Il volume affronta una doppia domanda storica: la clausura di Chiara è stata un valore da lei scelto fin da subito o una necessità accettata per integrare la sua proposta di vita nella società del tempo? L'autore tenta di dare una risposta a partire dalle fonti storiche.
La castità per il Regno dei Cieli è anzitutto una grazia che Dio concede alle persone che chiama a seguirlo più da vicino, a consacrare la loro vita totalmente a Lui.
Si può affermare senza timore, che la qualità umana e spirituale di una Provincia religiosa e di un Istituto dipende dalla qualità della formazione iniziale. Una buona formazione dà come risultato, Religiosi centrati nella vita e solidamente preparati per svolgere un apostolato nel mondo di oggi.
Com'è tradizione, verso la fine di novembre di ogni anno, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, organizza un Convegno per la Vita Consacrata. Il tema del 2011 non poteva essere altro che la partecipazione della Vita Consacrata alla Nuova Evangelizzazione.
Dopo trent'anni, un giornalista che ricerca torna in un Monastero di clausura e realizza un'intervista che riguarda la scelta di un gruppo di donne che dal silenzio ci parla del senso della vita, della politica, del potere, della cultura, della Chiesa, del sesso e della maternità. Le risposte arrivano al cuore della questione umana e scardinano decenni di timidezze e un'infinità di pregiudizi. Non solo: dalla clausura, queste donne si mettono in gioco con il popolo della rete e si confrontano con un mondo che, spesso, non ha neppure sentito parlare di contemplazione, di castità, di verità. Ne emerge un dialogo potente, libero e senza schemi tra chi vive immerso in una costante offerta di sé a Dio e chi naviga in una cultura globalizzata che non riconosce il senso dell'eterno.
Descrizione dell'opera
Predicare e confessare, ascoltare e benedire, pregare e studiare, accogliere e amministrare. Sono solo alcuni dei verbi che accompagnano i gesti e le azioni che i preti compiono abitualmente dando forma al loro stile presbiterale. Uno stile che viene approfondito nel volume attraverso gli articoli che due parroci di Milano hanno scritto con passione e intelligenza pastorale per il periodico Settimana dei dehoniani di Bologna.
Frammenti di vita quotidiana si alternano a riflessioni sulla qualità evangelica del ministero e sulla formazione permanente, con il preciso avvertimento che «l'aura sacrale e la garanzia del ruolo sociale non servono più e non sono più raggiungibili». Fare i conti con i propri limiti e le proprie possibilità, con i propri difetti e i propri pregi, costituisce un esercizio necessario per un prete, come per ogni uomo, perché «nessuno dei compiti a cui il sacerdote è chiamato esige una impossibile perfezione». Le comunità pretendono molto, ma non l'assenza di errori, e soprattutto sanno riconoscere e apprezzare parole e comportamenti autentici.
Sommario
Introduzione. Accogliere. Accompagnare. Amministrare. Ascoltare. Battezzare. Benedire. Cambiare (parrocchia). Celebrare. Collaborare. Confessare. Congedare (celebrare le esequie). Predicare. Pregare. Presiedere (il Consiglio pastorale). Rallentare. Sburocratizzare. Scrivere. Servire. Studiare. Visitare gli infermi. Per concludere: l'esperienza della conversione.
Note sugli autori
DAVIDE CALDIROLA è nato nel 1963 ed è prete della diocesi di Milano dal 1987. Accompagna giornate di ritiro per clero e operatori pastorali e corsi di esercizi spirituali; collabora con alcuni istituti secolari e con i missionari del Pime. Ha pubblicato articoli e testi di itinerari biblici. Attualmente è parroco di due parrocchie unite in «Comunità pastorale» nella città di Milano.
ANTONIO TORRESIN, sacerdote della diocesi di Milano dal 1985, ha svolto il suo ministero sia in parrocchia sia facendo parte della équipe di Formazione Permanente del Clero. Collabora con la rivista Il Regno. Dopo dieci anni di stretta collaborazione con don Davide Caldirola nella medesima parrocchia di Milano, è ora parroco di San Vito al Giambellino.
INSIEME presso le EDB hanno pubblicato Cafarnao: il pane della fede. Diventare discepoli (2011).
Questo breve manuale sulla formazione umana intende essere solo uno strumento di consultazione e proporre suggerimenti validi, sia per la formatrice, sia per ogni persona, consacrata o laica, interessata a quegli aspetti essenziali che riguardano la formazione della persona.
Contenuto
I consacrati oggi stanno vivendo giorni di grazia e insieme di grande prova, nei quali non è dato loro di leggere con chiarezza il presente e quindi di proiettarsi nel futuro. In tale frangente, hanno soprattutto il compito di ritrovare fascino per guadagnare in credibilità. «Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre» (Ger 20,7; cf. VC 19). La vita consacrata è una vita «afferrata» da Cristo, «toccata» dalla sua mano, «raggiunta» dalla sua voce, «sorretta» dalla sua grazia (cf. VC 40), possibile solo come esperienza di seduzione. Un testo per tutti, consacrati, laici e presbiteri, perché mostra come sia avvincente la riflessione sulla vita consacrata. Interventi di: Paola Bignardi, Amedeo Cencini, Sabina Fadel, Francesco Lambiasi, Ugo Sartorio.
Destinatari
Per tutti, consacrati, laici e presbiteri.
Autore
Maria Marcellina Pedico delle suore Serve di Maria Riparatrici insegna alla Facoltà Teologica Marianum (Roma), è membro dell’Associazione Mariologica interdisciplinare italiana, fa parte del Consiglio direttivo della PAMI, dirige la rivista «Consacrazione e Servizio» dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI). Tra i suoi scritti ricordiamo: La Vergine Maria nella pietà popolare (1993), In lode di Maria splendore di bellezza (2005). Ha curato la pubblicazione degli Atti del 17° Colloquio internazionale di mariologia (2005) dal titolo Lo sguardo di Maria nel mondo contemporaneo (2005) e del volume Dio seduce ancora. Identità e attualità della vita consacrata. Figure – Parole – Testimonianze. Prefazione di Francesco Lambiasi (2011).
Nell'Antico Testamento, la via designa la condotta dell'uomo in cammino verso Dio. Questa accezione permane nel Nuovo Testamento (cf. Mt 22,16) là dove questa via regale è qualificata come stretta (cf. Mt 7,14), sempre da raddrizzare (cf. Mt 3,3). Il Cristo stesso si definisce come la Via (Gv 14,6). Anche negli Atti degli Apostoli la "via" designa la vita cristiana conforme all'evangelo (cf. 9,2; 18,25-26; 19,9.23; 22,4; 24,14). Secondo la lettera agli Ebrei è una "via nuova e vivente" (10,20).Come l'unica casa del Padre ha molti posti (cf. Gv 14,2), così l'unica via cristiana conosce diversi itinerari, aventi ciascuno punti di partenza e tappe differenti, ma un fine comune. La via monastica potrebbe essere paragonata ad un labirinto, un percorso disseminato di ostacoli e possibilità. Come colui che percorre un labirinto deve innanzitutto penetrarvi e percorrerlo fino al centro per poi uscirne, così il monaco che percorre la via monastica deve innanzitutto penetrare fino al centro di se stesso per poi uscire da sé.
Questo libro, che vede la luce in prossimità del 120° anniversario della nascita delle Figlie della Croce (1893), offre al lettore una breve conoscenza della loro storia, del loro carisma, della loro spiritualità e opera apostolica.
Fondate da don Nunzio Russo, le Figlie della Croce portano avanti il carisma di evangelizzazione del prete palermitano nelle varie situazioni sociali dove vivono ed operano.
Il volume fa parte della collana “Vocazione e missione’’ che si propone di presentare la ricchezza dei carismi attraverso i fondatori, le vicende storiche, la missione delle congregazioni e delle diverse realtà che compongono il ricco mosaico della vita consacrata.
L'autore
Mario Torcivia (1964), prete della Chiesa palermitana, è Ordinario di Teologia spirituale presso lo Studio Teologico S. Paolo (Catania), membro dell’ATI, dell’AISSCA e del Collegio dei Postulatori (Roma). Ha pubblicato: Guida alle nuove comunità monastiche italiane, Casale Monferrato 2001; Il segno di Bose, Casale Monferrato 2003 (tr. fr.: Enzo Bianchi et la communauté de Bose, Paris 2005); Tutto fuoco per le anime. Nunzio Russo. Presbitero della Chiesa di Palermo. Fondatore delle Figlie della Croce, Cinisello Balsamo 2007; Il martirio di don Giuseppe Puglisi. Una riflessione teologica, Saronno 2009; Padre Salvatore Vico e la spiritualità delle Figlie di Gesù Crocifisso, Gorle 2011; Chiamati alla santità. Donne e uomini di Sicilia alla sequela radicale di Cristo, Soveria Mannelli 2011: Le Figlie della Croce. Evangelizzare i piccoli, Cinisello Balsamo 2012. Ha curato il volume: Don Nunzio Russo. Teologo ed evangelizzatore. Atti della Giornata di studio. Palermo 21 novembre 2006, Cinisello Balsamo 2007.
Descrizione
Il testo, guardando al cammino di rinnovamento dal Vaticano II° ad oggi, intende fare un primo bilancio sulla formazione nella Vita Consacrata, fra risorse, proposte, aspettative, tensioni e problemi. Non si tratta però di una semplice descrizione panoramica o di una rassegna documentaria delle vicende degli ultimi 50 anni in ordine alla tematica, ma si tenta di ripensare in modo sapientemente critico l’impegno di formazione che ci si è dati e si è di fatto prodotto, in vista di un percorso di qualità per il futuro. Per questo i vari capitoli si presentano essenzialmente come una serie di domande intriganti, che, da una parte demitizzano una specie di enfasi piuttosto irreale, creatasi attorno al tema della formazione e dall’altra vogliono stimolare chi si è adagiato sull’impegno ma senza prospettive. Indubbiamente in tutti questi anni si è pensato tanto e si è prodotto tanto in tema di formazione da più versanti; da quello più spirituale, a quello antropologico e metodologico. È stato uno straordinario kairòs di Dio, con una ricchezza ineguagliata di contenuti e di metodologie, rispetto a tutti i secoli precedenti, ma insieme occorre costatare che questo immenso potenziale è stato in tanta parte divorato dal succedersi delle varie vicende di questo inaudito cambio epocale perché, forse, troppo poco è entrato nel vivo delle singole persone consacrate: una formazione cioè ancora troppo ad uso esterno, senza entrare nella profondità del caso serio che la riguarda. Questo testo vorrebbe portare alla convinzione e mentalità della formazione come esigenza vitale di disponibilità ad apprendere per tutta la vita, con lo sguardo costante rivolto alle proprie radici, cioè di essere permanentemente memoria Jesu nello stile carismatico del proprio Fondatore.
Punti forti
• L’autore è molto noto nell’ambito della vita religiosa.
• Una analisi serrata, critica, dei capovolgimenti post-conciliari, ma sempre aperta a un futuro positivo
Destinatari
• Coloro che si occupano direttamente della formazione sia iniziale come pure continua, nell’ambito della vita consacrata.
• Chi è impegnato nella pastorale giovanile e soprattutto nella direzione spirituale.
• È una forte sollecitazione a tutti i religiosi per una crescita in una vita di fiducia, radicata in Dio
Autore
Don Giuseppe Roggia, salesiano, nato a Novello d’Alba (CN) il 04 ottobre 1947, è laureato in lettere all’Università di Torino e in Teologia della Vita Consacrata all’Università Lateranense – Claretianum. Ha una lunga esperienza come formatore all’interno del suo Istituto e da anni è direttore del Corso per Formatori e Formatrici di Vita Consacrata e Sacerdotale che si attiva presso la stessa Università salesiana. Attualmente è inoltre docente di Pedagogia della formazione della Vita Consacrata presso l’UPS ( Pontificia Università Salesiana) e presso il Claretianum. Collabora con il CNV della CEI ed è membro coordinatore dell’Area di animazione della Vita Consacrata della CISM. È membro della redazione e collaboratore di numerose riviste, tra cui Vocazioni, Religiosi in Italia e Rogate ergo.
Con l'elaborazione del decreto Perfectae Caritatis il Concilio Vaticano II forniva delle linee guida per un rinnovamento della Vita Consacrata (a partire dalle Costituzioni, dall'abito, alle forme di governo, l'organizzazione della comunità, l'apostolato, ecc.), affinché non perdesse la sua identità cristocentrica e la sua grande riserva di carità ed umanità. In particolare, si è parlato con sempre maggiore insistenza di tale rinnovamento della Vita Consacrata soprattutto negli ultimi anni, in relazione alla crisi di vocazioni in atto nei paesi occidentali. Il presente volume ha proprio lo scopo di ridefinire l'identità della Vita Consacrata, offrendone una visione tipicamente salesiana, grazie all'autorevole voce dell'autore, Don Pascual Chavez Villanueva, che dal 2002 è Rettore Maggiore della Congregazione dei Salesiani. In particolare, il libro raccoglie i testi delle lettere circolari, delle conferenze e di vari scritti prodotti dal nono successore di Don Bosco durante i primi sei anni di Rettorato. Si tratta dunque di un vero e proprio saggio sulla vita consacrata che può far conoscere ad un ampio pubblico, sia sacerdoti che laici, la grande ricchezza della vita religiosa.