Il volume è interamente dedicato al tema della tutela e salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili. Nel progettarlo si è accolta una richiesta precisa: da una parte, sostenere e favorire le attività di tutela e protezione delle vittime e, dall'altra, sviluppare una cultura della prevenzione e corresponsabilità. Ciò che si è messo in rilievo è che nella prospettiva della Chiesa l'interesse per la protezione del minore, il riconoscimento della sua dignità di persona e la tutela della sua identità come bene giuridico da difendere, debba essere posto al centro di ogni azione ed intervento. La prospettiva, pertanto, è la tutela della vittima, ma anche, dell'autore del delitto da sé stesso. In questo senso si è sottolineata l'importanza dell'accompagnamento e della cura degli abusatori poiché questo aiuterebbe a prevenire la reiterazione di altri delitti, come pure, si è considerata la necessità di un continuo sviluppo della formazione in quanto, a sua volta, determina, la coscienza e consapevolezza di far emergere e segnalare comportamenti inadeguati. Leggendo queste pagine, la risposta della Chiesa dinanzi agli abusi è nella prevenzione, prima ancora che nella punizione. Prefazione di mons. Domenico Cornacchia.
Con l'indizione del Sinodo che dovrebbe coinvolgere i Responsabili delle diverse comunità della Chiesa cattolica, si sono aperte delle possibilità di rinnovamento per la stessa Chiesa cattolica inaudite sino ad oggi. Quanti si sentono interessati a dei cambiamenti nella Chiesa al fine di superare situazioni ereditate dalle generazioni precedenti, per esempio per ciò che riguarda la condizione della donna e la sua esclusione dall'accesso ai ministeri ordinati, sono invitati a far sentire la propria voce. Analogo invito per quanti ritengono che l'accesso ai ministeri non comporti la necessità di una disposizione di legge che possa imporre l'impegno al celibato a coloro che si preparano alla propria ordinazione. Il presente lavoro sostiene quanti hanno abbracciato questa tesi.
Il percorso di ricerca che si tenterà di compendiare è stato sviluppato attorno al tema processual civilistico-canonistico e, più precisamente, su alcune prospettive comparatistiche degli atti introduttivi con il processo civile telematico e i suoi possibili riscontri all'interno dello ius canonicum. L'obiettivo di tale ricerca è stato quello di individuare modalità, forme e definizioni del processo civile telematico cercando di inserirle all'interno degli schemi già fissi del processo canonico. Sul punto ci si è chiesto quali potessero essere le modalità con cui tale processo andasse ad incidere all'interno del sistema processualistico canonico. De iure condendo sarà premura dei giuristi d'oggi cercare di accostarsi a tale novità e ad una eventuale riforma del sistema informatico, all'interno dello stesso diritto canonico, portando alla luce strumenti e tecniche già previste per altri ordinamenti giuridici consegnando, in questo modo, all'intera comunità un diritto nuovo, agevole in una società in continua mutazione sul versante informatizzato.
10 anni fa - il 12 maggio del 2014 - moriva il card. Marco Cè, dopo 23 anni di patriarcato a Venezia e ulteriori 12 di presenza come emerito. Il segno lasciato nella diocesi è stato decisivo e ancora appare in molte persone da lui incontrate e nelle istituzioni da lui volute e guidate. Gli interventi del patriarca Marco nella vita ecclesiale e negli spazi pubblici della città hanno abbracciato molteplici ambiti: dalla Sacra Scrittura ai mass-media, dalla liturgia al mondo sociale e del lavoro, dalla spiritualità al ricco contesto culturale veneziano, traghettando la diocesi dai vorticosi anni '70-'80 del secolo scorso fino alle soglie del secondo millennio. Tutto e sempre a partire da un centro vitale e propulsivo: l'"adorabile persona di Gesù", proclamato e celebrato in ogni circostanza. Frutto della collaborazione di laici e preti suoi collaboratori, questo volume tenta, a partire dal materiale finora disponibile, una prima lettura del suo lungo e variegato episcopato. Prefazione di Francesco Moraglia. Postfazione di Angelo Scola.
Chi ancora pensasse che il diritto processuale sia arida e tecnica materia scoprirà, nella lettura di questo libro, che le cose stanno diversamente. Per restituire l'atmosfera che si respirava nelle aule giudiziarie agli inizi del mondo ch'è nostro c'era solo un mezzo: quello di lasciar parlare i protagonisti, gli avvocati, i professori di diritto. Documenti inaccessibili al lettore non specializzato, ma così vivi, così carichi di pathos da meritare d'essere riletti, tradotti dal latino all'italiano, divulgati a distanza di secoli. In questo risiede la novità del manuale che qui si presenta: non soltanto uno strumento utile a comprendere taluni aspetti del processo contemporaneo, né ancora un libro che cerca modestamente un proprio spazio tra opere monumentali, ricche di dottrina ma improponibili a un lettore moderno. Chi si è dedicato alla fatica di raccogliere l'estesa documentazione e ricomporla in un quadro d'insieme si riterrà soddisfatto d'aver almeno scostato la tenda d'un sipario dietro il quale palpita una vicenda antichissima e purtuttavia sempre uguale a se stessa.
Grazie al progresso tecnologico, la capacità produttiva mondiale ha oggi raggiunto livelli mai sperimentati prima, ma con un carico di costi sociali e ambientali sempre più insostenibili; diviene quindi ancora più dirimente l'interrogativo al centro dell'economia sabbatica che è insito nella parola manna: Cosa è questa abbondanza? È vero miglioramento della qualità della vita per tutti, o ricchezza accumulata? Dopo aver illustrato le fondamenta bibliche dell'economia sabbatica incentrata sulla giustizia sociale, derivante dalla storia della manna e dall'osservanza del sabato, si presenta una riflessione critica sull'economia odierna prospettando un quanto mai necessario circolo virtuoso tra abbondanza di vita e condivisione. Prefazione di Gaël Giraud.
La "sinistra sociale" ha rappresentato un'esperienza importante nella storia democratica del nostro paese. Un'area politica e culturale riconducibile alla tradizione del cattolicesimo sociale che si è sempre caratterizzata sul terreno della difesa e della promozione dei ceti popolari, dei ceti meno abbienti e dei lavoratori. Prima, e a lungo, nella Democrazia Cristiana con la corrente di Carlo Donat-Cattin e di Franco Marini, e poi in alcuni partiti che sono succeduti alla fine della Dc. Ma l'irrompere di una nuova e persino drammatica questione sociale nel nostro paese ripropone la necessità di una rinnovata "sinistra sociale" di ispirazione cristiana: per la sua storica sensibilità ai temi sociali e, al contempo, per la sua capacità di delineare un progetto politico partendo dalle domande e dalle istanze dei ceti popolari. In questo libro si evidenziano il profilo politico e culturale della nuova "sinistra sociale", le sue radici ideali, la necessità di una classe dirigente che provenga dall'associazionismo cattolico e sociale e, soprattutto, l'impegno in un partito che consenta a questa esperienza di dispiegare sino in fondo la sua potenzialità. Un progetto che si rende necessario, dopo l'infausta stagione populista, anche per rilanciare la nobiltà, la funzione e il ruolo della politica nella società contemporanea. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia.
Dalla Genesi ai libri dei Profeti, dai racconti dei Vangeli alle visioni dell'Apocalisse, la Bibbia ha rappresentato nel corso dei secoli il codice dell'arte e della letteratura occidentali in virtù del suo significato universale, narrativo ed etico. Le pagine di molti libri rimarrebbero bianche se non fossero nutrite dal retroterra biblico che ne costituisce l'humus. E anche nei nostri tempi sono numerosi i poeti che, in modo più o meno esplicito, hanno raccolto la sfida del confronto con le Scritture, ora inseguendone la traccia sacra, ora recependone la trama narrativa, talvolta invece prendendone le distanze fino a curvare verso un amaro nichilismo. In questa raccolta, cinquantadue poesie tra le più intense degli ultimi cento anni, accompagnate da un commento rigoroso e insieme affabile, vengono messe in parallelo con passi dell'Antico o del Nuovo Testamento, riconoscibili come fonte dichiarata d'ispirazione oppure soltanto echeggiati o suggeriti all'orecchio del lettore. Ne risulta un dialogo a voci alterne in cui si mescolano fede e scetticismo, devozione e disperazione, sapienza e fantasia, in un confronto avvincente e, al contempo, sempre orientato a quella ricerca di senso che è costante e, per questo, insistentemente attuale.
L'ondata epidemica degli ultimi anni ci ha costretto a fare i conti con i limiti delle nostre sicurezze. Siamo stati rimessi di fronte a una vulnerabilità che può sempre riemergere in forme nuove, facendoci sentire più vicini ai drammi attraversati, con ben minori possibilità di difesa, nei secoli lasciati alle spalle. L'impatto con la crisi si fissa sempre nella memoria: diventa cronaca di cui si scrive e si discute, su cui intervengono poteri e istituzioni, trama di narrazioni che possono arrivare a farsi letteratura e storia. L'antologia che presentiamo ripercorre i momenti più significativi di questo dialogo ininterrotto tra le patologie diffuse per contagio e la comunità degli attori umani. Dalla peste di Boccaccio passando attraverso Guicciardini, Federico Borromeo, Muratori, Verri, Parini, Manzoni, De Amicis e altri autori siamo condotti fino alle ripercussioni delle epidemie di vaiolo, di colera, di influenza spagnola. Si conclude con una prima sintesi panoramica sui riflessi in campo narrativo dell'epidemia da Covid-19, che ci proiettano nel cuore di una vicenda i cui effetti non potranno essere dimenticati per il loro peso e il carattere globale.
Per la prima volta, nella storia bimillenaria della Chiesa, papa Francesco ha virtualmente invitato tutti i fedeli del pianeta a esprimere la loro voce e le loro esigenze, a dare il loro parere sulle riforme possibili e necessarie. Ma l'ideale di una «Chiesa sinodale» spesso finisce per ridursi a uno slogan privo di contenuti determinati o per lasciare adito a strumentalizzazioni ideologiche. Questo libro vuole ricostruire storicamente il concetto di sinodalità a partire dal Vaticano II , mostrandone la genesi e l'evoluzione, le variazioni semantiche, le forme di recezione nella dottrina teologica, canonistica e sociologica. Lo scopo è triplice: precisare cosa si debba intendere propriamente per sinodalità; determinare la sua portata in rapporto ai modelli di Chiesa e porre in risalto i limiti e gli equivoci cui è esposta l'attuazione del progetto papale.
Con questo suo nuovo lavoro, l'Autore si sofferma su alcuni importanti aspetti della personalità di Giacomo Della Chiesa, dal suo lavoro per la pace alle sue iniziative per le missioni, dalla sua riflessione sull'unità dei cristiani alla sua attenzione al mondo orientale, dal suo impegno per una rinnovata lettura della Scrittura alla valorizzazione del laicato, mettendo così in evidenza la modernità di un pontificato in larga misura ancora da scoprire. La delicatezza nei suoi rapporti con gli altri e la sua squisita gentilezza, che mal si accompagnavano a un paese in cui cresceva il culto della violenza che condurrà al fascismo, ci possono spiegare perché il papa genovese sia rimasto a lungo uno sconosciuto.
Amore, amicizia, matrimonio è un lavoro che esce in terza edizione e che ricorda la crescita di ogni persona nell'amore sotto l'influenza della famiglia e delle persone che si prendono cura di lei, per riflettere poi sulle situazioni nelle quali affetto e stima sono ricambiate dando origine a una vera amicizia, e per concludere infine con l'evento centrale nella vita umana, il patto d'amore e d'alleanza che unisce due persone che hanno scelto la persona amica che considerano la più cara e che li accompagnerà per tutto il cammino della loro vita. Una riflessione che si alimenta con i passi della Scrittura sacra a ebrei e cristiani e della grande tradizione umana e cristiana che affrontano questi argomenti. Un lavoro che tiene conto di tutte le difficoltà che si possono incontrare nella situazione attuale, ma che offre anche nuove prospettive per quanto concerne le grandi tematiche che vengono affrontate.
Pensiamo che il lavoro e l'insegnamento di "don Massimo" a servizio della Chiesa, prima come fondatore e superiore della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo e poi come Vescovo, il suo insegnamento e la sua passione per ogni espressione dell'animo umano, la sua apertura al dialogo e il suo amore per la Verità, costituiscano una preziosa eredità da custodire e alimentare. Gli autori, che impreziosiscono questo testo con i loro scritti e i loro ricordi, sono solo alcuni rappresentanti di una schiera innumerevole di persone la cui vita si è incrociata con quella di Mons. Camisasca e idealmente interpretano anche l'affetto e la vicinanza dei tanti che, per ragioni diverse, non sono potuti entrare nell'elenco.
Le confraternite sono la prima e la più antica forma di associazione laicale della Chiesa: disciplinate nel Codice di diritto canonico del 1917, nella nuova codificazione del 1983 vengono assimilate alle associazioni pubbliche di fedeli a, anche per la loro storia secolare, la gestione di questi enti presenta molte peculiarità rispetto alle altre aggregazioni nate dopo il Concilio Vaticano II con cui è stato dato pieno riconoscimento al diritto dei fedeli di associarsi. Con un metodo pratico, vengono descritte le diverse problematiche che si presentano oggi nella gestione di questi enti, dall'aggiornamento degli Statuti alle complesse e spinose questioni canoniche e civili legate ai loculi funerari, che viene approfondita e chiarita in tutti i suoi risvolti. Il libro è corredato da numerosi schemi ed esempi pratici.
Il volume presenta la raccolta degli Scritti di Francesco e Chiara di Assisi, in una traduzione moderna, pensata per il lettore di oggi. Attraverso le parole dei due santi attingiamo alla loro anima e alla loro spiritualità e carità, che testimoniano la perenne forza e bellezza dell'incontro con Dio.
Il taccuino nepalese di Jacopo Fasolo è ben di più che un semplice libriccino per appunti di viaggio: il suo viaggio è non solo scoperta di luoghi e di civiltà ma anche irrinunciabile e insopprimibile esigenza di fermare per un attimo le proprie emozioni e di cercare di trasmetterle a se stesso e agli altri. Ogni pagina di questo libro sembra una lotta tra testo e iconografia: a volte il primo lambisce, invade o si sovrappone alle immagini disegnate e dipinte, altre volte sono le immagini che spingono il testo fuori dal suo spazio; non ci sono margini, né contorni salvati in alto e in basso, né respiro grafico. Le pagine del taccuino di Jacopo Fasolo sono così dense in quanto intrise propriamente di nostalgia, incapaci di trattenerla tutta; si sfogliano ma si ripassano, non si arriva mai alla fine, c'è sempre un motivo per riprendere una pagina precedente, che attrae per la sua bellezza originale. Le pagine del taccuino e gli splendidi disegni si integrano a vicenda, col risultato che la scrittura si unisce alle immagini quasi fondendosi con esse.
Accompagnare Gesù sulla Via della Croce, la Via Crucis, e fermarsi a meditare, contemplare e rivivere i passaggi di questo cammino che porta al Calvario, passo dopo passo, incontro dopo incontro, evento dopo evento, sempre con negli occhi e sul cuore il volto di Gesù, "l'uomo dei dolori che ben conosce il patire" (Is. 53,3), è condividere con Lui il mistero della sofferenza e della morte per giungere alla verità di luce, di pace, di gioia infinita della Risurrezione.
Viviamo in un tempo che vede nascere nuove dottrine e percorsi per rispondere ai tanti bisogni che avvertiamo come singoli e come umanità. La velocità con cui questi cambiamenti avvengono richiederebbe anche una prontezza di risposte che, generalmente, vengono offerte dagli specialisti. In questo modo, tuttavia, si diventa spettatori a distanza di un dibattito che riusciamo a malapena a seguire.
Queste pillole sono utili per offrire al lettore un orientamento di base circa i nuovi termini che sono ormai ricorrenti, ma non sempre comprensibili. In più, se le pillole vengono assunte una per una, possono anche provocare una riflessione circa le grandi questioni della vita. Il loro principio attivo è composto da elementi di teologia, filosofia e psicologia, che fusi insieme contribuiscono a formare una migliore comprensione e sintesi.
Omelie per l'anno liturgico - Ciclo C - per rivivere i vari misteri della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. Come i già pubblicati volumi di Omelie del Ciclo A e B, anche questo libro si articola in gruppi di Omelie pensate e scritte per il tempo di Avvento, di Natale, di Quaresima, per il tempo pasquale e la solennità del Signore, per le domeniche del tempo ordinario.
Omelie per l'anno liturgico - ciclo B - per rivivere i vari misteri della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. Come il già pubblicato volume di Omelie del ciclo A, anche questo libro si articola in gruppi di Omelie pensate e scritte per il tempo di Avvento, di Natale, di Quaresima, per il tempo pasquale e la solennità del Signore, per le domeniche del tempo ordinario.
La vita della polis è un insieme di fatti psichici, oggi sotto il dominio degli affetti, che costringono l'individuo nello schema "amico-nemico", nella disperata ricerca di un significato stabile. Come cura il testo propone delle metodologie per ampliare le visioni e rieducarci ai limiti, così da ridurre la quota d'inquietudine nell'incontro con l'Altro, che deve essere invece vissuto come arricchimento e non come ostacolo. Un modo per mirare ad una cittadinanza vissuta in fiducia, reciprocità e cooperazione. Chi è il mio nemico? Conflitti nei luoghi di lavoro e familiari, crisi climatica ed economica, xenofobie, estremismi, terrorismo e svalutazione delle istituzioni hanno concause psicologiche comuni. Viviamo in un corpo sociale affetto da depressione mascherata da accelerazione. Impotenza, vergogna e angoscia sociale generano rancore e paranoia: per semplificare i conflitti li proiettiamo in avversari lontani, nemicalizzando l'altro perché solo così alcuni possono gestire la paura. Una paura che, nei libri di storia, è chiamata "potere", vero contrario dell'amore. Analizziamo le radici psicologiche delle "patologie civili". Da un lato, ogni situazione politica è espressione di un vissuto psichico parallelo presente in milioni d'individui; dall'altro, ogni personalità è frutto del portato della storia e della configurazione sociale. La vita della polis (la città) è un insieme di fatti psichici, oggi sotto il dominio di affetti primitivi, che conducono a visioni del mondo ristrette nello schema "amico-nemico", per la disperata ricerca di un significato stabile. L'uccisione dello straniero (dentro e quindi fuori di noi) è la psicopatologia; la cura è l'ascolto dei racconti dello straniero, per incontrare la nostra "Ombra" e scoprire che "l'Io è l'Altro". Perciò, iniziamo la lettura chiedendoci: che domanda poniamo all'Altro con la nostra storia e che domanda l'Altro ci pone con la sua?
«L'amore coniugale è da costruire gradualmente, in modo "artigianale"»: così scrive papa Francesco in Amoris Laetitia. Il documento del Papa offre a Renzo Bonetti - che da decenni si dedica con passione alla pastorale della famiglia - la possibilità di riflettere su vari temi della vita di coppia: la costruzione del dialogo, la gestione dei conflitti con i figli, l'esperienza della preghiera, l'accoglienza della fragilità e del limite... Nasce così questo itinerario di vita nello Spirito per aiutare concretamente gli sposi a comprendere e vivere il sacramento del matrimonio. Perché «nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre» ma impara giorno dopo giorno a crescere, dando corda all'amore.
In un tempo difficile, definito da alcuni "privo di valori forti" e da altri "del lungo tramonto dell'Occidente", questo volume tenta di tenere aperto il dibattito su alcuni importanti nodi della nostra vita sociale e del nostro ordinamento civile. Interrogandosi sul rapporto tra etica ed economia, etica e scienza, etica e politica, Remo Bodei, Elena Cattaneo, Maurizio Franzini, Giulio Giorello, Giovanni Moro, Giuseppe Pignatone, Mario Tronti suggeriscono idee inedite, indicano fattori determinanti e segnalano nuove strade da percorrere per nutrire la nostra coscienza civica.
L'opera fa il punto sull'ecclesiologia contemporanea a partire dalle istanze conciliari, scegliendo come prospettiva di osservazione privilegiata il lavoro di riflessione sviluppato da Cettina Militello. Analizzando le diverse articolazioni ecclesiologiche, presenti nella produzione della Militello, l'opera si propone l'obiettivo di offrire ragioni teologiche e metodologiche per la strutturazione di un trattato di ecclesiologia dal Vaticano II, proprio nel pieno 50° anniversario dalla firma delle maggiori Costituzioni Conciliari.
Questo libro è nato da un incontro di anime, di storie di vita, di emozioni e sentimenti condivisi all'interno di riunioni tra donne, ospiti di una Comunità educativa mamma/bambino. Un lavoro terapeutico a più mani per riuscire a conoscere e capire una parte di sé, per tentare di elaborare i propri vissuti e procedere verso il futuro con l'anima più lieve. Un interessante esempio di forza e amore verso i figli che non può lasciare indifferenti e incoraggia a non arrendersi mai.
Da qualche tempo, nel carcere senese di San Gimignano è attivo un laboratorio di scrittura che spicca per la qualità dei suoi frutti. I testi, fioriti nel deserto della reclusione in un Istituto di pena, vengono qui raccolti e pubblicati a cura di Maria Rosa Tabellini, coordinatrice del laboratorio. Con un racconto conclusivo, in appendice, del giovane scrittore Giovanni Gennai. Chiude il volume uno scritto di Alessandro Fo, che riflette sui pregiudizi che ancora affliggono il corrente modo di guardare alla vita, minimalista e per molti aspetti estrema, che si svolge di là dal muro di un carcere.
Dopo il Concilio Vaticano II si è fatta strada nella Chiesa una maggiore sensibilità verso i Beni Culturali ecclesiali, unita al desiderio di una loro più efficace conservazione, valorizzazione e fruizione. A livello diocesano queste responsabilità sono affidate principalmente all'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, oggetto di questo volume. In particolare, l'indagine verte sui suoi profili storico-normativi e sulle sue competenze, senza dimenticare alcune problematiche attuali con le quali si deve confrontare.
Un martire si rivela essere tesoro prezioso per la vita della comunità. Alessandro Dordi è un prete della Diocesi di Bergamo che ha connotato il suo ministero di missionarietà. Appartiene alla Comunità Missionaria dei Preti del Paradiso. Il Perù segna la tappa matura e definitiva del suo sacerdozio. Il 25 agosto 1991, mentre torna dalla celebrazione della messa in un villaggio della comunità di Santa, diocesi di Chimbote in Perù, Sendero Luminoso farà giustizia della sua carità con due colpi di arma da fuoco. Non potevano sapere che così sarebbe "fiorita" la sua testimonianza tanto da giungere al riconoscimento del martirio, mentre i leaders del movimento rivoluzionario confessavano la loro incapacità di leggere i segni positivi della sua azione e del suo servizio ai poveri. Tra i suoi amici p. Gustavo Gutierrez che al Convegno Missionario Nazionale di Sacrofano (novembre 2014) afferma: "Voglio anche ringraziare per la presenza di tanti missionari italiani nel mio Paese, tra i quali ho molti amici. Ho conosciuto molto bene don Sandro Dordi e sono stato molto vicino alla terribile vicenda della sua morte". Il testimone della missione che don Alessandro ci affida fiorisce ancora nella sua terra e nel mondo intero grazie alla continua gratuità di tanti uomini e donne davvero immersi nel Vangelo a servizio dei poveri.
Il ritrovamento del Salvator mundi di Leonardo da Vinci ha causato negli ultimi anni un terremoto nel mondo dell'arte. Placate le dispute sull'autografia con il riconoscimento della qualità altissima del dipinto, resta ancora da sciogliere l'enigma del suo significato nell'opera del maestro. Questo volume tenta di colmare la lacuna, e con nuovi argomenti delinea un profilo di Leonardo pittore universale, conquistato dalla figura del Messia.
Che cosa potrà significare, per la Chiesa cattolica, l’ascesa di Dolan? A partire da un breve sguardo sulla biografia del porporato, per capire come essa abbia influito sulla sua formazione, il testo affronta i temi più scottanti del cristianesimo (lo scandalo degli abusi sessuali, il ruolo delle donne nella chiesa, l’omosessualità…); scopriremo quale sia il pensiero di Dolan a tal riguardo.
Infine, le riflessioni di Dolan su come il cattolicesimo possa offrire un messaggio di speranza per il mondo.
Valentino Vecchi è stato contemporaneamente un uomo di Dio, di questo mondo e di questa Chiesa. Quello che egli diceva prima di tutto lo viveva. È dalla sua esperienza di uomo, di prete, di rettore per un decennio del Seminario patriarcale di Venezia che hanno tratto alimento le riflessioni sulla vocazione che potete leggere in questo volume. A trent'anni dalla sua morte sono ancora tesori di saggezza, perle spirituali valide per tutti quelli che avranno la pazienza di leggerle e meditarle.
Il testo parla della diffusione del culto di san Rocco in Italia e delle sue modalità. Ci dice come spesso, fuori dalle mura delle città o dei paesi, sorgessero cappelle, chiese, capitelli dedicati a san Rocco quasi per chiedere al santo taumaturgo di tenere il morbo della peste fuori dalla città. Come siano nate confraternite, chiese, oratori, santuari, Scuole dedicati a San Rocco. Gli autori raccontano come il suo culto conobbe una rapida e straordinaria diffusione dall'Italia settentrionale, dove abbiamo le prime testimonianze, a quella meridionale dove si è profondamente radicato.
In questo piccolo volume Aurelio Porfiri raccoglie lettere che egli indirizza alla madre, dopo la scomparsa della stessa. Queste lettere sono la continuazione di un dialogo ma ad un livello più alto e allo stesso tempo più profondo. Si farebbe un errore pensando che questo libro sia un testo familiare o intimo, in effetti è tutto l'opposto. Attraverso il genere classico epistolare, si farà spazio a temi eterni e allo stesso tempo vicini ad ognuno.
In questo volume sono raccolti dialoghi che hanno come protagonista la liturgia, la sua musica, la sua arte. Aurelio Porfiri interagisce con noti esperti nel campo liturgico e artistico, come Andrea Grillo, Roberto Tagliaferri, Matias Auge, Mauro Gagliardi e altri, per cercare di fare il punto su come la liturgia ci parla nell'oggi, quali sono le sfide, quali i problemi in questa lunga stagione che segue il Concilio Vaticano II.
A partire dalle principali sfide del nostro tempo, Bertinotti propone la via al socialismo nella convinzione che la politica o è un'idea di liberazione o è miseria. L'autore sostiene che il dialogo tra credenti e non credenti si fa non solo possibile, ma necessario, laddove il terreno è quello della comune lotta contro le ingiustizie e per la difesa della persona umana. In questo contesto emerge il rapporto di Fausto Bertinotti con le figure chiave della fede cristiana: Cristo e San Paolo.
Nei cinque anni di episcopato trascorsi a Venezia, Angelo Giuseppe Roncalli chiamò a far parte della famiglia patriarcale, prima come pro-cancelliere, poi come cancelliere, don Sergio Sambin. Il rapporto di collaborazione che si venne a creare è documentato da lettere e atti ufficiali dai quali si possono riconoscere alcuni tratti della personalità del patriarca così come poteva apparire ai suoi più vicini collaboratori.
La duplice testimonianza di don Tonino Bello e di papa Francesco indica che l'annuncio cristiano è efficace quando è accompagnato dal vissuto. Entrambi testimoni di Cristo, c'è contiguità fra le due figure: nella semplicità delle manifestazioni di fede, nell'esperienza della povertà e del servizio, nel ricorso all'efficacia dei segni, nella lettura della sofferenza, nel modo d'intrepretare il ministero episcopale, nella mariologia...
Afferma il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in postfazione: "Il linguaggio e lo stile francescano di don Tonino Bello lo stiamo rivivendo e contemplando in una sorprendente sequela di immagini: nel volto, nei gesti, nelle parole di Papa Francesco. La santità francescana di don Tonino è intrisa di risurrezione, di vita, quindi di ottimismo cristiano. Ci fa contemplare il creato con occhi nuovi. Ci aiuta a guardare con occhi pasquali, pieni di bontà e di carità, al mondo, alla storia personale e sociale, alla Chiesa". È il filo conduttore che lega all'unico dorso gli scritti nel volume, articolato in cinque saggi e altrettante testimonianze di frati minori cappuccini. Invitati dal loro ministro provinciale di Puglia, Pier Giorgio Taneburgo, a riflettere sulla "magnifica freschezza profetica" del vescovo alessanese terziario francescano, argomentano su come abbia saputo indicare cieli nuovi e terra nuova attraverso l'annuncio cristiano e la propria vita. Fede, testimonianza, eucaristia, Chiesa, pace e missione le dimensioni maggiormente approfondite.
Storia di una famiglia profondamente cattolica. In primo piano la fulgida figura del prof. Franco Violi.
La nostalgia della pace interiore e dell'amore perduto ci spinge a ricominciare da capo e riscrivere la vita seguendo le orme di un bambino straordinario che ci precede e che, ad ogni nostro richiamo si ferma, ci porge la sua piccola mano e ci guida a pienezza.
Un modo nuovo di affrontare ed analizzare il tema della bellezza: 1) l'estetica simbolica, la capacità di far convivere insieme il bello, il buono e il vero; 2) l'estetica della parola, l'importanza di considerare la parola come un mezzo epifanico, rivelatore della bellezza; 3) l'estetica della carne, il Verbo che si è fatto storia e quindi immagine visibile e concreta del Dio invisibile. Nella bellezza, spiega Ravasi leggendo Dostojevskij, gli opposti si toccano: "là vivono, tutteinsieme, le contraddizioni", là si muovono le tenebre, là risplende la luce.
Libro + Cd
Il libro racconta la storia della nobildonna Elisabetta Maffetti, detta Dandula dal matrimonio con l’anziano Antonio Dandolo, l’ultimo proprietario del Ridotto, la famosa casa da gioco veneziana. Dandula fu una “grande capricciosa”, titolo ricorrente nell’ultimo Settecento veneziano per designare le donne che in realtà si battevano per la propria libertà.
Con la sua inquieta vicenda biografica diede scandalo e fece molto parlare di sé dentro e fuori le aule dei tribunali.
Il libro contiene un Cd, Dieci Arie per Dandula, con musiche di Mozart, Rossini e pagine inedite di Franz Xavier Süssmayr, Joseph Schuster, Johann Gottlieb Naumann, Antonio Rossetti, Francesco Bianchi, Giuseppe Gazzaniga, Michele Carafa de Colombriano, interpretate da Susanna Armani, soprano, e Bruno Volpato al fortepiano.
Il testo suggerisce due prospettive della conoscenza e dell'amore di sé: la condizione filiale e la condizione genitoriale.
Quali sono le caratteristiche che dovrebbero essere possedute dalla musica liturgica? L’autore dà la sua personale risposta ispirandosi al Magistero della Chiesa e chiama tali caratteristiche le dieci “E” della musica liturgica: essa deve essere Ecclesiale, Eccellente, Eccedente, Estatica, Estetica, Espressiva, Edificante, Elegante, Educante.
Una sorta di decalogo liturgico-musicale per i nostri tempi.
Lo scritto esplora le vicende che caratterizzarono l'opera di Angelo Giuseppe Roncalli in Bulgaria, dove fu Visitatore e Delegato apostolico tra il 1925 e il 1934. Alla luce dei documenti inediti consultati presso gli archivi della Santa Sede è stato possibile dimostrare la sollecitudine pastorale del futuro Papa Giovanni nel contesto di intrighi di corte e di difficili rapporti con gli ortodossi.
Per Benedetto XVI la musica, forse più di altre arti, ha il potere di «aprire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito e condurre le persone ad alzare lo sguardo verso l’Alto». Le riflessioni del Santo Padre si offrono come un’autentica guida per accostarsi alla musica in maniera non scontata e banale, per non viverla come un fatto di consumo, come ci ha abituati la società attuale, ma come un’esperienza privilegiata per meditare sul senso della nostra vita e sul rapporto che noi, attraverso la musica, possiamo instaurare con l’eterno di Dio.
L'Autore si interroga sua quale debba essere la corretta interpretazione da riconoscere all'espressione conciliare Ecclesia Christi subsistit in Ecclesia Catholica", oggetto di alcuni chiarimenti post-conciliari della Congregazione per la Dottrina della Fede, sui quali pure si sofferma. "
Tra passato e presente, l’analisi di un fare politica “circolare” nato come marchio di una corrente della Democrazia Cristiana e diventato, con la Prima e Seconda Repubblica, una deriva amorale cavalcata, in modo trasversale ai partiti, da affaristi e faccendieri. E soprattutto sorretto da un trasformismo che ha permesso a tanti “eterni” di restare sempre in maggioranza abbandonando completamente valori e ideali.
Esponenti della cultura, non solo cattolica, riflettono sulla straordinaria figura di Giovanni XXIII. Il testo si presenta come una serie di interviste attraverso le quali si cerca di descrivere il pontefice da varie angolazioni: religiosa, politica, umana. Emergono vari aspetti del suo carattere, della sua opera di mediazione politica, della sua preoccupazione per l'umanità sofferente e divisa da fedi e religioni diverse.
Una testimonianza del percorso compiuto, durante gli anni del Patriarcato del cardinale Angelo Scola, dagli scout all'interno della Comunità ecclesiale veneziana. Il testo presenta, inoltre, alcuni estratti da documenti dell'AGESCI che possono aiutare il lettore a recuperare un più ampio senso di appartenenza e d'impegno responsabile nella Chiesa e nella società, perché al giorno d'oggi serve educare evangelizzando ed evangelizzare educando.
In un tempo di larga complessità e di crisi di valori si sta approdando all'interdisciplinarietà tra scienze psicologiche e teologiche. Questo manuale si propone come una guida rivolta ai formatori nell'arduo e delicato compito di accompagnare il "chiamato" non solo nell'immediata libera "risposta" alla vocazione, ma anche all'interno del complesso percorso della vita consacrata. Dio è esperienza e, come tale, è inserita in un ricco sistema di significati: è per questo che il presente lavoro vuole servire da stimolo nel cammino del "divenire", mettendo in evidenza quei meccanismi psicologici che entrano in gioco nel rapporto di amore con l'Amato. Conoscere la natura umana del candidato e come questa possa influire nella relazione con il divino può permettere al formatore di essere maggiormente preparato nell'aiutarlo a porsi nel giusto rapporto con Dio. A tale scopo una parte del manuale è dedicata anche a un'analisi di quelle dinamiche psicologiche che possono intervenire nella pratica dei consigli evangelici. Un valido contributo è stato fornito dal prof. German Sànchez che, nel commentare alcuni punti del documento Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio, fornisce indicazioni importanti ai formatori, ai superiori e agli specialisti della condotta.
Questa Via Crucis, don Tonino Bello l'ha offerta al Signore e alla Madre di Cristo nell'aprile 1993, a pochi giorni dalla sua morte. È la sua Via Crucis, proposta semplicemente a braccio nel momento supremo come preghiera spontanea. Un inedito, elargito dal fratello Marcello Bello, perché non vada smarrito e ritorni efficace
Perché si agisce? Quanto contano la razionalità e la volontà nella nostra esistenza? Qual è il ruolo delle passioni? Che cosa chiediamo agli altri, entrando in relazione con loro? Chi sono io? Nella cultura occidentale, è alla filosofia che si chiede ancora di dare risposte a questo genere di domande. Quello che viene presentato in questo libro è dunque una riflessione filosofica sull'essere umano, offerta in particolare a chi non si occupa professionalmente di filosofia, ma che cerca una bussola per orientare la propria vita e profili dell'umano, in forza dei quali rispondere alle numerose sfide culturali e professionali di oggi. Non astruse, né astratte, queste pagine nascono dall'esperienza dei corsi che l'autore svolge da diversi anni nei Collegi della Fondazione Rui per gli studenti delle più diverse facoltà universitarie.
Nel contesto di primo Novecento si registra un crescente interesse per lo sport e della sua pratica che porta alla fondazione della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane (FASCI), all'interno della quale viene promossa la costituzione dell'Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (ASCI), nonostante le iniziali diffidenze della Chiesa. La nascita e lo sviluppo dello scoutismo cattolico sono documentati attraverso la ricostruzione della diffusione dei gruppi costituitisi a livello locale dal 1916 al 1928. Il corredo di cartine storico geografiche consente la visualizzazione anno per anno sul territorio italiano. Completa la documentazione l'elenco completo con i dati relativi ad ogni gruppo scout immatricolato. Ne risulta un'interessante mappatura, che conferma l'interesse dei ragazzi e dei giovani per l'esperienza scout, a conferma della sua validità educativa.
La dimensione privata del genio artistico romano
Questo volume è fortemente innovativo per la storia dell'arte: risponde pienamente infatti all'esigenza attuale di leggere l'arte nel contesto antropologico e culturale in cui è inserita. Sauron coglie il lavoro, che gli storici dell'arte medievale stanno attuando sull'arte religiosa e pubblica, nel privato delle grandi famiglie romane durante gli ultimi due secoli delle Repubblica e i primi due dell'Impero. L'opera desterà interesse ben al di là del campo degli storici dell'arte perché lo spaccato che ci viene fornito di Roma tramite la decorazione, l'assetto architettonico e i maufatti delle ville può trasmetterci una coscienza della cultura, della religiosità e delle ideologie molto arricchente in rapporto alla più consueta lettura dell'arte pubblica romana. Il sontuoso corredo iconografico del volume deriva da una campagna fotografica appositamente realizzata sotto la guida dell'autore.
Le opere derivate dall’arte arabocristiana testimoniano una ideale simbiosi tra le civiltà che si sono intrecciate nella fertile regione d’Oriente. Oggi, essendo questa simbiosi minacciata da conflitti politici, le icone arabe sono diventate opere emblematiche riconosciute, messaggere di dialogo, di pace e di apertura verso l’altro. Al di là del piacere estetico e culturale, queste opere apportano un beneficio fondamentale: costituiscono ai nostri occhi ciò che, nel passato dell’eredità comune, può rappresentare un messaggio per l’avvenire, nel senso di possibilità che le culture si fecondino reciprocamente, prendendo di ciascuna la parte migliore, senza per questo rinnegare se stesse o dissolversi le une nelle altre ma contribuendo, al contrario, al reciproco arricchimento. Attraverso questo libro, il lettore entra in un universo artistico multiforme. Potrà contemplare l’opera, spesso inedita, di una ventina di artisti, molti dei quali pubblicati per la prima volta, opere di estrema ricchezza, che attingono alle fonti dell’iconografia orientale, dall’alveo culturale occidentale e cattolico e dall’arte ornamentale arabo-musulmana. Le circa centocinquanta icone individuate attraverso il Libano e la Siria fanno penetrare il lettore in un universo insospettato dove, sullo sfondo culturale del Medio Oriente, mistico e universalista, non esiste nessuna separazione ma un’apertura alle dimensioni del tempo e dello spazio, ovvero dell’eternità, dal momento che si tratta, per l’arte sacra, di manifestare l’Invisibile nel suo mistero più prossimo.
Una sintesi unica nel suo genere su una delle sorgenti artistiche e spirituali dell'umanità
Il buddhismo è la più antica delle religioni missionarie. Unico fattore di unità del continente asiatico, ha ispirato un’arte di grande spiritualità, parte essenziale del patrimonio universale. Tracciarne il panorama in un’unica opera è un’autentica sfida. L’assenza di un dogma unitario, la grande varietà ed eterogeneità delle tradizioni da un territorio all’altro, la grande disomogeneità del grado di conservazione di monumenti e loro decorazioni e una ricchissima bibliografia rendono particolarmente complesso il suo studio e difficile ogni tentativo di sintesi. Ma è proprio a causa della vastità dell’impegno e per evitare sovrapposizioni o contraddizioni che questo progetto, al quale Gilles Béguin, appassionato conoscitore della materia, pensa già da molto tempo, ci sembra la sola risposta possibile. La forma editoriale scelta, pur conservando le caratteristiche di un libro d’arte, è quella di un Atlante storico, il che significa che accanto alle fotografie dei monumenti ci sono piante, ricostruzioni e una cartografia inedita. Si tratta del più vasto apparato iconografico mai raccolto in un unico volume sull’arte buddhista. Questa opera non si rivolge quindi ai soli specialisti, sempre avidi di nuovi e inediti orientamenti, ma aspira anche a soddisfare la curiosità del lettore colto, fornendogli una introduzione chiara e pratica, punto di partenza per eventuali successivi approfondimenti, un autentico viaggio attraverso lo sviluppo dell’arte buddhista da un angolo all’altro del continente asiatico.
Fra arte e storia naturale una botanica del XXI secolo
Botanica Magnifica presenta 251 straordinarie fotografie di Jonathan M. Singer, vincitore dell’Hasselblad Laureate Award, che ritraggono - nelle parole di un critico di ARTnews - piante e fiori rari ed esotici a grande scala e con eccellente dettaglio emergente dall’ombra di uno stile evocativo delle pitture degli Antichi Maestri. Ispirato dal lavoro dei grandi artisti botanici che lo precedettero, Singer ha sviluppato uno stile di fotografia digitale che possiede sia la chiarezza sia la qualità artistica dell’illustrazione botanica tradizionale; attraverso le lenti della sua fotocamera cattura non solo la fisicità della pianta, ma anche la sua essenza. In realtà, molti di questi ritratti rivelano delicate strutture delle piante a un livello di dettaglio irraggiungibile con pennello e colore, dandoci una percezione completamente nuova della complessità e della personalità di questi organismi viventi. L’edizione originale di Botanica Magnifica, che consiste di cinque volumi sontuosamente rilegati a mano, era limitata a sole dieci copie, la prima delle quali è stata recentemente donata alla Smithsonian Institution.
Il grande formato double-elephant (cm 68,5 x 101,5) dell’edizione è stato scelto perché fosse in linea con quella del famoso folio Birds of America di Audubon, e in verità Botanica Magnifica, nel campo della storia naturale, è una delle poche opere fotografiche che possano competere con quella di Audubon per portata e maestria. In elogio del formato double-elephant di Botanica Magnifica, il direttore del Dipartimento di Botanica della Smithsonian ha affermato: "Tutti quelli che hanno visto le fotografie sono rimasti straordinariamente impressionati dalla forza, dal dettaglio e dalla profondità dell’opera". Come l’edizione maggiore, questo volume è diviso in cinque sezioni: I) Orchidaceae, che introduce all’enorme diversità delle orchidee; II) Florilegium, che mostra la complessità e la bellezza dei fiori, capolavori dell’evoluzione; III) Proteus, che, rubando il nome al multiforme dio marino della mitologia greca, illustra le forme evolute dalle piante per sopravvivere; IV) Zingiberaceae, tributo alla famiglia dello zenzero, che comprende piante tropicali comuni e rarità minacciate di estinzione; V) Botanicus, selezione di esemplari spettacolari e bizzarri della famosissima collezione botanica di studio del Museo Nazionale di Storia Naturale della Smithsonian Institution. Le piante raffigurate in ogni sezione di Botanica Magnifica sono disposte per lo più in ordine alfabetico per nome scientifico e ciascuna è accompagnata da una chiara descrizione botanica del soggetto con cenni di geografia, folklore, storia e conservazione. Inoltre ciascuna delle cinque sezioni è preceduta da una pagina pieghevole che ritrae una pianta eccezionale in una dimensione sfarzosa. Con meravigliose riproduzioni e testo affascinante, Botanica Magnifica è uno dei volumi più straordinari di fotografia naturalistica mai pubblicato. Gli autori si augurano che una tale opera possa incoraggiare maggior presa di coscienza del regno delle piante e stimoli la preoccupazione di un’urgente necessità di preservare le specie che stanno scomparendo.
Il progetto Scarcerando, attivo sul territorio dell'ASL 3 di Monza, affronta il tema della salute mentale in carcere, intervenendo per mantenere la continuità terapeutica dei detenuti con sofferenza psichica e attivare il percorso di reinserimento sul territorio per le persone giunte a fine pena. Una serie di interviste restituisce il punto di vista dei diretti interessati.
Questo volume raccoglie i contributi presentati al I Convegno Nazionale sull'anoressia maschile, organizzato a Monza nel gennaio del 2005, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca con il supporto della Fondazione Maria Bianca Corno di Monza. La scarsità degli studi sull'argomento da un lato - dovuta con buona probabilità all'indice epidemiologico della malattia - e, dall'altro, l'incremento dei casi di anoressia maschile a cui si assiste in questi ultimi anni hanno indotto terapeuti e ricercatori ad interrogarsi sulle caratteristiche psicopatologiche di questo disturbo, sulla manifestazione clinica nelle sue differenze di genere, sulle possibilità di trattamento in ambito ambulatoriale, residenziale o semiresidenziale (centro diurno) e, infine, sul ruolo della famiglia e delle dinamiche relazionali in cui sono coinvolti genitori e pazienti. Da queste premesse è scaturito il dialogo tra diversi esperti di salute mentale, di cui questo volume vuole essere testimonianza. Per le sue caratteristiche, il testo si rivolge in particolare ad un pubblico di specialisti (medici, psichiatri e psicologi), ma anche a quanti si devono confrontare a vario titolo con il problema dell'anoressia nervosa maschile, nel suo manifestarsi in età evolutiva o in età adulta.