Per te che credi di sapere tutto sul sesso, ma poi ti scontri con domande impegnative e non sai con chi parlarne: qual è l'età giusta per i primi rapporti sessuali; qual è la persona giusta con cui farlo? Che differenza c'è tra fare sesso e fare l'amore? Età di lettura: da 12 anni.
Per te che vuoi difenderti o cerchi di uscire dal bullismo; che a volte ti senti debole e insicuro; che qualche volta hai paura e cerchi di capire da che parte cominciare per essere una persona apprezzata dagli altri e sicura di sé? Età di lettura: da 12 anni.
Cambiano i sistemi scolastici. Si introducono tecnologie nuove. Si modificano i contenuti dell'insegnamento. Ma non sempre i risultati rispondono alle attese. A volte sono addirittura fallimentari. Perché? I motivi possono essere tanti, ma il più delle volte il fallimento è dovuto ad un errato rapporto tra insegnanti e alunni. In questo libro Gordon, rifacendosi al pensiero di Rogers, presenta una serie di indicazioni per rendere efficace l'insegnamento in classe, per ottimizzare l'apprendimento delle discipline e per risolvere gli eventuali conflitti tra alunni e insegnanti, tra alunni, insegnanti e genitori. Il filo rosso che lega gli interventi suggeriti è la fiducia nel processo di maturazione e sviluppo della persona.
L'educazione è una funzione fondamentale dell'uomo e accompagna l'intero corso della sua esistenza: la continuità dei processi educativi va ben oltre l'età dell'infanzia e si dispiega attraverso un'ampia varietà di tappe e di contesti di apprendimento, che hanno subito grandi modifiche con l'emergere di modelli sociali, valoriali e pedagogici sempre più complessi. Questo volume ripercorre in modo rigoroso la storia delle molte "educazioni" che si sono succedute attraverso i secoli - dagli antichi modelli monodirezionali, fondati sull'autorità dell'educatore, fino ai rapporti educativi tra soggetti uguali sul piano della dignità personale e diseguali su quello delle conoscenze - e le contestualizza con puntualità nel loro tessuto sociale, storico e geografico.
Che cosa significa educare? Esistono delle valide metodologie educative? Quali sono i rischi dell'educazione? Pietro Lombardo, esperto e noto pedagogista, affronta con uno stile incisivo e chiaro la questione educativa, mettendo a disposizione del lettore tutta la sua lunga esperienza professionale, unita a quella di figlio e di padre. Egli è convinto che solo chi si presenta agli educandi come una persona dialogica, autentica, onesta, coerente, testimone di valori e in continua crescita, può esercitare il fascino dell'autorevolezza e conquistare il cuore di chi ama. Per l'autore non esistono ricette pedagogiche, ma degli orientamenti che possono indirizzare genitori e figli, docenti e allievi, educatori ed educandi, nella giusta direzione della fedeltà a se stessi e nella realizzazione del Progetto Felicità. Lottare per essa è un dovere morale, perché, come egli afferma, "quando saremo in punto di morte, ciò che maggiormente rimpiangeremo non saranno le cicatrici delle ferite per le battaglie che abbiamo combattuto, ma l'assenza delle cicatrici per le battaglie che non abbiamo avuto il coraggio di combattere a favore dei nostri figli e di una società più giusta".
Come possiamo raccontare ai bambini e ai ragazzi di oggi la bellezza della scelta di Cristo e del suo vangelo? Da questa domanda nasce l'esperienza di ricerca e di formazione ricolta ai catechisti della diocesi di Brescia, condotta in collaborazione con il Dipartimento di pedagogia dell'Università Cattolica di Brescia, poi raccolta in questo sussidio. In una cultura dell'infanzia in cui è diffusa "l'indigestione" di parole e di immagini e allo stesso tempo "la carestia" di relazioni e di valori, questo testo si pone come strumento efficace per poter accedere all'universo infantile, riconoscendone i bisogni educativi autentici. Alle indicazioni pedagogiche sono uniti suggerimenti "pratici" per il lavoro di programmazione e di azione nei gruppi, in particolare per le fasce di età 6-8 e 9-11 anni. I catechisti oggi si trovano impegnati in una grande sfida educativa e relazionale, umana e cristiana. Pur essendo l'incontro di catechismo una piccola goccia nella vastitià degli impegni che costellano la vita di fanciulli e ragazzi, questa esperienza può arrecare un contributo inestimabile alla loro forma se condotta nel segno dell'attenzione prioritaria al valore della persona che ogni bambino incarna.
Con il volume dal titolo I segreti delle famiglie felici. Il grande libro del prodigioso metodo Fate i bravi! la pedagogista Lucia Rizzi espone le metodologie grazie alle quali è riuscita a diventare un punto di riferimento per i genitori italiani per quanto riguarda l’educazione dei propri figli. Si tratta di un metodo pratico che si è rivelato particolarmente efficace nell’educare bambini e ragazzi. Grazie a questo prodigioso sistema creato da Lucia Rizzi, migliaia di madri e padri d’Italia hanno ottenuto risultati eccellenti nell’instaurare un clima famigliare sereno, permettendo ai propri figli di seguire un percorso formativo e di crescita sano e positivo. Le basi su cui poggia la pedagogia proposta da Lucia Rizzi sono l’utilizzo del rinforzo positivo al posto delle punizioni, l’incentivare fin da piccoli l’autonomia e l’impiego di strategie di comunicazioni efficienti. Questi e molti altri metodi fanno in modo che bambini e ragazzi imparino e crescano in modo sereno e senza traumi. Il volume è dedicato ai genitori, ma anche ai nonni, alle nonne, ai professionisti dell’educazione e a tutti coloro che ogni giorno si trovano di fronte alla necessità di accudire ed educare i bimbi. Lucia Rizzi, con il volume I segreti delle famiglie felici. Il grande libro del prodigioso metodo Fate i bravi!, offre uno strumento prezioso e completo in grado di indirizzare gli adulti verso le corrette metodologie di educazione dei propri figli.
Secondo un noto adagio, la mela non cade mai lontano dall'albero, ossia un figlio assomiglia sempre ai suoi genitori. Ma i bambini descritti in questo libro sono mele cadute altrove, in un altro frutteto, a volte in un altro mondo. Sono sordi o nani, affetti da sindrome di Down, autismo, schizofrenia o molteplici gravi disabilità; sono bambini prodigio, bambini concepiti in uno stupro o che commettono reati, sono transgender. Eppure, le loro famiglie, spesso accomunate da un profondo senso di isolamento, imparano a tollerare, accogliere e infine a essere orgogliose di figli tanto diversi. Giorno dopo giorno, questi genitori cercano di rispondere a una domanda cruciale: fino a che punto è possibile accettare i figli per quello che sono, aiutandoli, magari anche contro le proprie aspettative e i propri desideri, a trovare la loro autentica identità? Attingendo a quarantamila pagine di trascrizioni di interviste condotte con oltre trecento famiglie, Andrew Solomon esplora l'universo della diversità e della sofferenza, in un racconto corale in cui si intrecciano le molteplici esperienze di persone normali poste di fronte a sfide eccezionali. Che si tratti di impianti cocleari per sordi, di allungamento degli arti per bambini affetti da nanismo, di interventi chirurgici di riassegnazione del sesso, l'approdo finale di questo viaggio nella differenza è la conquista della compassione.
Consultate questo libro e scoprite la collaudata efficacia di quelle che chiameremo Storie per quando è troppo tardi. L'idea di fondo è semplice: il vostro bambino vuole la storia? Dategliela. Ma corta. Lui vince e voi non perdete. Tutti contenti.
Lo sapevate che esiste il basket a cavallo? Che in alcuni campi da tennis è vietato l'ingresso ai genitori durante i corsi per ragazzi, causa comportamenti inappropriati (degli adulti). Che per una selezione regionale di pattinaggio su ghiaccio tocca accendere un mutuo? Che la percentuale di risse tra parenti sulle gradinate è molto più alta di quella fra giocatori in campo, nelle squadre giovanili di calcio? Che un'ora di nuoto per bambini in una piscina comunale è più stressante di una riunione di condominio? In "Sogni di gloria" raccontiamo i tanti sport che possono praticare i bambini del terzo millennio, dai più popolari a quelli talmente insoliti che non li fa nessuno, ma anche le delusioni, la fatica, l'impegno e le frustrazioni dei genitori che accompagnano, partecipano, incitano e subiscono tutte queste attività. Sfatando il mito che l'importante sia partecipare, di fronte all'evidenza che quello che conta è invece vincere, a tutti i costi!
Mentre educhiamo conosciamo persone, viviamo incontri, facciamo esperienza: l'educazione ci domanda nuovi sguardi per rispondere ai cambiamenti senza snaturarne il senso. Pur tra le crisi e i cambiamenti che attraversa il nostro tempo, un'esigenza sembra restare immutata: l'educazione 'lavora' nel profondo e ad essa si accompagna un significato di emancipazione che sottrae la persona alla superficialità e all'indifferenza. In questo volume, Marisa Musaio propone una rilettura pedagogica dell'umano come esito della rielaborazione che ognuno viene compiendo intorno a sé e intorno alla ricerca di un significato dell'educare. Di contro al rischio per la pedagogia di diluirsi nelle tante pedagogie inclini a indagare sempre più minuziosi e dettagliati ambiti di studio, pensare l'educazione in relazione stretta con l'umano significa recuperare l'interazione tra vita, nascita, compimento di sé e autoriflessione; significa pensare ed educare se stessi, per essere in grado di educare gli altri. Ravvalorare il legame con l'uomo induce a valorizzare le potenzialità presenti in ciascuno, affinché alimentino l'esercizio di un'arte di educare e di educarsi intesa come arte di vivere. L'affinità con l'attività artistica e poetica, lungi dal consegnare l'educazione ad un'attività distante dalla realtà, motiva similitudini creative, etiche e spirituali che restituiscono l'attenzione per il saper vedere dentro ogni persona, sentire, provare meraviglia verso la bellezza dell'umanità, prendersi cura di sé...
I nostri bambini crescono circondati da un ambiente sempre più frenetico ed esigente, che complica ulteriormente il difficile compito di educarli. Sentiamo l'obbligo di programmare per loro una serie infinita di attività che ci rassicurano sulla buona riuscita del loro futuro, ma che nel complesso li privano del tempo libero, del gioco, del contatto con la Natura, del silenzio, ovvero dei doni più preziosi della loro età, di ciò che da sempre la caratterizza in modo unico e irripetibile. La vita dei bambini si è trasformata in una vera e propria gara di corsa, che li induce a saltare delle tappe fondamentali. Molti si stanno così perdendo il meglio della vita: l'emozione di esplorare il mondo, di inoltrarsi nel cuore della realtà. Un rumore assordante zittisce le loro domande e satura i loro sensi, arrestando quella lenta acquisizione che nasce dalla meraviglia di scoprire le cose per la prima volta. Catherine L'Ecuyer, basandosi sui risultati di anni di ricerche e sulla diretta esperienza di madre, ha scritto questo libro per aiutarci a invertire la rotta: educare allo stupore significa reimpostare l'apprendimento alla stregua di un viaggio che salpa dal molo più intimo di una persona e si spinge verso un'avventura entusiasmante, nel rispetto delle esigenze intrinseche del bambino, della sua innocenza, dei suoi tempi, del suo senso del mistero e della sua sete di bellezza.