L'immagine, diffusa da predicatori ed esegeti, del "firmamentum sacrae Scripturae", ossia della Scrittura che sovrasta, orienta e giudica ogni ragionamento umano, rimanda all'autorità e alla ricchezza polisemica della Bibbia e definisce la prospettiva comune nella quale si collocano i saggi qui raccolti, che indagano i rapporti tra il testo sacro e la letteratura nella sua molteplice varietà di forme e di generi, dalla Commedia dantesca alle laude, dalla predicazione sino all'epica tassiana e alle liriche di Vittoria Colonna.
Giorgio Tonelli e Norbert Hinske hanno messo in evidenza come le fonti dell'aristotelismo tedesco siano necessarie per chiarire l'uso kantiano del termine "trascendentale", ma non sono riusciti a documentare legami diretti. Grazie a nuovi ritrovamenti, l'Autore propone Franz Albert Aepinus come "l'anello di congiunzione" cercato sovente anche da altri. Su questa base, la filosofia trascendentale kantiana viene interpretata come una risposta al problema strutturale della filosofia trascendentale scolastica: la necessità e impossibilità di pensare un ambito antepredicativo.
Come insegnava Umberto di Romans l'omelia deve levarsi come un canto ("quasi quidam cantus") e avvincere l'ascoltatore come farebbe un giullare o un mercante. Dal XIII al XV secolo l'attività dei predicatori itineranti rappresenta una delle esperienze culturali più ricche, tra annuncio evangelico e gusto del racconto, teatralità popolaresca e modelli etici, folclore e devozione. Il volume raccoglie i frutti della lunga esperienza di studi di Carlo Delcorno sulla predicazione dell'età comunale e umanistica.
Antonio Possevino, gesuita, fu protagonista della Controriforma in tutta Europa. Un suo carattere particolare è l'interesse quasi maniacale per i libri, da lui donati, suggeriti, elencati, censurati, arsi sul rogo. L'autore ne fornisce dunque un ritratto 'bibliografico', oltre che umano, alla luce dei suoi capolavori (Bibliotheca selecta e Apparatus sacer). Si aggiunge un innovativo census delle edizioni posseviniane nelle biblioteche britanniche. Informazione e persuasione divengono gli strumenti di una drammatica "guerra dei libri".
Alle origini dell'Europa moderna la terminologia di cultura costituisce un patrimonio comune che nasce dal latino, classico e medievale, e si articola variamente confrontandosi con i volgari e venendo a costituire i lessici speciali delle lingue nazionali. Le ricerche di Tullio Gregory indicano alcune linee fondamentali di una translatio studiorum che segna il passaggio dal medioevo alla modernità.
Il volume è il catalogo dell'esposizione di una significativa selezione di disegni di architettura del Rinascimento (un tempo appartenuti alla prestigiosa collezione di Heinrich von Geymüller), che annovera circa 250 disegni realizzati in diverse tecniche da vari autori, tra cui Bramante, Buontalenti, Cigoli, Dosio, diversi membri della famiglia da Sangallo, Sansovino, Vasari. Viene ripercorsa la storia affascinante di 3 codici e del loro collezionista: attraverso von Geymüller è infatti possibile risalire fino ai Sangallo, a Giorgio Vasari e Niccolò Gaddi.
Il volume esplora l'affascinante e raffinato mondo ereticale spagnolo seguendo otto itinerari individuali di personaggi, più o meno noti, caduti nelle reti dell'Inquisizione. Attraverso scritti e processi inquisitoriali spesso inediti si delineano affinità e percorsi comuni all'interno di quell'eclettica e dirompente eresia spagnola cresciuta tra i conversos del Quattrocento, maturata negli ambienti di alumbrados della Spagna degli anni Venti-Trenta e fatta conoscere in Europa attraverso le straordinarie esperienze di Juan de Valdés e Miguel Servet.
Isacco di Ninive, noto anche come Isacco il Siro, è certamente uno degli antichi autori cristiani orientali più apprezzati per il suo insegnamento spirituale, sia in oriente sia in occidente. Intento di questo studio è una presentazione globale della sua persona, dell’opera, del pensiero, degli ispiratori e della fortuna, attestata sia dai suoi lettori, sia dalle numerose e antiche versioni della sua opera il cui inventario, seguito da bibliografia e indici, conclude il volume.