Guidata da David Canter e dai suoi collaboratori, la nuova disciplina della Psicologia Investigativa è emersa da un quarto di secolo di ricerca e di coinvolgimento in molti casi reali. Questo testo innovativo è il primo a fornire una panoramica dettagliata del settore, dai lavori seminali fino agli studi più recenti, includendo anche la descrizione di inediti rapporti interni. Fornisce dunque al lettore un quadro di riferimento per esplorare questo entusiasmante terreno, combinando teoria e azione. Gli oggetti di studio e le caratteristiche della Psicologia Investigativa sono: l'intera gamma dei crimini, dalla frode al terrorismo, compresi i furti con scasso, omicidi seriali, incendi dolosi, stupri e criminalità organizzata; l'utilizzo di metodologie importanti, incluse, scale multidimensionali, l'approccio Radex e la Social Network Analysis; la profilazione geografica degli autori di reato, supportata da un'analisi dettagliata dei processi psicologici sottostanti che ne fanno un considerevole strumento di supporto alle decisioni investigative; l'intera gamma di attività investigative, tra cui l'efficace raccolta di informazioni, l'individuazione dell'inganno e lo sviluppo di sistemi di supporto decisionale. Questo testo introduce un nuovo ed entusiasmante paradigma per un'ampia gamma di contributi psicologici a tutte le forme di indagine all'interno e al di fuori delle forze dell'ordine. Ogni capitolo presenta casi reali e citazioni di autori di reato e si conclude con domande per la discussione e la ricerca. Un libro per i corsi di laurea e post-laurea di psicologia applicata e forense, criminologia, studi socio-legali e discipline affini.
Questo manuale fornisce un quadro completo della psicologia dello sviluppo. Dopo una descrizione delle principali teorie dello sviluppo - da quelle classiche a quelle più recenti - sono presentati i metodi di indagine più comunemente utilizzati per studiare lo sviluppo e sono trattati i diversi domini in cui l'individuo concretamente si sviluppa: fisico, motorio, percettivo e cognitivo. Sono poi illustrati i processi di acquisizione del linguaggio e del comportamento comunicativo, lo sviluppo sociale, affettivo, emotivo e morale. Questa nuova edizione contiene numerosi aggiornamenti relativi a temi che hanno acquisito rilevanza nella ricerca recente.
Gli oltre settant'anni di storia repubblicana sono stati segnati da trasformazioni epocali dell'Italia, divenuta uno dei Paesi più industrializzati del mondo. La diffusione di un benessere finora mai conosciuto è stata accompagnata da fenomeni sociali dirompenti e talora drammatici. La mentalità e i costumi si sono radicalmente modificati, così che, a distanza di pochi decenni, l'Italia della II guerra mondiale e del dopoguerra appare irriconoscibile e dimenticata. Questo libro si propone di ricostruire l'evoluzione storica del nostro Paese, a partire dalla fine del conflitto mondiale e dalla scelta per la Repubblica nel 1946. Gli autori hanno dato spazio non soltanto alle decisive vicende politiche e istituzionali, ma anche alle citate trasformazioni sociali, senza dimenticare il fenomeno mafioso, l'impatto dei mass media, gli sviluppi del volontariato sociale, il ruolo della Chiesa. Importanti sono le pagine dedicate alla storia e alla memoria delle vittime della violenza terroristica, delle mafie e delle tante tragedie "naturali" che hanno segnato la nostra storia nazionale. Da questo libro emerge altresì la storia di un sistema politico perennemente fragile, passato attraverso le fasi dell'alleanza resistenziale, poi della Guerra fredda e del centrismo, in seguito del centro-sinistra, della "solidarietà nazionale" e del "Pentapartito". A dispetto delle apparenze, la fragilità è rimasta negli ultimi tre decenni, segnati dall'alternanza tra centro-destra e centro-sinistra, fino al terremoto elettorale del 4 marzo 2018. Questo ulteriore aggiornamento, redatto nel giugno 2019, propone una sommaria ricostruzione - più di cronaca che di storia - del quadriennio intercorso tra l'ascesa alla guida del governo di Matteo Renzi e la nuova situazione politica scaturita dal voto del 4 marzo 2018. L'aggiornamento è stato esteso anche all'ampia bibliografia che correda il testo.
«L’incidenza della Legge circa lo svincolarsi della libertà dallo stato di mera potenzialità» e «il rapporto causale che intercorre tra due libertà situate a gradi diversi di attuazione» sono i due plessi vitali su cui Edda Ducci riflette nelle pagine di questo attualissimo libretto. Essi rappresentano «tratti di un lento camminare, in cui avvertire una crescente sensazione d’ignoranza, proporzionata all’approfondirsi e all’esistenzializzarsi dell’analisi». Il compito affinché ci si possa direzionare verso il cammino che porta alla Libertà, l’autrice lo delega all’educazione, ad una «forza debole», attraverso cui può passare l’umanazione e senza cui può dilagare la disumanazione. Sono pagine che non hanno la pretesa di essere esaustive, che non intendono essere il resoconto di un’indagine; pretendono molto meno, «essere un “brogliaccio” di future riflessioni per chi legge», come lo sono state per la stessa autrice. Il loro fine è quello di far sentire e comprendere come il limite sia essenziale ad ogni superamento, ad ogni ipotesi di trasgressione, ad ogni crescita del potenziale, di quel misterioso potenziale umano «dicibile come il diventare l’io che si è».
Il volume indaga l'emergere di nuove forme di centralità, fisiche e virtuali, nel mondo contemporaneo in seguito alla crisi pandemica del 2020. A partire da una disamina delle accelerazioni impresse dai lockdown nazionali ai processi economici e politici promossi dal Green New Deal, gli autori analizzano i mutamenti avvenuti a livello globale e locale nei luoghi e nei "non-luoghi" più rappresentativi della cultura contemporanea. Centri storici e aree metropolitane, centralità del consumo e città del divertimento, conurbazioni e aree extraurbane, che già tentavano di adattarsi ai cambiamenti dettati dall'economia digitale e dal paradigma dello smart living, con l'incedere della pandemia si sono dovuti confrontare con i mutamenti che essa ha introdotto negli stili di vita, di produzione e di consumo tipici del mondo globalizzato. La cultura della circolazione delle persone e delle merci, che aveva connotato la postmodernità soprattutto negli anni Duemila favorendo il fiorire di economie del turismo ed esperienze di consumo che attingevano dall'universo audiovisivo contemporaneo e dalle sue narrazioni, con lo shock pandemico sembra aver rovesciato la prospettiva, ibridandosi con le molteplici forme di interazione virtuale e conferendo inediti significati a quei sistemi complessi di relazioni che sono i centri e i territori.
A quasi settant’anni dalla prima uscita di questo Manuale, la presente edizione, come le precedenti, tenta di dare testimonianza delle più recenti novità legislative e dei principali problemi che la prassi ha evidenziato. Particolare attenzione è stata dedicata alle regole in materia di gestione dell’impresa e di amministrazione delle società introdotte dagli articoli del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza già entrati in vigore. Si è anche tenuto conto, con realistica prudenza, dei principali aspetti di tale codice, che, benché non ancora operativi, già potrebbero disegnare le linee fondamentali della disciplina delle procedure concorsuali di imminente introduzione ed orientarne l’interpretazione.
Le attuali tendenze evolutive del sistema hanno inoltre suggerito una complessiva riorganizzazione dell’esposizione degli istituti, che ha comportato una diversa collocazione di tematiche già trattate nelle precedenti edizioni: si pensi, in particolare, alla tutela dei consumatori, che si è deciso di analizzare congiuntamente alla disciplina della concorrenza, al fine di offrire al lettore una considerazione unitaria delle esigenze del mercato complessivamente considerato.
Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata e ampliata, affronta il tema del colloquio clinico, all’interno di un più ampio discorso sulla diagnosi e sul processo diagnostico che, nella prospettiva degli Autori, costituiscono il quadro di riferimento concettuale all’interno del quale il colloquio clinico può esprimere in modo ottimale la propria efficacia ed efficienza.
Presentazione del volume
La conduzione di un colloquio clinico è un compito complesso: attraverso l'ascolto del paziente, la formulazione di domande e alcuni interventi mirati, il clinico deve raccogliere una serie di dati e dar loro un significato all'interno della storia evolutiva del paziente, individuandone le competenze acquisite, i punti di forza e/o di debolezza, i possibili arresti o ritardi nello sviluppo di particolari aree e il funzionamento generale.
Ogni colloquio rappresenta un episodio relazionale a sé: la specificità della condizione patologica, i limiti imposti dalla personalità del paziente, le sollecitazioni che quest'ultima esercita sull'individualità del clinico condizionano i modi e i contenuti dell'interazione, le possibilità di impiego dei modelli proposti in letteratura o delle diverse "tecniche", gli stessi passaggi del ragionamento clinico.
Il volume - in questa nuova edizione aggiornata - propone una sistematizzazione approfondita di tutti questi temi, insieme a un più ampio discorso sulla diagnosi e sul processo diagnostico, che costituiscono il quadro di riferimento concettuale all'interno del quale il colloquio clinico può esprimere in modo ottimale la propria efficacia ed efficienza.
In una prospettiva "professionalizzante", numerose esemplificazioni cliniche si affiancano a un'ampia revisione della letteratura e alla descrizione dei principali sistemi diagnostici oggi in uso: dal DSM-5 al recentissimo PDM-2.
Franco Del Corno, psicologo e psicoterapeuta, è socio fondatore dell'Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP) e di ARP Studio Associato. Tra le sue numerose pubblicazioni, per i nostri tipi ha curato - con Margherita Lang - la serie dei cinque volumi Psicologia clinica.
Margherita Lang, psicologa, psicoterapeuta e psicoanalista SPI, è professore ordinario di Psicologia dinamica presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, socio fondatore dell'Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP) e di ARP Studio Associato. Tra le sue numerose pubblicazioni, per i nostri tipi ha curato - con Franco Del Corno - la serie dei cinque volumi Psicologia clinica.
Francesca Menozzi, psicologa e specializzanda in psicoterapia, collabora con ARP Studio Associato ed è socio dell'Associazione per la Ricerca in Psicologia clinica (ARP).
INDICE
PARTE I – Politica e diritto nel pensiero sociologico
Capitolo primo – Un quadro di insieme
1. Premesse
2. Sociologia, sapere interdisciplinare
3. Il pensiero sociologico, tra politica ed esperienza
Capitolo secondo – Un richiamo alla sociologia delle origini.
1. Prologo
2. Stati e regimi in Auguste Comte (1798-1857)
3. Libertà e individualità in Herbert Spencer (1820-1903).
4. La lotta di classe di Karl Marx (1818-1883)
5. Genesi e funzionamento delle istituzioni in Émile Durkheim (1858-1917)
6. Comunità e società in Ferdinand Tönnies (1855-1936)
7. Max Weber (1864-1920) e i processi di dominio
Capitolo terzo – Un richiamo alla sociologia americana e italiana
1. Discriminazione e ineguaglianza nella sociologia americana
2. Cittadinanza e diversità in Talcot Parsons (1902-1979)
3. Politica e diritto nella sociologia italiana, a partire da Don Luigi Sturzo (1871-1959)
4. Istituzione e politica in Achille Ardigò (1921-2008)
5. Movimenti collettivi e istituzioni: Francesco Alberoni (1929)
Capitolo quarto – Legge e istituzione nel pensiero sociologico
1. Premesse
2. Normatività, politica ed esperienzialità
2.1 Utilità, opportunità e abitudini sociali
2.2 Lavoro, economia e società
2.3 Politica e società
3. Organizzazione e dinamiche sociali nei principali modelli teorici
3.1. Classi, gruppi e associazioni nell’azione sociale
3.2. Legge e organizzazione nello strutturalismo
3.3. Istituzioni e politica nel funzionalismo
4. Pluralismo, multiculturalismo e secolarismo: l’età secolare
4.1 Incommensurabilità e decostruzione
4.2 Comunitarismo e sentimento secolarista
5. Sociologia relazionale e società dell’umano: comprendere le differenze per conciliarle
6. Utilitarismo educativo e culturale
6.1. Società dell’educazione e della formazione
6.2. Istruzione orizzontale
PARTE II – Politica della Comunicazione
Capitolo quinto – Il campo della ricerca
1. Il merito
2. Il metodo
Capitolo sesto – Origini
1. Incidenza della comunicazione su politica e diritto, nel tempo
2. Relazioni politiche e informazioni giuridiche morse
3. Decisori politici della comunicazione nella società contemporanea
3.1 Politica della comunicazione telefonica
3.2 Politica dell’informazione attraverso radio e televisione
3.3 Disciplina e politica della telefonia mobile
4. Considerazioni conclusive
Capitolo settimo – Il ruolo della politica nella rivoluzione della comunicazione1. Dalla guerra fredda alla rete dell’Arpa
2. La politica della comunicazione, dalla cortina di ferro a Giochi senza frontiere
3. L’incidenza delle scelte politiche sull’apertura della rete
3.1 Il caso Lindsay Maguire contro Sydney Organising Committee for the Olympic Games
3.2 Www Olimpiadi di Beijing 2008: accesso negato
4. Considerazioni conclusive
Capitolo ottavo – Processi politico-comunicativi nell’era di internet
1. Politica, immigrazione e comunicazione
2. Nuovi processi politici e giuridici del world wide web
3. Gli internet non users
4. Cittadinanza internettiana
5. Norme giuridiche di comportamento su internet
6. Il codice per la tutela dei dati on line
Capitolo nono – Processi giuridici e politici in relazione a internet
1. Forme e tutela di comunicazione on line
2. I processi di acquisizione di beni e servizi on line
3. Internet e finanza (di Angelo Crisafulli)
3.1 Organizzativo
3.2 Informativo
3.3 Distributivo/Commerciale
3.4 Considerazioni finali
4. Internet.it
5. Disciplina e politica dei social in Italia
6. Il mondo del malaware: tutela e diciplina politico-giuridica
7. Cittadinanza millennials, reale e virtuale
8. Considerazioni conclusive
Capitolo decimo – Sesto potere
1. I processi di e-democracy e e-government
2. Al voto! On line…?
3. Allargare il consenso nel web
3.1 Nella rete di Obama.
3.2 Un’Opera trasparente
4. Agenda settings, spirale del silenzio e fake news
5. Considerazioni conclusive
Capitolo undecimo – Epilogo
1. Considerazioni riepilogative
2. Dinamiche e processi politico-comunicativi e giuridici in prospettiva
3. Soggetto di diritto e politica nella società contemporanea della comunicazione
Questo libro parla di viaggi, ma il viaggio di cui parla Raniero Regni è quello metaforico e concreto insieme dell'eterno incontro/scontro/relazione con l'altro. Si parla del viaggio come metafora dell'educazione, della relazione intersoggettiva e dell'intera esistenza, frutto di un viaggio da un capo all'altro della vita, dei viaggi vissuti concretamente, intesi come immagini di vita vissuta per analizzare infine l'idea della partenza e del ritorno. È un libro di punti interrogativi, di domande e risposte che assumono tutto il loro spessore pedagogico e filosofico insieme; un viaggio per tutti e di tutti, senza limiti d'età, che si rinnova in ogni stagione dell'esistenza umana.
Per molti secoli la considerazione e la condizione dei bambini è stata molto difficile, anche in una società, come quella medievale, che era costruita attorno al messaggio evangelico. Il "se non ritornerete come bambini- di Gesù risuonava dalle Sacre Scritture, ma sembrava non penetrare negli animi degli adulti, quando si rivolgevano al mondo dell'infanzia. Il libro ci fa comprendere il perché di tante difficoltà per i piccoli e come si sono create le premesse per la loro comprensione e il loro apprezzamento come persone. L'autore ci accompagna in un percorso affascinante: all'ascolto di pensatori autorevoli (Agostino, Ambrogio, Anselmo di Canterbury...), papi e educatori, fino a Tommaso d'Aquino e Bonaventura... ispiratori di Dante Alighieri anche su questo tema. Senza dimenticare san Francesco e la sua speciale attenzione per l'infanzia. «Gli adulti hanno paura dei bambini. Senza dubbio, possono dissimulare o travestire in mille modi quella paura: da affetto, da cura, da preoccupazione, da severità. E sanno anche dominarli: terrorizzandoli, seducendoli, corrompendoli, violentandoli, ingannandoli, obbligandoli, trascurandoli. Quel che resta più difficile, tuttavia, è prenderli per quello che sono...» Dalla prefazione di Franco Cardini.
Joy of moving è stato creato per far giocare i bambini, quindi è ricco di giochi. Ma non si limita a offrirne una valigia piena: consente di comprendere anche quale sia la logica di questi giochi, inventati o reinventati per dare al lettore le chiavi del movimento. Perché non si perda nei meandri delle oltre 600 pagine dell’opera, gli viene consegnato un filo di Arianna che lo condurrà, insieme ai bambini, a essere autonomo interprete del gioco, del gioco per la vita. Il volume è composto da due parti complementari, ricche di ponti che le collegano, contaminando la teoria con la pratica e la pratica con la teoria. La prima parte tratteggia, capitolo dopo capitolo, un metodo educativo che trascende i confini dell’educazione e che nella seconda parte trova la sua esemplificazione.