Puglia 1972. Un killer spietato uccide uomini importanti seguendo le gesta dell'assassino di un antico manoscritto del XIII secolo. Costringerà Nick Warren e il capitano Genuisi dei carabinieri ad una corsa contro il tempo, poiché gli omicidi avvengono seguendo un'antica regola dell'ordine dei monaci benedettini.
"Il bacio di Giuda lo ricevettero milioni di uomini, donne e bambini, deportati nei campi di sterminio per mano dei propri connazionali, amici o, addirittura, parenti". L'autore, in questo nuovo thriller, racconta uno dei tanti episodi tristi di un periodo buio della nostra storia in cui morirono milioni di uomini, donne e bambini. New York, 1974. Nick Warren seduto dietro la scrivania del suo ufficio, riceve la visita di un ladro in pensione, che gli racconta la storia di un segreto nazista. Mentre i due stanno parlando, Nick ha notizia di un omicidio di un suo collega, crimine che poi lui scoprirà essere collegato a quel segreto appena appreso. Accetterà un incarico delicato che lo porterà a scoprire... un vero segreto delle SS del 1945.
Undici capitoli prendono in esame diverse dimensioni dell'azione pastorale: comunità, catechesi, preti, parrocchie, laici, caritas, comunicazione, ecc.
Un esperimento insolito e originale forma l'oggetto di questo libro di Giacomo Marramao: la messa a fuoco dei punti d'intersezione tra le genealogie filosofiche e le diagnosi radicali del Potere, del Comando e della Legge fornite, in tempi e contesti diversi, da due grandi scrittori mitteleuropei come Elias Canetti (attraverso un confronto costante con l'opera di Kafka) e Herta Müller (lungo l'asse che collega la figura del Lager alle esperienze di sorveglianza, isolamento e derelizione esistenziale presenti nelle stesse democrazie). Per afferrare il senso delle trasformazioni del potere occorre andare alle radici: all'arche o al principio che l'ha originato come fattore transculturale e trans-storico comune a tutte le società umane. Il potere non può essere soppresso: ogni tentativo di 'superarlo' - sopprimendo questa o quella forma del suo esercizio - non ha finora fatto che potenziarlo. Il potere deve essere, invece, sradicato, sovvertito nella sua logica costitutiva: la logica dell'identità, innervata nell'illimitatezza del desiderio e nella doppia scena paranoica della paura e della morte dell'altro. Tracciare una linea di frattura e di opposizione al potere significa, nel cuore del nostro presente globale, spostare il focus sui soggetti e sulla loro potenza di metamorfosi/rigenerazione. Ma ciò è possibile solo staccandosi dal rumore dell'attualità e riprendendo il filo interrotto di opere solitarie ed estreme.
L'italiano Cardinale Giacomo Biffi torna a far sentire la sua voce sui temi più dibattuti nel mondo ecclesiastico e laico in questa nostra Italia devastata dal punto di vista culturale, politico, morale e sociale. Un phanflet pungente nel quale Biffi affronta i temi più scottanti senza risparmiare nessuno con la sua usuale chiarezza e ironia.
I personaggi delle fiabe, delle leggende e tradizioni - animali parlanti, gnomi, fate, uomini trasformati in animali ed animali trasformati in uomini, folletti e diavoletti, draghi e maghi - chi li ha mai incontrati nella vita quotidiana? Eppure, "queste presenze vaghe e misteriose del mondo" potrebbero esistere davvero; esistere, cioè nei nostri sogni sognati ad occhi aperti, nutrendo il desiderio di vivere in un mondo più saggio, più giusto, più buono e più bello.
Nell'ultimo decennio la dislessia evolutiva ha attratto un crescente interesse nel mondo della scuola, dei servizi sanitari e, più in generale, dell'opinione pubblica. Questo volume non ha lo scopo di entrare nel merito delle varie e complesse questioni che caratterizzano il dibattito scientifico sul disturbo specifico della lettura, ma vuole essere l'occasione per fare un punto aggiornato sulla situazione, come si presenta oggi, soprattutto in Italia, soprattutto alla luce della recente Legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento. Il suo carattere introduttivo e lo stile discorsivo, che lo rendono fruibile anche a un più vasto pubblico di non esperti, non rinunciano tuttavia a fornire un quadro completo e aggiornato sulle principali caratteristiche del disturbo: dalle procedure per l'identificazione al suo corso evolutivo e alla sua eterogenea espressività, fino alle diverse forme e tipologie dell'intervento. Lo scopo del volume è anche quello di integrare le attuali conoscenze scientifiche con le indicazioni normative delineate nella legge, soprattutto riguardo agli interventi che dovranno essere attuati nell'ambito clinico e scolastico.
Marco può essere considerato come l'inventore del genere letterario "vangelo": con questo sostantivo non si intende una biografia nel senso stretto del termine, in quanto il racconto non si limita a presentare il concatenarsi di fatti o eventi, né si presenta come un insieme di miracoli e prodigi compiuti da Gesù. Il "vangelo", al contrario, si concentra sulla sua persona e sul suo annuncio, facendo di Gesù la chiave di volta della storia. Il racconto si presenta ben articolato e caratterizzato dal ricorso ad alcune strategie narrative che lo rendono particolarmente efficace. La domanda implicita o esplicita, che suscita stupore, disagio o rifiuto, è sempre la stessa: Chi è Gesù? In questo Marco sembra un maestro di "destabilizzazione" perché, man mano che il racconto progredisce, il mistero s'infittisce: i nemici vogliono togliere di mezzo Gesù; i vicini prendono le distanze e i discepoli sono sconvolti chiudendosi alla comprensione del suo mistero. Seguendo i criteri della Collana (Nuova versione della Bibbia dai testi antichi), il volume offre un'ampia introduzione, il testo greco, la nuova versione italiana, le note filologiche e il commento teologico del vangelo secondo Marco.
Un volume che prende in considerazione l'intera produzione di Joseph Ratzinger fino alla sua elezione al soglio pontificio, mostrando come questi - nell'arco di più di mezzo secolo - abbia saputo elaborare una serie di riflessioni teologico-politiche di grande pregnanza, la cui recessione sarebbe di grande aiuto nell'epoca presente.
Fin dai primordi dell'era cristiana l'aspetto più inquietante della figura di Giuda è l'inadeguatezza della sua scelta economica, più ancora del suo tradimento: che tipo d'uomo era colui che aveva potuto scambiare l'infinito valore del Cristo per la misera somma di trenta denari? Giuda diventa così il prototipo negativo di chi non sa riconoscere il vero valore delle cose, e, a poco a poco, di chi non riesce a comprendere le regole del mercato e dell'economia che si vennero definendo tra medioevo ed età moderna. Di contro, la figura della Maddalena, che "sperpera" un prezioso unguento per ungere il capo del Signore, diventa emblematica dell'agire economico lungimirante e corretto, del sapere distinguere fra il gretto calcolo privato e l'uso sociale della ricchezza. Le conseguenze di questa contrapposizione si riflettono nel codice di esclusione sociale che caratterizza la modernizzazione economica europea e alimenta lo stigma della gente comune di cui Giuda rappresenta la maschera.