Un testo aggiornato focalizzato sull'innovazione delle tecnologie nel contesto educativo all'interno e all'esterno dell'ambito scolastico. L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. Le attività formative e valutative sono dettagliate nella pagina di catalogo dedicata al libro, consultabile all'indirizzo link pearson.it/B3E3A6A9 o tramite QR code.
Quale ricchezza apporta alle nostre vite e alla nostra «comune umanità» l'educarci alla lettura della poesia? Quale spazio di verità apre il testo poetico in ciascuno di noi e quale bisogno di utopia sollecita e soddisfa? E come leggere un testo poetico, entrando nella sua logica formale di «gioco normato», senza perciò perderne l'anima? Queste e altre domande costituiscono il filo conduttore del nuovo libro di Giusi Verbaro - quasi un testamento, a tre anni dalla sua scomparsa - dedicato all'esperienza della lettura poetica. Le tracce nel labirinto è un racconto della poesia, insieme suggestivo e rigoroso, rivolto a chiunque voglia avvicinarsi ad essa, e in particolare a quanti - docenti, critici, operatori culturali - siano tramite tra la poesia e il corpo sociale, tra la poesia e le giovani generazioni. Il libro nasce dalla profonda esperienza della scrittura poetica e dalla lunga militanza culturale di Giusi Verbaro, dai suoi laboratori nelle scuole e dalla sua ampia attività di comunicazione della poesia, di cui si sottolinea qui con forza la valenza sociale e la funzione integratrice. Per «educare alla poesia», il discorso è condotto in tre direttrici: una dedicata alle modalità e al senso della lettura e della «seduzione» poetica, una attenta alla tecnica del testo e ai suoi istituti ritmico-prosodici, e un'ultima alla complessa e affascinante vicenda della poesia novecentesca, di cui si delinea un quadro sintetico ed efficace, anche grazie a un prezioso repertorio di testi che compongono quasi un'antologia essenziale della poesia contemporanea. Una felice fluidità espressiva, priva delle asperità dell'approccio scientifico ma insieme rigorosamente ancorata al corpo testuale, fa di questo libro un esempio di alta divulgazione del discorso poetico e un irrinunciabile viatico all'incontro di tutti e di ciascuno con la poesia.
Nell'ultimo decennio è molto aumentata la consapevolezza dell'importanza degli aspetti lessicali nell'acquisizione di una lingua, come testimonia la fioritura di lavori dedicati al ruolo del lessico e della competenza lessicale nella didattica delle lingue. Il volume aggiunge all'attuale panorama italiano un nuovo contributo caratterizzato da una prospettiva diversa, cioè partire dall'esame dei concetti chiave della semantica lessicale per poi vagliarne le potenzialità applicative. Coerentemente con questa impostazione, il testo si articola in cinque capitoli che mettono a fuoco i più importanti fenomeni lessicali - relazioni semantiche, polisemia, omonimia, metaforicità, espressioni idiomatiche, collocazioni, unità fraseologiche e polirematiche - e ne evidenziano le implicazioni e le ricadute nell'apprendimento e nell'insegnamento delle lingue. L'intento è creare così un ponte tra lessicologia e didattica del lessico, mostrando come i costrutti e i metodi elaborati in ambito teorico possano offrire strumenti di analisi e descrizione utili anche nella pratica glottodidattica.
Psicoanalisti e pazienti con tendenze omicide. Analisti e pazienti vendicatori. Uno psicoanalista inconsapevole protagonista di un triangolo amoroso. Una psicoanalisi messa al bando in un prossimo futuro in una Roma ipertecnologica, buia e sotterranea. Insomma, tutto quello che "In treatment" non ha voluto raccontarvi.
Questo libro nasce dalla confluenza del pluriennale lavoro insieme a bambini, adolescenti e famiglie con l'impegno didattico nelle scuole per la formazione alla psicoterapia. L'autore in realtà racconta la modalità con cui ha pensato e realizzato negli anni il "prendersi cura", superando la frequente riluttanza degli psicoanalisti a rivelare o far vedere i propri "trucchi del mestiere", se non in termini teorici. Pur avendo come riferimento teorico di base la psicologia di C.G. Jung, utilizza una pluralità di semplici ed essenziali riferimenti teorici, reciprocamente integrati, disponendo così di più apparati per pensare e di diversi ascolti possibili in funzione dell'organizzazione dei pazienti. Dedicato agli psicoterapeuti in formazione, il testo è rivolto ai professionisti dell'area sanitaria che si occupano della salute fisica e mentale dell'età evolutiva ma può essere fruibile anche da chi non esercita professioni sanitarie ma lavora comunque con bambini e adolescenti in ambito educativo e scolastico. Vengono indicati: strumenti per pensare allo sviluppo normale e patologico e al lavoro terapeutico dei bambini e adolescenti, in modo adogmatico anche per chi lavora secondo diversi indirizzi teorici; chiavi operative su come accogliere, diagnosticare e curare, con una particolare attenzione per gli attuali orientamenti che intersecano le basi biologiche, genetiche, psicologiche e psicodinamiche del disagio, traducendole però in termini utilizzabili nella pratica clinica. Implicitamente, questo libro è anche dedicato ai genitori e agli "ex bambini" che hanno potuto fruire dell'aiuto psicologico nel loro processo di crescita: lo psicoterapeuta deve comprendere il loro funzionamento, ma con questo libro il genitore o l'"ex bambino" può comprendere, a sua volta, il funzionamento dello psicoterapeuta e dare un senso a ciò che a volte può aver avuto difficoltà a comprendere e accettare.
Queste lezioni, che riguardano il diritto amministrativo sostanziale, cercano anzitutto di inquadrare la materia in un contesto storico e di comparazione giuridica. Ciò non soltanto nel primo capitolo, dedicato alle origini e agli sviluppi del diritto amministrativo, ma anche nelle diverse parti del lavoro, ove si analizzano i principi, i modelli organizzativi e l'attività delle pubbliche amministrazioni. L'esame degli andamenti storici è essenziale per comprendere tempi e ragioni della nascita e delle trasformazioni del diritto amministrativo: un diritto giovane - nella sua configurazione compiuta ha poco più di due secoli - che ha conosciuto radicali mutamenti, autentiche metamorfosi. La più evidente è la trasformazione da diritto strettamente legato alle esperienze nazionali a diritto che è venuto ad assumere un ruolo determinante nel panorama dell'Unione europea e dell'esperienza giuridica globale. L'attenzione comparativa è indispensabile, poiché, soprattutto dalla metà del Novecento, è divenuta più intensa la circolazione orizzontale di istituti giuridici, che sono passati da un ordinamento all'altro. In particolare, la tradizione di un penetrante sindacato giurisdizionale sull'attività amministrativa, propria degli ordinamenti giuridici dell'Europa continentale, ha molto influito sui Paesi legati al common law, a partire dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti d'America. Viceversa, la tradizione del procedimento amministrativo preliminare al provvedimento - il procedimento che consente al privato di esprimere la propria voce prima che l'amministrazione pubblica decida - è nata in Inghilterra e di lì è trasmigrata gradualmente nelle esperienze eurocontinentali.
Questo libro esplora la "cura" (care) ovvero il "prendersi cura" degli altri come una zona di conflitto, di strappi e anche di potere. Il lavoro salariato dei professionisti della cura e dell'assistenza è costituito soprattutto di un lavoro femminile sottovalutato e stigmatizzato per la sua "mancanza di qualificazione" e a volte per il colore della pelle di chi lo svolge. Fa parte di questo ambito anche il lavoro domestico, ancora oggi distribuito molto diversamente tra donne e uomini. È urgente pensare una trasformazione politica del lavoro e della società ponendo il "prendersi cura" al centro di ogni riflessione sul lavoro in generale e sulla convivenza in generale. L'autrice esamina la posta in gioco psichica del lavoro e delle pratiche che costituiscono la "cura" partendo da una ricerca condotta in una casa di riposo della provincia francese e usando anche gli strumenti della filosofia morale. La posizione di Pascale Molinier è originale, sensibile e forte poiché si inserisce nel dibattito contemporaneo internazionale intorno al care proponendo di cambiare radicalmente sguardo sul lavoro, sulla cura e sulla società. Si intende dare, con questo libro, un nuovo e complesso contributo alla ricerca italiana sulla psicodinamica del lavoro e sulla sua etica, un imprescindibile strumento di lettura delle trasformazioni in corso.
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. Le attività formative e valutative sono dettagliate nella pagina di catalogo dedicata al libro, consultabile tramite link o tramite QR code.
Giunto alla terza edizione, "Le fonti del diritto" ambisce ad essere qualcosa di più di un semplice manuale universitario. La nuova edizione ha inteso rafforzare la trattazione delle fonti con l'obiettivo di fornire uno strumento attento alla prassi applicativa del diritto, in un sistema giuridico sempre più pervaso da norme che provengono dall'esterno e sempre più incerto nel momento di individuazione della "norma del caso". Particolare attenzione si è perciò prestata alle fonti dell'Unione europea, la cui parte è stata ampiamente riscritta, ma anche al modo in cui ci si può orientare nel groviglio composto da norme statali, regionali, locali e provenienti da agenzie e autorità di incerta qualificazione.
Il manuale, con specifica attenzione ai riflessi sull'ordinamento italiano, descrive il sistema europeo di protezione dei diritti e libertà che sono comuni alla Convenzione europea dei diritti umani e alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La prima vincola i 47 Stati del Consiglio d'Europa, la seconda i 28 Stati che sono anche membri dell'Unione. Il contenuto dei diritti considerati è definito dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, di cui tiene conto la Corte di giustizia dell'Unione europea. Il manuale illustra le nozioni generali del diritto dei diritti umani in Europa e i singoli diritti ed espone la disciplina dei ricorsi e della procedura della Corte europea. Questa edizione è aggiornata al 31 dicembre 2018.