Dove dormivano le vestali? Com’era la casa di Cicerone, la sala da pranzo della Domus Aurea o la tomba di un fornaio? Quale era il maggiore tempio di Roma e dell’Impero? Dove era la casa di Caligola, dove è stato ucciso? Dove la plebe riceveva il grano? A Roma i monumenti e le rovine sono isole provvisoriamente staccate dal continente cui appartengono. Dettagli, punti di vista, angolature e zoom nei quali per un momento ci si può perdere. Un flusso infinito di costruzioni, strade, monumenti, edifici, scorci che nella storia si sono incessantemente trasformati dando forma alla città. Guidati dal più importante archeologo italiano, scopriamo la Roma antica nei dettagli di cinquanta dei suoi infiniti angoli dalla fondazione alla caduta dell’impero.
Il modo migliore per scoprire la bellezza di Roma, spesso esaltata ma altrettanto spesso fraintesa, è passeggiare con calma all’interno della città storica racchiusa “dentro le mura”. È ciò che ci invita a fare, tra divagazioni e ricordi personali, Mauro Catteruccia, autore di questa guida originale e approfondita che accompagna il lettore alla scoperta degli antichi rioni dell’Urbe. Un percorso erudito e divertente che ha come punto di partenza e di arrivo la Ripa Greca, la riva sinistra del Tevere dove ha origine la leggenda di Roma, e che si snoda poi, in 86 tappe, tra luoghi d’interesse, curiosità e monumenti più o meno noti. “Ciò che vi suggerisco di andare a vedere è certificato da me stesso e potete fidarvi.” Catteruccia offre ai lettori una splendida passeggiata in mezzo alla storia, circondati dall’incredibile numero di scorci e opere d’arte che fanno di Roma la città più bella del mondo.
Accurata indagine sull'alimentazione dei Romani che ricostruisce in maniera rigorosa e avvincente la cultura e la società dell'antica Roma. L'autore non presenta soltanto i cibi e le bevande - anche quelli più insoliti - dei Romani, ma illustra anche la "liturgia" dei loro pasti e, più in generale, la loro visione del mondo e della vita. Ne emerge un quadro esauriente della vita romana, considerata nella sua quotidianità ma anche nei suoi principi ispiratori, quelli che stanno tuttora alla base della civiltà europea. Inoltre, in una sezione del libro si propongono parecchie ricette romane antiche, corredate da adeguate istruzioni e opportuni adattamenti al gusto attuale, così da renderle realizzabili ancor oggi.
Come si è evoluto il romanesco? Quali sono i termini e i modi di dire entrati ormai di diritto in questo colorito dialetto e sconosciuti ai romani di qualche decennio fa? Prova a rivelarcelo questo ironico dizionario, che a ogni lettera dell'alfabeto fa corrispondere parole o espressioni propriamente romanesche. Spiegando il loro significato in italiano e raccontandole poi attraverso un aneddoto o una piccola storia, vera o inventata. Da "a faciolo" a "bella pe' te", da "stare a rota" a "zoro", ecco a voi il libro per scoprire, attraverso la sua lingua, qualcosa in più sulla Città Eterna.
In che modo, e perché, si rideva nella Roma antica? Come agiva il riso nella cultura dell'élite romana? Qual era il suo compito politico, intellettuale, ideologico? E che cosa ci dice di come funzionava la società? In questo libro, Mary Beard esplora le varie forme della comicità a Roma, gettando nuova luce su alcuni celeberrimi classici, dalle commedie di Plauto all'inquietante "Asino d'oro" di Apuleio. In queste pagine non si parla solo di letteratura, ma del riso nella vita quotidiana, fra barzellette e scherzi burloni, fra uomini comuni e imperatori, fra scritte ingiuriose e motti di spirito, perché ridere è anche una questione di potere.
Il libro offre al lettore italiano il testo di partenza della collana francese Les Guides Belles Lettres des Civilisations. Guide scritte per viaggiare nel tempo e nello spazio, indirizzate studiosi, curiosi di storia e civiltà, viaggiatori... Sono opere pratiche e ragionate di cultura generale sulle civiltà che hanno lasciato tracce affascinanti nella storia, che si propongono di offrire al lettore le chiavi per avvicinarsi a testi antichi o approfondimenti storici, aiutando a decifrare allusioni e a chiarire le incertezze. Roma. Si pensa di sapere molto della civiltà romana, ed è senza dubbio vero. Si crede di conoscerla perché è alle origini della nostra stessa società. Ma è qui che sta l'errore: è necessario riscoprire come gli antichi romani guardassero uomini e cose, ed è quanto il libro intende chiarire. La concezione pratica della guida rende possibile leggerla come un libro tradizionale dall'inizio alla fine, ma anche scorrere liberamente i capitoli in base alle proprie curiosità, o utilizzare l'indice per risalire a una specifica informazione d'interesse. Disegni, mappe e schemi consentono di arrivare subito all'essenziale, mentre la bibliografia può avviare a una ricerca più approfondita.
Roma è una città unica: in nessun altro luogo si può camminare dentro la storia, accanto alla storia, sopra la storia. I nostri passi si muovono su ville, tombe, terme, chiese, templi. Ci sono luoghi in cui la storia è stata scritta: a Largo Argentina, per esempio, proprio davanti al teatro, nel punto in cui Cesare venne pugnalato, o nella basilica di San Pietro, dove si è conservata, nonostante i rifacimenti cinquecenteschi, la Rota Porfiretica, il grande cerchio di porfido sul quale Carlo Magno si inginocchiò per essere incoronato la notte di Natale dell'800 d.C. Luoghi in cui la storia ha conosciuto i suoi bivi più tragici, come ponte Milvio, presso cui Massenzio annegò, dando campo libero a Costantino e al trionfo del Cristianesimo. Luoghi che conservano memorie incredibili: sul Palatino vi sono ancora i fori della capanna attribuita a Romolo, sotto villa Torlonia c'è il bunker di Mussolini, a Casal de' Pazzi troviamo zanne di elefanti di 200.000 anni fa, accanto a installazioni di street art. Questo libro vorrebbe aiutarvi a scovare molte di queste tracce, raccontando una Roma che fu l'Urbs, la "città per eccellenza", quella che, per volere stesso degli dèi era destinata aessere Caput Mundi.
Le tendenze e i luoghi scelti per voi dagli inviati speciali Marco Polo. Tutta la città in tempo reale: siti, blog e forum per scoprirla con un click. Il viaggio dalla A alla Z con informazioni pratiche puntuali e aggiornate. Con carta estraibile della città e 12 pagine di atlante stradale.
Un antico pregiudizio incombe sulla vita culturale di Roma nel Trecento. Abbandonata dai papi, in questo periodo stabili ad Avignone, la città è considerata dai più come un luogo decadente, privo di fermento; a volte come una sorta di centro minore rimasto ai margini delle più rinomate Firenze e Padova, culle dell'Umanesimo, altre volte persino come un deserto, rinverdito dai due soli nomi di Francesco Petrarca e Cola di Rienzo. Ripartendo dalle fonti coeve e dialogando con la storiografia più recente, questo libro si propone di restituire all'Urbe la vivacità culturale che le apparteneva, portando alla luce gli eventi, i gruppi, gli individui, i libri, le letture e le scritture che andavano a comporre un panorama complesso, variegato e in fondo non così distante da quello dei più noti centri di cultura dell'Italia comunale e signorile.
A city for romance, artistic appreciation and breathtakingly beautiful architecture, Rome is abuzz with excitement day and night. Go shopping, enjoy amazing meals allow its beauty and energy embrace you. Take inspiration from the brand new Insight Pocket Guide Rome, a concise, full-color guide to this wonderful city that combines lively text with vivid photography to highlight the best that Rome has to offer.
Vi è un cordone ombelicale antico e solidissimo che lega la Terra Santa a Roma. Un legame dalle molteplici sfaccettature che richiamano ambiti tra loro anche lontani: storia, filologia, esegesi, archeologia, devozione. In questo universo assetato di conoscenza, che traccia una separazione precisa tra scienza e fede, si pone un documento dal ruolo assolutamente peculiare: la reliquia. Testimonianza venerata, discussa, demonizzata, essa è in fondo il documento antropologico più emblematico per lo studioso. L'intento principale di questo libro è raccontare la storia e la tradizione che accompagnano tutta una serie di "memorie" attraverso le quali è possibile legare Roma a Gerusalemme. Nel percorso suggerito, ai cui vertici principali stanno Cristo, sant'Elena e gli apostoli Pietro e Paolo, le reliquie hanno il ruolo di fil rouge, ma saranno affiancate da altri materiali sorretti dall'autorità dell'archeologia, dalle fonti e soprattutto dalla volontà di evitare che il rumore di fondo dell'agiografia e della leggenda disturbi il suono della storia.
Tra le tante opere d’arte presenti nell’area vaticana e scomparse nel tempo, la chiesa di Santa Marta al Vaticano è una di quelle che suscita il maggiore rimpianto, sia per la perdita di una testimonianza artistica di valore, sia per l’oblio delle attività e istituzioni, personaggi e artisti legati all’edificio. Nei quasi quattro secoli della sua esistenza (1537-1930) infatti l’ospedale e in seguito il seminario, nonché la presenza per quarant’anni dei Trinitari, sono testimonianze di attività di tutto rilievo legate all’edificio, senza dimenticare l’importante ubicazione della chiesa, unitamente a quella di Santo Stefano dei Mori, a ridosso della Basilica di San Pietro. Nel presentare il dettagliato studio storico artistico, con puntuali riferimenti alle attività connesse, dell’architetto dott. Ilaria Delsere, è sembrato opportuno riprodurre in appendice, con note interpretative del dott. Vincenzo Mario Piacquadio, la monografia storica “S. Marta al Vaticano” del 1883, a cura del beneficiato del Capitolo vaticano Gaetano Bossi: è un testo poco noto e rimane la testimonianza più valida del tempo in cui ancora esisteva l’edificio. Conservare la memoria di realtà storiche e artistiche, di notevole valore umano, serve sia alla cultura sia alla fede, anche se lascia un po’ d’imbarazzo la mancata avvedutezza nei secoli passati nell’averle sottratte per sempre alla diretta conoscenza dei posteri.