La testimonianza e l'attualità di un grande maestro cattolico del Novecento e del secolo appena iniziato: Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975), fondatore dell'Opus Dei. In ambito educativo la sua azione pastorale ha promosso, direttamente e indirettamente, la nascita di centinaia di istituzioni: università, scuole elementari e medie, istituti professionali, licei, club per la formazione della gioventù nel tempo libero, iniziative sportive, centri culturali, residenze universitarie, scuole agrarie... Il suo ministero sacerdotale, attraverso il messaggio della santificazione del lavoro - che ha come primo gradino il perfetto compimento del proprio dovere professionale - ha insegnato a migliaia di uomini e donne la pratica e il gusto per il lavoro ben compiuto per amore di Dio e del prossimo.
Un'analisi con voci autorevoli sull' "enciclica dei due papi". La storia, la teologia, l'esegesi biblica, la filosofia, la pedagogia, l'impatto mediatico di un testo che ha al centro il tema cristiano per eccellenza: la fede. Per capire quello che Papa Francesco ha definito "un testo forte". Ora quel testo, la prima enciclica di Papa Bergoglio, ma cominciata da Benedetto XVI, è finalmente a disposizione di credenti e non credenti , in una edizione commentata da noti studiosi che offrono preziose chiavi di lettura.
I fondamenti della didattica in 28 voci collegate da un filo rosso epistemologico e pedagogico. La natura organica e sistematica delle argomentazioni rende questo volume uno strumento chiaro e di collaudata comodità d'uso professionale. Un'opera particolarmente adatta per la formazione in ingresso e in servizio dei docenti, nonché per tutti gli studenti dei corsi di laurea in Scienze della formazione e dell'educazione che vogliono confrontarsi in modo critico con termini, metodi ed esperienze decisivi per la qualità dell'apprendimento e dell'insegnamento.
Una guida per progettare, insegnare, valutare secondo le nuove Indicazioni nazionali, che cambiano profondamente le tre principali azioni che caratterizzano il compito dell'insegnante: la progettazione, l'azione didattica, la valutazione. La progettazione non ha più il compito di applicare programmi nazionali, ma di interpretare, attraverso il curricolo di scuola, le esigenze e le attese di una specifica comunità sociale. L'azione didattica assume ora la prospettiva delle competenze per interpretare gli apprendimenti attesi nel primo ciclo di istruzione e, di riflesso, i processi di insegnamento e valutazione affidati alla scuola. La valutazione, insieme all'autovalutazione, costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione.
La nozione della "persona umana", autentica idea portante della cultura occidentale, è oggi messa in discussione da un approccio che vorrebbe ridurre i nostri comportamenti al funzionamento del sistema nervoso centrale. In questo libro in forma di intervista Robert Spaemann, il maggiore filosofo cattolico vivente, dimostra la contraddittorietà di tale tentativo e si sofferma sulle prerogative dell'uomo, in quanto "essere capace di autotrascendersi". Muovendo dalla questione antropologica, il discorso affronta anche altri temi di capitale importanza: dalle proprietà degli organismi viventi alle nostre responsabilità nei confronti dell'ambiente naturale, dal dialogo tra la filosofia e la teologia cristiana all'ideale di una "vita buona", come principio regolativo dell'agire etico.
Degli oltre 140.000 ebrei internati dai nazisti nella città-fortezza di Terezin (nell'attuale Repubblica Ceca) solo 17.247 mila sono sopravvissuti agli stenti, alle malattie e alla deportazione verso Auschwitz. Tra questi, il Rabbino Benjamin Murmelstein, che rivestì - in circostanze terribili ed eccezionali - un ruolo importante nella gestione della comunità dei prigionieri e fu, per questo, oggetto di campagne denigratorie e di accuse di collaborazionismo. Il testo che presentiamo offre ai lettori il suo racconto delle vicende del "ghetto modello" voluto da Adolf Eichmann. Una documentazione di grande rilievo storico, l'opera di un "testimone mai sentito" convinto che l'essere sopravvissuto debba tradursi in un contributo utile per la difesa dell'umanità.
Si parla spesso di giovani, pur sapendone molto poco, e "senza quella necessaria riserva di pudore che sarebbe probabilmente dovuta a chi ha ereditato, senza averne colpe, situazioni che altri, in anni ormai lontani, hanno contribuito a creare". Questo volume presenta i risultati di un'ampia e rigorosa ricerca effettuata dall'Istituto Demopolis per IAL e CISL e racconta un intero segmento del Paese che, fra precarietà, incertezza occupazionale e tutele sociali ridimensionate, tenta di realizzarsi nella vita e nel lavoro: i cittadini italiani fra i 18 e i 34 anni. Gli aspetti qualitativi e i dati dell'indagine demoscopica sono stati raccolti e organizzati ascoltando i giovani, studiandone le dinamiche di formazione e di ingresso nel mondo del lavoro, le modalità di orientamento, i vissuti personali e lavorativi, la percezione del futuro, le sicurezze attese, i punti di riferimento valoriali e istituzionali. La fotografia di una generazione in difficoltà, in cui il disincanto convive con un realismo insospettato e una forte capacità di adattamento, che non è rassegnazione.