
Nel confondere memoria privata e memoria collettiva, antropologia e nostalgia, storia e politica, ciò che vorremmo è che il nostro mondo rimanesse quello che abbiamo conosciuto. Ci difendiamo dal cambiamento. Per questo si rivendica sempre l'importanza delle nostre radici culturali, mai delle altrui. Nelle "radici" pensiamo di trovare autenticità e purezza, ma le culture sono mutevoli e complesse, non musei di sopravvivenze imbalsamate. Una pacata riflessione per metterci in guardia contro i ricorrenti appelli all'identità e alla tradizione in quanto ossessioni strumentali e fuorviarti.
Nel Medioevo si viaggia per ragioni politiche, per lavoro, per pregare o per studiare: sulle strade si incontrano re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. Si naviga nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei mari e nell'oceano. Nell'osservare da vicino questa variegata umanità itinerante, il libro la raffigura mentre attraversa paesi e continenti, ne ricostruisce i percorsi, le fatiche, le paure, le emozioni. Che cosa significava mettersi per strada lasciando la propria casa alle spalle, come si viaggiava in concreto, quali erano le conoscenze geografiche e le rappresentazioni fantastiche, quali i paesi conosciuti, quale il rapporto con le genti straniere?
Personalità fra le più significative nella storia della Chiesa, fondatore dell'ordine monastico che ne ha preso il nome, Benedetto da Norcia (ca. 480-547) ha indirizzato in maniera decisiva la storia del monachesimo occidentale. Questo profilo ne ripercorre la vicenda, dalle fondazioni monastiche di Subiaco e Montecassino alla Regola che egli dettò per i monaci cassinesi. Sono inoltre illustrate le testimonianze liturgiche, iconografiche e letterarie del culto del santo nei secoli medievali e, infine, è affrontata la mai risolta contesa sul possesso delle sue reliquie.
Di qualcuno che è capace, buono o onesto, si dice che è una brava persona. Applaudendo un artista o gratificando un figlio per un buon voto esclamiamo bravo! Come mai allora una bravata o una notte brava non sono imprese di cui andar fieri? E come mai i bravi evocati nei Promessi sposi tutto erano meno che bravi? Lo, sapremo ripercorrendo, come fa questa divertente mappa, l'alterna storia del termine: dalle origini alla sua diffusione internazionale, una piccola parola testimone di tante qualità, buone e cattive, degli italiani.
La parola per eccellenza, quella che dà il nome a tutto ed è un dono. Un vocabolo affascinante dai numerosissimi significati. Li esplora questo piccolo libro in un racconto che va dalla parola di Cristo alla parola d'onore, dalle parole alte della poesia e della letteratura a quelle "basse", le parolacce, che sempre più passano dal parlato quotidiano alla pagina a stampa. E poi ancora le parole inventate come il "sarchiapone", quelle ormai "ingiallite" come buonalana, o quelle nuovissime che si usano forse troppo come selfie.
Quando e dove è iniziata la vita? E a cosa somigliavano le prime forme di vita? Interrogativi che l'uomo si pone da sempre, per i quali, pur in mancanza di risposte definitive, si possono avanzare alcune ipotesi. Come quella che colloca l'origine della vita intorno a 3,8 miliardi di anni fa, in un contesto riconducibile a uno di questi ambienti: brodo primordiale, campi geotermali, siti di impatto meteoritico. Certo è che le tessere del più grande e affascinante dei puzzle restano RNA, amminoacidi, protogeni, protocellule.
L'ultimo quarto di secolo ha visto la scena mondiale percorsa da vicende fra le più intense e drammatiche dalla seconda guerra mondiale: i conflitti in Europa e in Medio Oriente, l'attacco alle Twin Towers, una crisi economica epocale, l'ingresso nell'area del benessere di nuovi paesi, il terrorismo islamista. Gli equilibri politici ed economici sono rimessi in gioco ridisegnando un nuovo scenario mondiale. Gli Stati Uniti come potenza egemone e l'Europa hanno vissuto e vivono una serie di cambiamenti che ne ridefiniscono il ruolo internazionale e i rapporti reciproci, ricapitolati nel volume in maniera documentata e problematica.
Questo volume fornisce un minimo comune denominatore di conoscenze filologiche utili agli studenti universitari e in genere alle persone colte. Contiene perciò informazioni sintetiche e semplificate su metodi e tecniche dell’edizione critica con riferimento a opere di grandi scrittori italiani. Rispetto alla prima edizione risalente al 2002, in questa del 2015, nel quinto capitolo vertente sulla filologia d’autore, a Leopardi e Verga si è aggiunto Manzoni per dar conto del recente importante progresso degli studi su I Promessi Sposi.
Facebook, MySpace, Twitter, Linkedln sono ormai termini entrati nel lessico quotidiano e sempre più spesso capita di sentire persone che ci chiedono se abbiamo una pagina su Facebook o se siamo iscritti a questo o quel gruppo. I social network sono dunque una moda o qualcosa di duraturo? Se non sono una moda, che effetti hanno sulle nostre modalità di relazione? Sono utili o costituiscono una perdita di tempo? Questo volume affronta il fenomeno dei social network: come sono nati e come si sono evoluti, quali effetti hanno prodotto sulle relazioni e sull'identità delle persone.
Chi fu Egidio Foscarari? Per molti oggi il suo nome è quello di un personaggio minore del Cinquecento religioso. In realtà, le questioni che fu chiamato ad affrontare lo videro impegnato, spesso con ruoli di primo piano, su alcuni dei fronti più caldi del momento. Domenicano e teologo, partecipò ai lavori del Sant'Ufficio per la stesura del primo Indice romano e, negli ultimi anni di vita, fu incaricato di compilare il Catechismo tridentino e di riformare il Breviario e il Messale. Principale collaboratore di Giovanni Morone alla chiusura del concilio di Trento, venne riconosciuto da tutti come uno dei più autorevoli membri dell'assemblea. Quando fu destinato come vescovo alla diocesi di Modena, cercò di riassorbire con mitezza il dissenso religioso spendendosi per una riforma della Chiesa incentrata sul rigore morale e la povertà. Ciò nonostante, l'Inquisizione lo processò e continuò a ritenerlo un pericoloso fiancheggiatore di eretici, di cui bisognava in ogni modo cancellare il ricordo.