
La Regione Toscana ha affidato all'Os.C.Ar., l'Osservatorio permanente sul Commercio delle Armi di IRES Toscana, la redazione di questo Annuario dedicato ai temi del controllo del commercio degli armamenti. Questa prima edizione dell'Annuario propone una selezione delle ricerche dell'Os.C.Ar. riguardanti in particolare le esportazioni italiane di armi e il commercio internazionale di armamenti. Nella seconda parte vengono aperte agili finestre sull'attualità, inerenti la spesa militare italiana e internazionale, la regolamentazione europea sulla trasparenza e il controllo di armi, le armi di distruzione di massa.
Il presente volume cerca di capire la dimensione drammatica delle relazioni tra gli arabi e l'occidente aperta dal massiccio dispiegamento militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella penisola arabica e nel Golfo Persico, in seguito all'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq. Il libro procede con il bloccarsi del processo di pace tra israeliani e arabi, con gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti, che verosimilmente si configurano come risultanze dello sviluppo delle tensioni generate nell'ultimo mezzo secolo nella regione.
Prendendo le distanze da quello che ormai viene considerato come un semplice dato di fatto, ovvero la caratterizzazione della nostra epoca come quella dell'immagine, il libro di Petrosino si interroga sulla visione, proponendo una teoria generale dello sguardo come momento e luogo in cui il soggetto risponde e reagisce, drammaticamente, all'avanzare della luce. Quello della visione è uno dei grandi temi della tradizione filosofica occidentale del cui dibattito viene dato conto nella seconda parte del volume che raccoglie letture di autori che a vario titolo si sono confrontati con il tema della luce e/o con quello dello sguardo: Cusano, Hegel, Schopenhauer, Lacan, Goux, Dufrenne, Snell, Levinas, Debray ed altri.
"Nuova sintesi di teologia sistematica": è il sottotitolo di quest'opera di Giacomo Biffi, non recentissima - risale al 1970 -, e che pure conserva intatta, col suo linguaggio limpido e preciso e col suo pensiero profondo e trasparente, la sua freschezza e il suo vigore. E, infatti, non è frutto delle mode teologiche patite di "attualità" e tutte volte all"'orizzontale" che in quegli anni incominciavano ad apparire. Al contrario, il libro propone "una teologia del tutto 'verticale', una pura contemplazione del Cristo vivente e della sua gloria".
Gli articoli che padre Aldino Cazzago ci offre in questa sua raccolta sono riflessioni concentriche sui tema della santità: dal "fastidio" iniziale che essa provoca nei più lontani al turbamento che dà ai più pensosi, allo splendore che essa può originare quando si coniuga e si esprime umilmente e gloriosamente nell'opera artistica. E infine l'autore non dimentica l'insistenza con cui il nostro "Santo Padre" invita i credenti a riconoscere che la santità è l'unico vero problema cristiano.
Questa esauriente sintesi storica ricostruisce la complessità di un'epoca in cui i cristiani non conobbero unicamente martirio e vita clandestina, né tranquilla pace turbata solo qua e là da marginali episodi di persecuzione. Viene presentata la capacità del primo Cristianesimo di confrontarsi con le altre religioni e culture dell'impero, di esprimersi egualmente nei periodi di pace e in quelli di ostilità. Il rapporto con il potere politico, anziché di opposizione connaturata, fu portatore di ostilità e di pacificazioni, intessuto di persecuzioni e di incontri costruttivi, di possibilità di convivenza. Alla prima edizione di questo volume, pubblicata nel 1984 e più volte ristampata, segue ora l'edizione aggiornata e rielaborata.
L'enciclopedia è il circolo dei saperi, qui indagato nelle sue figure paradigmatiche. Le sei scienze che fanno da guida al percorso (dalla metafisica alla psicologia, all'etologia, dall'antropologia alla cosmologia, alla pedagogia) sono a loro volta emblematiche; esse compendiano un esercizio genealogico di rifondazione dei saperi, ricondotti alle loro pratiche originative. Questo ideale ritorno a casa delle scienze libera il sapere dalle superstizioni recenti e antiche e lo riconsegna a una nuova, necessaria, impellente consapevolezza filosofica.
L'era della "competizione globale" non è solo l'aumento del divario tra ricchezza e povertà, tra paesi e nei paesi, ma è questo sistema di guerre continue e di condizione militare a cui si vuole sottomettere il pianeta. Di qui l'importanza e la novità del movimento della pace che soffia a livello globale. Tale movimento è chiamato a riconoscersi nei movimenti antimperialisti, cioè nelle realtà in atto che contestano il sistema di competizione globale. La forza del movimento antimperialista si trova tra i lavoratori delocalizzati, le popolazioni organizzate, sfruttate e impoverite dai regimi clientelari dell'interesse imperiale.
Il pianeta da salvare identifica e illustra due orizzonti. Uno stato di grave deterioramento : effetto serra, buco di ozono, estinzione di specie, manipolazioni genetiche pericolose per l'uomo e per l'ambiente, impoverimento dei poveri del mondo e speculazione dei ricchi; indica che il pianeta pur ferito, pur deteriorato, pur a rischio, può essere salvato, e continuamente si interseca con la consapevolezza del primo orizzonte. Il pianeta non è la casa dell'uomo, è l'uomo stesso, che non può disporre di sé come vuole; il cui primo diritto è di non essere manipolato, mercificato.