"La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito" è un volume che raccoglie i diversi interventi di un convegno internazionale tenutosi all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dedicato all'approfondimento dell'azione dello Spirito Santo nei nuovi movimenti e comunità ecclesiali, che hanno portato, con la loro linfa evangelica di vita cristiana e di azione apostolica, un soffio nuovo di spiritualità e di entusiasmo alla vita ecclesiale. La Chiesa infatti ringiovanisce in forza del Vangelo e lo Spirito continuamente la rinnova, edificandola e guidandola "con diversi doni gerarchici e carismatici" (Lumen Gentium, 4).
Interventi di A. Di Maio, A. Ghisalberti D. Riserbato, L. Vettorello
Il 31 maggio 2017 presso l’Auditorium dell’Opera San Francesco a Milano si è celebrato il Convegno su Pensiero e attualità di Bonaventura da Bagnoregio a otto secoli dalla nascita (1217–2017), promosso dall’Associazione Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano e patrocinato dalla Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Roma).
Ne vengono ora pubblicati gli Atti in questo volumetto dei cui contenuti le due immagini della scala e dello specchio possiedono una portata altamente rappresentativa. E in effetti la loro potenza icastica simboleggiante l’ascesa e la speculazione ben si prestano a decifrare il senso del percorso tracciato da Bonaventura nel suo itinerario.
A. Di Maio rilegge l’Itinerarium mentis in Deum in chiave umanistica e richiama l’attenzione sui due concetti di itinerario e di speculazione, da cui sviluppa la simbolica della scala e dello specchio. Per A. Ghisalberti la scala diviene sinonimo del viaggio ultramondano compiuto da Dante, mentre lo specchio – e il suo riflesso – lo si ritrova suggestivamente collocato nel suo punto più elevato del percorso: la visione di Dio. Le due immagini compaiono di nuovo, e quasi in filigrana, nel contributo di D. Riserbato: scala e specchio raggiungono qui la loro massima compenetrazione unitiva nella consacrazione della vita per la ricerca e la conoscenza della Verità. Compenetrazione che viene sottolineata ancora da L. Vettorello, secondo il quale la conoscibilità del divino, tema caro al Dottore Serafico, s’inserisce in un contesto più ampio rispetto alla speculazione filosofico-teologica, abbracciando una prospettiva mistica connotata da un chiaro afflato esistenziale.
Questo libro vuol essere preventivo e curativo di un problema che spesso minaccia la felicità del matrimonio e della famiglia: le ferite causate involontariamente. La infelicità che può insinuarsi in una coppia non è dovuta normalmente alla cattiva volontà ma ha origine in eventi piccoli ("gocce") che danno fastidio e feriscono. Gli sposi devono essere consapevoli di questa dinamica. Ma non solo: quando la persona che sente un disagio o un dolore lo esteriorizza, spesso l'altra parte si sente accusata ingiustamente, e questo la spinge a rispondere in forma inadeguata, che non aiuta a rimettere le cose al loro posto. Questa risposta è spesso di difesa della propria innocenza o di contrattacco, generando così una situazione di malessere nella coppia. Aiutare a capire queste dinamiche negative è lo scopo del libro. Ma c'è un di più: nello stesso modo in cui posso ferire l'altro senza rendermene conto, così posso far piacere all'altro involontariamente, e senza fare uno sforzo particolare. In questo secondo caso è importante che la coppia sappia condividere costantemente il riconoscimento di questi fiori con cui, entrambi, adornano quotidianamente il cammino dell'altro.
La Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989 e la Carta africana sui diritti e il benessere del minore del 1990 rappresentano i due strumenti internazionali di tutela dei minori e segnano una nuova prospettiva in materia di diritti dell'infanzia, venendo sancita la tutela del supremo interesse del minore e la titolarità dei diritti in capo al minore. La Carta africana recepisce i diritti della Convenzione ma considera la specificità del contesto africano nel bilanciamento tra stato di diritto e usi locali. Nel presente libro verranno illustrati i diritti e i doveri previsti dalla Carta ma anche le responsabilità in merito alla protezione dei minori. Si tratterà inoltre del ruolo del Comitato africano di esperti nella sua attività di monitoraggio dell'implementazione della Carta da parte degli Stati e nei suoi poteri istituzionali nell'espletamento delle attribuzioni previste dalla Carta. Infine una disamina sui progressi compiuti dagli Stati sia in senso formale riguardo all'armonizzazione delle legislazioni interne rispetto ai diritti sanciti dalla Carta sia in senso sostanziale quanto ai "passi necessari" intrapresi dagli Stati per giungere alla opinio iuris ac necessitatis delle norme della Carta affinché vengano percepite generalmente come necessarie e socialmente utili prima che giuridicamente obbligatorie.
...ma l’ottimo pranzetto di quel giorno, come molte cose terrene, è presto terminato. Vogliamo allora provare anche stavolta a parlare un po’ di alcune Divine Verità che, al contrario, non hanno termine, che non tramontano né tramonteranno mai...
Andando indietro, indietro e ancora indietro nel tempo fino ad avvicinarsi al Big Bang, due sono le alternative possibili: ci deve essere stato o un inizio, oppure qualcosa che non ha avuto inizio, qualcosa che essendo sempre stato è per sua natura eterno. Credere, insomma, che tutto viene dal caso e che tutto è destinato a finire nel nulla significa fermare la ragione. Paradossalmente è il credente che tiene aperta la ragione, perché ciò che la tiene aperta è proprio l'infinito. È molto più ragionevole credere che Dio abbia creato l'universo, ed è molto più irragionevole credere che sia stato il caso. Credere che ci sia un Creatore non significa solo aver ricevuto un dono: quello della fede. Significa vagliare tutte le ipotesi a nostra disposizione e scegliere la più ragionevole.
PATH. Rivistra semestrale della Ponticia Accademia Teologica. Numero monografico con contributi di Pietro Bovati, Gerard Rossé, Romano Penna, Giulio Maspero, Giuseppe Marco Salvati, James F. Puglisi, Riccardo Ferri, Paul O'Callaghan, Réal Tremblay, Manlio Sodi, Alessandro Zuccari, Simone Morandini.
Il testo evidenzia che nelle successive epoche della storia si è avuta una differente percezione dell'uomo e del suo essere nel mondo che ha influito anche sul cammino dell'etica medica sviluppatasi dagli albori della civiltà. Nello scorso secolo, sollecitata dalla maggiore complessità del reale, è nata la bioetica. Fin dal suo sorgere, la disciplina ha dovuto affrontare il problema della sua "aggettivazione" a causa dei diversi presupposti etici e antropologici utilizzati per impostare il discorso morale applicato alla vita umana e al bioregno. Oggi deve affrontare nuove emergenze dettate dal pluriforme pensiero postumanista che promuove, nelle sue forme estreme, il dissolvimento dell'identità del soggetto ed esalta l'indeterminato e il costantemente mutevole sconvolgendo le frontiere fra naturale e artificiale.
L'amore che l'uomo e la donna si promettono nel matrimonio implica una condivisione totale di tutte le dimensioni della vita umana: fisica e sessuale, affettiva ed emozionale. In riferimento alla bioetica, risulta impellente un serio discernimento là dove l'applicazione delle tecniche procreative mettono a repentaglio la concezione unitaria della stessa vita umana. Vita ed amore sono un unico mistero da vivere con sapienza e responsabilità. L'autore con il presente lavoro intende mostrare come l'impegno per favorire una maggiore e più corretta attenzione ai temi della vita umana, dell'amore e della famiglia è oggi responsabilità di tutti.
"Nella lettura di questo libro mi sono reso conto di avere a che fare con un'opera nata in seguito ad un lungo percorso educativo e ad innumerevoli riflessioni, presentate con virtuosismo da questo straordinario autore. Un altro aspetto degno di nota è la perfetta conoscenza degli scritti di papa Francesco. Don N'cek, nel suo libro, mostra di aver compreso profondamente l'insegnamento del Pontefice in merito alla comunicazione nella Chiesa. L'autore capisce alla perfezione le riflessioni del Papa, basandosi sui Suoi documenti, sulle omelie quotidiane pronunciate in Santa Marta e sugli interventi di fronte ai mass media. Don N'cek si rende conto dell'importanza del documento di Aparecida come punto di riferimento per il Santo Padre. Occorre ricordare che il cardinale Bergoglio ha svolto un ruolo di primo piano nella preparazione di questo documento per gli Episcopati dell'America Latina e dei Caraibi." (Cardinale Luis Hector Villalba)