Autore:
Gutiérrez Gustavo
Sacerdote e teologo peruviano nato a Lima nel 1928, è ritenuto il fondatore della Teologia della Liberazione. Docente all'Università Notre Dame (Indiana) non ha mai abbandonato l'attività con le comunità di base, con le quali ha elaborato la sua visione teologica e spirituale. È membro dell'Accademia Peruviana del Linguaggio e nel 1993 ha ricevuto la Legion d'Onore dal governo francese per il suo lavoro instancabile.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
"Poveri" aggiunge un nuovo tassello al mosaico delle Parole delle Fedi. Il termine è analizzato a partire da uno dei testi più studiati e controversi dei vangeli: il versetto di Matteo 25,31-46, uno dei più importanti quando si parla del significato teologico della solidarietà verso gli ultimi della società; elemento chiave, quindi, nella prospettiva dell'opzione preferenziale per il povero.
Lo stesso cardinal C.M. Martini, pastore e biblista, confessa con umiltà: "La sua lettura mi mette in discussione e in difficoltà".
Nella seconda parte l'autore ne dispiega il significato nell'ottica della mondialità: in rapporto alla storia, alla globalizzazione, all'etica e alle religioni: poveri e cristianesimo, poveri e islam, povertà e buddhismo, poveri ed ebraismo.
"Sacro" è il quaderno n. 32 della collana Parole delle Fedi.
L'Autrice analizza il termine dal punto di vista storico, teologico e sociologico, il rapporto tra realtà e mito, la sacralità della natura, la persistenza del sacro e la percezione da parte dell'uomo.
La teologia impiega il termine "sacro" per indicare quella sfera di realtà visibile e invisibile tipica della divinità, in ambienti extraecclesiali si è soliti attribuire carattere sacrale a dati simboli e valori verso i quali si rivendica la riverenza del pubblico. Dal punto di vista sociologico il sacro si manifesta innanzitutto come opposizione al profano. Tuttavia si evince che la distinzione tra sacro e profano non riguarda i due concetti in sé quanto due modi diversi di porsi nel mondo. Due diverse situazioni esistenziali.
Autore:
Parodi Patrizia
Redattore del settimanale diocesano di Padova "La Difesa del popolo".
Target:
Per tutti.
Contenuti:
«È da accogliere con soddisfazione e gratitudine questa biografia di don Giovanni Dalla longa.
Viene, infatti, presentata e resa viva la figura di un sacerdote che ha vissuto in modo esemplare la sua identità e la sua missione.
Il suo ministero è stato caratterizzato, in modo particolare, dalla missione di prete fidei donum a servizio della chiesa in Kenya.
Più in profondità delle molteplici e importanti attività, che ha svolto con mirabile generosità, è importante cogliere in don Giovanni l'ispirazione, l'opzione determinante che ha guidato le sue scelte di vita e i suoi comportamenti.
Auspico che, leggendo questa biografia, ciascuno sia provocato a trarne ispirazione e stimolo per la sua scelta di vita».
(dalla prefazione di mons. Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova)
Autore:
Tiziano Tosolini
è missionario saveriano da diversi anni in Giappone. Ha studiato teologia e pedagogia a Parma e ha conseguito il dottorato in filosofia all’università di Glasgow nel 1998. È direttore del Centro Studi Asiatico a Osaka e collabora come ricercatore part-time con il Nanzan Institute for Religion and Culture di Nagoya. Da anni dirige l’Asian Study Centre. Tra le sue opere ricordiamo Dire Dio al tramonto. Per una teologia della missione nel postmoderno, EMI, Bologna 1999.
Target:
Tutti – ambiente laico e cattolico.
Contenuti:
Per entrare in Giappone si deve attraversare un ponte, abbandonare le sicurezze dei propri lidi per esporsi a novità sorprendenti.
Non si tratta solamente di colmare distanze geografiche, ma di entrare in contatto con sguardi difficili da decifrare, con atteggiamenti timidi o severi, con forme diverse di devozione e venerazione.
Il ponte da attraversare è anche un ponte immaginario, costruito in parte dagli occidentali e in parte dagli stessi giapponesi.
Il missionario saveriano Tiziano Tosolini cammina su questo ponte. Racconta il suo incontro con l'imprevedibile alterità dei modi di vivere e di pensare giapponesi.
Ad ogni passo scopre aspetti affascinanti e profondi, e cerca il modo di comunicare il Vangelo affinché tutti, "il messaggero e gli ascoltatori", vedano la luce nuova in cui s'incontrano le loro vite e le loro culture.
Autore:
De Giorgi Maria A.
Missionaria di Maria-saveriana, in Giappone dal 1985, già laureata in antropologia culturale presso l’Università Cattolica di Milano, ha successivamente conseguito il dottorato in teologia presso l’Università Gregoriana di Roma. Vive nel Centro Shinmeizan fin dagli inizi ed è la più stretta collaboratrice di p. Sottocornola. Dal 1504 è membro della Commissione per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale giapponese. Attualmente tiene alcuni corsi presso l’Università di Saga (Giappone) e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È autrice di numerose pubblicazione.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Nel mezzo del secondo conflitto mondiale, in difficili circostanze segnate da precarietà, pericoli e distruzioni, un giovane missionario saveriano, p. Giacomo M. Spagnolo (1912-1978), immerso negli studi di ingegneria, fu lo strumento scelto da Dio per la fondazione, a Parma, delle Missionarie di Maria-Saveriane, il ramo femminile dei Missionari Saveriani, già desiderato e auspicato dal suo fondatore, il beato Guido M. Conforti (1865-1931). Decisive per la realizzazione di questo progetto fu l'incontro con la professoressa Celestina Bottego (1895-1980) - nipote del noto esploratore Vittorio Bottego - che dopo un primo periodo d'incertezza aderì generosamente al progetto divenendone Madre fondatrice. La narrazione ha il pregio di presentarci non solo una prima, documentata biografia di p. Giacomo Spagnolo, figura di rilievo anche all'interno dell'Istituto Saveriano, ma di mettere a fuoco con vividezza e precisione storica il contesto sociale, ecclesiale, missionario in cui p. Spagnolo ha vissuto e operato e in cui si è distinto per originalità e intuizioni anticipatrici che meritano di essere conosciute.
Autore:
Coccolini Giacomo
Insegna Filosofia della religione presso l'Istituto Superiore di scienze religiose di Bologna (Facoltà teologica dell'Emilia Romagna). È autore di numerosi libri.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Guardando la storia occidentale, l’identità si palesa solamente come una sempre rinnovata relazione tra qualcosa che si ritiene fisso e sempre identico a se stesso e quella differenza, che qualifica l’identità come qualcosa di sfuggente, sempre da riconquistare, anche se, pur tuttavia, già da sempre raggiunta. Il concetto d’identità è senza dubbio uno dei concetti chiave attraverso cui l’Occidente si è autorappresentato, ma oggi viene sottoposto a forti critiche e assalti che, in alcuni casi, lo portano a essere quasi totalmente decostruito e, in altri casi, a doversi ripensare in modo meno monolitico, in quanto l’elemento dinamico della storia diventa predominante sull’elemento, considerato ormai statico e obsoleto, della metafisica. Per far in modo che il lettore non si perda nel vasto mare delle riflessioni sull’identità l'Autore delinea una mappa sintetica di tale complessa vicenda tuttora in progress. Verranno qui chiamati a testimoni la filosofia e le scienze sociali, così come la riflessione religiosa e la teologia, che vanno insonnemente meditando sulla questione dell’identità. Esse non possono non essere contestualizzate in una situazione globale sempre più complessa e dai contorni, a volte, sfuggenti, dove anche l’elemento religioso gioca una parte non di poco conto nell’assegnare una qualità peculiare alla stessa identità. Così facendo, tutti questi saperi concorrono a ripensare il significato delle proprie pratiche teoriche, ma cercano nel contempo di delineare il volto dell’uomo e della donna occidentali odierni, il cui imprinting identitario tende a contrassegnare, nel bene come nel male, ogni altra cultura che si affaccia sulla scena mondiale.
Nella riflessione teologica, nella tradizione e nell’insegnamento, nelle ispirazioni e nelle scritture sacre la pace non è mai questione di poco conto. Essa non viene mai relegata a questione morale che riguardi esclusivamente la sfera dei comportamenti, un comando cui obbedire o una norma da osservare. Molto spesso, il valore della pace fa riferimento diretto a Dio, con la sua presenza e con la sua azione. Altre volte è il nome privilegiato di Dio al punto da identificarsi con Dio stesso. La pace, pur variamente intesa, sta al cuore delle fedi e, in alcuni casi, ne costituisce il sapore, il senso, il fine e la profondità. Questo libretto non riuscirebbe a raccogliere le intuizioni, le ispirazioni, le riflessioni e le proposte che le nobili tradizioni delle fedi sparse sulla terra custodiscono nello scrigno della propria sapienza. Pertanto saranno proposti essenzialmente alcuni spunti relativi al tema della pace nelle fedi abramitiche o del Libro o del Mediterraneo.
La missione secondo San Paolo è il tema della monografia di questo numero.
Non può esistere futuro senza memoria, è quindi importante recuperarla soprattutto per le nuove generazioni, quelle chiamate appunto a costruire il futuro.
Ci sono pagine della nostra storia che abbiamo rimosso, come il periodo dell'espansione coloniale.
Come viene studiato a scuola il colonialismo italiano? Come lo raccontano i libri di storia? Per coglierne la complessità non può più servire un modello storiografico cronologico-lineare, evoluzionista ed etnocentrico, ma occorre partire da punti di vista diversi, utilizzare anche fonti alternative come romanzi, film, perché nell'ottica delle civiltà e delle mentalità i prodotti artistici e i saperi quotidiani diventano fondamentali per capire il passato e il presente.
Autore:
Sella Adriano
Padre missionario di Vicenza, militante della pace e dei diritti umani. Ha lavorato in Amazzonia (Brasile) ed è stato coordinatore della Commissione Giustizia e Pace e delle Pastorali Sociali della Conferenza Episcopale. Dal 2003 vive e lavora in Italia, collaborando nelle pastorali sociali e proponendo soprattutto i nuovi stili di vita. È oggi collaboratore nell’ufficio per la Pastorale Sociale e del lavoro della diocesi di Padova.
Target:
Per tutti. Ambiente cattolico.
Contenuti:
"Perché non fare diversamente?". Se lo chiedeva già nel 1993 il teologo Bernhard Häring, guardando alla chiesa. Vedeva la necessità e l'urgenza di tornare ai fondamenti della vita cristiana, perché resti genuino il messaggio e risponda con efficacia alle attese e alle trasformazioni della storia.
Meno messe, più Messa; meno maestri, più testimoni; meno pratiche di pietà, più scelte di vita; meno libri religiosi, più Bibbia…: sono alcune delle piste che anche l'Autore di questo libro suggerisce nella stessa preoccupazione di promuovere all'interno della chiesa il rinnovamento che molti invocano.
Pare importante togliere le incrostazioni accumulate nei secoli e restituirle la bellezza di altri tempi.
Dalle riflessioni nasce un percorso dove il lettore, passo dopo passo, viene messo davanti alla realtà ecclesiale di oggi e si sente stimolato a dare il suo contributo per il rinnovamento della struttura e del messaggio.
Modello e ideale resta quello del Vaticano II, che vuole una chiesa a servizio del Regno, immersa nella storia, e segno delle novità portate da Gesù; una chiesa presente nei testi ma non ancora pienamente nata; una chiesa da costruire, alla luce del Vangelo, in uno sforzo permanente, con la collaborazione e l'apporto creativo e positivo di ogni cristiano.