirittura la fulgida dea Diana; che Babbo Natale magari non è stato inventato dalla Coca-Cola, ma reinventato sì; che la festa come la conosciamo oggi non risale oltre il "Canto di Natale" di Dickens e la Rivoluzione industriale, in un tripudio di cartoline e pacchetti argentati. Insomma il Natale è una sciocchezza, una favoletta per sciocchi, una festa consumistica senza senso? Tutt'altro. Ma attraverso le mille storie contenute in questo piccolo libro, Errico Buonanno ci spiega che ogni tradizione culturale o religiosa non nasce mai dal nulla, né rimane incorrotta e intatta per sempre, ma si sedimenta e modifica nei decenni e nei secoli, grazie a continue rielaborazioni, riscritture, contaminazioni e pure casualità. D'altra parte se anche Babbo Natale non esiste, non significa che dobbiamo smettere di crederci.
«I due capitoli del Vangelo dell'infanzia di Matteo (Mt 1-2) mostrano il Volto di Dio nel mistero del bambino Gesù e in questa manifestazione si incontrano figure di straordinario valore: san Giuseppe e i Magi. Questi personaggi manifestano una differente modalità di incontro e di ricerca del Dio vivente, entrambe estremamente significative. Sia san Giuseppe che i Magi vivono la minaccia di Erode. La sfida del male è sempre multiforme, ma ci sono alcuni passaggi ineludibili da affrontare nel nostro cammino. In tutto ciò entrano in gioco molte dimensioni umane quotidiane e decisive della nostra vita: emozioni, potere, sogni, decisioni, amicizia... È quanto ci proponiamo di evidenziare in questo ebook» (dalla Premessa). Giuseppe, i Magi ed Erode davanti al mistero del bambino Gesù.
Libretto per auguri di Natale ‘originali’. Testi poetici e in prosa della letteratura natalizia sono accompagnati da immagini d’arte e della tradizione popolare, a colori. In questa edizione l’attenzione si focalizza sugli animali del presepe, anche loro ‘protagonisti’ della festa della nascita di Gesù.
«Ogni giorno custodisce una gioia». È il messaggio che in queste pagine papa Francesco ripete senza stancarsi. Il Vangelo ci chiede di pregare per chiedere il "pane di oggi", e non per quello di domani. Il Vangelo ci sprona a vivere il presente, senza mai lasciarsi sopraffare dal peso del passato o dall'assillo per il futuro. Ecco allora - scandito sui mesi, le stagioni e i tempi liturgici dell'anno - un libro prezioso per celebrare, ogni giorno, il senso del proprio stare nel mondo. A ogni mese è dedicata una dimensione particolare del quotidiano: affetto, pazienza, lotta, vita, gratuità, gioia, fiducia, riposo, perdono, compassione, cammino, speranza. E se davvero, a Natale, Dio adempie la promessa di spogliarsi della sua divinità per farsi compagno di strada nel viaggio dell'esistenza, allora sapremo accogliere senza paura ogni esperienza che il destino ha in serbo per noi.
"Un quadro deve fiorire come qualcosa di vivo. Deve afferrare qualcosa di inafferrabile" ha scritto Marc Chagall, artista che ha assimilato tre culture - ebraica, russa e occidentale - che in questa raccolta producono una grande suggestione legata al tempo del Natale e della maternità. Una sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia, che esercitò sempre un grande fascino su di lui. Esse rivelano un'interpretazione straordinariamente "umanista" delle scritture anche grazie all'originalissimo uso cromatico, perché "tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti".
«Oggi gli uomini che pur hanno tanti mezzi di felicità esteriore mancano spesso di felicità interiore, quella vera, quella personale, quella profonda e sincera, che per ciascuno desideriamo». Così si esprime Giovanni Battista Montini nelle vesti di Papa Paolo VI, dal 2018 santo, in una delle sue omelie di Natale, che volle celebrare sempre anche nei quartieri periferici di Roma, in quelle borgate povere dove da giovane sacerdote andava con gli universitari. «La sofferenza dei poveri è nostra e vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo». In questi testi il pontefice lombardo si rivolge «all'uomo moderno, qualunque sia il grado di vicinanza o di lontananza con questo mistero natalizio»: «anche per voi, sì, è Natale».
"Il campanile scocca la mezzanotte santa" è uno dei ritornelli natalizi nell'orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni Settanta e Ottanta. Dai libri di lettura delle scuole elementari ecco un gioco della memoria e dell'immaginario collettivo. Chi non ricorda le poesie di Gozzano, Ada Negri, Rodari o Piumini? Molte sono raccolte in questa antologia, con le illustrazioni originali, su Gesù Bambino, presepe, albero di Natale, befana e anno nuovo. A ridarci un'infanzia mai perduta.
«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell'esistenza in un periodo dell'anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve».
Leila è la bellissima figlia del Re di Persia, Tulipano un giovane nomade del deserto. In comune non hanno nulla, se non un sogno e lo stesso cielo sulla testa, segnato dalla luce della stella cometa. La loro storia d’amore, un viaggio che segue il percorso della stella, riuscirà a superare ogni difficoltà davanti alla culla improvvisata di un bambino deposto in una mangiatoia.
L'orazione Sul natale di Gregorio di Nissa viene presentata per la prima volta tradotta in una lingua moderna. Si tratta di un'opera oratoria molto importante nella quale il Nisseno tocca i punti più rilevanti dell'Incarnazione sia dal punto vista prettamente teologico e dottrinale, attraverso una riflessione sulla natura divino-umana di Cristo, sia sotto il profilo antropologico e morale, mediante una disamina degli effetti che l'avvento del Signore ha nel destino, terreno e ultraterreno, dell'uomo.
Ammettiamolo: Natale è tempo di scelte. E il più divisivo. Gli schieramenti principali, in realtà, prima di azzuffarsi sulle alternative pranzo o cenone, albero o presepe, panettone o pandoro, si confrontano proprio sulla festa in sé. Quell'atmosfera che per alcuni significa magia, soffici nevicate e insondabile desiderio di bontà, per altri è più semplicemente inutile stress e insopportabile routine. Ed ecco dunque fronteggiarsi gli irriducibili amanti del Natale e i contrari a priori. Tra la formazione dei folletti di Santa Claus e quella degli inguaribili Grinch allergici a ogni manifestazione di buoni sentimenti d'occasione si cela, tuttavia, un'inesplorata terra di mezzo ricca di sfumature. Questa raccolta nasce proprio dal desiderio di avventurarsi lungo questa strada e soddisfare le esigenze di chi, stanco delle opposizioni un po' bidimensionali e scontate, cerca punti di vista originali e nuove vie da percorrere. In questo volume le voci uniche dei più amati autori italiani contemporanei e le più originali penne internazionali si alternano per guidarvi in un viaggio all'insegna dell'inatteso. Se Pino Cacucci, Gianrico Carofiglio, Piero Colaprico e Antonio Pascale vi accompagneranno lungo le più oscure vie del male, Maeve Brennan, James Herriot, Roberto Perrone e Nadia Terranova vi mostreranno che anche il più classico dei Natali nasconde delle crepe. Andrea Molesini, Luca Ricci e Jean Stafford vi presenteranno tre insospettabili protagonisti alle prese con lo spirito natalizio, mentre Morley Callaghan, Mavis Gallant e James Thurber vi daranno prova dell'importanza di sapersi lasciare sorprendere. E se le sorprese migliori, in fondo, sono quelle in grado di scardinare le nostre aspettative, il Natale non è esente da questa regola: ogni Natale ha un suo perché. Purché non sembri Natale.