L’istituzione della parrocchia è attualmente oggetto di riflessione nella Chiesa italiana. In occasione della prolusione al Consiglio permanente della CEI (22.9.2003), il card. Ruini propose il seguente stimolante interrogativo: «È in grado la parrocchia di accogliere e attuare quella grande svolta che va sotto il nome di conversione missionaria della nostra pastorale, o è invece destinata a rimanerne purtroppo sostanzialmente al di fuori, restando prigioniera di due tendenze, tra loro parzialmente contrastanti ma entrambe poco aperte alla missionarietà: quella di concepirsi come una comunità piuttosto autoreferenziale, nella quale ci si accontenta di trovarsi bene insieme, e quella di una “stazione di servizio” per l’amministrazione dei sacramenti, che continua a dare per scontata in coloro che li richiedono una fede spesso assente?».
Per offrire un qualificato contributo sul tema, il volume presenta gli atti del seminario di studio “Ripensare la parrocchia” (24-25.10.2003), organizzato con l’intento di condurre una riflessione volta a migliorare la comprensione delle sfide che si pongono oggi alla parrocchia nell’ottica della trasmissione della fede. Lo sforzo è quello di delineare alcune possibili strade per un rinnovamento dell’istituzione parrocchiale, al fine di renderla più capace di svolgere il proprio compito di comunicazione del Vangelo nel contesto attuale.
Sommario
Introduzione (S. Lanza). 1. Verso l’Assemblea dei Vescovi italiani sulla parrocchia (mons. G. Betori). 2. L’influsso del mutamento culturale nell’evoluzione delle forme della parrocchia. Dal modello tridentino a oggi (V. De Marco). 3. Mutamenti e nuove forme della parrocchia. Una riflessione ecclesiologica (F.G. Brambilla). 4. Il significato della “questione parrocchia” nel cattolicesimo italiano di oggi. Alcune tesi per un contributo sociologico al discernimento (L. Diotallevi). 5. Cos’è (oggi) la parrocchia: uno spazio per l’istituzione del cristianesimo, uno strumento per la costruzione dell’identità cristiana in un luogo (L. Bressan).
Note sull'autore
Il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI ha pubblicato con EDB: L’Europa sfida e problema per i cattolici. II Forum del Progetto Culturale, 2000; Libertà della fede e mutamenti culturali. III Forum del Progetto Culturale, 2001; Il futuro dell’uomo. Fede cristiana e antropologia. IV Forum del Progetto Culturale, 2002; Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro. V Forum del Progetto Culturale, 2003; assieme all’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione, 2003.
Come albero è il titolo del foglio mensile della parrocchia di San Giovanni in Laterano a Milano, in cui il parroco, don Angelo, comunica ai fedeli il proprio pensiero. L’autore è un poeta e un letterato: lo si vede dallo stile di scrittura, e non solo per le sue brevi poesie e le frequenti citazioni di autori disseminate qua e là, ma anche quando affronta problemi teologici, morali, liturgico-pastorali, sociali…
Ogni singolo intervento è completo in sé, il che non obbliga il lettore a una lettura continuata del testo. Si tratta di una serie di “riflessioni a voce alta” – anche se espresse in maniera non organica e sistematica, ma proprio per questo più fluida e appetibile – su situazioni e problemi particolari della Chiesa e della società di oggi.
Come albero è anche il paragone con cui si apre il libro dei Salmi: la Bibbia e la città sono i due riferimenti che danno unità ai testi del volume.
Sommario
Introduzione. 2001. 2002. 2003. 2004.
Note sull'autore
Angelo Casati (Milano, 1931) dopo la licenza in teologia è stato insegnante di lettere nei seminari diocesani, poi vicario parrocchiale a Busto Arsizio, parroco a Lecco e infine, dal 1986, a Milano. Ha pubblicato presso Servitium alcune raccolte di poesie: Sulla soglia (1995) e Coro e fuori coro (2003); presso l’ITL alcuni libri di commento al lezionario festivo: Ricordare le sue parole (2002), E la casa si riempì di profumo (2002), Gli occhi e la gloria (2003). Ha inoltre pubblicato: Diario di un curato di città (Centro Ambrosiano - ITL, Milano 1998), La fede sottovoce (Paoline, Milano 2002).
Nella maneggevole collana «Economica EDB» viene riproposto a prezzo contenuto un ‘classico’ della teologia: Cristo e il tempo, l’opera centrale della produzione scientifica di Oscar Cullmann. Partendo dalla concezione che del tempo aveva il cristianesimo primitivo, l’autore, che si muove sempre sul piano biblico e si serve di una esegesi profonda e di largo respiro, delinea un percorso teologico che ha in Cristo il suo centro essenziale. Con Cristo, Dio che si fa uomo e si inserisce nel tempo della storia, si ha il compimento della historia salutis, che troverà attuazione definitivamente alla fine dei tempi. Il tempo presente, intermedio, che va dall’ascensione di Cristo alla sua parusia, è il tempo della Chiesa, il tempo della tensione tra il “già” e il “non ancora”, una tensione che sottende ogni realtà esistente fin quando non si abbia «Dio tutto in tutte le cose».
Sommario
Introduzione all’edizione italiana: linee di sviluppo del pensiero di Oscar Cullmann (B. Ulianich). Prefazione alla I, II e III edizione. Introduzione: il problema. I. La continuità della linea della salvezza. II. Il carattere unico delle differenti epoche della salvezza. III. Storia della salvezza e storia universale. IV. La storia della salvezza e l’individuo. Indici.
Note sull'autore
Oscar Cullmann (Strasburgo, 1902-1999) è stato uno dei più illustri storici, teologi ed esegeti protestanti del secolo scorso. Docente prima a Strasburgo, poi a Basilea, infine a Parigi, prese parte al concilio Vaticano II in qualità di osservatore, ospite del Segretariato per l’unità dei cristiani.
L’Apocalisse è essenzialmente celebrazione del Cristo glorificato nella risurrezione. Il riferimento al mistero pasquale di Cristo costituisce per Giovanni, autore di Apocalisse, il modello assoluto per la vita della comunità: attraverso la morte, subìta per non mancare di fedeltà alla testimonianza divina, Gesù ottenne la vita; analogamente la comunità cristiana vive il mistero della redenzione.
Per consolare e incoraggiare i cristiani nella prova Giovanni propone Cristo: lo sconfitto che, in realtà, è il vincitore. Il Risorto garantisce quindi ai discepoli la salvezza, il prendere parte da subito alla sua condizione gloriosa.
Il volume propone un’analisi tematica globale sull’Apocalisse: studia in particolare i modi in cui il testo parla della risurrezione di Cristo, presenta quest’ultima in relazione col fedele credente.
La prima parte affronta il fondamento cristologico del testo giovanneo e delinea i motivi per cui l’opera può essere considerata una celebrazione del Cristo risuscitato; la seconda analizza i grandi ambiti simbolici in cui è possibile riconoscere il rapporto che unisce il cristiano alla vita del Risorto.
Sommario
Presentazione. Introduzione. 1. La presentazione iniziale del Cristo risorto. 2. «Primogenito dei morti». 3. «Testimone» e «principe». 4. L’incontro con il Risorto. 5. La somiglianza con Cristo nella vittoria.
6. L’unione con Cristo nella vita. 7. La simbologia del colore «bianco». 8. Le bianche vesti. 9. L’inaugurazione del Regno. 10. «Chi può resistere?». 11. La «prima risurrezione». Conclusioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Claudio Doglio (Savona, 1959) si è laureato in lettere classiche all’Università di Genova con una tesi sulle antiche traduzioni greche e latine del Salmo 109/110. Presbitero diocesano dal 1985, ha conseguito la licenza al Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana con una dissertazione sulla risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse. Dal 1988 è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale – sezione di Genova. Ha, tra l’altro, pubblicato: Luca. Il Vangelo della mitezza di Cristo (1998); Figure bibliche della misericordia (2000); ha inoltre curato la raccolta di saggi Cristo Omega e Alfa (1999). Dal 2002 è condirettore della rivista Parole di Vita.
Ogni volume che raccoglie i frutti dell’insegnamento di un docente descrive necessariamente anche un itinerario tematico. Il percorso costruito da p. Prosper Grech nella docenza al Pontificio Istituto Biblico, all’Augustinianum e nella tenace presenza a convegni, conferenze e iniziative bibliche vede al primo posto il vasto e problematico ambito dell’ermeneutica. E proprio all’ermeneutica è dedicata la I parte del volume, con contributi che spesso delineano il quadro di sintesi su temi in movimento.
Che il passaggio dal Nuovo Testamento alla storia del cristianesimo delle origini sia quasi obbligato da certe pagine delle lettere paoline è esperienza che tutti i docenti conoscono. Il segno di questa necessità di indagare anche oltre la pagina biblica è rappresentato nel volume dalla II parte, dedicata a Teologia e storia. Vanno segnalate in particolare alcune ricerche a sfondo liturgico.
Infine la Esegesi di testi, proposta nella III parte, indica la centralità che il Vangelo di Giovanni ha assunto per padre Grech rispetto ad altri scritti del Nuovo Testamento.
Sommario
Prefazione. I. Saggi di ermeneutica. 1. Ermeneutica biblica: breve prospetto storico. 2. Agli inizi della teologia cristiana. 3. La reinterpretazione intrabiblica e l’ermeneutica moderna. 4. Le tradizioni neotestamentarie e la traditio christiana. 5. Problemi di interpretazione dell’AT nei primi secoli.
6. Interpretazioni patristiche del Nuovo Testamento. 7. La tradizione nei padri della Chiesa. 8. The regula fidei: Hermeneutical Principles Yesterday and Today. 9. L’ermeneutica agostiniana: il terzo libro del De doctrina christiana. 10. La filologia neotestamentaria nel XX secolo. 11. L’ermeneutica biblica nel XX secolo.
II. Teologia e storia. 12. Le limitazioni del metodo storico-critico di fronte a Gesù. 13. La speranza del Regno di Dio e le sue forme diverse al tempo di Gesù. 14. La pratica del battesimo ai tempi di Gesù. 15. Il Simone della storia e il Pietro della fede. 16. Il giudeocristianesimo: lo stato della questione. 17. Aspetti eucaristici nella Prima lettera ai Corinzi. 18. Justification by Faith in Origen’s Commentary on Romans. 19. “Quid est veritas?” Rivelazione e ispirazione: nuove prospettive. 20. Che significa ‘ispirazione’? Una visione globale.
III. Esegesi di testi. 21. La comunità giovannea nei cc. 7 e 8 di Giovanni. 22. Ebrei e cristiani ad Efeso: riflessi nel Vangelo di Giovanni. 23. L’escatologia giovannea. 24. Le confessioni di fede in Giovanni. 25. Il significato della citazione del Sal 82,6 in Gv 10,34. 26. Formule trinitarie in s. Paolo. 27. Il retroscena di Rm 10,5-13.
Note sull'autore
Prosper Grech è nato a Malta ove è entrato nell’ordine degli agostiniani; dopo gli studi istituzionali, ha completato la formazione accademica a Roma (Pontificia Università Gregoriana, Pontificio Istituto Biblico) e Friburgo (CH). Ha insegnato teologia a Malta ed è stato professore invitato a Cambridge; chiamato a Roma, nel 1970 fonda con p. A. Trapè l’istituto patristico Augustinianum, del quale è eletto primo preside. Per oltre trent’anni ha tenuto il corso di ermeneutica al Pontificio Istituto Biblico e ha insegnato per diciott’anni alla Pontificia Università Lateranense. Le sue pubblicazioni sono dedicate soprattutto a Bibbia e patristica. Tra queste ricordiamo: Le idee fondamentali del Nuovo Testamento, Modena 21970; con G. Segalla, Metodologia per uno studio della teologia del NT, Torino 1978; Ermeneutica e teologia biblica, Roma 1986, che è una prima raccolta dei suoi numerosissimi contributi scientifici, pubblicati in riviste scientifiche o in opere di collaborazione.
La connessione tra psicologia e vita spirituale non è un'esigenza imposta al cristiano dal di fuori e dalla moda, ma nasce dalla convinzione che una fede adulta deve procedere all'unisono con la maturità umana, perché esiste un'ammirabile sintonia tra le due realtà. Esse si trasformano in una sinfonia a due mani: l'una proviene dallo Spirito Santo, l'altra dalla creazione di Dio. Il volume aiuta a comprendere il servizio che la psicologia può prestare alla crescita spirituale. Propone una psicologia aperta alla trascendenza, approfondendo le due grandi aree del dinamismo umano: quella intellettuale della conoscenza e dell'apprendimento, e quella dinamica delle tendenze, motivazioni, affettività...
Il presente volume è nato dai corsi universitari e si rivolge direttamente a quanti sono impegnati in una conoscenza approfondita della base umana nella vita spirituale nella formazione dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, nella direzione e nel consiglio delle coscienze. L'obiettivo del libro è essenzialmente psicologico e sviluppa il presupposto che le condizioni umane favoriscono o meno l’azione divina.
Note sull’autore
Benito Goya, religioso del Carmelo Teresiano, è laureato in Teologia e licenziato in Psicologia. Da anni è professore di Psicologia applicata alla Vita Spirituale e alla Vita Consacrata al Teresianum e all'Università Pontificia Salesiana, al Claretianum e a Regina Mundi. Ha una lunga esperienza di orientamento psicologico, spirituale, vocazionale. Ha pubblicato: Psicopedagogia y vida espi ritual, Madrid 1983; Psicologia dinamica e vita spirituale, Roma 1985; Psicologia e vita consacrata, Roma 1996; Formazione integrale alla Vita Consacrata, Bologna 1997.
˛ˇ I l s a c r a m e n t o d e l l a P e n i t e n z a Ë i n c r i s i t a n t o a O r i e n t e q u a n t o a O c c i d e n t e . M e n t r e c i s i i n t e r r o g a s u l l a p a s t o r a l e , Ë o p p o r t u n o a p p r o f o n d i r e l a t e o l o g i a c h e s i e s p r i m e n e l r i t o . I l v o l u m e l o f a m e t t e n d o s i i n a s c o l t o d e l l a t r a d i z i o n e o r t o d o s s a , i n d i v i d u a n d o n e l e p e c u l i a r i t ‡ r i s p e t t o a l l a t r a d i z i o n e l a t i n a : a n z i t u t t o i l c a r a t t e r e c e l e b r a t i v o e c o m u n i t a r i o d e l s a c r a m e n t o , v e r o m o m e n t o l i t u r g i c o c h e r a g g i u n g e i l s i n g o l o a l l i n t e r n o d e l l a c o m u n i t ‡ ; p o i i l f o n d a m e n t a l e s i g n i f i c a t o t e r a p e u t i c o d e l l a p r a s s i p e n i t e n z i a l e , d o v e i l p e c c a t o Ë p e r c e p i t o c o m e f e r i t a e m a l a t t i a e c o n s e g u e n t e m e n t e l a z i o n e d i D i o v e r s o l u o m o Ë v i s s u t a c o m e g u a r i g i o n e e t e r a p i a ; i n f i n e l a s t r u t t u r a c e l e b r a t i v a , a t t e n t a a f a r e m e r g e r e i l f o r t e c r i s t o c e n t r i s m o d e l s a c r a m e n t o : d a u n a p a r t e i l c o n f e s s o r e a p p a r e c o m e i l c o n - p e c c a t o r e , b i s o g n o s o d i p e r d o n o a l p a r i d e l p e n i t e n t e , d a l l a l t r a Ë i l m i n i s t r o d e l l a C h i e s a e p r o n u n c i a a l p e n i t e n t e l e p a r o l e d e l p e r d o n o .
Q u e s t e t r e s o t t o l i n e a t u r e h a n n o d e l l e r i f r a z i o n i s u l m o d o d i i n t e n d e r e i l r i t o , i p r o t a g o n i s t i d i e s s o ( p e n i t e n t e , c o n f e s s o r e e c o m u n i t ‡ ) , i l s e n s o d e l p e c c a t o e d e l p e r d o n o & I n u n a p a r o l a , a i u t a n o a d a p p r o f o n d i r e t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ d e l s a c r a m e n t o .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . I . L a p r a s s i p e n i t e n z i a l e n e l l e C h i e s e o r t o d o s s e . I I . A l c u n i p r e s u p p o s t i t e o l o g i c i .
I I I . A l c u n e q u e s t i o n i p a r t i c o l a r i . C o n c l u s i o n e . A p p e n d i c e . L e c o n o m i a e c c l e s i a s t i c a . C i r c o s t a n z e c h e e s c l u d o n o l e c o n o m i a e c c l e s i a s t i c a . C o m e a f f r o n t a r e i p e c c a t i . ( A . N i s s i o t i s ) . L e p e n i t e n z e i m p o s t e a d a l c u n i p e c c a t i ( L . P a p a n a s t a s i o u ) . S u i S a c r i C a n o n i d e l l O r t o d o s s i a e s u l l a l o r o a u t o r i t ‡ ( B . P e t r ‡ ) . B i b l i o g r a f i a . I n d i c i .
N o t e s u l l ' a u t o r e
B a s i l i o P e t r ‡ ( A r e z z o 1 9 4 6 ) , f i g l i o d i g e n i t o r i g r e c i , l a u r e a t o i n f i l o s o f i a e d o t t o r e i n t e o l o g i a m o r a l e , Ë p r e s b i t e r o d e l l a d i o c e s i d i P r a t o . H a s t u d i a t o p r e s s o l a H o l y C r o s s S c h o o l o f ( G r e e k O r t h o d o x ) T h e o l o g y ( B r o o k l i n e , B o s t o n , U S A ) c o n s c h o l a r s h i p d e l l a a l l o r a G r e e k O r t h o d o x A r c h d i o c e s e o f N o r t h a n d S o u t h A m e r i c a , e p r e s s o l a F a c o l t ‡ d i t e o l o g i a d e l l U n i v e r s i t ‡ d i T e s s a l o n i c a ( G r e c i a ) . » p r o f e s s o r e s t a b i l e o r d i n a r i o d i t e o l o g i a m o r a l e f o n d a m e n t a l e e d i m o r a l e f a m i l i a r e p r e s s o l a F a c o l t ‡ t e o l o g i c a d e l l I t a l i a c e n t r a l e ( F i r e n z e ) , o v e i n s e g n a d a l 1 9 8 1 ; d a l 1 9 7 9 Ë d o c e n t e i n v i t a t o d i t e o l o g i a m o r a l e p a t r i s t i c a g r e c a p r e s s o l A c c a d e m i a A l f o n s i a n a . D a l 1 9 9 2 t i e n e c o r s i d i m o r a l e o r t o d o s s a p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e . D a l 1 9 9 4 Ë c o n s u l t o r e d e l l a P o n t i f i c i a C o n g r e g a z i o n e p e r l e C h i e s e o r i e n t a l i . D a l 2 0 0 1 Ë p r o f e s s o r e i n v i t a t o p r e s s o l I s t i t u t o e c u m e n i c o S a n N i c o l a d i B a r i . D a l 2 0 0 3 Ë m e m b r o d e l B o a r d o f G o v e r n o r s d e l l I N T A M S . C o n s i g l i e r e d i r e d a z i o n e d i v a r i e r i v i s t e t e o l o g i c h e ( R T M , R i v i s t a l i t u r g i c a , R i v i s t a d i a s c e t i c a e m i s t i c a , E p h r e m s T h e o l o g i c a l J o u r n a l , I n t a m s R e v i e w ) , h a t r a d o t t o s a g g i e v o l u m i d e i t e o l o g i o r t o d o s s i C . Y a n n a r a s , G . M a t z a r Ì d s , S . S . H a r a k a s . C o n l e E D B h a p u b b l i c a t o : T r a c i e l o e t e r r a . I n t r o d u z i o n e a l l a t e o l o g i a m o r a l e o r t o d o s s a c o n t e m p o r a n e a , 1 9 9 2 ; I l m a t r i m o n i o p u Ú m o r i r e ? S t u d i s u l l a p a s t o r a l e d e i d i v o r z i a t i r i s p o s a t i , 1 9 9 6 ; L a C h i e s a d e i P a d r i . B r e v e i n t r o d u z i o n e a l l O r t o d o s s i a , 1 9 9 8 ; I n t r o d u z i o n e . V l a d i m i r L o s s k y ( 1 9 0 3 - 1 9 5 8 ) ´ t e o l o g o d e l l a C h i e s a ª e ´ c o s c i e n z a c a t t o l i c a ª i n V . L o s s k y , A i m m a g i n e e s o m i g l i a n z a d i D i o , t r a d . i t . , 1 9 9 9 , 5 - 5 3 ; P r e t i s p o s a t i p e r v o l o n t ‡ d i D i o ? S a g g i o s u u n a C h i e s a a d u e p o l m o n i , 2 0 0 4 .
L’intento del manuale è fornire una trattazione sulla “eucaristia nella storia”, ovvero di illustrare il quadro in cui è nata e si è sviluppata la liturgia eucaristica, mostrare quali sono stati gli sviluppi che hanno portato a modificarla, fino a suscitare l’esigenza di quella grande riforma che è poi sgorgata dal concilio Vaticano II. L’autore pone come punto di riferimento l’epoca dei Padri, in cui sono state fissate le grandi anafore delle Chiese sia dell’Oriente sia dell’Occidente che hanno fatto da modello alle nuove preghiere eucaristiche del messale di Paolo VI.
Sin dalle origini l’eucaristia è imitazione dell’ultima cena e questa è figura e annuncio della passione. Tale concezione, centrale nella trattazione patristica, viene tramandata alle epoche successive che tuttavia mal comprenderanno il vocabolario della sacramentalità formulato in modo figurale e tipologico. Alla concezione figurale, ormai declassata ad allegoresi, succederà quindi quella basata sulla nozione di presenza. Elaborata con ampiezza nel medioevo, essa diviene il modo per antonomasia di formulare la teologia dell’eucaristia e vede il suo apice al concilio di Trento. La tesi dell’autore è che, nonostante la differenza culturale, dopo il Vaticano II e i recenti sviluppi delle scienze bibliche, il cristianesimo di oggi può nuovamente comprendere l’eucaristia come figura e annuncio della passione, anche senza fare necessariamente ricorso alle categorie dell’epoca patristica.
Note sull'autore
Enrico Mazza (1940), presbitero della diocesi di Reggio Emilia, licenziato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana (Roma), ha conseguito il dottorato in liturgia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo (Roma). È docente di Storia della liturgia alla Facoltà di Lettere dell'Università Cattolica di Milano e insegna Liturgia presso lo Studio teologico della sua città. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Le odierne preghiere eucaristiche, 2 voll., EDB, Bologna (2)1991; quattro titoli presso le Edizioni Liturgiche su collette e prefazi, le catechesi liturgiche, l’anafora; Continuità e discontinuità. Concezioni medievali dell'eucaristia a confronto con la tradizione dei Padri e della Liturgia, Ed. Liturgiche, CLV, Roma 2001; La celebrazione della Penitenza, EDB, Bologna 2002. Ha curato L’idea di sacrificio. Un approccio di teologia, Bologna 2002. Ha curato L’idea di sacrificio. Un approccio di teologia liturgica, EDB, Bologna 2002, Il sacramento della Penitenza (audiocassette), EDB, Bologna, 2002.