Le notizie del diavolo, oggi conosciute come fake news, non nascono con internet ma sono antiche quanto il mondo. Dagli albori della guerra di Troia, fino alle manipolazioni digitali di oggi e all'uso spregiudicato degli algoritmi, l'ombra oscura della disinformazione, simile a un veleno inodore e insapore, accompagna e avvelena ogni tipo di nostra comunicazione, privata e pubblica, giornalistica e scientifica, letteraria e commerciale. Prolungando in forme diverse l'arte della guerra e della politica, la disinformazione si è ingigantita insieme con lo sviluppo dei mass media, e oggi ha raggiunto il culmine attraverso il mezzo digitale. Nessuno può sperare di esserne immune e anzi, come si usa dire a proposito del diavolo, uno dei suoi trucchi è quello di far credere che non esista. Per contrastarla abbiamo bisogno di conoscerne la storia, le motivazioni e le tecniche. "Ultime notizie dal diavolo" di Dario Fertilio si propone come un manuale di autodifesa e uno strumento di libertà contro le menzogne di massa.
Il volume approfondisce alcuni temi che sono diventati cruciali nel dibattito sul giornalismo contemporaneo con l'avvento del web. L'utilizzo sempre più pervasivo della rete, e soprattutto la diffusione di dispositivi che consentono a tutti di filmare e poi riportare in tempo reale fatti un tempo trattati esclusivamente dai giornalisti, rende necessario riflettere tanto sugli eventi, quanto sui mutamenti mediali che si stanno verificando. Affrontando sia il versante teorico, che si fonda sull'attuale letteratura in sociologia dei media, sia il coté relativo alla realtà della professione e agli strumenti del mestiere, il volume propone l'analisi di chi il giornalismo lo studia teoricamente e lo vive quotidianamente sul campo. Prefazione di Pier Cesare Rivoltella.
In un momento di grande disorientamento politico e morale, in cui tornano in voga concetti pericolosi come quello di "razza" e i discorsi denigratori sono legittimati anche da politici di primo piano, sembra quasi che l'odio non abbia più anticorpi e freni sociali: i discorsi razzisti si diffondono come virus e passano dalla sfera virtuale, social, a quella giornalistica e mediale. Come opporsi a questo meccanismo discorsivo? Un primo passo da compiere può essere quello di uscire dalla narrazione emotiva della cronaca e, mettendo in azione le discipline umanistiche, trovare delle chiavi di lettura in grado di restituire tutta la complessità del fenomeno, così da poterlo raccontare. Il volume propone un'analisi che permette di conoscere la dimensione strutturale dei discorsi dell'odio, di mostrarne le dinamiche funzionali e gli effetti che producono, in altre parole di smascherarli. Prefazione di Marcel Danesi.
Con l’avvento dei social media, la politica è entrata in una nuova era. Gli attori tradizionali – partiti, sindacati, élites – sono rimpiazzati da protagonisti e reti di relazioni inediti e imprevedibili. Un cambiamento che avviene con una velocità senza precedenti. Al centro del processo, la connettività della rete che sostituisce antichi legami e gerarchie. Può la politica riprendere il comando e il destino di questa sfida? Per riuscirvi, il Principe digitale dovrà avere tre teste. Quella carismatica del leader. Quella gramsciana del partito nuovo. E quella del popolo sovrano, cui spetta – in prima e ultima istanza – lo scettro.
Con "Lessico amoroso" Massimo Recalcati ha dato vita a un'operazione culturale che riprende e aggiorna i "Comizi d'amore" di Pasolini: partendo dalla constatazione del fatto che "non sappiamo più parlare d'amore", Recalcati ha usato la televisione per provare a ridare una lingua poetica all'amore. Il volume, che contiene un dialogo inedito tra Recalcati e i due curatori, raccoglie una serie di saggi di psicoanalisti, filosofi, giornalisti che provano a indagare, in tutti i suoi aspetti, l'esperimento del "Lessico amoroso" e i suoi effetti in un serrato dialogo con il pensiero di Recalcati.
Più di due miliardi di utenti attivi fanno di Facebook la 'piazza' più frequentata al mondo. La quantità di dati personali ceduta involontariamente dopo aver eseguito l'accesso al social network è sconcertante. Qualsiasi attività o interazione sulla piattaforma viene registrata e incrementa un profilo individuale di preferenze che Facebook mette a disposizione degli inserzionisti, e non solo. Il sistema fa sì che gli annunci siano sempre più mirati e al tempo stesso ispessisce il filtro delle notizie e dei contenuti che vediamo. Il nostro comportamento online ci imprigiona così in una realtà parziale; studiata per noi, che ci piace e dalla quale tutti più o meno dipendiamo. Partendo dalla lungimirante idea di Mark Zuckerberg di connettere le persone nel mondo, Roger McNamee ripercorre la storia del social network, analizzando gli strumenti che la piattaforma ha adottato negli anni per perfezionare la tecnologia alla base del suo vincente modello di business, ed evidenzia i gravi rischi per la salute personale e le conseguenze di carattere sociale e politico che possono derivare da un enorme potere di persuasione. McNamee lancia un monito: iniziare a essere scettici verso i benefici apparenti della tecnologia. La conoscenza dei rischi e la prevenzione dei danni attraverso un utilizzo più consapevole dei social network e della rete in generale può ricondurre la tecnologia al suo scopo originario secondo etica: quello di soddisfare i bisogni dell'uomo.
Come si diventa il ricercato numero uno dalle più potenti agenzie di sicurezza del mondo occidentale, quando sei stato un bambino introverso e geniale, un ragazzo fragile e idealista? Quando si rende conto che il Paese che serve sta tradendo tutti gli ideali in cui crede, Edward Snowden, funzionario della CIA e consulente della NSA, diventa la talpa del Datagate, lo scandalo che ha rivelato al mondo l'esistenza di un programma illegale di sorveglianza digitale di massa che consentiva al governo statunitense di spiare praticamente chiunque sulla faccia della terra. Il suo J'accuse infrange per sempre l'illusione del sogno americano. È il 2013. E quell'uomo sta per dire addio alla vita come la conosceva. Sei anni dopo, dalle pagine di questa intensa autobiografia, Snowden rivela per la prima volta il proprio ruolo nella creazione della tecnologia che ha consegnato agli Stati Uniti un'arma troppo potente per qualunque governo intenda conservarsi democratico, e cosa lo ha spinto a denunciarne infine l'esistenza. Scritto con genio, grazia, passione e una fede incrollabile nel valore dell'onestà, «Errore di sistema» è una testimonianza cruciale dell'età digitale in cui viviamo, destinato a diventare un classico imprescindibile.
I cambiamenti culturali e l'intenso uso del digitale quanto hanno modificato e condizionano tempi e modalità di crescita dei ragazzi? Quali sfide educative sono chiamati a gestire i genitori e gli educatori negli anni della scuola superiore?
Questo libro si rivolge ai genitori che ancora credono nel loro ruolo insostituibile nel percorso adolescenze dei figli e ad adulti di riferimento disposti a spendersi nel lavoro formativo. Vengono forniti non ricette precostituite, ma princìpi validi e linee operative che chiedono di mettere in gioco la libertà e il rischio educativo. I temi trattati riguardano l'attuale definizione dell'adolescenza e la possibilità di porle un "limite", le dipendenze che ne ostacolano il percorso, quali possano essere gli spazi d'azione degli educatori, in particolare i genitori. Il contesto esplorato è la scuola superiore: l'orientamento alla scelta, lo studio... Ma l'oggetto di osservazione privilegiato sono le relazioni, con attenzione alle problematiche didattiche ed educative.
Gianpiero Camiciotti, psicologo, docente w dirigente scolastico, possiede un'esperienza pluriennale nell'insegnamento e nel supporto psico-pedagogico a famiglie e adolescenti. Tra le sue pubblicazioni: L'orientamento personale dell'alunno (Le Monnier, 1981) e Tuo figlio adolescente (Ares, 1995).
Alessandra Modugno, docente di filosofia nell'Università di Genova, si occupa di ricerca in àmbito antropologico e metafisico, ma anche di didattica e orientamento. Tra le sue pubblicazioni: Appassionati alla realtà (Armando, 2011) e Pensare criticamente. Verità e competenze argomentativi (Carocci, 2018).
Le nuove tecnologie alla base della comunicazione digitale contemporanea ci fanno credere di essere meno isolati perché sempre connessi. Si tratta in realtà di una concezione del tutto illusoria: i nostri profili online esistono in funzione del numero dei contatti, tracce inanimate e intercambiabili che non fanno che acuire il nostro senso di solitudine. Allo stesso tempo demandiamo ai robot funzioni sempre più intime e invasive, dall'affidamento dei nostri figli alla loro trasformazione in veri e propri partner sentimentali. Questo il paradosso indagato dall'autrice: mentre gli amici in rete sono presenze prive di sostanza, molti desiderano, talvolta disperatamente, attribuire e ricevere dai robot emozioni umane. "Insieme ma soli" è una storia di dissociazione emotiva, ma anche di speranza, perché anche dove la saturazione digitale è più invasiva, molti, soprattutto fra i giovani, si interrogano su cosa sia davvero il rapporto umano, e chiedono il ritorno a forme più naturali di relazione.
Perché è importante acquisire delle competenze comunicative? Quali sono le chiavi di una comunicazione efficace? Pietro Lombardo, con una lunga esperienza di formatore, illustra quali sono i fondamentali principi della comunicazione etica, attraverso cui costruire il ponte della relazione umana. Egli afferma che la comunicazione è uno strumento attraverso cui accrescere la propria salute psicofisica, divenire persone autentiche, superare i conflitti e crescere sia a livello individuale che interpersonale. Una lettura ricca di stimoli, consigli e pratici esempi che permetteranno di migliorare le proprie abilità comunicative.
Introduzione
Editoriale. Fra apocalittici e integrati (pag. 11)
L. Hogan, M. Becka- J.J. Vila- Cha
Tecnologia: fra Apocalisse e integrazione
1. La tecnologia: questioni fondamentali
1.1 P. Dumouchel, L'impatto della tecnologia: fondamenti antropologici (pag. 23)
1.2 B. P. Gocke, Gli ideali dell'umanità alla luce della biologia di sintesi e dell'intelligenza artificiale (pag. 35)
1.3 P. Benanti, Intelligenze artificiali, robot, beo-ingegneria e cyborg: nuove sfide tecnologiche? (pag. 46)
1.4 D. Burkard, Scienza e Chiesa: scontro implacabile? Un parere dal punto di vista della storia della Chiesa (pag. 62)
2. Razionalità tecnologica e critica post-coloniale
2.1 P. Kanyandago, Persistenza del colonialismo e tecnologia moderna. Una riflessione antropologica da una prospettiva africana (pag. 76)
2.2 K. Pandikattu, Tecnologia e valori culturali. Prospettive dell'India (pag. 87)
3. La tecnologia al servizio dell'umanità
3.1 S.A. Bong, La tecnologia al servizio dell'umanità. Prospettive su genere e inclusione (pag. 99)
3.2 J. Loh, Responsabilità vecchie o responsabilità nuove? I pro e i contro di una trasformazione della responsabilità (pag. 111)
3.3 J. Erickson, Creatività tossica, tempo profondo e piacere morale: una ecospiritualità della tecnologia (pag. 122)
Forum Teologico
1. E. Galavotti, Istanze del rinnovamento teologico a partire dal Vaticano II (pag. 137)
2. L- Paris, Teologia in Italia oggi (pag. 147)
3. S. P. Finn, Linee - guida per un investimento conforme alla fede (pag. 157)
4. J. Sobrino, Oscar Romero: essere umano, cristiano e arcivescovo esemplare (pag. 163)
Rassegna bibliografica internazionale
Il giornalismo non è morto e non morirà, almeno finché ci saranno notizie e storie da raccontare, e finché ci sarà un pubblico. Ma è innegabile che siamo tutti alla ricerca di nuovi modelli per aggirare la crisi. In questo senso il digitale offre enormi opportunità che vanno analizzate, studiate, capite e messe in pratica. E bisogna farlo seguendo due stelle polari: l'attenzione per il lettore e quella per i contenuti. In quest'ottica, seo, social, membership, paywall, newsletter, instant messaging, metriche, non sono più semplicemente parole di moda, ma diventano strumenti organici che vanno a comporre nuove e fondamentali competenze che non possono mancare al giornalista di oggi e di domani: il digitai content management. Questo testo è una guida contemporanea, teorica e pratica, pensata per il giornalista o per gruppi di giornalisti che vogliano acquisire nuove competenze, sia per metterle al servizio di grandi testate e gruppi editoriali, sia per intraprendere proprie strade alternative indipendenti, con uno sguardo all'autoimprenditorialità.