È salutare contemplare più a fondo il Mistero pasquale, grazie al quale ci è stata donata la misericordia di Dio. L'esperienza della misericordia, infatti, è possibile solo in un "faccia a faccia" col Signore crocifisso e risorto «che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). Un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico. Ecco perché la preghiera è tanto importante nel tempo quaresimale. Prima che essere un dovere, essa esprime l'esigenza di corrispondere all'amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene... In questo tempo favorevole, lasciamoci perciò condurre come Israele nel deserto (cfr. Os 2,16), così da poter finalmente ascoltare la voce del nostro Sposo, lasciandola risuonare in noi con maggiore profondità e disponibilità. Quanto più ci lasceremo coinvolgere dalla sua Parola, tanto più riusciremo a sperimentare la sua misericordia gratuita per noi. Non lasciamo perciò passare invano questo tempo di grazia, nella presuntuosa illusione di essere noi i padroni dei tempi e dei modi della nostra conversione a Lui. Invoco l'intercessione di Maria Santissima sulla prossima Quaresima, affinché accogliamo l'appello a lasciarci riconciliare con Dio, fissiamo lo sguardo del cuore sul Mistero pasquale e ci convertiamo a un dialogo aperto e sincero con Dio. In questo modo potremo diventare ciò che Cristo dice dei suoi discepoli: sale della terra e luce del mondo.
Non è un semplice libro da leggere. Non è una raccolta di notizie. Non è un commento ad una news che ha scosso un pezzo di estate. Non è un pianto da far tacere. Non è un bimbo da rivestire. È una vita da custodire e da amare. È una persona a cui dar vita. È una vita che in-vita a non rimanere nell'indifferenza. È una vita a cui dar vita sempre, perché i bimbi non fanno sbagli quando vengono al mondo. È un in-vito anche per te a mettere in vita. Ad allargare lo sguardo sulla vita e soprattutto a credere che quel bambino ci è stato donato per dirci che ogni giorno c'è vita se anche tu vorrai essergli vicino. Anche per te c'è una vita a cui dar vita.
È la settimana più celebrativa dell'anno liturgico; rievoca la passione, la morte, la sepoltura e la risurrezione del Signore Gesù. Sono giorni di preghiera, silenzio e meditazione in cui la comunità cristiana rivive il sacrificio di Cristo per l'umanità.
Nei mesi della pandemia mentre lo smarrimento coinvolgeva intere comunità inermi dinnanzi al virus e si affacciava lo spettro non solo della morte ma anche del disagio economico e della fame l'anziano ex vescovo di Caserta continuava a sostenere con l'ascolto e la condivisione chiunque bussasse alla sua porta. L'esperienza di questa difficile condizione unita ad un costante rapporto con la Scrittura e in particolare con la Parola di Gesù si sono tradotte nelle omelie raccolte in questo prezioso volume affidato oggi ai tanti lettori di Nogaro che di lui ricordano i libri e il trentennale impegno a difesa di tutti gli esseri umani.
A quante persone possiamo dire grazie? A tantissime, dai genitori ai nonni, agli educatori, agli amici e ai fratelli. Questa frase così semplice esce dal cuore per giungere diretta all'altro. Un libro-regalo per conservare i ricordi più belli.
Dialogo aperto e interattivo con il papà, che ci protegge, ci guida e ci aiuta a diventare grandi, per dirgli nel giorno della sua festa: «Sei davvero speciale!». Un libro-regalo per conservare i ricordi più belli.
Sorto in Asia Minore nella seconda metà del II secolo d.C., il montanismo suscitò presto le reazioni delle gerarchie ecclesiastiche. Il profetismo estatico rappresentò la causa principale della sua esclusione dalla grande chiesa, e la condanna per eresia decretò la perdita conseguente degli scritti che erano stati composti dai membri del movimento. Questo libro si propone di restituire una visione completa della crisi montanista, cercando di gettare luce sulle questioni fondamentali che ne caratterizzano la tradizionale ricostruzione storiografica. L'autenticità degli oracoli pronunciati dai profeti e dalle profetesse del movimento, il loro legame eventuale con l'esegesi scritturistica e infine la rappresentazione eresiologica nella quale i protagonisti di questa storia si muovono sono le chiavi di lettura privilegiate attraverso cui viene condotta una nuova analisi su quello che è considerato come uno dei momenti di massima tensione nel cristianesimo dei primi secoli.