L'istituto francescano di spiritualità della Pontificia università Antonianum intende onorare la memoria di mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia e presidente della Conferenza episcopale turca, barbaramente ucciso il 3 giugno 2010, con un volume che porta come titolo il suo motto episcopale. "Proprio a un anno dalla sua morte, questa iniziativa editoriale intende esprimere da parte di tutta la nostra realtà accademica grande affetto e profonda stima per questo figlio di san Francesco d'Assisi che ha dato la sua vita nella terra dell'apostolo Paolo". I contributi pervenuti da parte di tante autorità ecclesiastiche, di ricercatori e docenti, si connettono tutti, implicitamente o esplicitamente, all'attività di professore o pastorale di Luigi Padovese e pertanto ne rappresentano, in un certo senso, un'eco e un approfondimento. Il testo infatti propone anzitutto gli atti del Simposio di antichità cristiane già programmato dallo stesso mons. Padovese in Turchia per il 23-29 giugno 2010. A ciò si aggiungono contributi di molti suoi estimatori, sulle materie a lui care, quali gli studi biblici, patristici, francescani, la teologia e l'attualità. E messaggi e ricordi di personalità di spicco che lo hanno conosciuto.
La Regola appare come un documento spirituale orientato ad animare la vita ordinaria dei frati attraverso un linguaggio esortativo. La sua spiritualità emerge dall'esperienza personale di chi l'ha fatta, dalle profonde convinzioni dell'homo evangelicus Francesco, ma anche dalle esigenze che la vita ordinaria dei frati imponeva in quel momento; per questo motivo non è espressa in concetti teologici, ma in termini vitali» (dall'Epilogo).
Lo studio si inscrive tra i commenti della Regola di san Francesco denominati del "nuovo corso", così definiti perché escono dagli schemi giuridici delle Expositiones tradizionali (precetti, consigli, libertà...) al fine di cercare una spiegazione della Regola secondo altri parametri (storico, biblico, teologico, spirituale...), che permettano di meglio scoprire il significato del testo e le intenzioni del legislatore.
L'analisi intende chiarire, come prima istanza, quello che dicono le parole (esegesi) per passare poi al loro significato (ermeneutica).
Sommario
Prologo. Introduzione. 1. Osservare il Vangelo di Gesù Cristo. Fondamento evangelico della vita francescana (RegB 1,1). 2. In obbedienza ecclesiale. Fondamento ecclesiale della vita francescana (RegB 1, 2-3). 3. "Prendere questa vita". Prime esigenze della conversione (RegB 2,1-6). 4. Libertà nello spogliarsi dei beni. La loro distribuzione ai poveri (RegB 2, 7-8). 5. Il tempo della prova. Cambiamento nel modo di vestire. 6. Essere ricevuto all'obbedienza. La professione e le sue conseguenze (RegB 2, 11-13). 7. Modo di vestire dei frati. Tra coloro che vivono in maniera diversa (RegB 2, 14-17). 8. La preghiera comune dei frati. L'Ufficio divino (RegB 3, 1-4). 9. Il digiuno corporale. Come gli altri fedeli (RegB 3, 5-9). 10. Minori e costruttori di pace. Quando vanno per il mondo (RegB 3, 10-14). 11. Senza denaro né pecunia. Ma solleciti verso i frati (RegB 4, 1-3). 12. Lavorare fedelmente e devotamente. Il sostentamento giornaliero (RegB 5, 1-4). 13. "Eredi e re del regno dei cieli". Espropriazione e itineranza (RegB 6, 1-6). 14. Familiari tra loro. Fratelli spirituali (RegB 6, 7-9). 15. Penitenza con misericordia. Non adirarsi per il peccato dei frati (RegB 7, 1-3). 16. Il ministro generale e i capitoli (RegB 8,1-5). 17. "Sia esaminato e casto il loro linguaggio". La predicazione dei frati (RegB 9, 1-4). 18. Autorità e obbedienza nella fraternità. Relazioni tra ministri e sudditi (RegB 10, 1-6). 19. Possedere lo Spirito del Signore. Atteggiamenti e comportamenti fondamentali del frate minore (RegB 10,7-12). 20. Le relazioni affettive dei frati. Vigilanza e prudenza (RegB 11, 1-3). 21. La missione ad gentes (RegB 12, 1-2). 22. I fondamenti della fedeltà (RegB 12, 3-4). Epilogo. Sigle e abbreviazioni. Bibliografia.
Note sull'autore
FERNANDO URIBE, nato a Envigado (Colombia), è frate minore della Provincia francescana di san Paolo apostolo di Colombia. Ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in spiritualità alla Pontificia Università Antonianum di Roma, ove poi è stato decano alla Facoltà di teologia. Dal 1989 è docente di fonti agiografiche francescane all'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Nella sua provincia ha ricoperto diversi incarichi nel settore della formazione e ha insegnato in diversi paesi dell'America Latina. Presso le EDB ha pubblicato il volume Itinerari francescani. Visita ai luoghi dove visse san Francesco (2010).
Descrizione dell'opera
Dalla città di Assisi la via di Francesco si è estesa a tutto il mondo. Proprio per questo i francescani si sono concentrati a riflettere sulla sua diffusione nei vari continenti tenendo conto delle sfide che la famiglia religiosa si trova ad affrontare e delle risorse che le sono donate. «Come per tutta la vita ecclesiale, anche l'esperienza francescana nel mondo è contemporaneamente la stessa e profondamente differente; lo stesso carisma assume volti diversi e si modula attraverso culture differenti, generando nuovi stili di vita. Possiamo dire che la forza di un carisma sta propriamente nella sua capacità di esprimersi in tempi e spazi diversi, di "passare tra le differenze"» (dalla Presentazione).
Il volume presenta i contributi offerti nell'annuale giornata di studio promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum (27 aprile 2010), cui deve il titolo. Le relazioni offerte mostrano la bellezza delle esperienze e la complessità delle condizioni in cui la vocazione francescana si trova a vivere oggi in Asia, America, Europa, Africa e Oceania.
Compito della teologia spirituale del Nuovo Testamento è quello di domandarsi: come emerge la spiritualità di Gesù dai testi biblici? Qual è il nucleo centrale originante? Quali le linee di sviluppo? Che spiritualità emerge dagli scritti cristiani dal Vangelo di Matteo al libro dell'Apocalisse? Può essere di aiuto il processo vissuto dalle comunità cristiane delle origini per i cristiani di oggi? Il volume si inserisce nel panorama dell'attuale ricerca neotestamentaria, che prova a mettere in luce, fra le diverse teologie dei ventisette scritti del Nuovo Testamento, l'unità teologica all'interno di esso.
Sommario
Prefazione. Abbreviazioni e sigle. INTRODUZIONE GENERALE E SPECIALE. I. L'ESPERIENZA SPIRITUALE ORIGINANTE: GESÙ DI NAZARET E L'ANNUNZIO DEL VANGELO. 1. La spiritualità di Gesù nel contesto ebraico. 2. Da Gesù ai vangeli. II. LA SPIRITUALITÀ DEI VANGELI E DEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI. 1. Matteo: il Vangelo ecclesiale del «Dio con noi». 2. Marco: il Vangelo di Gesù Messia e Figlio di Dio. 3. Luca e gli Atti degli apostoli. Unica opera in due volumi. 4. Giovanni: il vangelo originale. III. LE LETTERE DI PAOLO E GLI ALTRI SCRITTI. A. Lettere di Paolo: i documenti più antichi delle origini cristiane. 1. Paolo di Tarso: identità, vocazione, missione, teologia. 2. La teologia paolina. 3. Spiritualità delle lettere paoline. B. Spiritualità delle lettere cattoliche: la tradizione da Pietro, Giacomo, a Giovanni. 1. Spiritualità della 1Pietro. 2. Spiritualità della 2Pietro e lettera di Giuda. 3. Spiritualità della lettera di Giacomo. 4. Spiritualità delle lettere giovannee: nel loro contesto vitale. IV. LA SPIRITUALITÀ DELL'APOCALISSE DI GIOVANNI. 1. L'Apocalisse presenta una propria visione della «rivelazione di Gesù Cristo». 2. Una spiritualità della riscoperta dell'«esperienza» di Cristo. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
MICHELE MAZZEO è sacerdote cappuccino e ha conseguito il dottorato in teologia biblica allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Cerca di tenere collegato lo studio della Bibbia con la proposta di una pastorale biblica. Insegna Sacra Scrittura al Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e allo Studio Teologico S. Pio X di Catanzaro, della Pontificia Facoltà dell'Italia Meridionale. Tra le pubblicazioni ricordiamo La sequela di Cristo. Nel libro dell'Apocalisse, Milano 1997; I Vangeli sinottici. Introduzione e percorsi tematici, Milano 2001; Lettere di Pietro. Lettera di Giuda. Nuova versione, introduzione e commento, Milano 2002.
Descrizione dell'opera
«San Francesco non era un sacerdote, ma possedeva in pienezza lo spirito sacerdotale, di dire qualcosa di vitale importanza a tutti i sacerdoti della Chiesa di Dio» (dalla Prefazione).
Il volume si propone di recuperare le linee essenziali dell'autentica spiritualità francescana di cui i sacerdoti del primo ordine sono invitati a nutrire la vita e l'esercizio del ministero. Dopo che, a partire dal concilio Vaticano II, le tre famiglie francescane si sono impegnate a sviluppare la dimensione laicale della loro vocazione, si apre la domanda se si sia fatto abbastanza per illuminare l'altra dimensione, quella sacerdotale.
L'autore offre quindi un contributo di riflessione perché i sacerdoti francescani di oggi e quelli di domani vivano ed esercitino il loro ministero presbiterale nutriti da una spiritualità che appartiene alla propria tradizione carismatica.
Sommario
Prefazione (mons. B.L. Papa). 1. Una vocazione da illuminare: due dimensioni dell'unica fraternità francescana. 2. «Miei signori, figli e fratelli»: Francesco d'Assisi e i sacerdoti. 3. Da francescani sacerdoti a sacerdoti francescani: i secoli della clericalizzazione. 4. Il Vaticano II e la sua ricezione: alla ricerca della grazia delle origini. 5. Ministri di Cristo fratello e servo: per un sacerdozio nutrito di francescanesimo. Bibliografia.
Note sull'autore
Francesco Neri (1959) è frate minore cappuccino nella Provincia di Puglia, ove ora è ministro provinciale, e docente stabile di teologia sistematica presso la sede di Bari della Facoltà Teologica Pugliese.
«Memori delle parole di nostro Signore Gesù Cristo per le quali siamo invitati a riconoscere l'albero dai suoi frutti, abbiamo voluto sottolineare la capacità del carisma francescano di generare frutti di santità anche oggi, mostrando come essa stessa possa rappresentare l'ideale formativo cui educare le nuove generazioni di coloro che si mettono alla sequela di Cristo» (dall'Introduzione). Le celebrazioni dell'VIII centenario dell'approvazione della protoregola di san Francesco (1209-2009), appena concluse, richiamano tutta la famiglia francescana a una rinnovata responsabilità rispetto alla realtà contemporanea. Il volume presenta i contributi offerti nell'annuale giornata di studio promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum (aprile 2009), che ha avuto come titolo «Santità francescana oggi e la grazia delle origini».
Descrizione dell'opera
«È impossibile comprendere la Chiesa orientale se non si afferra il significato del monachesimo. I monaci non sono una classe sopra la Chiesa, ma lo stato più alto all'interno di essa. [...] I monaci sono considerati come la forza intima della Chiesa: sono i suoi eroi spirituali, gli archetipi della sua pietà, i modelli della castità, i totalmente impegnati» (dalla Prefazione).
Il punto culminante della «teologia del monachesimo» - tramite l'ascesi il monaco, vero atleta di Cristo, lotta contro il potere del demonio sugli uomini - è rappresentato dall'elaborazione del grande monaco del Monte Athos Gregorio Palamas (1296-1359), l'importanza delle cui opere nella tradizione orientale può essere paragonata a quella degli scritti di Tommaso D'Aquino nella riflessione occidentale.
Mentre gli studi sulle opere polemiche di Palamas si sono moltiplicati negli ultimi anni, ancora mancava una ricerca che ne esaminasse il pensiero sul monachesimo, la sua natura, la via che il monaco deve percorrere per raggiungere la beatitudine. Tale lacuna è colmata dall'indagine dell'autore, utile anche per comprendere la grande tradizione della spiritualità cristiano-orientale.
Sommario
Prefazione (I. Spiteris). Introduzione. I. La spiritualità del monachesimo bizantino e in particolare dell'esicasmo. 1. Alcune caratteristiche del monachesimo in Oriente. 2. La corrente esicasta nel monachesimo bizantino. II. Gregorio Palamas. 1. Il contesto storico. 2. I dati biografici. III. Le fonti del pensiero spirituale di Palamas. 1. Palamas e la tradizione. 2. Le fonti a cui Palamas attinge. 3. Gli autori più vicini. 4. Niceforo l'Esicasta. 5. Teolepto di Filadelfia. 6. Gregorio il Sinaita. 7. Un'unica scuola di spiritualità? IV. Le opere analizzate. 1. Le opere ascetiche. 2. L'Omelia 53. V. La spiritualità monastica nelle opere ascetiche di Palamas. 1. Il monaco esicasta, «spettatore delle realtà sovramondane». 2. Il cammino del monaco esicasta. 3. Il culmine dell'esperienza monastica. 4. Maria, modello del monaco esicasta. VI. L'originalità del pensiero spirituale di Palamas. 1. A confronto con gli autori spirituali suoi contemporanei. 2. L'assenza del tema della distinzione essenza-energie. 3. La vita monastica: cammino di unità, via maestra alla divinizzazione. 4. La dimensione ecclesiale. 5. Spiritualità liturgica o terapeutica? 6. Palamas e Cabasilas. Conclusione. Abbreviazioni. Bibliografia. Fonti. Libri e articoli.
Note sull'autore
Luca Bianchi (Busto Arsizio [VA] 1961), è entrato nei Frati Minori Cappuccini (Provincia Lombarda) nel 1988 ed è presbitero dal 1997. Ha conseguito la licenza e il dottorato in scienze ecclesiastiche orientali al Pontificio istituto orientale di Roma. Insegna spiritualità patristica come professore invitato all'Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Presso le EDB ha pubblicato Eucaristia ed ecumenismo (2007).
Descrizione dell'opera
L'autore propone una riflessione sul cammino vocazionale del Poverello d'Assisi e del primitivo movimento che attorno a lui prende forma. Francesco e i compagni della prima generazione hanno avuto come unico punto di riferimento quello di percorrere la stessa via di Gesù Cristo. Non hanno pensato di imitare la vita degli apostoli o della comunità cristiana delle origini, ma di riferirsi direttamente a Gesù: «qui si trova la novitas travolgente di un'esperienza semplice, quotidiana, feriale che però ha lasciato il segno intramontabile del Vangelo» (dall'Introduzione).
Il testo è suddiviso in tre sezioni in cui si ripercorre questo dinamismo, che parte dalla scoperta del Vangelo e termina con la scoperta della relazione fraterna.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Introduzione. I. La scoperta del Vangelo: la fraternità accolta. 1. L'itinerario vocazionale che Francesco ha percorso. 2. L'itinerario vocazionale che Francesco ha proposto. II. La scoperta della fraternitas: la fraternità vissuta. 1. Il dono della fraternitas. 2. La forma della fraternitas. 3. Il segno della fraternitas. III. La scoperta della relazione fraterna: la fraternità amata. 1. Francesco, fratello e maestro. 2. Dalla lettera allo spirito. Bibliografia.
Note sull'autore
Maurizio Erasmi, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, ha conseguito la licenza in teologia e studi francescani presso l'Istituto Teologico di Assisi e il dottorato in spiritualità francescana presso la Pontificia Università Antonianum con la tesi dal titolo Chiara d'Assisi. La fecondità storica di un carisma, pubblicata dal Messaggero di Padova (2008). Collabora con varie riviste a carattere francescano ed è docente di spiritualità a Roma e Assisi.
Descrizione dell'opera
I pellegrini che vogliono rivivere e comprendere in profondità l'esperienza di Francesco d'Assisi desiderano ricevere molto più delle informazioni turistico-artistiche sui luoghi segnati dalla sua presenza. La guida risponde a questa esigenza, in quanto pensata per stimolare una percezione spirituale di ciò che si va a visitare.
Di ogni luogo richiama l'ambiente storico che ha visto svilupparsi la presenza francescana, offre la descrizione dei principali centri d'interesse, rimanda poi - ed è questa la sezione più significativa - ai passi specifici delle Fonti francescane, per proporre una lettura dei brani nel loro contesto. Seguono alcuni suggerimenti per l'attualizzazione, utili ad avviare la riflessione sul messaggio francescano.
Sommario
Prefazione. I. La Roma di san Francesco. II. Assisi. 1. Alcuni dati sulla storia di Assisi. 2. Per le strade di Assisi. 3. Casa di Bernardo da Quintavalle. 4. Le chiese minori. 5. La Rocca Maggiore. 6. La chiesa nuova. 7. Cattedrale di San Rufino. 8. Santa Maria Maggiore e vescovado. 9. Basilica di Santa Chiara (San Giorgio). 10. Basilica e tomba di San Francesco. III. Dintorni di Assisi. 1. Santa Maria degli Angeli: la Porziuncola. 2. San Damiano. 3. Le Carceri. 4. Rivotorto. 5. I lebbrosari e la Casa Gualdi. 6. San Paolo, Sant'Angelo e San Benedetto. 7. Collestrada - Ponte San Giovanni. IV. Perugia e dintorni. 1. Perugia. 2. Lago Trasimeno. 3. Cortona: le celle. 4. Fontana di San Francesco vicino a Tavernacce. 5. Farneto. 6. Gubbio. V. Tra Foligno e Narni. 1. Cannara. 2. Pian d'Arca. 3. Bevagna. 4. Montefalco. 5. Foligno. 6. Trevi e Bovara. 7. Spoleto e Monteluco. 8. Speco di Sant'Urbano (Narni). VI. La valle di Rieti. 1. Rieti. 2. Fonte Colombo. 3. La foresta. 4. Poggio Bustone. 5. Greccio. VII. La Verna e i luoghi vicini. 1. Città di Castello. 2. Borgo San Sepolcro. 3. Monte Casale. 4. La Verna. Indici. Indice delle illustrazioni. Indice generale.
Note sull'autore
Fernando Uribe, nato a Envigado (Colombia), è frate minore della Provincia francescana di san Paolo apostolo di Colombia. Ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in spiritualità alla Pontificia Università Antonianum di Roma, ove poi è stato decano alla Facoltà di teologia. Dal 1989 è docente di fonti agiografiche francescane all'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Nella sua provincia ha ricoperto diversi incarichi nel settore della formazione e ha insegnato in diversi paesi dell'America Latina. Dalla sua passione di guida e accompagnatore di gruppi ai luoghi francescani è nato il presente volume.
La giornata di studio annualmente promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum ha inteso offrire un contributo accademico alla celebrazione giubilare degli ottocento anni dall'approvazione della forma di vita di san Francesco d'Assisi da parte di papa Innocenzo III. In tale prospettiva le ricerche hanno spaziato dalle origini dell'Ordine francescano alle attuali problematiche presenti nella vita religiosa dei seguaci del Poverello, dal tema della vita spirituale francescana in relazione all'istanza formativa alle nuove realtà di consacrazione, in cui in un certo senso si rispecchia la grazia delle origini del carisma francescano.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Prefazione (J. R. Carballo). Introduzione (P. Martinelli). L'idea fondante dell'Ordine francescano (L. Lehmann). Storia e contenuto di un testo fondativo per una missione: il propositum vitae (P. Maranesi). La protoregola alla luce della Forma vivendi data a Chiara e alle consorelle di S. Damiano (W. Block). Regola bollata, Costituzioni generali, commenti alla Regola e dichiarazioni pontificie nel primo secolo francescano (P. Etzi). Il voto di osservanza della Regola nella polemica tra predicatori e minori (M. Bartoli). Il lavoro secondo gli scritti di s. Francesco (J. B. Freyer). Seguire il Buon Pastore. L'Ammonizione VI di san Francesco (F. Uribe). «Crediamo… e amiamo… l'altissimo e sommo eterno Dio, trino e uno» (Rnb 23,11). La dimensione trinitaria della spiritualità di Francesco d'Assisi (M. Melone). Il Cantico delle creature di s. Francesco d'Assisi: un canto di lode e di solidarietà universale (A. A. Tozzi). Francesco d'Assisi e l'Ordine dei penitenti nella tradizione storiografica (L. Temperini). Una visione e diverse interpretazioni: quale carisma per comprendere il carisma di s. Francesco? (P. Messa). Tra storia e identità istituzionale. La «modernità francescana» (G. Buffon). I francescani 800 anni dopo: tra declino e stimoli di vitalità (L. Oviedo). Una vita secondo il vangelo. Il moderno management e la regola di s. Francesco d'Assisi (T. Dienberg). Conversione e autostima. Una lettura formativa del Testamento di Francesco (A. Schmucki). Francesco d'Assisi e l'accompagnamento spirituale (P. Crasta). «E in questo amali e non pretendere che diventino cristiani migliori» (Lmin 7). Come s. Francesco di Assisi accoglie il fratello in difficoltà (O. R. Sanchez). La formazione, la preparazione e le competenze psicologiche del formatore alla vita consacrata (G. Brondino - M. Marasca). Il ruolo della Scrittura nella vita: la guida dello Spirito (M. Mazzeo). La Regola della comunità di Qumran secondo 1QS (F. Raurell). Il senso teologico spirituale della regola nella vita consacrata (P. Martinelli). La bellezza della Chiesa nelle nuove forme di sequela Christi (M. V. Marini).
Note sul curatore
Paolo Martinelli è frate cappuccino. Si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, dove dal '92 è professore invitato. Dal '93 è docente di teologia degli stati di vita all'Istituto Francescano di Spiritualità, di cui è attualmente preside, presso la Pontificia Università Antonianum. Collabora con le riviste Laurentianum, Religiosi in Italia, Italia Francescana, Communio e dal giugno 2006 è consultore della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Per le EDB ha pubblicato, insieme a L. Lehmann e P. Messa, Eucaristia, Vita Spirituale e Francescanesimo (2006) e ha curato Il rinnovamento della vita consacrata e la famiglia francescana (2007), Autorità e obbedienza nella vita consacrata e nella famiglia francescana e Parola di Dio, vita spirituale e francescanesimo (2009).
Pur non appartenendo a quella élite intellettuale e ricca che poteva permettersi il lusso di possedere una Bibbia, san Francesco mostra di avere grande conoscenza della Parola e manifesta grande amore per essa. Tutti i suoi scritti - dalle preghiere alle regole, passando per le lettere e le ammonizioni - sono infatti pieni di citazioni bibliche, fino a presentarsi come veri e propri mosaici scritturistici. In vista della XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa (ottobre 2008), l'ormai tradizionale giornata di studio annualmente promossa dall'Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum si concentra sul ruolo della Parola, affinché essa fecondi maggiormente la vita spirituale delle varie famiglie francescane. La ricchezza proveniente dal carisma del poverello di Assisi è infatti in grado di rivitalizzare la loro missione, in vista delle sfide pastorali presenti.
Come incontrare davvero il Signore nella sua Parola? Come accoglierne la rivelazione e il dono che egli fa di sé attraverso di essa? Se è vero che le conoscenze sulla Bibbia sono aumentate, a ciò non corrisponde affatto una più intima familiarità con il testo sacro.
«Ciò che mi ha indotto a ripensare al nostro modo di porci davanti alla Bibbia è una percezione di fondo che registro molto diffusa: sembra che qualcosa ci manchi. Che cosa? Il percorso delineato cercherà proprio di individuare e rendere ragione di quel che ci manca nell'accostarci alle Scritture e tenterà di fornire indicazioni - spero utili - per favorirne l'accesso e dare riposta alla domanda dei cuori» (dall'Introduzione).
Avvalendosi della grande tradizione spirituale della Chiesa, che nei secoli ha letto e vissuto la Parola di Dio, il percorso si snoda in sette tappe, ognuna suddivisa in due momenti: il primo di riflessione e approfondimento, il secondo di suggerimenti pratici.
Fra i poli contrapposti di un forte antropocentrismo (l'uomo come capolavoro della creazione, sul quale tutto è centrato) e di un forte evoluzionismo (l'uomo come prodotto casuale dell'evoluzione), esiste un ampio spettro di concezioni sull'essere umano. Si va dall'immagine del superuomo di Nietzsche fino alla descrizione dell'uomo come macchina intelligente, il cui cervello funziona alla stregua di un computer.
Sono concezioni che non passano accanto all'individuo senza influire sulla coscienza che egli ha di sé. Sempre meno tale coscienza è quella espressa dal filosofo francese Gabriel Marcel con l'immagine dell'uomo viator dell'infinito, alla ricerca del tutto diverso. La domanda del salmista: Che cos'è l'uomo, o Dio, ché ti ricordi di lui? difficilmente è ancora posta in questo modo, e rimane pure senza risposta.
La consapevolezza che l'uomo ha di sé esercita un decisivo influsso sul modo con cui concepisce la vita e il mondo. Quando egli fonda la coscienza di sé sulla fede in Dio e su di essa struttura il suo vivere e il suo operare, nasce l'antropologia in quanto disciplina teologica.
Nella tradizione francescana la questione antropologica è totalmente integrata nella questione di Dio.
Sommario
Prefazione. Introduzione e formulazione del problema. A. La creazione. 1. L'origine della salvezza. 2. La determinazione della salvezza nel compimento finale della creazione. B. La realtà senza salvezza. 3. L'uomo come peccatore e la miseria della vita umana. C. La nuova creazione. 4. La salvezza di Dio nel mondo e il compimento della salvezza. D. Antropologia teologica ed ethos fondamento di una prassi. 5. La salvezza di Dio e la realtà umana.. Bibliografia.
Note sull' autore
Johannes B. Freyer (1953) è entrato nella provincia Frati Minori dei Tre Re Magi di Colonia nel 1977, ha emesso la professione solenne nel 1982 e ricevuto l'ordinazione presbiterale nel 1983. Ha studiato teologia a Münster, Lucerna, Bonn, Roma e Treviri; qui conclude gli studi teologici con la libera docenza in dogmatica e storia del dogma. Attualmente è rettore della Pontificia Università Antonianum, dove insegna dal 1996. È direttore della sezione di filosofia e teologia francescana al Centro Quaracchi di Grottaferrata (RM). Ha occupato e occupa incarichi di rilievo all'interno dell'Ordine e della sua provincia religiosa.
Il filo conduttore che lega la riflessione dell’autore su Parola, eucaristia e guarigione è il desiderio di maturare una sensibilità formativo-terapeutica che nasca in modo unitario dalla contemplazione del mistero racchiuso nel Pane e nella Parola, avendo pari attenzione nei confronti dei contributi offerti dalle scienze dell’uomo.
Il lavoro procede interamente al confine tra spiritualità e psicologia. Il cammino dell’uomo verso la maturazione di una capacità di amare in forma adulta non è esente da rischi che possono causare derive relazionali, arresti evolutivi, inganni esistenziali. Tuttavia nelle prove, nelle ferite, nei peccati e nelle malattie dell’animo, l’uomo non è mai abbandonato dalla Divina Misericordia e il Signore, quale Medico delle anime e dei corpi, viene incontro soprattutto attraverso la Parola e l’eucaristia. Non c’è infatti guarigione profonda delle malattie dell’animo che possa prescindere da un cammino di ascesi interiore e relazionale.
Sommario
Introduzione. 1. Dacci oggi il nostro tempo quotidiano. 2. Eucaristia e guarigione delle ferite. 3. Una via francescana alla lectio divina. 4. Un accompagnamento spirituale in stile francescano. 5. Collaborare tra generazioni e tra uomo e donna nella vita religiosa. 6. Violenza e ascolto nel cammino del credente: analisi psicologica. 7. Quale eros per la maturazione della persona? Un punto di vista psicologico-pastorale. 8. Teologia e scienze umane. Il contributo delle scienze della formazione alle scienze umane. 9. Un habitare secum visitato dall’effatà del Signore. Conclusione. Bibliografia citata.
Note sull'autore
Nello Dell'Agli, dottore in teologia e psicoterapeuta, vive nella “fraternità di Nazareth” a Ragusa. È docente presso la Facoltà di scienze della formazione della LUMSA, la Facoltà teologica di Sicilia e l’Università Pontificia Antonianum di Roma; è didatta presso la Scuola di specializzazione in psicoterapia dell’Istituto di Gestalt, riconosciuta dal MIUR. Tiene diversi corsi di accompagnamento spirituale e di formazione per formatori nella vita religiosa. Con le EDB ha pubblicato: Lectio divina e lectio humana. Un nuovo modello di accompagnamento spirituale (2004 32006).
La famiglia francescana continua a interrogarsi riguardo al tema del rinnovamento della vita consacrata, accogliendo le sollecitazioni del magistero. In tale direzione, il messaggio di Benedetto XVI all’assemblea plenaria della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica del 27.9.2005 è stato scelto come spunto di riflessione sull’esercizio dell’autorità in relazione all’obbedienza.
Il volume presenta i contributi offerti nella giornata di studio promossa dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum (aprile 2007), che ha avuto come tema il binomio «autorità / obbedienza», in relazione all’attuale dibattito nella vita consacrata e nella famiglia francescana.
Sommario
Saluto del vice gran cancelliere della Pontificia università Antonianum e vicario generale dell’Ordine dei frati minori (F. Bravi ofm). Saluto del vice rettore della Pontificia università Antonianum (M. Blanco ofm). Introduzione. La relazione tra autorità e obbedienza: il caso serio della libertà (P. Martinelli ofmcap). I. Studi su autorità e obbedienza. Autorità e obbedienza nella vita consacrata oggi. Riflessioni a partire dall’esperienza vissuta (mons. G.A. Gardin ofmconv). Autorità e obbedienza nella vita consacrata nella riflessione del magistero dal Vaticano II a oggi (V. Marini ssm). Obbedienza e autorità nella regola di san Francesco (F. Uribe ofm). II. Contributi su autorità e obbedienza nella dinamica formativa. «Se a te è necessario, perché tu ne abbia altra consolazione, che la tua anima ritorni a me, e tu lo vuoi, vieni» (LfL) (M. Fusarelli ofm). «Presso Dio non vi è preferenza di persone, e lo Spirito Santo, ministro generale dell’Ordine, si posa egualmente sul povero e sul semplice» (2Cel 193) (M. Melone sfa). «Chi sostiene la persecuzione piuttosto di volersi separare dai fratelli, permane veramente nella perfetta obbedienza, poiché pone la sua anima per i suoi fratelli» (Am 3) (G. Salonia ofm cap). Puntualizzazioni conclusive (L. Temperini tor). Bibliografia scelta su autorità e obbedienza (a cura di P. Martinelli ofm cap).
Note sul curatore
Paolo Martinelli è frate cappuccino. Ha studiato a Milano e a Roma. Si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, dove dal 1992 è professore invitato. Dal 1993 è docente di teologia degli stati di vita all’Istituto francescano di spiritualità, di cui è attualmente direttore, presso la Pontificia Università Antonianum. Dal giugno 2006 è consultore della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e società di vita apostolica. Collabora con le riviste Laurentianum, Religiosi in Italia, Italia Francescana, Communio. Presso le EDB ha pubblicato, con L. Lehmann e P. Messa, Eucaristia, vita spirituale e francescanesimo (2006) e ha curato Il rinnovamento della vita consacrata e la famiglia francescana (2007).
«Vogliamo la vita, desideriamo attingere all’albero piantato in Eden per godere di un piacere infinito, di una serenità senza insidie, di una vita piena che non si esaurisce. Ogni domanda che popola la nostra storia e le nostre giornate è, in fondo, inchiesta incessante su quale sia il sentiero migliore per entrare in quella via e poter dimorare all’ombra di quell’albero» (dalla Premessa).
In un libro al confine tra fede e psicoterapia, l’autore porta avanti una ricerca carica di tensione intellettuale ed emotiva verso lo spazio, inteso in senso dinamico, come ambiente vitale e come contesto relazionale, come sentiero. Essa parte dall’assunto che la fraternità porta con sé un dramma, un sentirsi traditi o messi da parte: come fu per Caino e Abele, l’esistenza del fratello ricorda all’uomo che non è figlio unico. Ma nella storia di Gesù, nella sua vita e nella sua morte, viene guarita la radice della ferita ‘fraterna’: il rapporto con i genitori, che danno la vita ma danno anche i fratelli. L’esperienza portata avanti da san Francesco coglie questo snodo fondamentale e testimonia come sia possibile vivere tale cambiamento radicale rispetto all’istinto di morte cui soggiace Caino. Le pagine del volume vogliono essere un aiuto a trovare questa via.
Il testo è ripartito in tre sezioni. La prima è centrata sui fondamenti: alcuni testi decisivi tratti dalla Bibbia e da san Francesco. La seconda fa ‘vedere’ nel concreto di un’esistenza, quella di Francesco di Assisi, gli assunti della parte fondativa. La terza è più pratica e affronta alcuni problemi concreti dell’esistenza cristiana, con uno sguardo mirato allo specifico della vita consacrata.
Sommario
Premessa. Odòs: un orizzonte di senso. Prologo. Tra fede e affettività. 1. «… Vi darò un cuore di carne». Dall’eros della creazione all’eros dello Spirito. Mistero pasquale e ferite dell’affettività: la guarigione dell’amore. La fraternità: una nuova strada per Caino (e per Abele). 2. «Dopo che il Signore mi diede dei frati». Obbedienza e fraternità in Francesco d’Assisi. Quando l’amore trasforma la sofferenza. Vita fraterna e conflittualità. I molti sensi dell’itineranza francescana. Apologo della sapienza che salva. I sentimenti di Francesco. 3. «In cammino… lungo la strada». L’esistenza come formazione. La vocazione: tra innamoramento e verità. Vita consacrata, concilio Vaticano II e postmodernità. Prendersi cura della fraternità (e del fratello) nel tempo della soggettività. Epilogo. Mangiare assieme, vivere assieme: l’eucaristia come evento formativo. Bibliografia.
Note sull'autore
Giovanni Salonia, frate cappuccino, psicoterapeuta, è docente di psicologia pastorale presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Facoltà teologica S. Giovanni Evangelista di Palermo. Dirige la Scuola di formazione per formatori dell’Ordine cappuccino. È presidente della federazione italiana scuole e istituti di Gestalt (FISIG) e direttore della scuola di specializzazione alla psicoterapia della Gestalt H.C.C. Oltre a numerosi contributi di ordine psicologico in pubblicazioni italiane e straniere, ha pubblicato: Kairòs. Direzione spirituale e animazione comunitaria (EDB, Bologna 52006), Sulla felicità e dintorni. Tra corpo, tempo e parola (Argo, Ragusa 2004) e, con H. Franta, Comunicazione Interpersonale. Teoria e Pratica (Las, Roma 71996); è inoltre coautore del Progetto Formativo dei frati minori cappuccini italiani (EDB, Bologna 31996).
Descrizione dell'opera
Ripercorrere in maniera così accurata, come lo studio dell’autrice consente ora di fare, il percorso spirituale del padre camaldolese Benedetto Calati (1914-2000) significa in primo luogo entrare nell’atmosfera del Novecento italiano e riscoprire l’incredibile travaglio spirituale che religiosi e laici, cattolici e non, hanno vissuto negli anni del pre e post concilio Vaticano II.
Il profilo biografico proposto dall’autrice accompagna poi a osservare la nascita e l’affermarsi di una teologia spirituale molto avvincente costruita da un uomo, un teologo, un monaco che, svincolatosi gradualmente dai propri maestri, decide di dar libero corso a sviluppi interiori sempre più incisivi, seguendo quale stella polare l’insegnamento di san Gregorio Magno. Viene così a delinearsi una teologia spirituale edificata su Scrittura, Padri e Liturgia, che sta all’origine dell’intera esperienza cristiana, ne accompagna il cammino e permette di raggiungerne il fine.
La critica ad alcuni aspetti della tradizione cristiana e la via di rinnovamento espresse da p. Calati conducono il lettore a comprendere come egli pensasse che non si può essere autentici uomini di Dio senza essere simultaneamente anche amici degli uomini.
Sommario
Prefazione (I. Gargano). 1. Padre Benedetto Calati: profilo biografico. 2. Un lettore critico della tradizione. 3. Nuclei genetici del pensiero di p. Calati. 4. Spiritualità e historia salutis: prospettive di lettura. 5. La proposta «spirituale» di padre Benedetto Calati. 6. Percorsi di vita. 7. Una vita unificata. Conclusione: la teologia spirituale di Benedetto Calati. Bibliografia.
Note sull'autrice
Grazia Paris, religiosa delle Suore di Santa Dorotea di Cemmo, dal 1994 è direttrice del Centro di spiritualità “Mater Ecclesiae” in Roma. Dopo gli studi classici alla Cattolica di Milano, ha insegnato a lungo materie letterarie nella scuola ed è stata vicepreside del liceo “Madre Annunciata Cecchetti” a Milano; ha conseguito la licenza e la laurea in teologia della vita consacrata al Claretianum, dove ha tenuto corsi sulla vita consacrata. Collabora sistematicamente a iniziative di formazione nel settore della spiritualità.
L’eucaristia sta al cuore dell’esperienza cristiana di Francesco d’Assisi. Interpellati dall’attuale riflessione della Chiesa sul mistero eucaristico, i suoi seguaci si sono anch’essi radunati a indagare il tema più ricorrente negli scritti latini del figlio di Pietro Bernardone, il tema che descrive la forma della fede con cui egli ha vissuto il rapporto con Cristo e con tutta la realtà, dall’incontro col lebbroso fino al Cantico di frate sole.
Il volume propone le relazioni tenute alla giornata di studio dell’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Esso prende avvio con una presentazione dell’eucaristia negli scritti di Francesco, mostrandone il contesto ecclesiale originario (L. Lehmann), prosegue indagando l’eucaristia nella spiritualità francescana lungo la storia, con espliciti riferimenti alla sua attualità (P. Messa) e chiude rileggendo il mistero eucaristico alla luce di alcune problematiche antropologiche attuali nella prospettiva della teologia spirituale (P. Martinelli).
Sommario
Introduzione (P. Martinelli). L’eucaristia al tempo e negli scritti di Francesco d’Assisi (L. Lehmann). L’eucaristia nella spiritualità francescana e sua attuale rilevanza (P. Messa). Eucaristia ed esperienza spirituale. Spunti per il presente (P. Martinelli).
Note sugli autori
Leonhard Lehmann, frate cappuccino tedesco, ha studiato a Münster e Roma e ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in spiritualità francescana. Dopo diversi incarichi nel settore della formazione e dell’insegnamento nella sua patria, dal 1989 è docente alla Pontificia Università Antonianum. Collabora con le riviste Laurentianum e Wissenschaft und Weisheit; attualmente è direttore della rivista internazionale Collectanea Franciscana e preside dell’Istituto storico dei cappuccini a Roma.
Paolo Martinelli è frate cappuccino. Ha studiato a Milano e a Roma. Si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, dove dal 1992 è professore invitato. Dal 1993 è docente di teologia degli stati di vita all’Istituto francescano di spiritualità, di cui è attualmente preside, presso la Pontificia Università Antonianum. Collabora con le riviste Laurentianum, Religiosi in Italia, Italia Francescana, Communio ed è membro del consiglio di presidenza della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM).
Pietro Messa è frate minore. Ha ottenuto il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e il diploma in studi medievali alla Scuola superiore di studi medioevali e francescani della Pontificia Università Antonianum, di cui è attualmente preside. È docente di storia e spiritualità francescana all’Antonianum e all’Istituto teologico di Assisi, in cui svolge attività di ricerca inerente allo “spirito di Assisi”, avviato il 27.10.1986 da Giovanni Paolo II.
Se davvero si vuole essere cristiani non bastano discorsi generici o semplicemente attenti alle motivazioni; occorre una sapienza spirituale che governi la vita e venga tradotta in vita, una sapienza che sappia indicare “come si fa”, qual è la via e come imboccarla praticamente.
Con inusuale capacità e stile sapienziale, le pagine dell’autore mostrano quali siano le porte per entrare nella vita spirituale e come fare a percorrerla. È un parlare per esperienza all’esperienza, al fine di risvegliarla.
L’itinerario rende ragione dei fondamenti della vita spirituale secondo l’insegnamento della grande tradizione della Chiesa d’Oriente e d’Occidente (Scritture e Padri sono i riferimenti costanti), e insieme ne rende accessibili il fascino, la comprensione e la percorribilità, affinché i cuori tornino capaci di credere alla promessa di Dio rivelata nel Signore Gesù.
Sommario
Presentazione (L. Guccini). Introduzione. Prima tappa. Le ragioni della fatica: la fatica inutile. Seconda tappa. La fatica della lotta: la fatica giusta. Terza tappa. La sapienza che viene dall’alto. Quarta tappa. Il principio del discernimento. Quinta tappa. La ricerca del frutto. Appendice. Isacco il Siro: discorso 37. Massimo il Confessore: commento al Padre nostro. S. Francesco: le ammonizioni.
Note sull'autore
Elia Citterio, nato a Inverigo (CO) nel 1950, sacerdote della diocesi di Alessandria, vive nella Comunità dei Fratelli Contemplativi di Gesù, in Capriata d’Orba (AL), studiando in particolare i fondamenti patristici della tradizione orientale e il rinnovamento filocalico che caratterizza in epoca moderna e contemporanea il mondo ortodosso.
Il volume propone i testi di un corso di esercizi spirituali tenuto per i vescovi della Lombardia. Il tema unificante delle riflessioni che costituiscono i vari capitoli del libro è l’esercizio del ministero episcopale in una società in forte trasformazione, nella quale non sono più i ministri della Chiesa a essere ‘portati’ dall’istituzione, ma viceversa devono essere gli uomini di Chiesa a dare autorevolezza e credibilità all’istituzione di cui sono espressione. Le analisi dell’autore sono sorrette dal ricorso ai padri della Chiesa e attente ai processi di ridefinizione sociale della religione oggi in atto nel mondo secolarizzato dell’Europa postmoderna.
Per l’attenzione che costantemente rivolge alla missionarietà come cifra costitutiva dell’identità cristiana, il testo offre spunti di riflessione significativi per chiunque nella Chiesa svolga funzioni pastorali e operi in contesti culturali non necessariamente credenti.
Sommario
Introduzione: la missione pastorale in un mondo che cambia. Ministri della Parola e del Sacramento in una società postmoderna. Non padroni della fede, ma cooperatori della gioia (2Cor 1,23): alle radici del servizio pastorale. Maestro di preghiera perché uomo di preghiera. Il fondamento cristologico dell’annuncio morale. Guidare un popolo di pellegrini in un mondo di turisti: dare un senso alla mobilità odierna. Animare comunità in una società d’individui. «Cristo è la nostra pace»: promuovere riconciliazione e pace tra i conflitti di oggi. L’annuncio di Gesù Cristo in una società globalizzata: le provocazioni del pluralismo e dell’indifferentismo religioso. Profeti, testimoni e servi della speranza.
Note sull'autore
Luigi Padovese, nato a Milano nel 1947, religioso cappuccino, professore ordinario di patristica, insegna all’Istituto Francescano di Spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum dove è stato preside, alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Accademia Alfonsiana. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Turchia. I luoghi delle origini cristiane, Piemme 1987; Il problema della politica nelle prime comunità cristiane, Piemme 1998; Cercatori di Dio: sulle tracce dell’ascetismo pagano, ebraico e cristiano dei primi secoli (Uomini e Religioni), Mondadori 2002. Ha inoltre curato le seguenti edizioni: Massimo di Torino, Sermoni, Piemme 1989; Agostino di Ippona, Sermoni per i tempi liturgici, Paoline 1994. Con le EDB ha pubblicato: Lo scandalo della croce. La polemica anticristiana nei primi secoli, 2004, nonché curato il volume Pellegrini e forestieri. L’itineranza francescana, 2004.
Nel 2004 è stato nominato Vicario Apostolico dell’Anatolia (Turchia), Vescovo titolare di Monteverde.
Lo studio parte da un’analisi delle forme d’itineranza presenti nella storia d’Israele, popolo in cammino, per poi concentrarsi sull’esperienza dell’itinerante Gesù e sui motivi che la sostengono. Una breve rassegna storica sull’esperienza dell’itineranza sopravvissuta nella Chiesa dei primi secoli e nel monachesimo medievale, sia pure con una valenza ascetica, introduce a cogliere la centralità che san Francesco ha riconosciuto all’essere “pellegrini e forestieri”. Egli ha caricato di contenuti e di nuove intenzionalità l’andare per il mondo, espressione di un bisogno di comunione e di relazionalità che si può tradurre nella volontà di ‘essere per gli altri’ e di ‘essere con gli altri’. L’itineranza francescana appare così una forma di testimonianza da leggere entro un’ecclesiologia di comunione, L’attenzione alla storia successiva della famiglia francescana mostra come l’ideale di Francesco abbia trovato espressioni diversificate nel tempo. Emerge con chiarezza la necessità di recuperare il senso della vita come pellegrinaggio, in controtendenza rispetto al modo comune di vivere la mobilità con la mentalità del turista.
Il volume avvia una nuova collana a cura dell’Istituto francescano di spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum.
Sommario
«Pellegrini e forestieri in un’epoca di mobilità»: storia e senso odierno dell’itineranza francescana (L. Padovese). Itineranti alle origini, itineranti nel tempo: una visione biblica (F. Raurrell). L’itineranza di Gesù e dei suoi discepoli: storia e vangeli (S. Légasse). Alcune riflessioni sull’itineranza di discepole nel NT e sul farsi eunuchi per il regno dei cieli (Mt 19,12) (M.L. Rigato). La sequela Christi: forme d’ascesi itinerante nel primo cristianesimo (L. Padovese). Itinerari e itineranti nell’alto medioevo (secoli VIII-XII) (C.G. Bove). L’itineranza alla luce degli Opuscoli di san. Francesco d’Assisi (O. Schmucki). L’itineranza francescana nelle opere di Tommaso da Celano (N. Kuster). Essere uomo - essere itinerante: un’ontologia dell’itineranza in prospettiva francescana (J. Freyer). Significati e rapporti dell’itineranza francescana (C. Cargnoni). Spunti per una fondazione giuridica dell’itineranza nella legislazione del I Ordine francescano: tra memoria, attualità e “profezia” (P. Etzi). Attualità dell’itineranza fraterna come forma testimoniale della fede (P. Martinelli). La dimensione antropologica dell’itineranza francescana: un valore? (G. Salonia). Itineranti “glocali”: tra la libertà del turista e la schiavitù del vagabondo. Stimoli per una riflessione sull’itineranza francescana oggi (H. Punsmann). “Itinerare” nel mondo dei media per una nuova evangelizzazione (R. Giannatelli).
Note sul curatore
Luigi Padovese, nato a Milano nel 1947, religioso cappuccino, professore ordinario di patristica, insegna all’Istituto francescano di spiritualità del Pontificio Ateneo Antonianum dove è preside, alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Accademia Alfonsianum. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Turchia. I luoghi delle origini cristiane, Piemme 1987; Il problema della politica nelle prime comunità cristiane, Piemme 1998; Cercatori di Dio: sulle tracce dell’ascetismo pagano, ebraico e cristiano dei primi secoli (Uomini e Religioni), Mondadori 2002. Ha inoltre curato le seguenti edizioni: Massimo di Torino, Sermoni, Piemme 1989; Agostino di Ippona, Sermoni per i tempi liturgici, Paoline 1994.