I nodi concettuali e organizzativi della conservazione dei documenti digitali, i suoi metodi, i formati e i metadati, le nuove forme della custodia e gli strumenti per la loro certificazione e verifica, il quadro normativo italiano, le nuove frontiere e le sfide che ciascuna area di intervento riserva nel prossimo futuro, in una sintesi completa ed esauriente.
A quasi vent'anni dalle elezioni che hanno segnato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, il voto del 2013 ha dato una svolta alla politica ma anche alla società italiana: dopo una lunghissima stagione di stabilità e di continuità elettorale, all'improvviso si è assistito all'irruzione dell'instabilità e della discontinuità. Lo dimostra il cambiamento di voto rispetto al 2008 di circa il 40% degli elettori. Così, il risultato delle urne ha riprodotto e quasi moltiplicato le divisioni che attraversano il Paese. Ha espresso un Parlamento dove coabitano tre diverse minoranze incomunicanti e inconciliabili. Incapaci di mediazione e di compromesso. Come siamo arrivati a questo? Quali sono le zone di forza dei singoli partiti? Quali le variazioni nel voto? Qual è il profilo dei votanti di ciascun partito? Quanto hanno contato la televisione e il web nell'indirizzare le preferenze? Quanto ha influito sui risultati la legge elettorale? Cosa sarebbe accaduto in presenza di un altro sistema? Le mappe riportate nei diversi capitoli di questo volume restituiscono con chiarezza e semplicità l'immagine della destrutturazione dell'assetto geopolitico italiano.
"L'arte di Tiziano seppe soddisfare al meglio le esigenze politiche, religiose, sociali, personali o autocelebrative di alcuni tra i più importanti personaggi affacciati al palcoscenico del Rinascimento europeo, riuscendo sempre in modo efficace a parlare con la vivida voce dei suoi committenti e al contempo a non svilire mai il suo innovativo messaggio estetico". Dalla piccola provincia natia sulle Dolomiti alla gloria internazionale nella cosmopolita Venezia, Tiziano si è guadagnato un prestigio raro tra i suoi colleghi, una posizione sociale che gli ha gradualmente consentito di varcare gli angusti confini del suo mestiere di pittore per catapultarlo nel mondo protetto dei sovrani, dei papi, dei dignitari di corte, dei diplomatici, degli intellettuali di professione. I rapporti politici di Venezia con le corti italiane, con l'Impero di Massimiliano I prima e di Carlo V poi, con la Spagna di Filippo II, si riflettono nei dipinti di Tiziano, in un suggestivo specchio di messaggi ideologici di una intensità spesso superiore ad altri documenti dell'epoca. In queste pagine, la luminosa e lunga carriera di Tiziano è analizzata in rapporto alla storia politica, religiosa, economica, culturale e artistica del Cinquecento, a partire dalle opere giovanili fino a quelle dell'estrema vecchiaia, quando alla spensieratezza della gioventù si sostituisce un cupo dramma esistenziale.
"Un aureo libretto questo di Stefano Rodotà, intriso di passione, di delusione mascherata, ma anche di volontà di mutar registro, di rendere la politica degna delle sue responsabilità e i cittadini più consapevoli" (Corrado Stajano, Corriere della Sera). "Contro l'illegalità dilagante, e la vera e propria barbarie che esplode improvvisa a devastare il senso stesso della vita umana, 'Elogio del moralismo' è un vibrante pamphlet che diventa più che un segno di rivolta. Esso è un anticorpo nei confronti di questo virus micidiale e insieme un invito alla ricostituzione dello spirito pubblico" (Roberto Esposito, la Repubblica). "Non si arrende, Stefano Rodotà, e invita tutti a fare altrettanto" (Benedetta Tobagi, la Repubblica). "Rodotà ci invita a ricordare che democrazia non vuole dire soltanto governo del popolo ma anche governo 'in pubblico', e dunque sono inammissibili tanto la menzogna, quanto la pretesa da parte dei politici di non rendere conto dei propri comportamenti" (Maurizio Viroli, il Fatto Quotidiano).
In quasi tutto il mondo la disuguaglianza sta aumentando, e ciò significa che i ricchi, e soprattutto i molto ricchi, diventano più ricchi, mentre i poveri, e soprattutto i molto poveri, diventano più poveri. Questa è la conseguenza ultima dell'aver sostituito la competizione e la rivalità alla cooperazione amichevole, alla condivisione, alla fiducia, al rispetto. Ma non c'è vantaggio nell'avidità. Nessun vantaggio per nessuno. Eppure abbiamo creduto che l'arricchimento di pochi fosse la via maestra per il benessere di tutti.
Senza il Sud, l'Italia sarebbe più ricca, e crescerebbe di più. Le regioni del Sud inghiottono senza frutto un fiume di risorse pubbliche. Sono soldi sprecati, sottratti all'Italia che produce ed è costretta a mantenere i meridionali. Sono soldi che finiscono nelle mani di politici corrotti e organizzazioni criminali. D'altronde i meridionali sono diversi dagli altri italiani: non hanno senso civico, sono familisti, hanno storia e cultura a sé. Questi sono gli argomenti del teorema meridionale. Che ha una sua logica. Ma è falso. Questo libro dimostra perché.
Nella cultura e nella spiritualità cristiana Satana è un personaggio storico, presente in ogni momento della vita dei singoli e dei popoli. Non è solo il tentatore che induce gli uomini al peccato con le sue proteiformi manifestazioni. È propriamente "il signore di questo mondo", è colui che guida la storia nella lotta continua fra la Città di Dio e la Città del Diavolo. È Satana che promuove le persecuzioni dei primi secoli, le eresie medioevali, suscita i grandi nemici della Chiesa, da Nerone a Maometto, a Federico II. Satana con il suo esercito di demoni occupa uno spazio amplissimo in tutti gli scrittori fin dai primi secoli. Spezzata l'unità cristiana, è Satana - secondo le diverse prospettive - a ispirare Lutero o il papa che si accuseranno reciprocamente di essere l'Anticristo. Alle origini della modernità, sarà ancora Satana a suscitare ideologie laiche, ateistiche e libertine e sarà impersonato da Niccolò Machiavelli. Anche la filosofia moderna deve confrontarsi con Satana: per Cartesio è il "genio maligno", il diavolo, a rendere dubbia l'esistenza stessa del mondo fisico. La presenza di Satana con tutto il mondo di streghe e indemoniati che l'accompagna alle origini della civiltà moderna - andrà declinando lungo il Seicento: già alla metà del secolo, Cyrano de Bergerac collocherà tutte le dottrine demonologiche nella "Gazzetta degli sciocchi".
Governi e istituzioni hanno preso misure straordinarie per risolvere la crisi, ma il rischio di una grande depressione resta elevato. Sintomo della gravità della malattia è la crescita eccessiva delle disuguaglianze, nuova questione sociale del nostro tempo. Questo viaggio dentro la crisi mostrerà che la catastrofe non è solo economica e sociale ma culturale, e come tale non può essere affrontata con politiche tradizionali. Ciò di cui abbiamo bisogno è un nuovo paradigma che ricostituisca quel vincolo umano essenziale di solidarietà che l'economia ha perduto.
In base all'età si decide chi deve studiare, chi deve votare, chi deve guidare, chi deve lavorare, chi deve smettere di lavorare e tante altre cose complementari. L'età è un criterio di giudizio primario: categorizza le persone, marchia le nostre relazioni. Gli stereotipi e i pregiudizi legati all'età sono duri a morire e pervadono ogni aspetto della vita sociale. Ne fanno le spese soprattutto i più anziani e i più giovani, compresi i bambini e gli adolescenti, che nel confronto con l'individuo adulto sono considerati manchevoli, difettosi, insomma imperfetti. Ma è possibile contrastare i pregiudizi d'età e arginarne le conseguenze negative?
Dopo la bocciatura della costituzione europea, in seguito ai referendum francese e olandese, il libro ricostruisce la ricerca di una alternativa e, dopo la firma del Trattato di Lisbona, il defatigante processo di ratifica. Particolare attenzione è riservata alle vicende della crisi globale e al suo impatto sulle finanze e l'economia dei Paesi membri. Una crisi che ha rivelato le debolezze dell'Unione, ma anche la sua capacità di cercare nuove soluzioni e di creare nuove istituzioni, e che l'ha posta di fronte a una scelta ineludibile tra la rinunzia definitiva al sogno dei suoi fondatori e la ripresa di un cammino verso un'ulteriore integrazione secondo un modello diverso da quello delle origini, ma questa volta al sicuro da ogni arretramento. Una storia della vicenda europea fin dalle sue origini, dunque, che con questa nuova edizione si arricchisce degli ultimi otto anni di vita dell'Unione, tra i più complessi, gli anni che ci hanno fatto temere un suo inevitabile declino.